#9X19 The Truth - La verità

#9X19 The Truth - La verità
di Chris Carter
diretto da Kim Manners


Il ritorno di Mulder lo porta ad essere processato da un tribunale militare che cerca di giustificare e provare la reale esistenza di una cospirazione aliena -- e degli X-Files.
MOUNT WEATHER COMPLEX - BLUEMONT, VIRGINIA
Un elicottero militare atterra in un piazzale posto di fronte al Complesso di Mount Weather. Dal velivolo scendono alcuni uomini e vengono fatti salire su un pullman che li trasporta all'interno del complesso. Tra questi uomini c'è anche Fox Mulder.
Una volta all'interno dell'installazione, Mulder si allontana dal gruppo senza essere visto. Grazie ad una carta magnetica, riesce ad entrare in una stanza segreta all'interno della quale è sistemato un terminale elettronico. Dopo aver digitato il codice di accesso, viene visualizzato sul monitor un documento. Mentre Mulder legge attonito il contenuto del file, qualcuno entra nella stanza. Si tratta di Knowle Rohrer. Una volta dentro, il super soldato si accorge immediatamente che qualcuno è penetrato in quell'area e che ha avuto accesso al file segreto. Improvvisamente, Mulder lo aggredisce alle spalle, ma Rohrer si difende con tutte le sue forze e fa volare Mulder al di là di una vetrata.
Mulder scappa attraverso il corridoio, finchè si trova davanti ad una porta aperta dove lo attende Alex Krycek. Dopo una breve esitazione, Mulder oltrepassa la porta che Krycek provvede a chiudere repentinamente. Krycek sparisce all'improvviso.
Mulder continua a correre, ma si trova di nuovo di fronte a Rohrer. Quest'ultimo riesce a raggiungere Mulder su una piattaforma e ad immobilizzarlo. Dal di sotto circa una trentina di persone assistono alla scena. Rohrer tiene fermo Mulder mentre cerca di spingerlo giù dalla balaustra, ma Mulder, facendo perno con la sua gamba, fa cadere Rohrer di sotto mentre lui si aggrappa alla ringhiera. Una volta risalito, viene circondato da diversi soldati che lo arrestano.

Due soldati entrano nella cella in cui è rinchiuso Mulder. Uno dei due chiede a Mulder : "Che cosa pensi?". Mulder risponde con una domanda: "Dove mi trovo?". Lo stesso soldato gli dice "Risposta errata" picchiando il suo manganello sul muro poco sopra la testa di Mulder e gli ripete la domanda. Mulder, guardandolo dritto negli occhi, risponde: "Penso a come diavolo uscire da qui" e per tutta risposta riceve una gomitata nello stomaco. I due soldati escono poi dalla cella e lasciano Mulder dolorante.
Lo stesso soldato torna dopo un pò e pone a Mulder la stessa domanda. Mulder risponde: "Penso a mio figlio. E penso alla madre". Come la prima volta, il soldato urla "Risposta errata", sferra un pugno poco sopra la testa di Mulder e ripete la domanda. Mulder urla "Che cosa volete da me?". Il soldato aggredisce Mulder con il manganello e gli dice che vuole sentire da lui la risposta giusta.
Il soldato entra per la terza volta nella cella e chiede a Mulder se ha capito. Lui risponde di si. Alla solita domanda Mulder risponde "Cosa devo pensare?". Il soldato ribatte: "Che sei colpevole. Hai violato una base del governo in cerca di informazioni diffamatorie e inesistenti. Hai tradito la tua nazione e devi essere punito." Sotto la minaccia di altre violenze, Mulder ripete esattamente le stesse parole del soldato.

Scully e Skinner arrivano alla base. Mulder è trattenuto lì a tempo indeterminato poichè accusato dell'omicidio di un militare. Quando i due entrano nella stanza dei colloqui, Mulder è in piedi rivolto verso la luce della finestra e sembra parlare con qualcuno. Scully lo chiama e lui la saluta in modo molto distaccato. Le chiede il perchè di tutte le sue preoccupazioni, e le dice che lui sta bene. Dopo di cheripete a Scully le stesse parole dette al soldato nella sua cella.
Il soldato fa uscire Skinner e Scully dalla stanza. Tutti e due stentano a riconoscere nel prigioniero davanti a loro, l'uomo che conoscono da tempo. Mulder si rivolge di nuovo verso la finestra. Sta parlando con Krycek.

Più tardi, nell'ufficio di Skinner, Scully racconta a Doggett e Reyes che hanno parlato con Mulder, che è stato accusato dell'omicidio di Knowle Rohrer e che i militari gli hanno fatto il lavaggio del cervello. Skinner viene a sapere che Mulder si è introdotto nel presidio di Mount Weather, sede segreta del governo ombra, e che trenta dipendenti sono stati testimoni dell'omicidio. Doggett ribatte che è impossibile, Knowle Rohrer è un super soldato e non può morire in quel modo.

Scully e Skinner si recano di nuovo alla base per parlare con Mulder. Vengono fatti entrare nella cella del prigioniero da soli. Mulder è in piedi rivolto verso la finestra. Non appena i due entrano nella cella, Mulder si gira, guarda Scully negli occhi e le dice : "Ti ho sentito arrivare dal profondo Clarice" e poi si mette a ridere. Scully tira un sospiro di sollievo, capisce che era tutta una messa in scena quella che Mulder aveva recitato davanti al soldato, e lo rimprovera di non averglielo fatto capire prima. Mulder le si avvicina, prende il suo viso tra le mani e i due si baciano appassionatamente.
Skinner lo avverte che stavolta la faccenda è seria e che Mulder rischia la condanna a morte. Mulder gli risponde dicendo che chi lo accusa è convinto che la sua ammissione di colpevolezza sia solo uno specchietto per le allodole, il vero obiettivo è affossare la verità. Lo accusano di aver ucciso un uomo ma il cadavere non è ancora stato prodotto. Mulder chiede a Skinner di occuparsi della sua difesa al processo, è l'unico di cui si fida e che conosce tutti gli avvenimenti che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni. La porta della cella si apre ed entrano Doggett e Reyes. Doggett riferisce che i militari gli hanno comunicato che il cadavere di Knowle Rohrer è in mano loro.

USMC BASE BRIG - QUANTICO, VIRGINIA
Kersh si reca nell'ufficio del generale Mark A. Suveg per parlare del caso di Mulder. Il condirettore cerca di difendere Mulder e di farlo scagionare. Il generale dice che ha intenzione di far giudicare Mulder da uomini che appartengono all'FBI, giuria e accusa dell'FBI, ma sotto la giurisdizione militare. Kersh fa presente che questo è completamente illegale, ma il generale ribatte che vuole assolutamente un verdetto di colpevolezza e obbliga lo stesso Kersh a presiedere la giuria del processo.

Scully torna a trovare Mulder in cella alle 7:12 del mattino, prima dell'inizio del processo.
Più tardi, il processo ha inizio. L'avvocato dell'accusa dice che non ha citato in aula nessun teste ma che è in grado di produrre la testimonianza giurata di trenta persone che hanno visto Mulder commettere il delitto. Skinner tenta di far invalidare il processo, ma Kersh, che presiede la giuria, respinge le sue richieste. Visto che Skinner non è riuscito a rintracciare Marita Covarrubias per farla testimoniare, fa entrare Scully.
Viene condotto in aula Jeffrey Spender.
WEED HOPE - NEW MEXICO
Un ragazzo indiano raggiunge in moto una roulotte dove si nasconde Gibson Praise. Gibson legge nel pensiero del ragazzo e viene a sapere quello che è successo a Mulder e decide di aiutarlo.

Scully si reca di nuovo nella cella di Mulder. Scully suggerisce a Mulder di proporre un patteggiamento per il processo, ma Mulder rifiuta. Inoltre, Scully gli chiede di rivelare tutto quello che ha scoperto durante i suoi mesi di assenza, ma Mulder rifiuta di nuovo.
Una volta uscita Scully, nella cella compare X, l'informatore, che consegna a Mulder un biglietto con l'indirizzo di Marita Covarrubias.

Nel frattempo Doggett sta cercando di rintracciare il cadavere di Rohrer, quando il ragazzo indiano arriva a casa sua insieme a Gibson.

Marita Covarrubias viene chiamata a deporre.
Mentre Skinner insiste nel suo interrogatorio, il fantasma di Krycek appare a Mulder e gli chiede di interrompere la testimonianza. Rispondere alla domanda potrebbe costare la vita alla donna. Mulder interviene ed obbliga Skinner a lasciar andare via Marita Covarrubias.

Doggett chiama Skinner per riferirgli che Gibson vuole testimoniare. All'ingresso in aula del ragazzo Mulder si oppone, ma Gibson prende posto al centro della stanza. Rivela di aver passato l'ultimo anno nel deserto con Mulder. Skinner spiega alla giuria come la parte di DNA muto sia attiva nell'organismo di Gibson e come questa particolarità consenta al ragazzo di leggere il pensiero delle persone. Gibson dice che è in grado di leggere il pensiero di tutti, anche del super soldato che fa parte della giuria.

Mulder viene riportato in cella dopo aver dato in escandescenza alla scoperta dell'alieno/giurato. Reyes riferisce che Gibson è al sicuro con Scully. Mulder non vuole far testimoniare Gibson perché vuole proteggerlo, così Doggett e Reyes si offrono di testimoniare per aiutarlo.

In tribunale, Skinner chiama John Doggett a testimoniare.
Terminata la testimonianza di Doggett, entra in aula Monica Reyes.
GEORGETOWN - WASHINGTON, D.C.
Doggett e Reyes arrivano a casa di Scully. Gli agenti le comunicano che sono riusciti a rintracciare il presunto cadavere di Knowle Rohrer e che lo hanno fatto arrivare a Quantico per sottoporlo ad una autopsia. Mentre Doggett rimane con Gibson, Scully e Reyes si recano ai laboratori dell'accademia.

FBI ACADEMY - QUANTICO, VIRGINIA
Una volta entrate nel laboratorio dove è stato sistemato il corpo, Scully scopre il cadavere. Il rapporto che lo accompagna dice che quello è Knowle Rohrer, ma il cadavere è completamente bruciato e pertanto, non è possibile risalire all'identità della vittima da un esame visivo. Scully dice a Reyes di procurarle la cartella clinica più recente di Rohrer, mentre lei procede all'autopsia. 
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully
ROBERT PATRICK - Agente Speciale John Doggett
ANNABETH GISH - Agente Speciale Monica Reyes

Attori Co-Protagonisti
Mitch Pileggi - Vice Direttore Walter Skinner
James Pickens, Jr. - Direttore Kersh
Nicholas Lea - Alex Krycek
Steven Williams - X
Laurie Holden - Marita Covarrubias
Chris Owens - Jeffrey Spender
Jeff Gulka - Gibson Praise 

Trasmesso la prima volta in TV
USA 19/05/02
Italia 25/08/02
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  • Ti ho sentito arrivare dal profondo Clarice. La frase che pronuncia Mulder quando Scully e Skinner si recano per la prima volta nella sua cella è un chiaro riferimento al film "Il silenzio degli innocenti". In questo film Jodie Foster interpreta il personaggio di una giovane agente dell'FBI di nome Clarice Starling.
  • Gillian Anderson rimase a lungo una seria pretendente per interpretare il ruolo di Clarice Starling nel film "Hannibal" (seguito de "Il silenzio degli innocenti"). Alla fine, il ruolo venne affidato a Julianne Moore.
Kim Manners e David Duchovny sul set di The TruthCiao, sono Kim Manners. Ho avuto il piacere di dirigere 53 episodi di X-Files. Questo è l’episodio numero 52 ed è stato molto emozionante. Ho lavorato nello show per sette anni e mezzo e questo è il culmine di una carriera veramente molto privilegiata.

Questo è stato girato a Fresno, California. Si tratta di un vero impianto di generazione di energia elettrica che si trova tra due laghi, il tunnel che state per vedere in realtà si estende per un miglio. Questo tunnel scende nel terreno per diverse migliaia di metri, era molto freddo.

Questo interno che state per vedere è la sala principale dell’impianto e l’abbiamo trasformata in quello che abbiamo chiamato la “stanza della guerra”, si supponeva che fosse un’installazione segreta del governo. Tutto quello è scenografia che abbiamo portato noi, non c’è davvero niente in questa stanza ad eccezione di un grande generatore che pompa acqua avanti e indietro tra i due laghi.

Abbiamo impiegato quattro o cinque giorni ad illuminare questo set. Avevamo un’intera troupe e ci è voluto molto tempo, ma una volta finito, tutto quello che dovevamo fare era azionare un interruttore ed avevamo illuminazione sufficiente per girare quasi tutto quello che volevamo fare. Bill Roe, che era il nostro direttore della fotografia, ha fatto un gran lavoro per questo set.

Questo è stato girato in un teatro di posa negli studi della 20th Century Fox. È un vero set che abbiamo costruito. Abbiamo appeso un enorme pezzo di vetro a mezz’aria, e tutto quello che vedete arrivare sul vetro è generato al computer.

Questo è Mike Smith, è legato a dei cavi, è stato lanciato attraverso quel grande pezzo di vetro di cui stavo parlando prima. La squadra degli effetti speciali aveva caricato dell’esplosivo sul vetro per fare in modo che andasse in frantumi non appena lui ci avesse picchiato contro. Adesso qui siamo tornati a Fresno.

E sì, quello era il fantasma di Alex Krycek.

Mark Snow può comporre musica adatta a qualsiasi cosa.

Qui siamo in cima ad una grande gru, in quella stanza per la generazione di energia elettrica, e siamo pronti per mettere in scena una grande caduta. Questo era circa a 25 metri da terra. Quello stuntman in realtà è appeso ad un cavo e quella è una griglia elettrica che abbiamo creato noi.

Quello è davvero David appeso lassù, a 25 metri da terra, con un cavo.

Ascoltare questo tema musicale mi emoziona, è trascorso molto tempo. Alcuni dei più bravi attori con cui ho lavorato nella mia vita... in nove anni nessuno ha mai sviluppato un atteggiamento negativo, tutti erano lì per lavorare e per fare del loro meglio.

Questa è tutta un’operazione del governo per far fuori Fox Mulder.

Originariamente abbiamo girato questa scena, poi più tardi abbiamo visto David mentre stava dritto sulla sua testa facendo yoga (ride).

