#2X10 Red Museum - DNA Sconosciuto

#2X10 Red Museum - DNA Sconosciuto
di Chris Carter
diretto da Win Phelps


Gli allevatori di bestiame di una remota cittadina del Winsconsin sospettano che una setta religiosa sia la responsabile quando alcuni ragazzi vegono drogati e rapiti.
Gary Kane, uno studente sedicenne del liceo, esce di casa improvvisamente dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata. Quando Gary non torna a casa, sua madre Beth avvisa la polizia. Due agenti di polizia in pattuglia riconoscono Gary, vestito solo con la sua biancheria personale, mentre girovaga senza meta in una zona boscosa. Una frase è scritta sulla sua schiena : "He is one." ("Lui è uno")

Mulder e Scully esaminano i fatti del caso. Gary non ha subito violenze sessuali, e neppure è stato vittima di una bravata. Sorprendentemente, ci sono rapporti di altri ragazzi che hanno avuti esperienze simili. La curiosità di Mulder viene suscitata quando uno sceriffo del Winscosin, Bill Mazeroski, riferisce che le vittime sono state possedute. Egli spiega che una setta religiosa chiamata la "Chiesa del Museo Rosso" ha base fissa in quella zona e che ha comprato una fattoria per l'allevamento del bestiame.

Essendo vegetariani, i membri della chiesa hanno trasformato i buoi da macello nei loro animali preferiti con il terrore dei locali allevatori. Lo sceriffo porta gli agenti alla chiesa. Essi vedono come Richard Odin, il capo della setta, parli ai suoi parrocchiani tramite un computer. Mulder spiega a Scully che i membri della chiesa sono "credenti che camminano" tramite un trasferimento dell'anima che ha preso possesso di altri corpi.

I ragazzi del posto perseguitano un membro della setta ripetutamente. Mulder si avvicina per aiutare il ragazzo, e viene a sapere che uno degli aggressori è il figlio dello sceriffo, Rick. Una ragazza che aveva preso parte all'attacco verbale al membro della setta, viene trovata più tardi con il messaggio "She is one" scarabocchiato sulla schiena.

I test di laboratorio rivelano che grandi quantità di un allucinogeno sono presenti nel sangue della ragazza. Quella notte, un piccolo areo con a bordo il Dott. Gerry Larson precipita in un campo. Mulder, Scully e lo sceriffo Mazeroski scoprono che il portafoglio che porta le iniziali di Larson è pieno di fatture da centinaia di dollari. Trovano anche una fiala che contiene un misterioso fluido, e un documento stampato che riporta una lista di nomi e di numeri di carte di credito dei familiari delle vittime. Larson curava ognuna delle vittime fin dall'infanzia.

Mentre interroga Beth Krane, Mulder nota una luce splendente attraverso un buco nello specchio del suo bagno. Frantuma il vetro, e trova una videocamera di sorveglianza sistemata all'interno. L'uomo dietro la videocamera, Gerd Thomas, ha rapito Rick, il figlio dello sceriffo, così come ha rapito tutti le vittime precedenti. Invece di essere ritrovato stordito, Rick viene trovato morto.

Mulder scopre che Gerd Thomas possedeva l'edificio dove viveva la famiglia Kane. Viene arrestato. Vengono recuperati numerosi nastri. Thomas si scusa per la sua malattia ma insiste nel dire che non ha ucciso Rick. Egli spiega che il Dott. Larson lo pagava per iniettare al bestiame un misterioso liquido -- lo stesso liquido che Larson usava per "vaccinare" i suoi giovani pazienti.

Scully vede il misterioso uomo dai capelli a spazzola (che aveva ucciso Deep Throat) guidare lungo la strada. Mulder realizza che il misterioso fluido è DNA alieno, la stessa sostanza trovata in un'altra boccetta mesi prima. L'Uomo dai Capelli a Spazzola, ipotizza Scully, ha ucciso Rick per eliminare le prove. Consapevole che altre vite siano in pericolo, Mulder chiede allo sceriffo di riunire tutti quelli che appartenevano alla lista di Larson e trasportarli alla Chiesa del Museo Rosso. Realizzando che la base operativa dell'Uomo dai Capelli a Spazzola è il locale mattatoio, Mulder corre sul luogo. Trova tutto ricoperto di benzina. L'Uomo dai Capelli a Spazzola balza fuori dall'oscurità e ne deriva una lotta. Scully e Mazeroski arrivano e sparano all'Uomo dai Capelli a Spazzola, uccidendolo. L'indagine non rivelerà alcun indizio sull'identità dell'uomo o sulla composizione chimica della sostanza somministrata agli abitanti della città. 
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully

Attori Co-Protagonisti
GILLIAN BARBER - Beth Kane
STEVE EASTIN - Sceriffo Mazeroski
LINDSEY GINTER - Uomo dai Capelli a Spazzola
MARK ROLSTON - Richard Odin
PAUL SAND - Gerd Thomas
BOB FRAZER - Gary Kane
ROBERT CLOTHIER - Anziano
ELISABETH ROSEN - Katie
CRYSTAL VERGE - Donna che legge
CAMERON LABINE - Rick
TONY SAMPSON - Brad
GERRY NAIM - Primo uomo
BRIAN MCGUGAN - Primo poliziotto 

Trasmesso la prima volta in TV
USA 09/12/94
Italia 05/11/95
#
  • Gird Thomas, il guardone che scrive 'he/she is one' sulla schiena dei ragazzi, condivide il suo nome con il famoso Peeping Tom di Coventry – l’originale guardone.
  • Prima che CBS e FOX abbandonasero il progetto, gli autori di X-Files e di Picket Fences stavano lavorando a una storia incorciata che avrebbe permesso a Mulder di proseguire le sue indagini sugli eventi sviluppati in questo episodio nella Rome, in Wisconsin, di Picket Fences. La trama di base andava avanti e gli abitanti di Rome scoprivano anche loro strane cose nel loro bestiame, ma era un altro agente, non Mulder, che arrivava a svolgere le indagini.
SCENA 1
J.A.S.D. CARNI
DELTA GLEN, WISCONSIN


(In uno stabilimento di macellazione della carne, alcuni operai sono al lavoro. Stanno tagliando carne di mucca con delle seghe meccaniche. Una sirena suona e finisce il turno.)

OPERAIO: A domani ragazzi. Ci vediamo domani, Beth.
BETH: Ciao. Ciao a tutti.

(Beth prende la sua attrezzatura e va a casa dai suoi figli.)