David ha fatto un lavoro incredibile in questo episodio.

Questo è stato girato in una base militare abbandonata a Long Beach, McArthur, penso sia Fort McArthur.

Questa è una delle poche volte in cui David chiama Gillian ‘Dana’. Non ho mai capito bene (ride) perché per nove anni abbiamo fatto questo show ed era sempre ‘Scully,’Mulder’,’Scully’,’Mulder’. Perché non ‘Fox’,’Dana’? (ride)

Devo dirvi che è stato un privilegio far parte di una così grande famiglia.

Per fortuna avevamo un cast a cui non piaceva provare, ed era grandioso. Studiavamo la scena, la impostavamo, molto raramente agli attori non piaceva l’impostazione che avevo dato io, quindi la giravamo,  molte volte solo con la seconda unità. Gli attori arrivavano e dicevano: “Cosa vuoi, cosa vuoi che faccia?” e poi iniziavamo. Facevo fare una prova all’operatore della camera da presa e poi gli attori volevano mettersi subito al lavoro... sapete, scena uno, scena due, scena tre, e io sono uno di quei registi. Penso che le prime riprese siano sempre le migliori, più si va avanti sul materiale e più si perde spontaneità. Tutto il nostro cast era meraviglioso, arrivavano preparati, sapevano i dialoghi ed erano consapevoli del tempo limitato che avevamo. Comunque, ci è stata data una grande opportunità con X-Files. Giravamo otto giorni con la prima unità e tre giorni con la seconda unità per realizzare uno dei nostri episodi di un’ora. Per questo abbiamo girato, se non sbaglio, venticinque giorni per un episodio di due ore, o un episodio di due parti dovrei dire, ed è abbastanza un lusso in televisione.

Parte del motivo per cui l’esperienza di X-Files è stata così eccitante è perché in nove anni… Chris Carter e Frank Spotnitz erano sempre molto creativi e molta di quella creatività era motivata dalle necessità. Per esempio, quando David ha lasciato lo show abbiamo introdotto Robert Patrick e Annabeth Gish. Andare a lavorare era costantemente… era un’esperienza nuova ed eccitante perché avevamo nuova linfa che sembrava, da sola, dar respiro alla serie, ogni stagione. Non abbiamo mai fatto lo stesso show due volte, è stata veramente una serie televisiva notevole.

È stato anche un piacere incredibile lavorare a questo show perché gli attori sapevano come interpretare una scena, come quella che state vedendo adesso. Quasi ogni scena di X-Files portava una certa dose di ridicolo nella realtà.

Penso che questa sia la scena in cui David originariamente iniziava stando in piedi sulla sua testa (ride). Se ben ricordo, l’abbiamo tagliata lì.

Una scena veramente ben illuminata. Bill Roe, penso che abbia vinto 2 o 3 ASC Awards. È un talento eccezionale.

Questo è stato uno episodio molto duro per me e per il cast, sapevamo che lo sarebbe stato.

Dirigere scene come questa era veramente difficile. C’erano giorni in cui dicevo ‘azione’ e le lacrime rigavano il mio viso perché sapevo che David, Gillian, Mitch... la famiglia era lì. Quando si lavora così duramente ad una serie televisiva, e questo è il lavoro più duro che abbia fatto in qualsiasi serie TV durante una carriera molto lunga, si diventa come prigionieri di guerra, è doloroso lavorare così duramente. Questo show richiedeva un incredibile sacrificio fisico ed emotivo, e quando ti trovi in una posizione così dolorosa, leghi molto di più con quella che chiamerò “famiglia”. Salutare quelle persone con cui hai condiviso questa spaventosa esperienza, esperienza tanto gratificante quanto spaventosa, è difficile. C’è un legame che condividiamo e che non perderemo mai.

La ragazza è una brava attrice.

Questa è una delle sequenze più impegnative che ho mai diretto. Chris Carter voleva che quest’aula di tribunale fosse nello stile di Breaker Morant, nessun spettatore e nessuna giuria. Tutto quello con cui dovevo lavorare erano una manciata di attori in ogni scena, e dovevo mantenerla fresca e viva. Non ci sono molti posti dove puoi andare o tagliare, ed erano circa quaranta pagine tra le due parti che erano state scritte per l’aula di tribunale. È stata una sfida estrema e penso che gli attori se la siano cavata molto bene.

Quando ho letto entrambe le sceneggiature ero letteralmente terrorizzato di fronte alla sfida di rendere interessanti più di quaranta pagine in un’aula di tribunale, specialmente quando gli attori stavano praticamente raccontando la storia di nove anni di X-Files e avevo pochissime persone su cui staccare. Non era come se avessi avuto un’aula piena di spettatori o una giuria, dove potevo giocare sulla tensione e sulla situazione, avevo solo i cinque giudici della giuria, l’avvocato dell’accusa, Mitch, David e poi il testimone, ed erano tutti seduti nelle sedie. Era un set magnifico, Corey Kaplan ha progettato un set molto bello, con i ventilatori a pale sul soffitto che mi erano d’aiuto mentre riprendevo con un obbiettivo grandangolare. Abbiamo fatto alcune dissolvenze qui. Mi piace pensare di aver avuto successo nel realizzare quaranta pagine interessanti di televisione in un’unica stanza.

Questo era molto difficile per gli attori perché dovevano ricapitolare nove anni di storia. Praticamente è tutta esposizione, e per loro rendere bene senza farlo diventare noioso o banale era veramente difficile. Quella è stata una sfida molto, molto dura, non solo dal punto di vista della regia, ma anche per tutti gli attori, perché erano lì, non avevano nessun luogo in cui andare, potevo avere alcuni movimenti di Mitch Pileggi, ma tutti gli altri erano seduti ed è stato duro, è stato difficile. Dovevamo continuare a muovere la macchina da presa per renderlo interessante, e gli attori penso che abbiano fatto un lavoro magnifico portando vita nella storia di nove anni di X-Files.

Questo pezzo era tratto dal film che ha diretto Rob Bowman.

Questo è interessante perché ci sono molte persone che giurano che è vero e che c’era stato un insabbiamento del governo per mantenere segreto questo schianto.

Non dimenticherò mai quando, circa nella quarta stagione dello show, stavamo ancora girando a Vancouver, avevamo due agenti della CIA che venivano sul set e che erano grandi fan dello show e dicevano: “Tutto quello che possiamo dirvi è che ciò che state facendo qui in X-Files non è così lontano dalla verità”.

Il set prende ispirazione dal film Breaker Morant, che ho visto, e quando guardate Breaker Morant, nell’aula di tribunale non c’è molto di più di quanto avevamo noi e sono stato obbligato... penso che la creatività nasca dalla sfida. Se è facile tutti possono farla. Se è una situazione difficile quella in cui stai provando a muovere la macchina da presa, far creare l’atmosfera alla macchina da presa, tirare fuori il massimo dai tuoi attori e hai quaranta pagine in un’unica stanza e pochissime persone con cui lavorare, è necessario che tu faccia qualcosa di interessante. Penso che gli attori ed io abbiamo reso interessanti queste scene nell’aula di tribunale mantenendo l’attenzione del pubblico. X-Files, come ho detto, era veramente uno show sulla frustrazione, su persone che credevano e a cui nessun’altro credeva, ed è quello che Chris Carter ha attraversato con la 20th Century Fox. Lui aveva una visione, ed era tutta la visione di Chris, e la Fox non sempre era d’accordo con la sua visione. Ma ha funzionato, ehi, è stato bello per nove anni.

Questo episodio in due parti che abbiamo girato, ogni giorno che si andava al lavoro si sapeva che era un giorno in meno che la famiglia avrebbe trascorso insieme, ed eravamo veramente una famiglia, X-Files, che fossimo nei cinque anni a Vancouver o nei quattro anni a Los Angeles, entrambe le troupe e il cast, passavano molte ore insieme, 75, 80, 85 ore a settimana. E’ stato uno show molto difficile da realizzare nel migliore dei modi perché era così al limite che poteva diventare ridicolo. Ognuno ha lavorato duramente per renderlo credibile ed è stato uno sforzo totale e completo. Ogni sforzo era diretto a creare qualcosa che funzionasse, che fosse credibile. Come mi dissero gli agenti della CIA, quello che facevamo in X-Files non era così lontano dalla realtà, ma far credere alla gente che Fox Mulder e Dana Scully e Walter Skinner e John Doggett e il personaggio di Annabeth Gish… rendere tutto credibile era veramente una sfida.

Quel trucco che sopporta Chris Owens ha richiesto probabilmente sei ore. Cheri Metcalfe aveva portato questi disegni e questi schizzi a me, Chris e Frank e poi noi tre ne avevamo discusso con Vince Gilligan e John Shiban.  La maggior parte delle decisioni sul trucco, o qualsiasi decisione creativa, era presa e fatta in gruppo.

Ho sempre detto agli attori, qualsiasi attore, che un’esposizione può essere letale, ma se ci portano della vita dentro, se ci si avvicinano come se fosse materiale fresco, funziona. C’è qualcosa riguardo Chris Carter, tanto di cappello di fronte a lui, sa come far funzionare le parole. Qualche volta si potrebbe pensare che sia scritto in modo troppo elaborato, noioso, ma gli attori portavano una vita ed una realtà che rendeva tutto interessante, e Chris in qualche modo sapeva che era circondato da persone che possedevano il talento di rendere le parole reali.

Questo è stato girato a Borrego Springs, California.

Jeff Gulka era un bambino quando lo abbiamo trovato a Vancouver e non aveva mai recitato in vita sua. Ogni volta che tornava ero meravigliato di come fosse cresciuto e se avessimo fatto un altro paio di stagioni probabilmente avrebbe fumato delle sigarette. Chris ne ha fatto un personaggio ricorrente.

Steven Williams, X, uno dei più grandi personaggi di X-Files.

Solo in X-Files un uomo morto può passare un biglietto a Fox Mulder (ride).

Mark Snow è uno degli uomini con più talento in questo campo. Lui è... genio è una parola troppo grande, vero? Ma Mark è un genio. La sua musica... ho sempre saputo che una volta che Mark avesse finito di comporre, sarebbe stato un risultato straordinario. Parte della valutazione, per sapere se avete diretto un buon episodio, avviene prima che vi sia applicata la musica. Se potete vedere un episodio prima che vi sia inserita la musica e vi piace, quello è un buon risultato. In questo caso, sapevo che poi sarebbe passato a Mark, quindi se mi piaceva e poi doveva intervenire Mark, sarebbe diventato un episodio molto speciale. Mark è un uomo pieno di talento.

Tutti gli attori che sono stati qui, attori coprotagonisti, hanno detto tutti la stessa cosa, che si sono sentiti immediatamente parte della famiglia. Questa era una famiglia molto grande, unica, affettuosa ed affiatata, questa troupe. Lo era perché si trattava di uno show molto difficile da produrre. Era molto, molto impegnativo per ogni reparto. Tutti lavoravano molto duramente per farlo funzionare, non solo per farlo funzionare, ma per fare il meglio che potevano. Tutti erano molto orgogliosi dello show, molto orgogliosi di esserne parte, molti dei nostri reparti hanno vinto meritatamente degli Emmy. Penso che abbiamo legato di più che in ogni altra troupe perché sono stati necessari molti sforzi, molto lavoro di squadra, è la famiglia più speciale che ho avuto, e sono in questo ambiente da quando avevo tre anni, in un modo o nell’altro. Sono cresciuto sul set con mio padre. Mio fratello e mia sorella erano nell’ambiente, lavorano nell’ambiente. Sono stato con molte famiglie nel corso degli anni. Niente potrà mai eguagliare questa famiglia, è la famiglia che ho sentito più vicina e con cui ho mai avuto il piacere di lavorare.

Conosco gli obbiettivi da quando ero un ragazzo. Ho imparato a dirigere guardando i registi che non sapevano come farlo, registi che perdevano tempo, che non sapevano qual era il passo successivo. Faccio i miei compiti a casa. Quando vado al lavoro il lunedì so dirvi quale sarà l’ultima ripresa che effettueremo venerdì pomeriggio. So quali obbiettivi voglio. È semplicemente il modo in cui dirigo, il modo in cui ho sempre diretto. Sono cresciuto nell’ambiente, quindi questa è la ragione per cui so quali obbiettivi usare. Ho visto molti film ed è come una seconda natura per me.

È stato bello avere di nuovo David. Penso che tutti fossero felici che David fosse tornato per le ultime due ore. Io stesso, Robert, Annabeth... questo è stato un lungo viaggio e riguarda veramente Scully e Mulder e per riepilogare la serie dovevamo avere di nuovo David. Penso che lui sia stato felice di tornare, potevo vederlo nei suoi occhi. Ricordo che dicevo “si è goduto il suo periodo lontano dal set, ha detto che ha passato molto tempo a pensare alla sua famiglia di X-Files e a domandarsi cosa stessimo facendo, e non importa a quale ora del giorno o della notte se lo stesse chiedendo, lui sapeva che la risposta era che stavamo lavorando”. Penso che David si sia divertito molto. È stato molto divertente dirigerlo di nuovo. Quando esce qui (ride) volevo dargli dei suggerimenti, e normalmente mi avrebbe detto “vai a sederti!”, ma questa volta è stato contento di ascoltare i miei consigli. È stato felice di tornare con la famiglia. Penso che fosse veramente felice di lavorare di nuovo con Gillian. E’ stato molto divertente ed averlo di nuovo con noi è stato un gran modo per chiudere la serie.

Queste scene nell’aula di tribunale, i miei momenti preferiti sono quelli dove non si parla. Hanno delle espressioni che dicono tutto. Ho sempre pensato, come regista, che quello che non è detto è molto più importante di quello che viene detto, e questo ne è un grande esempio.

L’uomo stuzzicadenti (the toothpick man)

C’è una battuta commovente qui.

Lavorare in X-Files è stata un’esperienza incredibile. Bill Roe era un direttore della fotografia favoloso. Ho lavorato con i migliori addetti agli effetti speciali. Tommy Doherty, il nostro caposquadra macchinisti. Johnno, il nostro caposquadra elettricisti. Queste persone erano straordinarie. Andavo da loro, come regista, e gli dicevo “ascolta, ho alcuni problemi qui, ho bisogno del vostro aiuto” e stavo parlando con un caposquadra macchinisti ed un caposquadra elettricisti, ed erano talmente entusiasti che avrei potuto andare da loro per chiedergli informazioni e idee su certi temi, o sugli esterni notte o su come potevamo fare apparire diversa una cosa. Noi creavamo, o dovrei dire che lo faceva Johnno. Ho realizzato un episodio in cui giravamo in un mattatoio ed avevamo, non so, migliaia di maiali morti appesi sottosopra. Avevamo bisogno di creare le ombre dei maiali, quindi dovevamo tagliare piccoli maiali su dei fogli da mettere di fronte alle luci. Lo abbiamo chiamato “piguloris”, un “cuculoris” è un pezzo di equipaggiamento che i macchinisti usano per creare piccole zone con effetti di luce, ma avevamo i “chapuloris” e un “piguloris” e i ragazzi gradivano molto le diverse cose che dovevano fare. Avevamo Cheri Metcalfe e Deena Green, due delle più grandi truccatrici ed acconciatrici con cui ho mai lavorato. Tutti... gli attrezzisti... Danny Wiselis, il nostro coordinatore degli stunt, che ha fatto in modo che nessuno si fosse mai ferito. Abbiamo fatto delle scene d’azione pericolose ed oltraggiose nello show. È stata un’esperienza meravigliosa che in effetti mi manca. Barry Thomas è stato il mio primo assistente alla regia, il migliore, Barry Thomas era il migliore. Ha diretto un episodio ed ha fatto un ottimo lavoro. Stava facendo X-Files, questo tizio è un grande primo assistente alla regia. Ha fatto alcuni grandi film, ma ha amato X-Files. Avevamo Nina e Paula, due seconde assistenti alla regia che erano grandiose. Avevamo la miglior squadra in circolazione. Tim Silver era il nostro direttore di produzione, Harry Bring il nostro produttore, Michelle McLaren la co-produttrice esecutiva insieme a me, ed ho menzionato Vince, John e Frank. È stato davvero un grande sforzo collaborativo e devo dare il merito a Chris Carter perché ha messo insieme una troupe grandiosa, e ti dava l’ispirazione per scavare più a fondo che potevi, e fare il miglior lavoro che potevi, perché con Chris tutto riguarda il lavoro, non riguarda nient’altro che il lavoro.

Ho dimenticato quante pagine erano esattamente in quest’aula di tribunale. C’erano così tante angolazioni, talmente tante cose che si potevano fare.

Essere parte di quella che considero la storia della televisione... credo veramente che un giorno questo show sarà messo sullo stesso livello di “I love Lucy” o “Il fuggitivo”, show televisivi importanti ed innovativi. Essere parte di quella storia è notevole.

Quel bambino è il figlio del nostro produttore esecutivo John Shiban.

Mio padre mi ha insegnato qualcosa molto, molto tempo fa. Diceva che devi sempre trattare la tua troupe con rispetto. Non sono migliore della troupe, ho sempre trattato le mie troupe in quel modo. Le troupe mi rispettavano perché io rispettavo loro. Imparo i nomi di tutti, so i nomi di tutti, chiamo tutti per nome, ringrazio tutti, stringo a tutti la mano alla fine del giorno. E non è per finta, queste persone sono largamente responsabili del risultato più o meno buono del mio lavoro. Sono i miei strumenti, i miei pennelli, e devo dar loro tutto il credito per questo, e loro sanno questo di me, quindi mi trattano come se fossi il cuore e l’anima dello show, forse il padrino. Chris può essere il capo, ma io sono come il capo spirituale della troupe, ed è così perché loro sono i miei ragazzi ed i miei amici, ed io sono il loro regista. Lavoriamo insieme come una squadra, non sono la persona più importante là fuori, loro lo sono, e loro lo apprezzano, ma io lo so. Quello che voglio dire… George, il carrellista, tutto quello che devo fare è guardare George e dire: “George fallo” e lui sa esattamente di cosa sto parlando. Sto giocando con lui, ma lui sa esattamente cosa intendo, e sto dicendo solo delle stupidaggini, ma lui capisce che voglio realizzare un movimento qui ed arrivare là, ma non c’è bisogno che parli inglese con quell’uomo (ride). Abbiamo un grande rapporto, tutti noi, c’è un grande e mutuo rispetto, fiducia ed amicizia ed è di questo che si tratta.

Sono stato molto fortunato ad avere questi attori che sostenevano molto bene le parti drammatiche.

Questo è l’esterno dell’appartamento di Scully, in realtà questo è stato girato agli Universal Studios. Questo è tutto un set.

Questo è un set che abbiamo costruito alla Fox. Questo è dove Dana Scully insegnava agli agenti dell’FBI come eseguire un’autopsia.
Teaser
scritto da Mark Snow

The Kiss
scritto da Mark Snow

Skinner
scritto da Mark Snow
SCENA 1
MOUNT WEATHER COMPLEX
BLUEMONT, VIRGINIA

(E’ giorno. Un elicottero bianco atterra tra le montagne. Una base militare segreta è situata all’interno e l'ingresso è sorvegliato dai militari. Un militare apre lo sportello dell’elicottero dal quale scende un gruppo di persone: due uomini, una donna, altri due uomini, e poi Mulder. Tutti insieme salgono su un autobus verde che entra in un tunnel scavato sotto la montagna. Dopo aver percorso un tratto del tunnel, l’autobus si ferma. Tre uomini si avvicinano ed i passeggeri scendono.)

MILITARE: Dott. Fred, buongiorno. (stringe la mano a tutti tranne che a Mulder) Signori, spero che abbiate fatto buon viaggio. Seguitemi per cortesia, da questa parte.

(Gli occupanti dell’autobus seguono il militare, mentre Mulder si dirige nella direzione opposta. Percorre un tunnel controllando di non essere seguito. Apre una porta blu, entra e prosegue verso la cima di alcune scale in ferro che si affacciano su un locale più ampio. Da quel punto Mulder vede al piano di sotto dozzine di operai del governo e personale militare che lavorano in quell’area. Mulder scende le scale e percorre velocemente la passerella. Una tessera magnetica esce da una serratura elettronica e la porta si apre. Mulder attraversa un altro tunnel prima di entrare attraverso un’ulteriore porta blu. Entra nella stanza e si siede davanti al computer principale. Il monitor che ha davanti è riempito di una serie di caratteri codificati. Mulder digita qualcosa sulla tastiera e improvvisamente dallo schermo spariscono i caratteri codificati e appare la scritta:
END GAME
ACCESS CODE>

Mulder digita la password corretta e il computer inizia a visualizzare il testo decriptato. Si legge:
CLASSIFIED
DECEMBER 22, 2012
THE DATE SET FOR MOBILIZATION OF ALIEN FORCES CULMINATES IN THE COMPLETE ...

Mentre Mulder sta leggendo, viene interrotto dal suono elettronico della serratura della porta. Nella stanza entra Knowle Rohrer. Rohrer si avvicina al terminale dove un attimo prima era seduto Mulder, e vede il testo decodificato ancora visualizzato sullo schermo. Mulder lo colpisce da dietro all'improvviso, ma Rohrer si gira, come nulla fosse, e prende Mulder per il collo. Lo alza e lo getta contro lo schermo. Mulder cade sul pavimento e Rohrer punta verso di lui. Mulder si alza velocemente e corre verso la porta. Fugge attraverso un tunnel al termine del quale trova una porta, ma c’è un uomo davanti che blocca il passaggio. Mulder si guarda indietro e vede Rohrer che si sta avvicinando, quindi decide di proseguire verso la porta. L'uomo è Krycek. Mulder attraversa la porta e subito Krycek la richiude dietro di lui, lasciando Rohrer fuori. Rohrer non si arrende e comincia a sfondare la porta. Mulder si ferma e guarda Krycek, mentre Rohrer continua a battere contro la porta.)

MULDER: Non è vero! Tu sei morto!

(Krycek guarda Mulder.)

KRYCEK: Corri.

(Mulder non si muove. Krycek guarda la porta, sentendo ancora i colpi, quindi guarda di nuovo Mulder.)

KRYCEK: Ne arrivano altri.

(Suona l’allarme. Mulder si guarda intorno e vede uomini armati sulle passerelle che corrono verso di lui. Krycek è sparito. Mulder è confuso, ma cerca di scappare dai militari che si stanno avvicinando a lui. Fugge verso la passerella, ma Rohrer gli compare proprio davanti. Dall’altra parte i militari bloccano il passaggio. Mulder decide quindi di arrampicarsi sulle scale. Rohrer è vicinissimo.)

MILITARE: Fermo! Svelti, facciamo il giro!

(Mulder attraversa la passerella puntando dritto verso le scale per il piano superiore, ma Rohrer lo raggiunge e lo tira giù. Lo prende alla gola tentando di strangolarlo, spingendolo oltre la barriera. Il personale in basso si ferma a guardare la scena. Mulder lotta con Rohrer. Il suo piede urta contro un supporto fissato al pavimento e, usandolo come leva, Mulder fa capovolgere entrambi oltre la barriera. Rohrer, colto di sorpresa, cade nei cavi elettrici sottostanti, mentre Mulder rimane appeso alla passerella. Mentre Rohrer sta morendo fulminato, e gli operai cercano di aiutarlo, Mulder si arrampica di nuovo sulla passerella, finendo dritto nelle mani dei militari.)


SIGLA
SCENA 2

(Località sconosciuta. La porta si apre ed entrano due guardie militari.)

GUARDIA: Che cosa pensi?
MULDER: Dove mi trovo?
GUARDIA: Risposta errata!

(La guardia colpisce violentemente il muro sopra la testa di Mulder.)

GUARDIA: Che cosa pensi?
MULDER: Penso a come diavolo uscire da qui.
GUARDIA: Risposta errata!!

(La guardia colpisce Mulder all’addome. Mulder accusa il colpo. La guardia esce, ma sulla porta si gira per un ultimo ordine.)

GUARDIA: E non dormire!

(La porta si chiude lasciando Mulder al buio. La porta di metallo si apre di nuovo ed entra la stessa guardia. Si ferma davanti a Mulder.)

GUARDIA: Che cosa pensi?
MULDER: Penso a mio figlio. E penso alla madre.
GUARDIA: Risposta errata!

(La guardia sferra un colpo di manganello molto vicino al volto di Mulder, apparentemente mancandolo.)

GUARDIA: Che cosa pensi?
MULDER: Che cosa volete da me?!
GUARDIA: Risposta errata!!

(La guardia prova a colpire Mulder direttamente in volto, ma Mulder afferra il manganello. La guardia però è troppo forte per lui, che inizia a soffocare quando l'uomo gli stringe il collo.)

GUARDIA: Voglio la risposta giusta hai capito?? La risposta giusta!

(I due sono in una posizione di stallo. Mulder continua a soffocare. Finalmente la guardia lo lascia andare. Resta in piedi e poi esce. La porta di metallo si chiude lasciando un’altra volta Mulder nell’oscurità. Quando la porta si riapre ed entra di nuovo la guardia, Mulder è a torso nudo steso sul pavimento. Prova a coprirsi gli occhi per ripararsi dalla luce improvvisa.)

GUARDIA: Non dormire!

(La guardia sposta con gli stivali le mani di Mulder dai suoi occhi.)

GUARDIA: Allora hai capito?
MULDER: Sì.
GUARDIA: Che cosa pensi?
MULDER: Cosa devo pensare?
GUARDIA: Che sei colpevole. Hai violato una base del governo in cerca di informazioni diffamatorie e inesistenti.
MULDER: Sì.
GUARDIA: Hai tradito la tua nazione e devi essere punito!

( Nella versione originale la guardia dice "You failed in every respect" che significa "Hai fallito sotto ogni aspetto")

MULDER: Sì.
GUARDIA: Dillo!

(La guardia tira le sue mani indietro come per picchiare Mulder, ma aspetta la sua reazione.)

MULDER: E’ vero sono colpevole! Cercavo informazioni diffamatorie, ho tradito la mia nazione e merito una punizione esemplare.

( Nella versione originale la battuta di Mulder è "I'm a guilty man. I failed in every respect. I deserve the harshest punishment for my crime." che significa "Sono colpevole. Ho fallito sotto ogni aspetto. Merito la punizione più dura per i miei crimini")

(La guardia esce. La porta si chiude.)


SCENA 3

(La porta della prigione si apre. Entrano Scully e Skinner. I due mostrano i loro tesserini dell’FBI alla guardia all’interno che apre loro il cancello metallico.)

SCULLY: Da quanto tempo è qui?
SKINNER: Non riesco a farmelo dire.

(I due percorrono rapidamente un corridoio.)

SCULLY: Chi l’ha avvisata?
SKINNER: Il vice di Kersh.
SCULLY: E a lui chi l’ha detto?
SKINNER: Non ne ho idea, so solo che è trattenuto a tempo indeterminato.
SCULLY: Perché?
SKINNER: E’ accusato di omicidio di un militare.

(La guardia all’interno della cella di Mulder apre la porta e lascia entrare Scully e Skinner. La guardia rimane nella cella. Mulder è in piedi accanto ad una finestra. E’ vestito con la divisa arancione da carcerato ed è tranquillo. Mulder rimane fermo con lo sguardo rivolto verso la finestra e si gira solo quando Scully lo chiama.)

SCULLY: Mulder.
MULDER: Ciao.

(Scully cammina verso di lui, felice di vederlo di nuovo. Allarga le braccia attorno a lui, lo abbraccia tenendolo stretto come se non volesse lasciarlo più andare.)

SCULLY: Ah, quanto mi sei mancato!

(Scully bacia Mulder sulla guancia tenendolo ancora stretto tra le sue braccia. Quando si scosta per guardarlo in volto, Mulder ha una strana espressione sul viso.)

MULDER: Che ti succede?
SCULLY: (commossa) E me lo chiedi? Insomma ti rendi conto da quant’è che non ti vedo, Mulder?

(Scully sorride, si avvicina e tocca il viso di Mulder. Continua ad accarezzargli il viso con la mano.)

SCULLY: Ero così in pena.
MULDER: No, tranquilla, sto bene. Il trattamento è più che decente qui.

(La carezza di Scully passa dal viso al petto.)

SCULLY: Che diavolo ti hanno fatto?
MULDER: Niente. Ho messo la testa a posto.