SCENA 2
CASA DI BETH KANE


(Beth torna a casa dal lavoro. I suoi due figli sono sul divano che guardano il telegiornale alla televisione.)

TELEVISORE: L’arresto si è reso possibile grazie ad una soffiata di un informatore della polizia. La banda si era specializzata nello spaccio di crack. Al momento dell’irruzione, nella casa erano presenti quattro uomini che sono stati immediatamente arrestati. I delinquenti, pur essendo armati, non hanno opposto alcuna resistenza.
BETH: Sono io!
TELEVISORE: Non è stato ancora possibile stabilire se altri componenti della banda siano fuggiti alla cattura. Le indagini continuano, sono stati interrogati anche alcuni vicini per stabilire da quanto tempo erano stati notati movimenti sospetti nei pressi dell’edificio.
BETH: Ciao!
STEVIE: Ciao mà.
GARY: Ehi.
BETH: Ehi? Tutto qui? Ehi..
GARY: (sorride) Ciao mamma.

(Beth sorride e va verso il bagno.)

BETH: Mi faccio una doccia ragazzi, che ne dite di ordinare una pizza?
GARY: Mmmh
BETH: (sorride) Se quello era un si, potete telefonare. Per me niente peperoni grazie!

(Beth chiude la porta del bagno, va verso lo specchio e si spoglia. Dall’altra parte dello specchio un uomo la spia attraverso un buco. Nell’altra stanza il telefono suona. Gary va a rispondere.)

GARY: Pronto? Oh si, certo.

(Gary mette giù il telefono. Guarda il fratellino e gli strizza il naso.)

STEVIE: Ahia!
GARY: Di a mamma che ritorno tra cinque minuti, ok briciola?

(Stevie si strofina il naso, Gary esce di casa. Alle 22.55 il ragazzo non è ancora tornato, la madre preoccupata sta telefonando, probabilmente alla polizia.)

BETH: Ha detto che sarebbe stato via cinque minuti, ma è già passata più di un’ora! Sì. No, non ho idea, non so chi l’ha chiamato. L’ultima persona che l’ha visto è suo fratello.

(Stevie abbraccia la mamma.)


SCENA 3
BOSCO DI DELTA GLEN, WISCONSIN

(E’ l’alba. Gary è nel bosco, indossa soltanto gli slip. Si guarda attorno con l’aria terrorizzata. Due agenti stanno guidando l’auto della polizia quando ad un tratto vedono Gary sbucare dal bosco e attraversare la strada.)

AGENTE #1: Oh, oh guarda!
AGENTE #2: Cosa?

(I due agenti si fermano, scendono dall’auto e vanno verso Gary. Il ragazzo li guarda terrorizzato, il suo corpo è pieno di graffi.)

AGENTE #2: Gary? Gary Kane? (si rivolge all’altro agente) Prendi una coperta. Sta tranquillo figliolo, ehi, siamo qui per aiutarti, calmo...

(Gary è spaventato a morte, non parla, riesce soltanto a singhiozzare. L’agente lo prende per le braccia per tranquillizzarlo, ma lui, ancora più spaventato si libera dalla stretta.)

AGENTE #2: Sta calmo...

(L’altro agente sta arrivando con una coperta che ha preso dall’auto. Gary si gira come per andarsene e i due poliziotti, sconvolti, vedono che sulla schiena del ragazzo c’è una scritta: “lui è uno”.)

AGENTE #2: Oh mio Dio...


SIGLA
SCENA 4
UFFICIO DEGLI X-FILES
QUARTIER GENERALE FBI
WASHINGTON, D.C.


(Mulder sta mostrando delle diapositive a Scully con le foto di Gary.)

MULDER: Gary Kane. 16 anni. Frequenta le superiori. Studente discreto, gran giocatore di football, membro del club sportivo locale. Un giovanotto non particolarmente brillante, ma è la luce degli occhi di sua madre.
SCULLY: “Lui è uno”. Che significa?
MULDER: Nessuno lo sa.
SCULLY: Che dice il rapporto?

(Scully va verso Mulder, prende in mano il rapporto e lo legge.)

MULDER: La vittima ha ricevuto una telefonata ed è uscito. L’hanno ritrovato mezzo nudo nel bosco dodici ore dopo, incapace di rilasciare una dichiarazione sensata.
SCULLY: Segni di aggressione a scopo sessuale?
MULDER: (scuotendo la testa) No.
SCULLY: E’ possibile che sia uno scherzo tra ragazzi?
MULDER: Tutte le altre vittime sono state ricoverate in ospedale sotto sedativi. (si alza) Hanno avuto attacchi isterici causati dalla paura.
SCULLY: Vuoi dire che ce ne sono stati altri?
MULDER: (annuendo) Uno nel Wisconsin e un altro in una città vicina. Entrambi con le stesse parole scritte sulla schiena. (fa vedere a Scully altre diapositive di ragazzi con la stessa scritta sulla schiena.)
SCULLY: E noi che c’entriamo?
MULDER: Ci ha chiamati lo sceriffo della zona. Pensa di sapere cosa è capitato a questi ragazzi.
SCULLY: E cioè?
MULDER: Crede siano stati posseduti.


SCENA 5
DELTA GLEN, WISCONSIN

(Mulder e Scully sono nell’auto dello sceriffo Mazerosky e stanno viaggiando. Mulder è seduto nel sedile dietro e lo sceriffo sta parlando.)

SCERIFFO: E’ la prima cosa che voglio farvi vedere. Si chiamano “La setta del Museo Rosso”. Sono seguaci di un certo Odino, è arrivato dalla California tre anni fa e ha comprato un ranch.
SCULLY: Perché questo nome? Museo Rosso?
SCERIFFO: Non lo so, sono un mucchio di fanatici vegetariani, hanno portato il ranch alla rovina, trattano le bestie come animali da salotto. Sono il loro monumento alla nostra barbarie.
MULDER: Chissà come sono contenti gli allevatori di qui!
SCERIFFO: (ride sonoramente) Bisogna ammettere che hanno avuto del coraggio a fondare da queste parti una setta del genere.


SCENA 6
CHIESA DEL MUSEO ROSSO
DELTA GLEN, WISCONSIN

(Scully, Mulder e lo sceriffo Mazerosky arrivano davanti alla chiesa del Museo Rosso con l’auto dello sceriffo. Tre membri della chiesa stanno camminando, sono vestiti di bianco e hanno in testa un turbante rosso. Mulder, Scully e Mazerosky scendono dall’ auto e li guardano entrare dentro ad un capanno di legno. Mulder apre l’ombrello per ripararsi dalla pioggia.)