(Mulder guarda Skinner.)

MULDER: Buongiorno, Walter. Mi fa piacere vederla.
SKINNER: Le hanno detto di cosa è accusato, perché la trattengono?
MULDER: Altroché, ho confessato tutto.
SCULLY: Di che cosa parli?
MULDER: Dei miei crimini.

(Scully resta in silenzio per un momento. I suoi occhi cercano il volto di Mulder.)

SCULLY: Mulder...
MULDER: (interrompendola) Ho ucciso un uomo, Dana. Cercavo informazioni diffamatorie e inesistenti e ho commesso un errore imperdonabile. Merito una punizione esemplare.

(Scully lo guarda interdetta, poi si volta verso Skinner)

SKINNER: Comunque sia andata ha diritto ad un’assistenza legale. Non può affrontare un processo da solo.
MULDER: Forse non mi sono spiegato.
GUARDIA: Basta così. Tempo scaduto.

(Gli occhi di Scully continuano a cercare il volto di Mulder.)

SCULLY: Troveremo un modo per tirarti fuori.
MULDER: Non è necessario. Io sono colpevole.
GUARDIA: Signori, accomodatevi all’esterno.
MULDER: Ti saluto. Stammi bene.

(Mulder lascia Scully dov’è, si gira di spalle e si sposta verso la finestra senza guardare indietro. Il volto di Scully è pieno di dolore e preoccupazione mentre continua a fissarlo. Skinner si gira per lasciare la stanza e Scully lo segue. Non appena raggiungono la porta, Scully si gira ancora una volta per osservare Mulder. Lui però non si è mosso e non la sta guardando. Senza ulteriori parole, Scully esce con Skinner. La guardia che stava tenendo la porta aperta dà una lunga occhiata a Mulder. Mulder assume una posizione immobile e statuaria, la sua mano sta parzialmente coprendo la bocca mentre gioca con il suo labbro inferiore.)

MULDER: (sussurrando) Non capisco. Perché vuoi aiutarmi?

(In piedi, dritto davanti a Mulder, c’è Krycek.)

KRYCEK: Perché da solo non ce la faresti.
GUARDIA: Muoviti.

(La guardia afferra Mulder per le spalle cogliendo Mulder di sorpresa. Quando lui si guarda indietro, Krycek è sparito. La guardia porta Mulder fuori dalla cella.)


SCENA 4
UFFICIO DI SKINNER
QUARTIER GENERALE FBI
WASHINGTON, D.C.


(Skinner è al telefono e sta cercando di ottenere maggiori informazioni riguardo la situazione di Mulder. E’ presente anche Scully, che sta parlando con Doggett e Reyes.)

DOGGETT: Avete parlato con Mulder?
REYES: E l’accusano di omicidio?
SCULLY: Sì, e gli hanno fatto il lavaggio del cervello.
DOGGETT: Chi avrebbe ucciso?
SCULLY: Knowle Rohrer.
DOGGETT: Knowle Rohrer? E’ una pazzia, l’ho visto morire con i miei occhi.
REYES: (rivolta a Doggett) Te l’ha fatto credere. (rivolta a Scully) Rohrer è un supersoldato.

(Skinner riaggancia il telefono.)

SKINNER: Mulder si è infiltrato in un presidio conosciuto come Mount Weather. E’ la sede del cosiddetto “governo ombra”, segreta e vigilata.
REYES: E per quanto riguarda l’omicidio?
SKINNER: Trenta dipendenti sono pronti a testimoniare che ha deliberatamente spinto la vittima di sotto.
DOGGETT: Ma quale vittima? Quello non può morire!

(Le parole di Doggett risuonano invano nella stanza. Scully è immobile e guarda Doggett. Senza dire una parola esce dall’ufficio.)

DOGGETT: Dove stai andando?

(Scully si gira.)

SCULLY: A intercedere per lui nelle alte sfere.

(Doggett, Reyes e Skinner rimangono senza parole. La porta si chiude dietro di lei.)


SCENA 5
UFFICIO DEL GENERALE MARK A. SUVEG

BASE DEI MARINES
QUANTICO, VIRGINIA

(Kersh bussa alla porta ed entra.
Nella versione originale si sente il Generale Suveg dire "Avanti", prima che Kersh apra la porta ed entri nel suo ufficio.)

GEN. SUVEG: Buongiorno condirettore Kersh. Ho appena riguardato i miei appunti su questa brutta storia. Prego, si accomodi.
KERSH: Grazie.

(Kersh si siede.)

GEN. SUVEG: Ho saputo che l’agente Mulder ha creato molti problemi anche a voi.
KERSH: E’ spesso entrato in aspro contrasto con l’FBI, ma senza arrivare a questi estremi.
GEN. SUVEG: Secondo me...
KERSH: (interrompendolo) Sono stato esortato, da una sua stimata collega, l’unica che lo conosce davvero a fondo, a intercedere presso il tribunale militare per far presente che un atto di questa portata non rientra nel suo carattere.
GEN. SUVEG: Ha avuto modo di leggere le imputazioni?
KERSH: Certo. E’ accusato di omicidio.
GEN. SUVEG: E’ un fatto spiacevole per i marines, e immagino anche peggio per l’FBI. Cosa può addurre questo Mulder a sua discolpa?

(Kersh alza le spalle e non risponde.)

GEN. SUVEG: Mi è venuto a trovare per sistemare questo pasticcio, signor Kersh, e io voglio venirle incontro, a lei e all’FBI.
KERSH: Come?
GEN. SUVEG: Concedendo che il suo agente sia giudicato da uomini del suo stesso istituto. Vostra l’accusa e vostra la giuria. Ma sotto la mia giurisdizione.
KERSH: E’ totalmente illegale. Cosa vuole ottenere?
GEN. SUVEG: Voglio un verdetto. Un verdetto di colpevolezza. Si è procurato parecchi nemici il suo uomo con le sue crociate, e sono in molti a non gradire le crociate.

(Kersh scuote la testa in segno negativo.)

KERSH: E’ fuori discussione.
GEN. SUVEG: Non ne sarei tanto sicuro se fossi in lei. In fondo sa meglio di me che sono entrate nuove forze negli ambiti governativi. Forze potenti alle quali non si disobbedisce.


SCENA 6
CELLA DI MULDER

(La guardia apre la porta ed entrano Scully e Skinner. La cella è buia. C’è una piccola finestra in alto. Mulder sta fissando la finestra, dando le spalle alla porta, e si allunga per farsi illuminare della luce. La guardia chiude la porta e rimane fuori.)

SCULLY: Mulder...

(Mulder si gira lentamente. Si avvicina a Scully e Skinner con uno sguardo strano.)

SCULLY: Mulder...

(Mulder annusa l’aria. Fissa Scully e dice..)

MULDER: Ti ho sentita arrivare dal profumo, Clarice.

(Scully e Skinner si guardano un po’ stupiti. Scully dà un’occhiata incerta a Skinner. Mulder si rilassa e sorride. Scully capisce che Mulder stava fingendo e fa un lungo sospiro di sollievo.)

SCULLY: Oh, sei matto! Era una messinscena...

(Scully non sembra troppo contenta. Non si è ancora avvicinata a Mulder da quando è entrata nella cella, ma è invece rimasta vicino a Skinner.)

SCULLY: Che ti costava farmelo capire l’altro giorno?
MULDER: Non volevo rischiare. Qui dentro fai una brutta fine se non stai al loro gioco.

(Mulder fissa Scully con uno sguardo intenso mentre le si avvicina. Una volta raggiunta prende il suo viso tra le mani e la bacia. Anche Scully si stringe a Mulder e i due si baciano appassionatamente. Mulder continua a stringerla più forte, senza interrompere il bacio, in modo sempre più appassionato. Skinner è in piedi vicino a loro, cerca di distogliere lo sguardo per concedere loro un po’ di privacy. Mulder e Scully interrompono il bacio e Mulder si gira, scherzando, verso Skinner.)

MULDER: Un bel bacio cinematografico anche a lei?
SKINNER: Lasciamo perdere le effusioni. Quelli la faranno a pezzi. La faccenda è seria.

(US Nella versione originale le ultime due battute sono le seguenti "MULDER: Come here, you big, bald, beautiful man. SKINNER: The only thing you're going to be kissing, Mulder, is your sweet ass good-bye, with the trouble your in." che significano "MULDER: Venga qui, gran bell'uomo pelato. SKINNER: L'unica cosa che bacerà, Mulder, è il suo culo per il bacio d'addio, con tutti i guai in cui si trova.")

MULDER: C’ero arrivato anch’io, intorno al cinquantesimo lavaggio del cervello.

(Mulder prende la mano di Scully tra le sue e la bacia.)

SCULLY: (visibilmente scossa) Perché ti hanno trattato così?
MULDER: Volevano condizionarmi per il processo, per la testimonianza.
SKINNER: La sua testimonianza è irrilevante, non influirà sul processo.
MULDER: Quel processo è una farsa.
SKINNER: Una farsa dice? Si rende conto della gravità delle accuse? Qui non finisce con un semplice richiamo. Lei rischia una condanna a morte.
MULDER: E’ uno specchietto per le allodole. Sono convinti che la mia ammissione di colpevolezza gli risolva il problema. Il loro obiettivo è affossare la verità.
SCULLY: Mulder, sei accusato di omicidio.
MULDER: Hanno prodotto il cadavere?

(Né Scully, né Skinner rispondono. Scully guarda Skinner.)

MULDER: Mi sembra complicato visto che avrei ucciso un uomo che non può morire.
SKINNER: Non serve. Hanno a disposizione trenta testimoni oculari pronti a giurare che l’hanno vista mentre lo scaraventava di sotto.
SCULLY: Ti faremo rappresentare dal migliore avvocato.

(Mulder si lascia scappare un sorriso.)

MULDER: Difenderesti un uomo che crede negli alieni contro l’FBI e la Marina? Lo trovo improbabile. Dovrà occuparsene Skinner.
SKINNER: Come sarebbe? Mi prende in giro?
MULDER: Lei conosce tutto, fatti, dettagli, ha un quadro completo della cospirazione, ed è l’unico di cui mi fido.

(Skinner è stupito dalla fiducia che Mulder ripone in lui e dalla tranquillità con cui stia mettendo la vita nelle sue mani.)

SCULLY: Mulder...
MULDER: Se vogliono condannarmi saranno costretti a esporsi. E’ tutto calcolato.

(I tre restano per un attimo in silenzio quando la porta della cella si apre ed entrano Doggett e Reyes.)

MULDER: Ah, la festa è al completo!

(Doggett si ferma e guarda Mulder. I due si guardano l’un l’altro.)

DOGGETT: Agente Mulder.
SCULLY: Che problema c’è?
REYES: Eravamo in ufficio a studiare il caso e i militari ci hanno fatto una sorpresa.
DOGGETT: Indovinate un po’. So che è impossibile, ma dicono che il cadavere di Rohrer è in mano loro.


SCENA 7
7:12 AM

(Mulder è sdraiato nella sua cella. E’ vestito con la solita tuta arancione. Si sente il rumore di alcuni passi che si avvicinano. Una mano gentile e familiare tocca la sua spalla e lo sveglia.)

SCULLY: Mulder, sono io.
MULDER: Ciao. E’ tempo di andare?
SCULLY: No. E’ ancora presto.

(Mulder si alza e si sveglia definitivamente.)

SCULLY: Ho bisogno di sapere tutto quello che sai. Confidati con me, o perderemo.
MULDER: Tanto non vinceremo lo stesso. Saremo fortunati se moriremo combattendo.
SCULLY: (la voce di Scully inizia a tremare) Ho tanta paura. Ho paura che non riuscirei a vivere se ti perdessi di nuovo, ora che ti ho ritrovato.
MULDER: Devi fidarti di me.
SCULLY: Vorrei. Ma sono così stanca. (Scully è sempre più scossa mentre parla) Tu non sai cosa ho passato in questi mesi da sola. I sacrifici che ho dovuto...

( Nella versione originale le ultime due battute di Mulder e Scully sono le seguenti. "MULDER: I know what I'm doing. SCULLY: Well... whatever you're doing... you have no idea how much has already been lost... What I've had to do..." il cui significato è "MULDER: So cosa sto facendo. SCULLY: Bene... qualsiasi cosa tu stia facendo... non hai alcuna idea di quanto è già andato perso... cosa ho dovuto fare...")

MULDER: So già tutto. Skinner mi ha informato.

(Scully annuisce ed inizia a piangere.)

SCULLY: Non era al sicuro con me.... ho dovuto darlo in adozione...

( Nella versione originale Scully dice "Our son, Mulder ... I gave him up" che significa "Nostro figlio, Mulder... l'ho dato in adozione". Quindi, nella battuta originale in oggetto, viene detto esplicitamente, per la prima volta nella serie, che William è figlio di Mulder e Scully. Questa informazione è andata letteralmente persa nell'adattamento per il doppiaggio italiano dell'episodio.)

(Mulder abbraccia Scully cercando di confortarla.)

SCULLY: (piangendo) Ho dovuto... e adesso ho il terrore che tu non riesca a perdonarmi.

( Nella versione originale Scully dice "Our son... I'm so afraid you could never forgive me" che significa "Nostro figlio... ho paura che non potrai mai perdonarmi". Per la seconda volta, Scully ripete le parole "nostro figlio", e per la seconda volta, questa frase viene letteralmente omessa nella versione italiana.)

MULDER: (anche Mulder è commosso mentre parla) So che non avevi altra scelta. Il mio più grande desiderio era riabbracciarvi.

( Nella versione originale, nella seconda parte della battuta, Mulder dice "I just missed both of you so much" che significa "Mi siete mancati entrambi così tanto".)

(I due si stringono in un abbraccio ancora più forte.)

SCULLY: Ma dove sei stato in questi mesi? Dove li hai passati?
MULDER: Nel Nuovo Messico.

(Mulder nasconde il suo viso sulla spalla di Scully.)

SCULLY: E cosa ci facevi?
MULDER: Cercavo la verità.

(Scully ride e gli dà un bacio sulla guancia.)

SCULLY: E l’hai trovata? Hai scoperto qualcosa? Eh?

(Mulder si alza, sorridendo, e i due si guardano di nuovo negli occhi.)

SCULLY: Che cosa hai scoperto?
MULDER: Lascia stare.