SCERIFFO: Sono come funghi velenosi in un prato verde.
SCULLY: (guarda Mulder) Dal poco che vedo e dalle cose che ci ha raccontato mi sembra alquanto improbabile che siano responsabili di quello che lei sospetta.
SCERIFFO: Beh, vi renderete conto da soli, io no dirò una parola di più.

(Tutti e tre vanno verso il capanno, aprono la porta ed entrano. Si trovano davanti ad una congregazione di persone, tutte vestite di bianco e con il turbante rosso sulla testa. Di fronte a loro c’è un palco, una donna è seduta su una sedia. Sopra la sua testa c’è un enorme schermo. Poi arriva un uomo, sale sul palco e si inchina alla congregazione.)

CONGREGAZIONE: Ooommm....
SCERIFFO: Quello laggiù è Odino.

(Odino si siede davanti ad un computer. Chiude gli occhi ed inizia a digitare sulla tastiera. La donna, legge a voce alta ciò che appare scritto sul grande schermo.)

DONNA: Vi giunga la benedizione del nostro Signore e maestro che guida il suo gregge in questo tempo, all’alba dell’era dell’acquario, diciotto anni terrestri dall’inizio del nuovo regno. Le guide parlano attraverso di me, oggi, come messaggeri della parola. Noi saremo liberi dalla morte con il passaggio nello spirito. Via via che l’accelerazione continua, noi, gli illuminati, diffondiamo il nostro insegnamento per sopravvivere all’umanità.
MULDER: (a Scully) Sono sostituti.
SCULLY: Ma chi sono i sostituti?
DONNA: Ripetete in preghiera. Noi, seconde anime dei primi corpi...
CONGREGAZIONE: Noi, seconde anime dei primi corpi...
DONNA: Siamo portatori della prova, e custodi dei sacramenti della nuova illuminazione...
CONGREGAZIONE: Siamo portatori della prova e custodi dei sacramenti della nuova illuminazione...
MULDER: Credono nella trasmigrazione delle anime. Sono spiriti illuminati che hanno preso possesso dei corpi di altri.
DONNA: Questa missione benedetta e ingrata....
CONGREGAZIONE: Questa missione benedetta e ingrata...
DONNA: La nostra lotta è trascendente e la dedizione delle nostre guide...
CONGREGAZIONE: La nostra lotta è trascendente e la dedizione delle nostre guide...
DONNA: Ci porterà verso l’alba di una nuova era.

(Odino smette di scrivere e alza la testa. Vede Mulder, Scully e lo sceriffo in fondo alla stanza )

CONGREGAZIONE: Ci porterà verso l’alba di una nuova era.

(Odino, inizia a scrivere di nuovo)

DONNA: Oggi portiamo la testimonianza a tre persone che non credono.

(I membri della congregazione, uno, per uno, si girano verso gli agenti.)

DONNA: Li incoraggiamo ad aprire i loro cuori e il loro intelletto ai nostri insegnamenti. Poiché, coloro che massacrano la carne, massacrano le loro stesse anime. E bisogna indicar loro la via.

(Mulder si volta verso Mazerosky. Odino li osserva dalla sua postazione.)


SCENA 7
CASA DI BETH KANE

(Mulder, Scully e lo sceriffo Mazerosky sono a casa Kane. Beth, Gary e lo sceriffo sono seduti, Mulder e Scully sono in piedi in fondo alla stanza.)

GARY: Ricordo solo alcune cose.
MULDER: Quali? Sentiamo.
GARY: Ero nel bosco e... ho sentito... uno spirito entrare in me.

(Mulder va verso Gary e si siede accanto a lui.)

MULDER: Quando parli di spirito, Gary, che cosa intendi dire?
GARY: (singhiozzando) Forse... non so, forse lo spirito di un animale... non so spiegarlo... qualcosa... s’è impossessato di me.

(Beth guarda il figlio addolorata, Scully ascolta dalla porta della stanza, poi guarda verso il corridoio.)

MULDER: Non ricordi chi ha telefonato? (Gary scuote la testa in segno di negazione.) Ne cos’è accaduto subito dopo che sei uscito di casa? Hai mai avuto a che fare con qualcuno della setta del Museo Rosso?

(Scully va nel corridoio. Vede fotografie appese ai muri di Gary, di Stevie e della loro famiglia.)

GARY: Li vedo in giro.
MULDER: Credi che possano essere responsabili di quello che ti è successo?
SCERIFFO: Su, digli quello che hai detto a me, Gary.

(Scully, nel corridoio, sta guardando i quadretti quando da una stanza appare Stevie, il fratellino di Gary.)

SCULLY: Ciao!
STEVIE: Ciao!
SCULLY: (chinandosi verso di lui) Tu chi sei?
STEVIE: Stevie.
SCULLY: Oh, certo sei in tutte le foto. Devi essere il fratellino di Gary. (Stevie annuisce con la testa.) Io sono Dana. Stevie, sai con chi potrebbe essere uscito tuo fratello quella sera? (Stevie scuote la testa in segno di negazione) Non ti ha detto niente?

(Dal buco nello specchio del bagno, l’uomo sta spiando Scully mentre parla con il bambino. Scully udendo dei rumori, si volta, ma non vede nulla. Mulder le si avvicina ed esce dalla casa.)

MULDER: Scully, ti aspettiamo qui fuori.
SCULLY: Ciao Stevie.

(Mulder e lo sceriffo Mazerosky stanno scendendo le scale esterne di casa Kane.)

MULDER: Si è mai cacciato in qualche pasticcio?
SCERIFFO: Gary?
MULDER: Si.
SCERIFFO: No, lo conosco da quando è nato, ha l’età di mio figlio... mah, qualche birra di troppo ogni tanto, ma è un ragazzo normale. O almeno lo era.
MULDER: Perché, lo trova cambiato?
SCERIFFO: Eh sì, si. Gary Kane viveva per il football, era anche maledettamente in gamba, ora non ne parla più.

(Scully scende le scale e li raggiunge.)

MULDER: Gli abitanti del posto come trattano quelli del Museo Rosso?
SCERIFFO: Oh, nessuno se ne cura troppo.
MULDER: Vengono discriminati? Negozianti che si rifiutano di servirli o cose simili?
SCERIFFO: (un po’ imbarazzato) Beh, è vero, c’è una certa tensione però in genere si limitano ad evitarli.
MULDER: Conosce un buon albergo nella zona?
SCERIFFO: (annuisce) Certo. Pensate di fermarvi? Anche secondo voi c’è sotto qualcosa eh?
MULDER: Voglio chiedere informazioni su quella setta e il suo guru, Odino, ci indichi un buon hotel e anche un buon ristorante.
SCERIFFO: (annuendo soddisfatto) Siete nel posto giusto signori!


SCENA 8
RISTORANTE CLAY BARBEQUE

(Mulder e Scully sono a cena in un ristorante, Scully ha davanti alcuni piatti pieni di cibo, ha al collo un tovagliolo con il logo del ristorante ed è sporco di salsa. Finisce di mangiare, butta l’osso in un piatto e le rimane un po’ di salsa al lato della bocca. Si pulisce le mani con un tovagliolo. Mulder è seduto davanti a lei con lo stesso tovagliolo.)

SCULLY: Se questi sono i piatti forti della zona quelli del Museo Rosso non devono avere vita facile.
MULDER: Già. (Mulder allunga una mano e pulisce con il suo tovagliolo il viso di Scully)
SCULLY: Grazie. Senti, prova a spiegarmi di nuovo chi sono questi sostituti, temo di non aver afferrato bene il concetto.
MULDER: E’ una religione della nuova Era, basata su una vecchia idea. Chi riesce a prendere le distanze dal suo corpo e a distaccarsi dalle emozioni, diventa aperto e disponibile.
SCULLY: Ad essere abitato da un nuovo spirito?
MULDER: Uno spirito illuminato. Dicono che Abramo Lincoln fosse un sostituto, e Mikhail Gorbaciov e Colson, il consigliere di Nixon.
SCULLY: (sorridendo) Ma non Nixon!
MULDER: No. Neanche loro rivendicano Nixon!
SCULLY: (ride) E condividi l’idea dello sceriffo che si tratti di casi di possessione?
MULDER: Non lo so. In mancanza di una spiegazione plausibile (ride annuendo con la testa) è un’ipotesi intrigante.
SCULLY: Beh, ti confesserò una cosa, oggi mi sono venuti i brividi mentre ero in quella casa
MULDER: Davvero?
SCULLY: Sì, ma cosa c’è?

(All’esterno del ristorante si sentono dei ragazzi che urlano e sbeffeggiano un altro ragazzo, appartenente alla setta del Museo Rosso.)

RAGAZZO #1: Ehi, testa fasciata dove te ne vai eh?
RAGAZZO #2: Andiamo a dargli una lezione!
RAGAZZA: Aspetta carciofino! Aspetta! (si sente un clacson suonare)
RAGAZZO #2: Uuuuhuuuu
RAGAZZO #1: Aspettaci fratellino, ora ci divertiamo un po’ eh... (ridono tutti)
MULDER: (si alza) C’è qualcuno che è un po’ su di giri là fuori.

(Si vede un pick up che fa un inversione per strada, dentro ci sono tre ragazzi. Scendono dall’auto e vanno verso il ragazzo del Museo Rosso, che sta camminando terrorizzato con uno zainetto sulle spalle.)

RICK MAZEROSKY: Ehi testa fasciata, parliamo con te sai?
KATE: Dove hai lasciato le tue mucche eh?
RAGAZZO #2: Non le porti a fare i bisognini?
RICK: Aladino, ce l’hai la lingua o no? (lo spinge verso l’altro ragazzo.) Che cos’hai zucca fasciata eh? Eh?
RAGAZZO DEL MUSEO ROSSO: (terrorizzato) Niente.

(Nel frattempo Mulder è uscito dal ristorante e si sta dirigendo verso i ragazzi.)

MULDER: Lasciatelo stare! (I ragazzi si voltano tutti verso di lui) Lasciatelo stare! Andate a casa. (si rivolge al ragazzo del Museo Rosso che lo sta guardando terrorizzato) Va via, su.
RAGAZZO #2: Ci vediamo, rosso.
MULDER: Ti sembra il modo?
KATIE: Si. Di che t’impicci tu?
MULDER: Vi ho visti in quattro contro uno e non mi è piaciuto.

(Scully è uscita dal ristorante, si infila il cappotto mentre cammina per raggiungere Mulder.)

SCULLY: Mulder? (Mulder si volta verso di lei)
RICK: Su dai, corri dalla tua mogliettina bello! O vi perdete il giro turistico.

(Mentre Scully si mette a posto la giacca, si intravede la sua pistola e la ragazza la nota.)

KATE: Guarda è armata.
RICK: E allora che ci fa? Ci spara? Va a chiamare mio padre Kate, così ci facciamo due risate. (US Nella versione originale la ragazza si chiama Katie)
MULDER: Chi è tuo padre?
RICK: E’ lo sceriffo!

(Mulder e Scully si guardano.)

MULDER: Si, ce le faremo proprio due risate.
RAGAZZO #2: Su lascia perdere, Rick andiamo.

(I ragazzi se ne vanno, Mazerosky mentre se ne va, colpisce intenzionalmente Mulder con la spalla.)

SCULLY: Vigliacchi mascherati da cattivi, sono i peggiori.


SCENA 9
CASA DI KATE

(Rick Mazerosky arriva con la sua auto a casa di Kate. La musica che proviene dallo stereo è molto alta. Rick scende dall’auto e fa scendere la ragazza, la bacia appassionatamente poi risale sull’auto e se ne va. La ragazza sorride, lui la saluta con una mano. Kate va verso casa quando sente dei guaiti di un cane. Si dirige verso i bidoni della spazzatura e vede il suo cane legato con un guinzaglio.)

KATE: Carolina? Sei tu? Carolina, che ci fai qui, eh bella?

(Dalla siepe sbuca un uomo che le tappa la bocca con uno straccio e la rapisce. Il mattino seguente, Katie sta camminando nella foresta con addosso soltanto le mutandine e il reggiseno. E’ spaventata a morte e disorientata. Sente il gracchiare dei corvi. Si ferma contro ad un albero e guarda in alto e inizia ad avere delle allucinazioni di un corvo che le becca gli occhi. Cade a terra e grida, appoggia a terra le mani, ma vede degli scarafaggi che le corrono lungo le braccia. Piange e grida. Sulla sua schiena c’è la scritta “lei è una”.)

KATE: Aahhh! Via! Via! Aiutooo, aiutooo, aiutatemi!


SCENA 10
MOTOR LODGE REGISTRATION

(Mulder è al telefono e sta scrivendo qualcosa.)