( Nella versione originale Mulder dice "I can't tell you" che significa "Non posso dirtelo".)

SCULLY: Perché ti sei infiltrato nel presidio? Custodisce informazioni importanti? Mulder ti scongiuro, che cosa hai trovato?
MULDER: Non insistere, lascia stare.
SCULLY: Ho il diritto di sapere anch’io.

( Nella versione originale le ultime due battute di Mulder e Scully sono le seguenti. "MULDER: Scully, I can't tell you. SCULLY: That doesn't make sense." che significano "MULDER: Scully, non posso dirtelo. SCULLY: Non ha senso".)

MULDER: Rischieresti troppo, Scully. Preferisco che tu non sappia niente.

( Nella versione originale Mulder dice "You've got to trust me, Scully. I know things it's better you don't." che significa "Devi fidarti di me, Scully. So delle cose che è meglio tu non sappia".)


SCENA 8
AULA DEL PROCESSO

(La sala è vuota. Si apre una porta. Skinner entra camminando ed ha in mano una borsa. Resta per un attimo al centro della stanza, quindi si gira e si sistema al suo tavolo. Entra anche un altro uomo e lo saluta. E’ l’agente speciale Kallebrunner.)

KALLENBRUNNER: Buongiorno vicedirettore Skinner. Agente speciale Kallenbrunner, distaccamento di Los Angeles. Sono stato nominato per l’accusa.
SKINNER: Su che basi ha ottenuto il mandato?
KALLENBRUNNER: Ero pubblico ministero federale, prima di entrare nell’FBI. E lei?
SKINNER: Bella domanda.

(Kallenbrunner si sistema al tavolo di fronte a quello di Skinner. La porta laterale si apre ed entrano i cinque uomini che compongono la giuria. Il primo ad entrare è Toothpick Man, seguito da uno sconosciuto, quindi Kersh, ed infine due uomini non identificati. Hanno tutti in mano dei fascicoli. Una volta entrati, la porta viene chiusa da una guardia. Tutti sono seduti, tranne Kersh che rimane in piedi.)

KERSH: Fate accomodare l’imputato. L’udienza è aperta.

(La porta in fondo alla stanza si apre ed entra Mulder accompagnato da una guardia. Indossa la tuta arancione e non è ammanettato.)

KERSH: Signor Kallenbrunner procedura pure.
KALLENBRUNNER: Non ho citato nessun teste, ma sono in grado di produrre la deposizione giurata dei trenta testimoni oculari presenti sulla scena del delitto.
KERSH: Vicedirettore?
SKINNER: Presento formale istanza per invalidare il procedimento in quanto non garantisce i diritti dell’imputato. Io non sono un avvocato, lei non è un giudice, e questo non è un tribunale.
KERSH: E’ un processo di corte marziale. Se vuole posso rinfrescarle il senso del titolo 10 del codice degli Stati Uniti. Altrimenti chiami il suo primo testimone.
SKINNER: Allora presento istanza di sospensione. La mia testimone chiave, Marita Covarrubias, lavora per le Nazioni Unite e risulta irreperibile. La richiesta di rintracciarla per canali ufficiali è stata ignorata.
KERSH: La sua istanza è respinta. Ha citato altri testimoni?
SKINNER: Naturalmente, ma esprimo una riserva e voglio che sia messa agli atti.
KERSH: Il verdetto espresso dai membri di questa giuria è inappellabile, signor Skinner. E non c’è raccolta di atti.
SKINNER: Come sarebbe? Questo non è un procedimento clandestino. Come mi ha gentilmente rammentato ha valenza legale.
KERSH: Le ho rammentato che è una corte marziale, signor Skinner.
MULDER: (verso Skinner) Lasci stare. Introduca il teste.

(In aula, Scully è seduta davanti alla giuria.)

SKINNER: Il suo nome completo, per favore.
SCULLY: Mi chiamo Dana Katherine Scully. Nove anni fa venni assegnata agli X-Files per spiare l’agente Mulder. L’FBI nutriva forti dubbi sui suoi metodi.
SKINNER: La scelta cadde su di lei soprattutto per la sua formazione. Ma nel corso degli anni, le teorie di Mulder hanno intaccato la sua radicata logica scientifica.

[Mentre Scully parla vengono mostrate alcune sequenze di eventi passati:
* da #1X23 The Erlenmeyer Flask: Scully prende un feto di alieno da un contenitore criogenico
* da #1X23 The Erlenmeyer Flask: Deep Throat viene ucciso da un colpo di pistola]

SCULLY: Sono profondamente convinta dell’esistenza di vita extraterrestre e di una spietata cospirazione governativa il cui unico scopo è nascondere a tutti la verità.
SKINNER: Le prove che hanno convinto l’agente Scully sono schiaccianti, nonché scientificamente inconfutabili.
SCULLY: Ho motivo di credere, come molti stimati e autorevoli scienziati, che la vita giunse sulla Terra milioni di anni fa intrappolata in un meteorite proveniente da Marte.

[Si vede una clip che mostra un meteorite che cade sulla Terra.]

SKINNER: Quindi ogni essere vivente, compresi noi stessi, sarebbe extraterrestre per natura.
KALLENBRUNNER: Obiezione. Che nesso c’è tra queste teorie fantascientifiche e il crimine ascritto all’imputato?
SKINNER: L’agente Scully è qui per dimostrare che la cospirazione è nata per negare l’esistenza degli alieni.
KERSH: Le ricordo che non è stato nominato per mettere a nudo cospirazioni governative, signor Skinner. Il suo compito è difendere Fox Mulder.

(Mulder e Scully si scambiano un’occhiata.)

SKINNER: Ne sono consapevole.
KERSH: Allora faccia come crede.
SKINNER: (rivolto a Scully) Torniamo al contenuto del meteorite. Oltre alle sostanze biologiche che avrebbero creato la vita, c’era qualcos’altro. Un virus alieno.

[Mentre Scully parla si vedono le immagini seguenti
* da Fight the Future: un uomo preistorico viene infettato dal cancro nero
* da Fight the Future: un alieno cresce all’interno di un corpo umano]

SCULLY: Sì, esatto. Un virus che riuscì a diffondersi largamente in era preistorica. Entrò in contatto con i primi ominidi e li contagiò, trasformandoli dal punto di vista fisiologico.
SKINNER: In cosa li trasformò?
SCULLY: In una forma di vita aliena.
SKINNER: Che fine fecero questi alieni?
SCULLY: Si estinsero. Stroncati dalla glaciazione, 35.000 anni fa.
SKINNER: E il virus?
SCULLY: Si conservò quiescente, nel sottosuolo, senza perdere le sue caratteristiche, e si è risvegliato nella nostra era geologica.
SKINNER: Il governo ne è a conoscenza?

[Mentre Scully parla si vedono le immagini seguenti
* Pagina di giornale del "Daily Record"
Titolo principale: "Aviazione Americana recupera un oggetto volante in un ranch vicino a Roswell.
Sottotitolo 1: Il consiglio di Sicurezza fa la proposta per la riduzione dell’esercito.
Sottotitolo 2: Nessun dettaglio viene rivelato sul disco volante
* Fotografia di un disco volante.
* Appunto che mostra le seguenti informazioni:
CONFIDENZIALE 141445? APR 76 STAFF
CFTE DCD / (censurato)
A: PRIORITY DCD/QUARTIER GENERALE.
ATTN: (censurato)
DA: DCD / (censurato)
OGGETTO: CASO (censurato) – RICERCA SUGLI UFO
RIF (1): DCD/QUARTIER GENERALE 14556
RIF (2): MODULO 6JF DATATO 9 APRILE 1976, STUDIO DI UFO
1. IL NOME COMPLETO DELLA FONTE E’ (censurato)
IMPIEGATO PRESSO (censurato) ]

SCULLY: Su questo non c’è dubbio. La scoperta risale al 2 luglio del ‘47, quando un UFO si schiantò a Roswell, nel Nuovo Messico.
SKINNER: E cosa venne appurato nel dettaglio?

[Mentre Scully parla si vedono le immagini seguenti
* da #4X10 Terma: l'olio nero esce da sottoterra da un giacimento petrolifero. Mulder scappa sotto la pioggia di petrolio.
* da Fight the Future: l’olio si muove sul terreno
* da Fight the Future: un bambino infettato dall’olio nero
* da #3X15 Piper Maru: Krycek infettato dall’olio nero
* da #8X18 Vienen: un operaio infettato dall’olio nero]

SCULLY: Che il virus era concentrato sottoterra, nei giacimenti di greggio, nel petrolio. Che aveva coscienza di sé. Che era in grado di pensare. Che poteva comunicare, e che si era messo in contatto con una forma di vita extraterrestre.
SKINNER: E lei sostiene che il governo sa tutto.

(Scully e Mulder si guardano.)

[Mentre Scully parla si vedono le immagini seguenti
* da #4X07 Musings of a Cigarette Smoking Man: l'Uomo che Fuma e Deep Throat guardano da una vetrata qualcosa collegato ad un supporto vitale
* da #4X07 Musings of a Cigarette Smoking Man: un uomo con una maschera antigas apre una porta
* da #4X07 Musings of a Cigarette Smoking Man: un alieno collegato ad un supporto vitale]

SCULLY: All’epoca di Roswell, catturarono alcuni alieni che si trovavano a bordo dell’UFO schiantato, e misero le mani su strumenti tecnologicamente all’avanguardia, fra cui una banca dati. Una volta analizzata fu chiaro a tutti che il loro obiettivo era colonizzare di nuovo la Terra.
KERSH: Suggestivo, ma qual è la conclusione?
MULDER: Facile. Lo sterminio dell’umanità.
KERSH: La avverto, non tollero altri interventi.

(Mulder torna a guardare Scully, mostrando un sorriso goffo.)

SKINNER: Quindi il governo sa che è prevista un’invasione aliena. Come ha gestito la notizia?
SCULLY: L’ha mantenuta top-secret per tutti questi anni. Avrebbe creato un’ondata di panico se fosse trapelata.
KERSH: Signor Skinner, ha terminato?
SKINNER: No. Passerei al rapimento dell’agente Scully, nel ‘94.
KERSH: E chi l’avrebbe rapita?

[Mentre Scully parla si vedono le immagini seguenti
* Luce che si muove veloce nel cielo (dissolvenza sul bianco)
* da #2X08 One Breath: Scully su un tavolo operatorio
* da #2X08 One Breath: Scully con gli occhi aperti (primissimo piano)
* da #2X08 One Breath: Macchina operante sull’addome di Scully, mentre la sta riempiendo con qualcosa. L’addome di Scully si gonfia.
* da #4X15 Memento Mori: Mulder scopre dei grossi contenitori di liquido verde, all’interno dei quali si trovano dei corpi umani
* da #4X15 Memento Mori: Mulder davanti a Kurt Crawford, mentre pulisce con la mano il vetro di uno dei contenitori per vedere meglio il clone che sta crescendo all’interno]

SCULLY: Militari deviati, che operavano agli ordini dei cospiratori. L’obiettivo era creare ibridi umano-alieni, veri e propri schiavi al servizio degli invasori extraterrestri.
SKINNER: Grazie, agente Scully. Prego, a lei la testimone.

(Kallenbrunner si alza.)

KALLENBRUNNER: Con tutti questi alieni in circolazione, sembra di essere nel famoso bar di Guerre Stellari. Strano che non li ho ancora visti. Posso chiamarne uno a testimoniare?
SCULLY: Che fa, mi prende in giro?
KALLENBRUNNER: Affatto, vorrei vedere qualche prova.
SCULLY: Ci sono i meteoriti di Marte.
KALLENBRUNNER: No. Voglio qualcosa di più. Qualcosa che mi stupisca. Che mi faccia rizzare i capelli.
SCULLY: Dove vuole arrivare?
KALLENBRUNNER: Semplice. Il quadro che ci ha fatto, senza prove alla mano, è pura fantascienza. Agente Scully, è vero che lei e Mulder siete amanti e che ha dato alla luce suo figlio?
SKINNER: Obiezione!
KALLENBRUNNER: Grazie, non ho altre domande.

(Scully guarda Mulder. Lui scuote lentamente la testa e muove la bocca per dire che va tutto bene. Scully si alza lentamente e lascia la sedia del testimone.)


SCENA 9

(Più tardi entra in aula Jeffrey Spender. Il suo volto è sfigurato. Kallenbrunner lo guarda stupito, Kersh, riconoscendolo, guarda in basso dalla vergogna. Jeffrey Spender prende posto sulla sedia dei testimoni. Mulder lo osserva sorpreso a sua volta. I due si guardano e si scambiano un gesto di saluto.)

SKINNER: Dica ad alta voce il suo nome.
JEFFREY SPENDER: Jeffrey Frank Spender.
SKINNER: Signor Spender, l’accusa sta facendo di tutto per mettere in cattiva luce gli X-Files. Lei vi fu assegnato, lo conferma?
JEFFREY SPENDER: Senz’altro, tre anni fa.
SKINNER: E fu nell’ufficio degli X-Files che suo padre le sparò.

[Mentre Skinner parla si vedono le immagini seguenti
* da #6X12 One Son: l'Uomo che Fuma punta la pistola al volto di Spender e spara]

SKINNER: Le spiace dire alla corte che ruolo aveva suo padre?
JEFFREY SPENDER: Guidava la cospirazione governativa per sfruttare gli alieni.
KALLENBRUNNER: Obiezione. Non è stata ancora dimostrata l’esistenza di questa cospirazione.
KERSH: Concordo col signor Kallenbrunner. Non vedo dove vuole arrivare.
SKINNER: Se riesco a dimostrare che il complotto esiste, il gesto di Mulder assumerà un’altra valenza e dovrete assolverlo.
KERSH: Mi auguro che la sua difesa non si basi solo su questo, signor Skinner.

(Skinner sembra esitante. Guarda Mulder, ma lui non sembra preoccupato. Skinner prende un respiro e torna ad interrogare Spender.)

SKINNER: Lei e l’agente Mulder avete un legame di parentela, vero?