MULDER: Bene Danny, un ottimo lavoro. Si, vedi se trovi qualcos’altro su quell’Odino e richiamami a questo numero o sul mio cellulare, grazie.

(Scully entra.)

SCULLY: Ho appena esaminato la ragazza.
MULDER: Cos’hai scoperto?
SCULLY: Non molto, aspetto il rapporto tossicologico. Nel suo sangue ci sono tracce di una non specificata sostanza alcaloide, probabilmente un derivato dell’oppio, oltre a una pericolosa e considerevole quantità di scopolamina.
MULDER: Non è quella roba che si usa per la diarrea?
SCULLY: Si, ma solo in dosi molto piccole, somministrata massicciamente diventa un anestetico molto potente con effetti allucinogeni, ne parlavano ultimamente in televisione, alcune bande colombiane l’hanno usata per rapire e sottomettere le loro vittime.
MULDER: La vendita è controllata?
SCULLY: Si, devi essere un medico o un farmacista per maneggiarne una quantità simile.

(Mulder si alza dalla sedia e porge a Scully il suo taccuino dove aveva annotato le informazioni avute da Danny, poi va verso il suo letto, rimette la pistola nel fodero e si infila la giacca.)

SCULLY: Richard Odino, noto anche come Doug Herman, radiato dall’ordine dei medici nel 1986 per violazione dell’etica professionale, non esercita più.
MULDER: Guido io.

(Escono dalla stanza.)


SCENA 11
CASA DI RICHARD ODINO

(Piove. Mulder e Scully arrivano in auto davanti alla casa di Odino. Mulder bussa alla porta. La donna che leggeva nel tempio va ad aprire la porta. Mulder e Scully mostrano i loro distintivi.)

MULDER: Sono l’agente Fox Mulder, siamo dell’FBI vorremmo parlare con Richard Odino, è in casa?
DONNA: Un momento.

(Odino va alla porta.)

MULDER: Il signor Odino?
ODINO: Sono io.
MULDER: Vorremmo farle alcune domande, possiamo entrare?
ODINO: (li ferma con un gesto della mano) Mi dispiace, non posso ammettervi in questa casa.
SCULLY: Possiamo procurarci un mandato, lo sa?
ODINO: Fatelo se volete, ma non vi lascerò entrare in questo luogo.
MULDER: Il motivo?
ODINO: Perché siete dei carnivori e la nostra casa non può essere dissacrata dalla vostra presenza, rientra nei miei diritti religiosi impedirvelo.
SCULLY: Si, ma noi non possiamo ignorare che è stato commesso un crimine.
ODINO: Sono per caso accusato di un crimine?

(Mulder e Scully sentono una specie di canto. Si voltano e vedono tutta la congregazione riunita davanti alla casa di Odino, attorno alla loro auto che recitano il loro Ommm.)

MULDER: Possiamo sempre discuterne fuori, vuole uscire per favore? Vuole uscire, signor Odino, la dichiariamo in arresto.


SCENA 12
UFFICIO DELLO SCERIFFO
GRAHAM COUNTY


(Odino è seduto nella stanza degli interrogatori, Scully è di fronte a lui e lo sta interrogando, Mulder e Mazerosky sono in piedi dietro di lei.)

SCULLY: Conosce una sostanza chiamata scopolamina, signor Odino?
ODINO: Conosce gli ormoni per la crescita dei bovini e il trattamento riservato al bestiame..
MULDER: Risponda alla domanda, signor Odino.
ODINO: Si, la conosco, ma non l’ho mai usata ne somministrata.
SCULLY: Ha ordinato ad altri di farlo?
ODINO: No.
MULDER: La sua fede religiosa le impedisce di vendicarsi fisicamente o psicologicamente su chi non la condivide?
ODINO: I barbari saranno spazzati via dalla Terra un giorno.
SCERIFFO: (va verso Odino) Rispondi alla domanda! Sei stato tu vero? Che hai fatto a quei poveri ragazzi?
MULDER: (lo prende per un braccio e lo trascina via) Sceriffo! Lei ha lo stesso vizio di suo figlio, si vada a fare una passeggiata.

(Scully e Odino si fissano per un attimo. Mulder fa uscire lo sceriffo e chiude la porta. Poi va verso di lui.)

MULDER: Lei manda in bestia troppa gente per essere un sant’uomo.

(Lo sceriffo apre la porta.)

SCERIFFO: Ci sono problemi giù in strada.

(Di fronte al ristorante dove Mulder e Scully hanno cenato, la congregazione del Museo Rosso sta lì davanti, in gruppo, e una donna sta parlando.)

DONNA DEL MUSEO ROSSO: Fratelli, aprite le vostre menti alla saggezza delle guide, ascoltateci! Noi chiediamo solo che ci ascoltiate! Mettete fine alla violenza e alla carneficina. Il massacro che voi perpetrate su esseri puri e innocenti deve cessare.
DONNA FOLLA: La vuoi una bella bistecca al sangue?
DONNA DEL MUSEO ROSSO: I diritti dei giusti devono essere protetti, basta col sangue!

(Arriva un pick-up dal quale scendono il figlio dello sceriffo ed il suo amico.)

RICK: Vieni Brad, diamoci dentro!
DONNA DEL MUSEO ROSSO: Basta con la barbarie! La violenza contro la natura, genera la violenza contro l’uomo fratelli! (Mentre la donna parla, la gente fa commenti e impreca contro di loro.)
UOMINI FOLLA: Vergognatevi!

(Rick e l’amico hanno in mano un secchio. Si avvicinano alla donna del Museo Rosso e le rovesciano addosso del sangue di mucca.)

RICK: Assaggia un po’ di sangue di mucca!

(Ride e anche la gente intorno scoppia a ridere. Mulder, Scully e Mazerosky assistono a tutta la scena. Lo sceriffo arrabbiato va dal figlio e lo trascina via.)

SCERIFFO: Ma che cosa fai delinquente, via di qui!
RICK: Papà, ma io...
SCERIFFO: Vattene! Sparisci!
UOMO #1 FOLLA: Ben fatto!
DONNA FOLLA: Andatevene...andatevene!
UOMO #2 FOLLA: Via fannulloni!
UOMO #3 FOLLA: Mascalzoni!
DONNA FOLLA: Vergognatevi!
UOMO #3 FOLLA: Lasciateci in pace!

(Lo sceriffo spinge via il figlio, la gente continua ad imprecare contro la congregazione. Scully nota un anziano signore dentro ad un pick-up rosso che la sta guardando e le fa cenno di andare verso di lui. Scully si avvicina all’uomo.)

UOMO ANZIANO: Siete gli agenti dell’FBI?
SCULLY: Si.
UOMO ANZIANO: Venite, vi faccio vedere una cosa.

(Scully si volta verso Mulder che li sta guardando. Poi lui le fa un cenno con la testa. Salgono sul furgone e partono insieme all’uomo.)


SCENA 13
FATTORIA

(Scully e Mulder viaggiano in silenzio nel furgone del vecchio fino ad una fattoria. Arrivati a destinazione, scendono tutti e tre dal pick-up.)

UOMO ANZIANO: Questa terra da pascolo apparteneva a mio nonno, la comprò nel 1890. Lui è morto proprio là, vicino a quella capanna, aveva 82 anni, è caduto dal trattore una mattina. Mio padre l’ha coltivata per altri 40 anni e poi io per altri 25 finché ho lasciato perdere. L’ho venduta per 80 volte la somma pagata da mio nonno, pensi!
SCULLY: Perché ha venduto?
UOMO ANZIANO: Mah, gli affari sono cambiati, anche la gente è cambiata.
MULDER: In che senso?
UOMO ANZIANO: Troppa concorrenza. Prima vivevi con 50 mucche da latte, ora ce ne vogliono 500. Prima le portavi al pascolo, ora le tieni nella stalla e le ingozzi.
SCULLY: Lei voleva farci vedere qualcosa.
UOMO ANZIANO: Certo, guardate. (indica qualcosa nel campo) Vedete quegli uomini laggiù? Stanno iniettando al bestiame una sostanza che si chiama BST, somatropina bovina.
SCULLY: Un ormone che favorisce la crescita?
UOMO ANZIANO: Le gonfiano come palloni e producono il 10% di latte in più, e con le bestie da carne c’è più da macellare. Il mercato è cambiato, sono cambiate un sacco di cose qui.
SCULLY: Per esempio?
UOMO ANZIANO: Per esempio quei disordini in città oggi pomeriggio, 10 o 15 anni fa non sarebbe mai accaduto. Qui la gente è cambiata capite, sono meschini, cattivi, cane mangia cane. Ci sono stati sette stupri qui l’altr’anno, tutti ragazzini delle superiori, e questa, questa storia dei ragazzi ritrovati nel bosco... io scommetto che anche questa brutta faccenda affonda nella stessa radice.
MULDER: L’ormone della crescita?
UOMO ANZIANO: Sissignore.
SCULLY: Ma l’uso di quell’ormone è consentito, è stato dichiarato innocuo.
UOMO ANZIANO: E da chi? Dal governo? Dio ci scampi!

(Scully e Mulder si guardano un po’ basiti. Nel campo due uomini stanno facendo delle iniezioni ad una mucca. Uno dei due uomini è quello che spia la casa di Beth Kane. Vede Mulder, Scully e il vecchio che risalgono sul furgone. La notte, un piccolo aeroplano sta sorvolando la fattoria. All’interno del velivolo ci sono il pilota e un medico. Dei rumori strani provengono dal motore.)

PILOTA: Non capisco dottore, la pressione dell’olio sta scendendo. Non capisco cosa diavolo succede!
DOTTORE: Quanto manca all’aeroporto?
PILOTA: Non ce la facciamo! Devo tentare un atterraggio di fortuna.
DOTTORE: Attento!

(Il pilota tenta di atterrare, ma ormai è troppo tardi, l’aereo si schianta al suolo ed esplode. Il mattino seguente i pompieri hanno spento l’incendio. L’esplosione è stata devastante, ci sono rottami dappertutto. Un uomo chiude un corpo dentro ad un telo giallo. Mulder, Scully e lo sceriffo sono sul posto.)

SCERIFFO: Non abbiamo ancora identificato il pilota.
SCULLY: E l’altra vittima chi è?
SCERIFFO: Il dottor Jerrald Larson.
MULDER: Lo conosceva?
SCERIFFO: Si, ha fatto nascere mio figlio. C’è un’altra cosa che voglio farvi vedere.

(Camminano nel bosco fino ad arrivare ad una valigetta metallica semi aperta. Mulder la apre con una penna. La valigia è piena di denaro in contanti.)

SCULLY: Cos’è?
MULDER: Il suo dottore non si limitava a far nascere bambini.
SCERIFFO: Immaginavo potesse interessarvi.

(Scully trova una pochette, la prende con i guanti di lattice e la apre. Dentro vi trova una fialetta con dello strano liquido dentro.)

MULDER: Secondo lei che significa?
SCERIFFO: Non ne ho idea. Jerry Larson era un pilastro della comunità. Era il dottore di tutti.
MULDER: Beh, sembra proprio che la sua ultima visita l’abbia fatta all’inferno.
SCERIFFO: Non crederà che abbia qualcosa a che fare con quei ragazzi?
SCULLY: Si saprà quando scopriremo cos’è questo (e mostra la fialetta. Lo sceriffo sospira.)


SCENA 14
MOTOR LODGE REGISTRATION

(Scully è al telefono.)

SCULLY: Sei sicuro? Tutti e due i ragazzi? No, no va bene sarà senz’altro così. Ti ringrazio.

(Mulder entra nella stanza.)

MULDER: Scully? Non ci crederai, ascoltami.
SCULLY: (si alza dalla sedia) C’è un collegamento tra i ragazzi rapiti qui e quelli rapiti in città. Tutti sono stati fatti nascere e curati dal dottor Larson, giusto?
MULDER: Nella valigetta c’era una gran quantità di documenti per l’espatrio, con i numeri di alcune carte di credito. Ogni numero corrisponde alla carta della famiglia di una vittima.
SCULLY: Perché una lista di numeri di carte di credito?
MULDER: Non lo so, forse per rintracciarli, come vengono rintracciate le carte rubate.
SCULLY: Si, ma perché? E per che cosa curava quei ragazzi?
MULDER: Con che cosa li curava.
SCULLY: Ah, non lo so. I risultati del liquido contenuto nella fiala li avremo domani. Pensi si tratti di quell’ormone per la crescita?
MULDER: E’ la prima cosa che verrebbe in mente a chiunque, Scully, ma non ha senso con quella valigetta piena di contanti.
SCULLY: E’ vero. E comunque non spiega chi stia marchiando quei ragazzi. Né perché.