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #3X24 Talitha Cumi: l'Uomo che Fuma parla alla signora Mulder, a Quonochautaug, Rhode Island]

JEFFREY SPENDER: Siamo fratellastri. Sua madre ebbe una relazione con mio padre.
SKINNER: E Mulder ne venne a conoscenza solo quando vi incontraste all’FBI.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #2X25 Anasazi: l'Uomo che Fuma seduto ad un tavolo sotto ad un portico insieme a Bill Mulder. I due stanno parlando.
* da #2X25 Anasazi: Mulder al cellulare con Scully, subito dopo aver scoperto in un vagone ferroviario una catasta di scheletri bruciati e nascosti
* da #2X25 Anasazi: Bill Mulder in bagno, mentre sta cercando delle pillole nell’armadietto. Chiude lo sportello, e lo specchio riflette Alex Krycek nascosto dietro di lui.
* da #2X25 Anasazi: Mulder apre la porta del bagno e trova suo padre a terra, morto]

JEFFREY SPENDER: All’inizio non sapeva neanche che suo padre era nella cospirazione, anche se fra mille ripensamenti, e appena la verità iniziò a venire a galla mio padre lo fece uccidere da un agente deviato, Alex Krycek.
SKINNER: Perché non potesse parlare?

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #3X02 Paper Clip: Mulder nelle miniere di Strughold cerca una cartella. Apre un cassetto e tira fuori il file di Samantha sul quale è scritto “Nome del soggetto: MULDER, Samantha Ann; Data di nascita: 21/11/65; I.D. 378671”. Scully è al suo fianco. Mulder leva la targhetta e trova il suo nome sotto: “Nome del soggetto: MULDER, Fox William; Data di nascita: 13/10/61; I.D. 292544”.]

JEFFREY SPENDER: Aveva un’ombra indelebile sulla coscienza. Non riusciva a perdonarsi per una decisione che era stato costretto a prendere.
SKINNER: Una decisione che riguardava la sorella di Mulder.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #6X12 One Son: i membri della cospirazione, Uomo che Fuma, Bill Mulder e altri si trovano alla base di El Rico. Una giovane Cassandra Spender e altre donne e bambini camminano verso l’interno della base]

JEFFREY SPENDER: Gli alieni avevano poca fiducia nei collaboratori umani e li costrinsero a consegnare qualcuno della famiglia a garanzia del patto.
SKINNER: Quindi il padre di Mulder fece rapire la propria figlia, quando aveva appena 8 anni.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #2X01 Little Green Men: una luce bianca proietta su una porta una specie di figura umanoide (presumibilmente un alieno)
* da #2X01 Little Green Men: Mulder bambino con la sua divisa da basket che si gira verso questa luce
* da #2X01 Little Green Men: Samantha Mulder bambina esce dalla finestra levitando grazie ad un raggio di luce arancio/rosso
* Da #2X07 3: primo piano di Mulder all’FBI
* Da #2X07 3: il telo di plastica che copre gli schedari degli X-Files viene tolto]

JEFFREY SPENDER: E Mulder vide tutto. Quelle scena gli condizionò la vita. Per questo si fece assegnare agli X-Files.
SKINNER: E poi che fine fece Samantha?

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #7X11 Closure: Mulder e Harold Piller.
* da #7X11 Closure: primo piano di una vecchia pavimentazione in cemento con le impronte di due mani di bambino ed nome “Samantha” inciso sotto]

JEFFREY SPENDER: La liberarono e venne nascosta in California dove crescemmo insieme. Fu rapita parecchie altre volte, e sottoposta a orribili test.

(Mulder ha uno sguardo triste, ripensa a sua sorella Samantha.)

SKINNER: Mulder l’ha cercata per anni. E l’ha ritrovata in più di un’occasione, ma non era lei.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #2X17 End Game: un clone di Samantha Mulder. Primo piano di Mulder. Due altri cloni di Samantha Mulder, uno in un camice da laboratorio bianco, e l’altro vestito in abito marrone e pantaloni.]

JEFFREY SPENDER: Samantha era inserita in un esperimento di clonazione condotto dai cospiratori. Quella vera morì nell’87.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #7X11 Closure: l ’apparizione di Samantha adolescente corre verso Mulder, lo raggiunge e lo abbraccia]

SKINNER: In pratica fu suo padre a ucciderla.
JEFFREY SPENDER: Quando feci domanda per l’FBI, ignoravo addirittura chi fosse. Appena mi ribellai, mi sparò.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* flashback da #9X17 William: un’iniezione nel collo. Spender è nudo, seduto in una poltrona per test, in un laboratorio sterile, con tre uomini in camice bianco. Ha un divaricatore in bocca. La testa si scuote da parte a parte. C'è un uomo con la mascherina nera e camice da laboratorio. Un’altra iniezione nel collo. Una mano che si divincola dalle manette. Una finestra]

JEFFREY SPENDER: E quando vide che non ero morto, mi usò come cavia per i suoi test.
SKINNER: (rivolto a Kallenbrunner) Si accomodi.

(La stanza rimane silenziosa. Skinner torna a sedersi.)

KALLENBRUNNER: Signor Spender, comprendo il suo stato d’animo. Nessuno di noi è in grado di immaginare cosa ha sofferto. Suo padre sarà consegnato alla giustizia.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #7X22 Requiem: Krycek spinge la sedia a rotelle dell'Uomo che Fuma giù dalle scale, mentre Marita assiste alla scena. L'Uomo che Fuma che giace sul pavimento immobile]

JEFFREY SPENDER: E’ morto per quanto ne so.
KALLENBRUNNER: La sua testimonianza è utile per mettere a fuoco il carattere dell’agente Mulder. Nei rapporti compilati quando lavorava per l’FBI lo definiva, cito testualmente, “un soggetto arrogante, difficile, una mina vagante in aperto contrasto con i suoi colleghi”.
JEFFREY SPENDER: Risalgono a prima che scoprissi la verità.

[Mentre Spender parla si vedono le immagini seguenti
* da #5X20 The End: Mulder attacca Spender, mostrandogli un pacchetto vuoto di Morley]

KALLENBRUNNER: “Un uomo violento e instabile, incline a improvvisi eccessi di rabbia”. Sono tutti qui in copia conforme se ha bisogno di rinfrescarsi la memoria.

(Spender si gira lentamente per guardare Kallenbrunner.)

KALLENBRUNNER: Non ho altre domande.

(Spender assume uno sguardo triste di rassegnazione.)


SCENA 10
WEED HOPE, NUOVO MESSICO

(Un ragazzo con i capelli lunghi attraversa le colline a bordo di una motocicletta ed arriva fino ad una radura dove sono sistemati due camper. Parcheggia ed entra in uno dei camper. Sta cercando qualcuno. Una persona è nella stanza accanto.)

GIBSON PRAISE: Hai avuto notizie di Mulder. Hai scoperto che è in pericolo.

(Il ragazzo annuisce. Gibson Praise si alza e si avvicina a lui.)

GIBSON PRAISE: Non c’è un secondo da perdere.


SCENA 11
PRIGIONE MILITARE

(Si vede Scully camminare lungo un corridoio della prigione. Arriva di fronte alla cella di Mulder e una guardia apre la porta. Scully avanza ed entra nella cella. Mulder è seduto sul pavimento, contro il muro. Indossa ancora la tuta arancione e un paio di scarpe bianche. Scully si ferma davanti a lui. La porta si chiude dietro di lei. Scully rimane in piedi, mentre Mulder la guarda rimanendo seduto a terra.)

MULDER: So perché sei venuta e te lo ripeto. Lascia perdere.

( Nella versione originale Mulder dice "I know what you want and I can't give it to you" che significa "So cosa vuoi e non posso dartelo")

SCULLY: Proponi un patteggiamento. Non hai scelta. Se ti dichiari colpevole ti concederanno le attenuanti del caso.
MULDER: Preferisco schiattare qui.
SCULLY: Ti rendi conto di cosa dici? Non è giusto, né per te né per me.

( Nella versione originale Scully dice "How can you say that? How can you say that, Mulder, to me?" che significa "Come puoi dire questo? Come puoi dire questo, Mulder, a me?")

MULDER: La posta in gioco è più alta di noi due. E’ l’obiettivo che abbiamo inseguito per nove anni, la verità sommersa che abbiamo cercato di riportare a galla tra mille sacrifici.

(Scully si in inginocchia di fronte a Mulder, così da guardarlo direttamente negli occhi.)

SCULLY: E allora parla, Mulder. Grida la verità ad alta voce, se l’hai trovata davvero chiedi di essere ascoltato e sbattigliela in faccia!
MULDER: E’ escluso.

( Nella versione originale Mulder dice "I can't" che significa "Non posso".)

SCULLY: Perché?
MULDER: Non insistere. E' così.
SCULLY: Forse hai ragione tu, forse la posta è più alta di noi. Però i nove anni a lottare in trincea non li hai passati solo tu. Lottavamo insieme e il mio traguardo è questo: lottare di nuovo insieme.

( Nella versione originale le ultime due battute di Mulder e Scully sono le seguenti. "MULDER: I just can't. SCULLY: You say this is greater than us, and maybe it is, but this is us fighting this fight, Mulder, not you. It's you and me. That's what I'm fighting for, Mulder. You and me." che significano "MULDER: Semplicemente non posso. SCULLY: Dici che questo è più grande di noi, e forse lo è, ma siamo noi a combattere questa battaglia, Mulder, non tu. Tu ed io. Questo è quello per cui sto lottando, Mulder. Tu ed io.")

(Mulder scuote la testa, ma non risponde. Scully annuisce amaramente, si alza ed esce. Mulder rimane in cella, in silenzio. Improvvisamente si sente una voce.)

MR. X: Alzati.
MULDER: Chi sei? Fatti vedere.

(Dall’oscurità esce una figura. E’ Mr. X.)

MULDER: Cosa ci fai qua dentro?
MR. X: Cosa ci fai tu qui dentro?
MULDER: Io voglio mettere a nudo la verità.
MR. X: Quale verità? Chi la condivide? Credi che quegli uomini accetteranno di ascoltarla?
MULDER: Li terrorizza.
MR. X: Ma non farmi ridere. Quelli sono troppo potenti, non temono niente. E lo capirai quando l’ho capito anch’io, nell’istante in cui morirai.
MULDER: Non me ne frega niente.
MR. X: C’è un’altra verità che rifiuti di ammettere, perché in fondo ti fa paura.
MULDER: No. Perché è una verità che ritengo impossibile.

( Nella versione originale la battuta di Mulder è "No. Because I refuse to accept it." che significa "No. Perché mi rifiuto di accettarla.")

MR. X: In questo caso ti serve aiuto.
MULDER: Sentiamo allora, come puoi aiutarmi?

(Mr. X tira fuori un biglietto dalla tasca della giacca e lo consegna a Mulder. Mulder lo apre, e legge il testo scritto a mano:
MARITA COVARRUBIAS
756 N. MAPLE
ANNAPOLIS, MARYLAND.
Quando Mulder rialza la testa, Mr. X è sparito.)


SCENA 12
CASA DI JOHN DOGGETT

(Doggett è seduto sul divano, è al telefono.)

DOGGETT: Esatto, so che il cadavere si trova da voi a Fort Marlene.

(Doggett ascolta la risposta.)

DOGGETT: Certo. Dunque il nome è Knowle Rohrer. E' un ex-marine passato al Dipartimento della Difesa.

(Reyes è in piedi in cucina e sta ascoltando la conversazione di Doggett.)

DOGGETT : (fuoricampo) No, non le lascio il numero, mi passi il suo superiore.

(Dall'altro capo del telefono, si sente che viene interrotta la conversazione. Reyes nota un'ombra che passa all’esterno della finestra della cucina. Doggett guarda il telefono che ha in mano.)

DOGGETT: Ha riattaccato il bastardo!
REYES: Shhh!

(Doggett si alza, ma si ferma quando Reyes lo avverte del pericolo.)

REYES: Ho visto un'ombra in giardino.

(Doggett prende la pistola sul tavolino, e si avvicina alla Reyes.)

DOGGETT: Dove?

(Anche Reyes tira fuori la pistola.)

REYES: Davanti alla finestra.

(Entrambi vanno verso la porta sul retro. Doggett spegne le luci delle stanze in cui passano, scruta fuori dalla finestra e vede l'ombra passare di nuovo.)

DOGGETT: Eccolo, sta facendo il giro.

(Doggett e Reyes si posizionano di fronte alla porta, pronti a sparare. La serratura sembra girare. Doggett guarda Reyes, che annuisce facendo capire che è pronta. Doggett si avvicina alla porta e la apre.)

DOGGETT: Fermo! FBI! Mani in alto!

(L'ombra è di un ragazzo indiano con i capelli lunghi, che alza le mani. Doggett lo tira dentro casa e lo spinge contro il muro. Lo perquisisce in cerca di armi, ma non ne trova. Doggett fa girare il ragazzo per guardarlo in faccia, la sua pistola è puntata direttamente contro il viso. Reyes è di fianco, con la pistola sempre puntata verso il ragazzo.)

DOGGETT: Chi sei e perché ti aggiri intorno a casa mia?
RAGAZZO INDIANO: Cercavo di non farmi scoprire. Non voglio metterlo in pericolo.
DOGGETT: Di chi diavolo parli?
RAGAZZO INDIANO: Di un amico, che vuole aiutare Mulder.

(Doggett e la Reyes si guardano sorpresi.)


SCENA 13
AULA DEL PROCESSO

(Mulder siede al suo posto, a fianco di Skinner. Una donna si avvicina alla sedia dei testimoni. E' Marita Covarrubias.)

SKINNER: Dica il suo nome ad alta voce.
MARITA: Marita Covarrubias.
SKINNER: E l'incarico che ha ricoperto.
MARITA: Rappresentante Speciale presso la Segreteria Generale dell'ONU.
SKINNER: Le Nazioni Unite.

[Mentre Skinner parla si vedono le immagini seguenti
* da #5X13 Patient X: del personale militare scende da alcuni veicoli dei Corpi di Pace delle Nazioni Unite. Da uno di questi esce anche Marita.]

SKINNER: Una posizione strategica che le garantiva libero accesso ad ogni paese e un canale riservato con ogni leader, dico bene?
MARITA: Sì.

(Marita risponde alle domande in modo molto professionale senza mai voltarsi verso Mulder.)

SKINNER: Come ha sfruttato questo privilegio?
MARITA: L'ho messo totalmente al servizio di un gruppo occulto di uomini che si definivano “Il Consorzio”.
SKINNER: Che obiettivo avevano?
MARITA: Sviluppare un vaccino per il virus alieno, battendo gli scienziati russi sul tempo.
SKINNER: E come lo sperimentavano?

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #4X09 Tunguska: alcune file di uomini sdraiati su alcuni tavoli, imprigionati e tenuti immobili da reti di ferro.]

MARITA: Mediante test su soggetti di diverse nazionalità. Venivano selezionati attraverso i marcatori del DNA, prelevati dalle cicatrici dell'antivaiolosa.
SKINNER: A loro insaputa?

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #4X10 Terma: un coltello viene reso incandescente su una fiamma. L'uomo che tiene il coltello si sposta verso un altro uomo che tiene fermo Alex Krycek. Krycek cerca di divincolarsi per liberarsi. L'uomo con il coltello comincia ad amputare il braccio di Krycek. Lui urla di dolore.
* da #4X10 Terma: Krycek nella residenza di Peskow, a San Pietroburgo, Russia, mentre intinge una bustina di tè con la sua finta mano sinistra]

MARITA: Generalmente sì. I russi tagliavano il braccio a chi intuiva qualcosa. L'ho visto con i miei occhi.
SKINNER: Sorte che toccò ad un americano con il quale lei aveva una relazione particolare.
MARITA: Sì. Alex Krycek.
SKINNER: Credeva negli scopi del Consorzio e nella cospirazione internazionale?
MARITA: No. Ero pagata per il mio aiuto.
SKINNER: Cercò mai di tirarsi indietro?
MARITA: Sì, per questo aiutai l'agente Mulder quando mi contattò.
SKINNER: Ma venne scoperta. E il Consorzio la punì duramente.

(Marita esita a rispondere.)

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #5X14 The Red and The Black: i membri del Consorzio guardano in basso sporgendosi da una vetrata. Marita è su un tavolo per test, intubata e con altri fili che monitorizzano i suoi parametri vitali. Una mano con un guanto di gomma le apre gli occhi, per vedere se è stata effettivamente contagiata dall'olio nero, che si vede scorrere.
* da #6X12 One Son: Marita terrorizzata dal fatto di essere diventata una cavia frequente.]

MARITA: Mi usarono per i loro test.. come una cavia.
SKINNER: Che tipo di test?

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #2X16 Colony: l'agente Barrett Weiss si trasforma nell'Eliminiatore.
* da #7X22 Requiem: il detective Miles si trasforma nell'Eliminatore.
* da #8X02 Without: un Eliminatore osserva Mulder sulla poltrona per test.]

MARITA: Il Consorzio fingeva un'alleanza con gli alieni, per contagiare l'intera popolazione mondiale con il virus. Ma l'obiettivo reale e occulto era salvarsi la vita, sviluppando il vaccino per il loro esclusivo uso personale. I cospiratori credevano che il virus avesse contagiato ogni forma di vita, compresa una razza di alieni detti gli “Eliminatori”, che possono cambiare aspetto a piacimento. Ma si sbagliavano. E questo errore costò a tutti loro la vita.
SKINNER: Chi li uccise?

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #5X13 Patient X: un gruppo di ribelli con le loro torce, molta gente fugge da loro. Primo piano di un ribelle, senza occhi né bocca.]

MARITA: Un gruppo di traditori alieni, che si erano sfigurati il volto per evitare il contagio.
SKINNER: Quindi la cospirazione non esiste più, se sono morti davvero.

[Mentre Marita parla si vedono le immagini seguenti
* da #6X12 One Son: A El Rico, il Consorzio e i loro familiari sono accerchiati dai ribelli senza faccia.]

MARITA: L'ho visto con i miei occhi. Io mi sono salvata per miracolo.
SKINNER: Allora di cos'è che ha paura?

(Mulder guarda Skinner. Marita rimane in silenzio.)

SKINNER: Perché ha cercato di evitare questa testimonianza?

(Mulder guarda Marita.)

SKINNER: Perché la cospirazione è ancora viva, guidata sotto altra forma da altri uomini.
KALLENBRUNNER: Obiezione. Procedura scorretta e tendenziosa. Il signor Skinner imbecca la teste.
KERSH: Accolta.
SKINNER: Fox Mulder rischia una condanna per omicidio. Ma la presunta vittima in realtà è uno dei nuovi cospiratori, un alieno che si è sostituito a un essere umano, un cosiddetto “supersoldato”.

(Marita rimane in silenzio e continua a fissare Skinner.)

SKINNER: E so che lei può dimostrarlo, perché conosce l'identità di questi individui che tramano alle nostre spalle. Ho ragione o no?

(Marita rimane ancora in silenzio. Mulder osserva il procedimento. Una mano si appoggia sulla sua spalla. Mulder si gira di scatto e vede Krycek.)

KRYCEK: La uccideranno.
SKINNER: Signora Covarrubias, le ho fatto una domanda, e attendo la risposta.

(Mulder interviene prima che sia troppo tardi.)

MULDER: No!

(Skinner si gira sorpreso verso Mulder. Per la prima volta da quando è entrata, Marita guarda Mulder, con un'espressione interrogativa. Kallenbrunner sembra incuriosito da questo sviluppo. Skinner si avvicina a Mulder.)

MULDER: Basta così, la lasci andare.
SKINNER: Che dice, è uscito di testa Mulder? E' l'unico vero testimone che abbiamo.
MULDER: Non importa.

(Skinner si rivolge a Marita.)

SKINNER: Grazie signora Covarrubias, non ho altre domande.

(Skinner torna a sedersi. Marita guarda Mulder e lo ringrazia con un cenno. Mulder le risponde con un altro cenno. La porta in fondo si apre, Marita esce mentre entra Doggett.)

DOGGETT: Vicedirettore.

(Skinner va a parlare con Doggett in fondo alla stanza. Mulder, Kallenbrunner e la giuria aspettano pazientemente. Quindi Skinner si rivolge alla giuria.)

SKINNER: Chiedo che sia ammesso a deporre un teste fuori lista.

(Doggett fa entrare Gibson Praise. Mulder si alza immediatamente protestando.)

MULDER: No! Siete matti!
SKINNER: Mulder, si sieda.
MULDER: (rivolto a Skinner) Corre un rischio troppo alto, non potete costringerlo.
SKINNER: E' qui di sua spontanea volontà.
KERSH: Signor Kallenbrunner ha qualcosa da obiettare su questo testimone fuori lista?
KALLENBRUNNER: Il signor Mulder sembra l'unico contrario.

(Gibson Praise si siede sulla sedia dei testimoni. Mulder incrocia le braccia sul tavolo e vi appoggia il mento tenendo lo sguardo sempre fisso sul ragazzo.)

SKINNER: Dì il tuo nome a voce alta.
GIBSON PRAISE: Gibson Andrew Praise.
SKINNER: (indicando Mulder) Conosci quest'uomo?
GIBSON PRAISE: Sì, siamo amici. Abbiamo passato un anno insieme nel deserto.

( Nella versione originale la battuta di Gibson è "Yes. He's my friend. I hid him in the desert for the last year." che significa "Sì, è mio amico. L'ho nascosto nel deserto per l'ulimo anno".)

[Mentre Skinner parla si vedono le immagini seguenti
* da #5X20 The End: un Gibson Praise bambino al torneo di scacchi. Primo piano di Gibson mentre muove.
* da #6X01 The Beginning: Gibson Praise mentre viene operato. La sua testa in una morsa, e il suo cranio è aperto ed il tessuto cerebrale è esposto.]

SKINNER: Ti ha conosciuto quando eri un campione di scacchi, volevano ucciderti per le tue insolite capacità cerebrali.
KERSH: Sia gentile, venga al punto signor Skinner.
SKINNER: Gibson Praise è capace di leggere il pensiero. Mulder e Scully l'hanno dimostrato in modo scientifico. Ognuno di noi ha una porzione di DNA che è definita “muta”, perché non ha funzione apparente, ma quella di Gibson è attiva, e ha permesso di intuire che abbiamo tutti una matrice di natura aliena.
KALLENBRUNNER: E gli consentirebbe di leggere il pensiero?
GIBSON: Esatto.
MULDER: E in questo istante sta leggendo il suo.

(Gibson Praise si gira verso Kallenbrunner.)

KALLENBRUNNER: (con sarcasmo) E puoi leggere anche quello dei giudici?
GIBSON PRAISE: Sì.

(Gibson Praise scruta tutti i giudici, e si ferma sull'ultimo.)

GIBSON PRAISE: Compreso il suo.

(Gibson Praise alza il braccio e punta l’indice verso Toothpick Man. Mulder osserva il giudice. Anche Kersh si gira per guardarlo. Toothpick Man sorride nervoso, in evidente imbarazzo.)

KALLENBRUNNER: Perché, cos'ha di speciale?

(Mulder torna a guardare Gibson.)

GIBSON PRAISE: Non è umano.

(Toothpick Man non sorride più. Mulder si alza e inizia ad urlare.)

MULDER: E' uno di loro! Che aspettate? Arrestatelo e fatelo esaminare!
KERSH: Portate il detenuto in cella!
SKINNER: Mulder!

(Skinner ferma Mulder. Kersh si alza per ristabilire l'ordine.)

MULDER: Dillo che hai paura! Hai paura di quello che ho scoperto! Hai paura della verità!

(Le guardie portano Mulder alla sua cella. Kallebrunner è in piedi che osserva la scena. Gibson Praise si gira verso Toothpick Man, che non sta più sorridendo. Gibson adesso ha uno sguardo spaventato.)


SCENA 14

(Due guardie scortano Mulder in un'altra cella dove lo aspettano Skinner, Doggett e Reyes.)

MULDER: Dov'è Gibson?
REYES: Insieme a Scully, stia tranquillo.

(Mulder scuote la testa in segno di disapprovazione.)

DOGGETT: Abbiamo parlato con lui tutta la notte, Gibson sa che lei è in ansia, lo proteggeremo noi.
MULDER: Non dovevate tirarlo in mezzo. Gli avete puntato i riflettori addosso.

( Nella versione originale Mulder dice "He shouldn't have done what he did, exposing himself like that" che significa "Non avrebbe dovuto fare quello che ha fatto, esporre sé stesso in quel modo". La frase originale è quindi riferita a Gibson. )

SKINNER: Si è fatto vivo per darle una mano e a quanto pare ha funzionato.
REYES: Dice che tre giudici non sono allineati e che voteranno in suo favore.

(Mulder sorride amaramente.)

MULDER: Ci vuole qualcosa di più incisivo, vista la piega che ha preso. Era tutto già stabilito.
SKINNER: Ci vuole la sua testimonianza. E' indispensabile.
MULDER: No.
DOGGETT: Allora testimonieremo noi. Io e Monica.
MULDER: Non esiste.
REYES: Abbiamo visto a sufficienza per ...
MULDER: Non se ne parla, vi faranno a pezzi. Vi ritroverete in mezzo alla strada.
DOGGETT: Tanto che resterà degli X-Files?
REYES: In questi mesi abbiamo fatto del nostro meglio, e vogliamo uscirne a testa alta.
MULDER: Il vostro impegno non è in discussione, ma la partita è persa, vincono loro.
DOGGETT: Proviamo a giocarcela comunque.

( Nella versione originale Doggett dice "Then let's shove it up their ass" che significa "Allora proviamo a metterglielo nel culo")


SCENA 15

(Aula del processo)

KERSH: Signor Skinner?
SKINNER: Chiamo John Doggett.

(Doggett entra nella stanza e si dirige verso la sedia del testimone.)

SKINNER: Agente Doggett, lei lavora negli X-Files da due anni. Dopo tutto quello che ha visto, cosa le fa pensare il termine “paranormale”?
DOGGETT: Per come ragiono io, si bolla un evento come paranormale se si vuole evitare di dargli una spiegazione.
SKINNER: Quindi è scettico! Ma qui nei suoi rapporti vedo descritti fatti e circostanze quantomeno singolari per uno scettico. Mi riferisco ai supersoldati.
DOGGETT: In questo caso è diverso.
SKINNER: Come mai?

[Mentre Doggett parla si vedono le immagini seguenti
* da #9X02 Nothing Important Happened Today II: Doggett spara a Rohrer, ma lui continua ad avanzare.
* da #9X01 Nothing Important Happened Today I: Shannon McMahon in macchina sott'acqua
* da #8X20 Essence: Billy Miles cade dal tetto di un edificio e finisce dentro un camion della spazzatura. Mulder e Skinner si affacciano dal tetto e vedono Billy Miles che viene schiacciato nella pressa.
* da #8X21 Existence: Una vertebra di metallo che si replica da sola.]

DOGGETT: Perché li ho visti con i miei occhi. Centrati in pieno petto, annegati, precipitati da altezze più che considerevoli. E alla fine non avevano neanche un graffio.

(Alle parole di Doggett, Kersh si volta verso Toothpick Man, che continua a rimanere seduto e a fissare Doggett.)

SKINNER: Cosa sono?
DOGGETT: Secondo me fanno parte di un progetto militare estremamente riservato. Uomini comuni resi invincibili.
KALLENBRUNNER: Obiezione. Questa corte è qui per giudicare fatti, non fantascienza.
SKINNER: L'agente Doggett sostiene che l'uomo che Mulder avrebbe ucciso è un supersoldato, e che lo conosce dai tempi del servizio militare. Si chiama Knowle Rohrer.
KALLENBRUNNER: Obiezione. L'agente Doggett non era presente all'omicidio, non ha né visto né esaminato la vittima.
DOGGETT: C'ho provato, ma qualche burocrate me l'ha impedito!
KERSH: Obiezione accolta.

(Doggett si gira sorpreso verso Kersh.)

SKINNER: Consideriamo un altro aspetto, agente Doggett. Se quel supersoldato è così forte, le sembra possibile che Mulder l'abbia ucciso così facilmente?
DOGGETT: Escluso.

[Mentre Doggett parla si vedono le immagini seguenti
* da #9X16 William: Shadow Man cade in ginocchio mentre la sua faccia diventa nera a causa della vicinanza con il metallo della cava. Scully punta la pistola verso di lui e osserva stupita quello che sta accadendo. Shadow Man, attratto dal metallo, vola e si schianta sulla roccia.]

DOGGETT: A quanto ne so io, per uccidere un supersoldato c'è bisogno di un metallo raro. Per l’agente Scully è un derivato della magnetite di origine extraterrestre.
SKINNER: E Mulder non aveva con sé quel metallo?
DOGGETT: Nossignore.
SKINNER: (rivolto a Kallenbrunner) A lei il teste.