SCENA 15
FATTORIA

(I membri della setta del Museo Rosso stanno camminando nel campo dove gli uomini fanno le iniezioni al bestiame.)

UOMO #1: Su bella!
UOMO #2: Allora ci vediamo domattina?
UOMO #1: Va bene, alle otto precise.

(L’uomo che spia Beth Kane, sale sul suo pick-up e se ne va. Mentre sta per uscire incrocia una berlina blu che entra nel podere. L’altro uomo chiude la sua valigetta e sta per salire sulla sua auto, quando vede arrivare la berlina. L’uomo all’interno scende dalla sua auto.)

UOMO #1: Salve.

(L’uomo con i capelli a spazzola scende dalla berlina e spara dritto alla testa dell’altro uomo che cade a terra senza vita.)


SCENA 16
CASA DI BETH KANE

(Beth Kane sta buttando la spazzatura. Mulder e Scully arrivano in auto.)

SCULLY: Ci scusi. Siamo venuti senza avvertire.
BETH: Gary non è in casa in questo momento.
SCULLY: Veramente volevamo parlare con lei, signora.

(In casa, Beth è seduta su una poltrona, Scully le siede di fronte e Mulder è in piedi.)

BETH: Non so cosa dire. Pensate che il dottor Larson facesse degli esperimenti su Gary?
SCULLY: Ci rifletta. Non le viene in mente proprio niente di strano, non so... Gary era spesso malato?
BETH: No! Gary non è mai stato malato in vita sua.
MULDER: Suo figlio non è mai stato male?
BETH: No!
SCULLY: E allora perché andava da Larson?
BETH: Il dottore gli faceva delle iniezioni di vitamine, le faceva a molti ragazzi. Diceva che era come il fluoro per i denti, un trattamento preventivo.
MULDER: Ha mai portato Gary da un altro medico?
BETH: No. Jay voleva farlo.
SCULLY: Jay era suo marito?
BETH: (sorride) Si. Era preoccupato perché Gary non cresceva. Lui era alto 1 metro e 90, voleva che Gary diventasse un campione, ma poi Jay ebbe l’incidente e...

(Mulder guarda verso il bagno.)

SCULLY: Quale incidente?
BETH: E’ successo sei anni fa, lavorava al sistema di imballaggio ed ebbe un incidente con una delle macchine.
MULDER: Mi scusi, cos’è questo?
BETH: Cosa?

(Beth si alza e segue Mulder nel corridoio. Mulder mette la mano su una piccolo raggio di luce che proviene dal bagno.)

MULDER: Questa luce...
BETH: Non lo so...

(Mulder entra nel bagno seguito dalle due donne. Accende la luce e guarda nello specchio.)

MULDER: C’è qualcosa qui dietro.

(Mulder con una mano fasciata da un asciugamani, rompe lo specchio del bagno e scopre che dietro c’è un piccolo stanzino con una videocamera e migliaia di cassette.)

SCULLY: Che cos’è, Mulder?
MULDER: Sembra... un piccolo studio televisivo privato.
BETH: (sconvolta) Cosa? Oh mio Dio!


SCENA 17
BOSCO DI DELTA GLEN

(Rick Mazerosky e il suo amico sono nell’auto con la musica alta a bere birra. Fuori, si sentono rumori di passi nel bosco.)

RAGAZZO: Rick, io vado a fare un goccio.
RICK: Beh, cosa vuoi l’applauso?

(L’amico ride. Scende dall’auto e va a fare i suoi bisogni dietro ad un cespuglio. Rick rimane da solo nell’auto. L’uomo che spia casa Kane lo sorprende dal finestrino e gli mette uno straccio davanti alla bocca. Quando il suo amico ritorna, trova l’auto vuota con lo sportello del lato guida aperto.)

RAGAZZO: Rick? Rick?

(Il mattino seguente, gli agenti di polizia sono nel bosco, davanti al corpo di Rick Mazerosky. Il suo amico sta in piedi un po’ più avanti. Lo sceriffo arriva con la sua auto e si avvicina. Uno dei suoi uomini si stacca dal gruppo e va verso di lui.)

AGENTE #1: Su, vagli incontro.
AGENTE #2: D’accordo. Sceriffo, li troveremo vedrà.
SCERIFFO: Allontanatevi! Indietro!

(Rick è faccia in giù, con soltanto gli slip addosso. Sulla schiena ha la scritta “Lui è uno”. Il ragazzo è senza vita. Lo sceriffo disperato si inginocchia davanti al figlio, lo gira e vede i suoi occhi aperti e senza vita, lo prende tra le braccia e scoppia in lacrime.)

SCERIFFO: Dio mio... Ricky! Ricky, figliolo... no, no....

(Poco lontano, l’uomo dai capelli a spazzola, sbuca dai cespugli e va verso la sua auto. Apre il bagagliaio e vi mette dentro la pistola. Scully e Mulder stanno guidando. Scully sta guardando le foto dell’uomo che spia la casa di Beth Kane.)

SCULLY: Si chiama Gerd Thomas. E’ proprietario dell’edificio da 21 anni. Ha affittato l’appartamento alla mamma di Gary. L’hanno arrestato, ci aspetta.

(Da una strada laterale, l’uomo con i capelli a spazzola sta uscendo con l’auto. Scully lo guarda come se le sembrasse di averlo già visto.)

MULDER: Cosa c’è?
SCULLY: L’ho già vista quella faccia.
MULDER: Quale?


SCENA 18
UFFICIO DELLO SCERIFFO
GRAHAM COUNTY

(Un agente fa sedere Thomas su una sedia nella stanza degli interrogatori. Dentro ci sono Mulder e Scully. Scully si siede, Mulder resta in piedi e inizia ad interrogarlo.)

MULDER:Complimenti, ha una bella collezione di video. Le piacciono soprattutto quelli con i bambini.
THOMAS: Si... ehm... sono malato. Molto malato.
MULDER: (si avvicina al tavolo e si siede di fronte a Thomas) Chi sa di essere malato, cerca aiuto. Lei è andato avanti per anni.
THOMAS: Non volevo fare del male a nessuno.
MULDER: Ha rapito lei quei ragazzi?
THOMAS: Si.
MULDER: E’ pronto a confessare i suoi crimini?
THOMAS: Si.
MULDER: L’omicidio di Rick Mazerosky e...
THOMAS: No! No, io non ho mai ucciso nessuno.

(Mulder apre un fascicolo dal quale prende delle foto. Poi si alza e va verso Thomas.)

MULDER: Ha rapito lei Rick Mazerosky?