(Kallenbrunner si alza.)

KALLENBRUNNER: Agente Doggett, mi è capitato raramente di sfogliare un curriculum come il suo. E' un onore conoscere una persona che si è sempre distinta per l'onestà con cui ha servito la sua nazione. Trovo difficile dubitare di un uomo della sua integrità, anche se riporta fatti che sinceramente reputo incredibili.
DOGGETT: Grazie.
KALLENBRUNNER: E immagino che lei non dubiti dell'integrità di Fox Mulder, avendo accettato di testimoniare in suo favore.
DOGGETT: Esatto.
KALLENBRUNNER: Tuttavia non è convinto anche lei che questi cosiddetti supersoldati siano alieni.

(Mulder capisce dove vuole arrivare Kallenbrunner. Doggett si gira verso Kallenbrunner, rimanendo in silenzio.)

KALLENBRUNNER: Mulder è pronto a giurarlo. Lei si definisce scettico.
DOGGETT: Sì, è esatto.
KALLENBRUNNER: Quindi la cospirazione aliena su cui Mulder ha basato la sua difesa, risulterà incomprensibile e priva di fondamento anche a lei.

(Kersh guarda Doggett. Doggett non riesce a rispondere e si gira verso Mulder, dispiaciuto. Kallebrunner torna a sedersi. Più tardi, è il turno dell’agente Reyes di dare la sua testimonianza.)

REYES: Mi chiamo Monica Reyes, lavoro per l'FBI dal 1990.
SKINNER: Prima della sua recente assegnazione agli X-Files, era al distaccamento di New Orleans, e ha indagato su alcuni delitti legati a riti satanici.
REYES: Esatto.
SKINNER: Ha mai ordinato l'arresto cautelare degli indiziati?
REYES: No.
KALLENBRUNNER: Ma per favore signor Skinner, cerchiamo di mantenerci in argomento. Qui si tende a divagare troppo.
SKINNER: Voglio dimostrare alla corte che l’agente Reyes è pratica di casi fuori dal comune, che li ha sempre trattati con obiettività, che crede nell'esistenza degli alieni per esperienza diretta, e che ha visto con i suoi occhi che la cospirazione aliena esiste, che è un dato di fatto!
REYES: L'anno scorso venni convocata per proteggere l'agente Scully. Doveva partorire e rischiava grosso a causa della sua gravidanza.
KALLENBRUNNER: Scusi, ma questo cosa c'entra con gli alieni?

[Mentre Reyes parla si vedono le immagini seguenti
* da #8X21 Existence: Una macchina arriva di notte
* da #8X21 Existence: Reyes entra in una vecchia casa, dove Scully partorirà. E' buio, e usano le torce
* da #8X21 Existence: Billy Miles spinge Monica e la fa volare lontano contro una parete, e lei cade a terra
* da #8X21 Existence: Monica è a terra e cerca di difendersi da Billy Miles
* da #8X21 Existence: Billy Miles ed altri entrano nella casa dove Scully ha appena dato alla luce William]

REYES: La condussi in una località isolata della Georgia, dove credevo che potesse partorire senza pericoli, ma ci accorgemmo subito che ci avevano seguite. Un individuo mi assalì, e io mi difesi sparandogli a bruciapelo. Il proiettile gli squarciò il petto e non bastò a ucciderlo. Poco dopo, insieme ad altri come lui, circondò me e l'agente Scully, rimasero tutti lì a controllare che partorisse senza complicazioni.

( La parte in cui Reyes dice "Un individuo mi assalì, e io mi difesi sparandogli a bruciapelo" si discosta dalla battuta in lingua originale "I was attacked and had to defend myself against an assailant, who was shot at point-blank range" che significa invece "Sono stata aggredita ed ho dovuto difendermi da un assalitore, a cui è stato sparato da distanza ravvicinata". Nell'episodio Existence infatti, è la ranger che spara a Billy Miles, non Monica.)

(Mulder ascolta pensieroso la storia di Reyes.)

KALLENBRUNNER: Come sarebbe a dire? Non la seguo più.

(Reyes si gira per guardare Kallenbrunner)

[Mentre Reyes parla si vedono le immagini seguenti
* da #8X21 Existence: Scully guarda William in braccio a Mulder]

REYES: Fu una sorpresa anche per noi. Ma poi ci rendemmo conto che erano lì a contemplare il loro miracolo. Il bambino era fondamentale per quella gente, quei cosiddetti supersoldati, entità aliene che si sono sostituite ad esseri umani.

( La parte in cui Reyes dice "Ma poi ci rendemmo conto che erano lì a contemplare il loro miracolo" si discosta dalla battuta originale "But we came to understand that her son was a kind of miracle child" che significa "Abbiamo capito che il figlio di Scully era una sorta di miracolo". Non viene detto in modo specifico che il miracolo della nascita di William è stato compiuto dai super soldati, così come invece si viene indotti a pensare dalla versione italiana.)

KALLENBRUNNER: E perché il figlio di Scully sarebbe così importante per gli alieni, agente Reyes?

[Mentre Reyes parla si vedono le immagini seguenti
* da #9X06 Trust No 1: Patti abbraccia Scully chiedendole di perdonarla dopo la morte di suo marito, poi si allontana da lei. Reyes è in piedi, vicino a Scully.
* da #9X02 Nothing Important Happened Today II: Sulla nave della Marina ancorata nel porto di Baltimora, Scully cerca, tra le varie etichette sulle provette, il suo nome o quello di William]

REYES: Abbiamo scoperto in seguito che Scully non era l'unica ad aver partorito miracolosamente. Altre donne come lei erano state rapite e inserite in un progetto governativo per manipolarne la fisiologia. Si svolgeva su una nave della Marina. In pratica venivano usate come surrogati.
KALLENBRUNNER: Surrogati?
REYES: Per creare bambini alieni.
KALLENBRUNNER: Una nuova razza a loro asservita.
REYES: Esatto.
KALLENBRUNNER: Creata tramite un progetto governativo condotto a bordo di una nave della nostra Marina. Dov'è ancorata?

[Mentre Reyes parla si vedono le immagini seguenti
* da #9X02 Nothing Important Happened Today II: La nave “Valor Victor” esplode. Scully, Reyes e Doggett fuggono mentre la bomba esplode.]

REYES: Era al porto di Baltimora, ma è stata fatta esplodere.
KALLENBRUNNER: Quindi tirando le somme non esistono prove, dovremmo fidarci della sua parola.

(Skinner guarda in basso così come ha fatto durante il controinterrogatorio di Kallebrunner con tutti gli altri testimoni. La Reyes, invece, si dimostra più determinata a far conoscere la verità.)

KALLENBRUNNER: Lei sostiene che Scully ha partorito uno di questi bambini alieni. Come fa ad esserne così sicura?

[Mentre Reyes parla si vedono le immagini seguenti
* da #9X09 Provenance: Scully apre un cassetto e il pezzo di metallo preso dall'agente Comer da una nave aliena vola e attraversa la stanza fino ad arrivare da William, sdraiato nel suo lettino. Il pezzo di metallo attraversa le sponde di legno e si ferma proprio sopra di lui. Scully e Reyes corrono nella stanza e vedono il pezzo di metallo che giace fermo, in leggera rotazione, sopra il viso di William.]

REYES: L'ho visto compiere azioni che non possono essere spiegate in altro modo. Ha manifestato poteri sorprendenti, tipo spostare oggetti con la forza del pensiero.
KALLENBRUNNER: Addirittura? Si può organizzare una piccola dimostrazione per la giuria? Siamo tutti curiosi.
REYES: E' escluso. Scully ha dato il figlio in adozione ad una famiglia sconosciuta.

(Il viso di Mulder tradisce le sue emozioni.)

KALLENBRUNNER: Si è disfatta del bambino miracolosamente avuto? S’è dannata l'anima insieme a Mulder per nove anni in cerca di una prova inconfutabile e quando l'ha avuta per le mani se n'è disfatta... così, affidandolo a una famiglia sconosciuta?
REYES: Se restava con lei rischiava troppo!
KALLENBRUNNER: Grazie. Non ho altre domande.

(Kallenbrunner si siede, chiudendo la conversazione. La Reyes, comunque, non rinuncia. Guarda Kallenbrunner, piena di rabbia. Si alza in piedi e va verso di lui. Kallenbrunner si limita a fissarla.)

REYES: Non è facile rinunciare a un figlio, ma a lei non gliene frega niente, anzi. Lo dica chiaro che è meglio così, almeno non ci sono prove!
KERSH: Agente Reyes.

(La Reyes squadra Kersh con la stessa rabbia, e avanza verso di lui minacciosa.)

REYES: Ve ne fregate tutti dei mille sacrifici che hanno fatto in questi nove anni per dare un senso al loro stipendio! State approfittando della situazione per archiviare la partita.

( La battuta originale dell'agente Reyes è la seguente "You don't care what these people have sacrificed over the last nine years - what's been lost to their cause. You make a mockery of it, gladdened it proves your point" che significa "Non vi importa cosa hanno dovuto sacrificare queste persone in nove anni - cosa è andato perso per la loro causa. Ne fate una beffa, contenti che provi le vostre argomentazioni". Il riferimento alla perdita di William - e non solo - nella versione originale è molto più diretto.)

KERSH: Basta così, agente Reyes!
REYES: Quale diavolo è l'obiettivo che volete raggiungere? Sconfessare un uomo che cerca la verità o sconfessare la verità per mantenerla segreta? Comunque sia, sarete sconfitti.

(Lo sguardo della Reyes è sprezzante. Si gira e mentre si avvia verso l’uscita, lei e Mulder si scambiano uno sguardo. La porta si chiude dietro di lei. Skinner osserva Kersh, che ora si trova a disagio.)


SCENA 16
GEORGETOWN
WASHINGTON, D.C.

(E’ Notte. Doggett guida velocemente verso l'appartamento di Scully. Parcheggia ed esce dall'auto insieme a Monica. Scully apre la porta del suo appartamento e lascia entrare i due agenti.)

DOGGETT: Indovina un po'? Forse abbiamo trovato Knowle Rohrer.
SCULLY: Cioè? Come sarebbe?

( In lingua originale Scully dice "You found him?" che significa "Lo avete trovato?")

REYES: Il suo cadavere.
SCULLY: Ma no, lui non può morire, c'è sicuramente uno sbaglio, Knowle Rohrer è un supersoldato.
REYES: Hai ragione. Però ci hanno detto che è lui l'uomo ucciso da Mulder.
SCULLY: Scusa, non ti seguo più.

( In lingua originale Scully dice "Who's saying it's him?" che significa "Chi dice che è lui?")

DOGGETT: Ho parlato con un ufficiale di Fort Marlene e l'ho convinto che avevo accesso all'informazione. Gli ho ordinato di spedire subito il cadavere a Quantico.
SCULLY: Ed è già arrivato?
REYES: Sì, direi di muoverci.

( In lingua originale Reyes dice "We got a car out front" che significa "Abbiamo la macchina qui davanti")

GIBSON PRAISE: Agente Scully?

(Scully è preoccupata per Gibson, non vorrebbe lasciarlo solo e senzaprotezione, ma sa anche quanto sia importante esaminare subito il cadavere.)

REYES: Resterà John insieme a Gibson.


SCENA 17
ACCADEMIA DELL'FBI
QUANTICO, VIRGINIA

(Scully e Reyes entrano nella stanza dove è tenuto il cadavere. Scully indossa un camice e rimuove il telo che ricopre il cadavere. Si vede un corpo completamente carbonizzato.)

REYES: Oh misericordia! E' davvero Knowle Rohrer?

(Scully prende la cartella che accompagna il corpo.)

SCULLY: Qui è scritto così.
REYES: E' irriconoscibile. Può essere chiunque.
SCULLY: Cerca la sua cartella clinica più recente.
REYES: Ma sarà custodita nell'archivio militare! Non la vedo facile.
SCULLY: Trovala Monica, a qualunque costo. E' un documento importante per Skinner, per la salvezza di Mulder.

(La Reyes guarda Scully e senza aggiungere altro si gira ed esce per andare a cercare la cartella clinica di Rohrer. Scully indossa un paio di guanti in lattice e si mette al lavoro.)


Trascrizione effettuata da Mulder


Mount Weather Complex - Bluemont, Virginia

Appartamento di Scully

FBI Headquarters - Washington, D.C.

USMC Base Brig - Quantico, Virginia

Weed Hope, New Mexico

Casa di John Doggett
Falls Church, Virginia

Georgetown - Washington, D.C.

FBI Training Academy - Quantico, Virginia


Per ulteriori informazioni sugli eventi accaduti in questo episodio consulta la timeline di questa stagione
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IN BREVE

[Guardia] Che cosa pensi?
[Mulder] Penso a mio figlio. E penso alla madre.
[Guardia] Risposta errata. Che cosa pensi?
[Mulder] Che cosa volete da me?
[Guardia] Risposta errara!

[Guardia] Che cosa pensi?
[Mulder] Cosa devo pensare?
[Guardia] Che sei colpevole.

[Scully] Mulder?
[Mulder] "Ti ho sentito arrivare dal profondo Clarice."
[Scully] Oh, sei matto! Era una messa in scena! Che ti costava farmelo capire l'altro giorno?

[Mulder] Un bel bacio cinematografico anche a lei?

[Scully] Mulder sei accusato di omicidio.
[Mulder] Hanno prodotto il cadavere? Mi sembra complicato visto che avrei ucciso un uomo che non può morire.

[Scully] Mulder ti scongiuro, che cosa hai trovato?
[Mulder] Non insistere, lascia stare.
[Scully] Ho il diritto di sapere anch'io.
[Mulder] Rischieresti troppo Scully. Preferisco che tu non sappia niente.

[Scully] Forse hai ragione tu, forse la posta è più alta di noi. Però i nove anni a lottare in trincea non li hai passati solo tu, lottavamo insieme e il mio traguardo è questo, lottare di nuovo insieme.

[Doggett] Che resterà degli X-Files?

[Reyes] Quale diavolo è l'obiettivo che volete raggiungere, sconfessare un uomo che cerca la verità o sconfessare la verità per mantenerla segreta? Comunque sia sarete sconfitti.


 
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