(Mette le foto del cadavere di Rick con la scritta “Lui è uno” davanti alla faccia di Thomas.)

MULDER: Ha scritto lei questo sulla sua schiena?
THOMAS: Oh mio Dio!
MULDER: Risponda alla domanda!
THOMAS: (sconvolto) No, io... io non l’ho ucciso. Io non ho ucciso nessuno, io... io amavo quei ragazzi.
MULDER: Ed è così che lei esprime il suo amore? (Mulder spinge la testa di Thomas su altre foto di Rick Mazerosky) Ha rapito lei Rick Mazerosky? Ha scritto lei questo sulla sua schiena?
THOMAS: Sì.
MULDER: Perché?
THOMAS: Per quello che lui era diventato!
MULDER: Cos’era diventato?
THOMAS: Tutti, tutti quei ragazzi erano diventati dei mostri!
MULDER: Tutto questo non ha alcun senso, mi spieghi, mi faccia capire!
THOMAS: Per colpa del Dottor Larson e dei suoi esperimenti.

(Scully, seduta su una sedia, sta ascoltando l’interrogatorio. Ad un tratto ripensa all’uomo con i capelli a spazzola che hanno incontrato in auto, e le viene in mente che quell’uomo è lo stesso che ha ucciso Deep Throat, la sera che fece lo scambio con Mulder.)

SCULLY: Scusatemi.

(Scully esce dalla stanza. Mulder la guarda, poi guarda Thomas. Cammina intorno alla stanza e poi continua l’interrogatorio.)

MULDER: Quali esperimenti?
THOMAS: Il dottor Larson usava quei ragazzi come cavie e si serviva anche di noi.
MULDER: Come si serviva di voi?
THOMAS: Per le iniezioni al bestiame.
MULDER: Con l’ormone della crescita?
THOMAS: Non so esattamente che cosa fosse ma ci dava un sacco di soldi per farlo.
MULDER: Quindi il dottor Larson vi pagava per iniettare al bestiame qualcosa e voi non sapevate cosa.
THOMAS: Lo scoprimmo dopo, quando ci furono quegli stupri e... Larson disse al mio capo che si sentiva responsabile per quello che avevano fatto i ragazzi, perché iniettava loro la stessa sostanza.
MULDER: Larson era coinvolto nei rapimenti?
THOMAS: (scuote la testa) No, no... è solo che non voleva svelare il suo segreto, non si curava di quei ragazzi come me.

(Scully entra nella stanza e chiude la porta.)

SCULLY: Mulder?
MULDER: Hmm?

(Mulder si alza e va verso di lei.)

SCULLY: (sospira) Credo, credo che stia dicendo la verità, lui non ha ucciso nessuno.
MULDER: E tu come lo sai?
SCULLY: Ho appena ricevuto il rapporto tossicologico su quella sostanza. Non hanno potuto analizzarla perché contiene corticosteroidi sintetici con aminoacidi non identificati. E’ incredibile, ma è così Mulder.

(Escono entrambi dalla stanza, Mulder fa un cenno ad un agente perché entri nella stanza con Thomas.)

MULDER: Ti rendi conto di quello che hai detto?
SCULLY: L’uomo morto in quell’incidente aereo iniettava ai ragazzi anticorpi che ufficialmente risultano sconosciuti sul nostro pianeta.
MULDER: Cioè iniettava ai ragazzi DNA alieno?
SCULLY: No, Mulder, questo non è dimostrabile e lo sai.
MULDER: Fu proprio a causa di questa sostanza che il nostro informatore perse la vita in uno scontro a fuoco, non ti ricordi Scully?
SCULLY: Sì.
MULDER: Il denaro nella valigetta, ora è tutto chiaro! Lo pagavano per il loro esperimento. Iniettava DNA alieno nel corpo di quei ragazzi per studiare le loro reazioni. E’ andata avanti così per anni!
SCULLY: E quell’uomo secondo te lo sa?
MULDER: No, è solo un poveraccio che ha intuito qualcosa, ma non sa di più di quello che ci ha detto.
SCULLY: Beh, il suo capo invece sapeva. L’hanno appena trovato ucciso nel suo pascolo.
MULDER: Che cosa?
SCULLY: (sospira) Forse so chi è stato, Mulder. Quell’uomo che abbiamo incrociato oggi, in macchina, l’ho riconosciuto. E’ l’assassino del nostro informatore.
MULDER: Chiunque sia è qui per far sparire le prove. I ragazzi sono in pericolo. Va a prendere lo sceriffo e raggiungimi a casa di Gary Kane. Ah, Scully. Quel tizio lo voglio vivo.


SCENA 19
CASA DI BETH KANE

(Mulder arriva a casa di Beth Kane con la sua auto, scende e corre su. Bussa alla porta. Beth apre.)

MULDER: Dov’è Gary?
BETH: E’ nella sua stanza.
MULDER: Prepari una borsa con dei vestiti, vi porto via con me.
BETH: Cosa?
MULDER: Poi le spiego.

(Lo sceriffo Mazerosky arriva con la sua auto insieme ad altre auto della polizia con le sirene accese. Scende e va verso Mulder che sta correndo giù per le scale di casa Kane.)

MULDER: Raduni tutti i ragazzi a cui appartengono le carte di credito che sono in quella lista. Allerti tutti i suoi uomini!
SCERIFFO: E poi dove li portiamo?


SCENA 20
CASA DI RICHARD ODINO

(Richard Odino va ad aprire la porta e si trova davanti Mulder.)

ODINO: Si?
MULDER: Ho bisogno del suo aiuto.
ODINO: Per cosa?
MULDER: Andrà contro la sua religione, ma potrà salvare la vita di molti ragazzi.

(Odino annuisce leggermente con la testa.)


SCENA 21
CHIESA DEL MUSEO ROSSO
DELTA GLEN, WISCONSIN

(Dentro al capanno della chiesa del Museo Rosso, si stanno radunando tutti i ragazzi e le loro famiglie. Ci sono anche Beth, Gary e Stevie. I membri della congregazione stanno tutti in disparte e li guardano incuriositi. Mazerosky si fa strada tra la folla e li guarda come disgustato. I ragazzini del Museo Rosso lo guardano attoniti. Poi arriva Scully.)

SCULLY: Sceriffo? Dov’è Mulder?
SCERIFFO: Non so, mi ha detto di portare i ragazzi al sicuro. Lui è andato dove crede sia quell’uomo.


SCENA 22
J.A.S.D. CARNI
DELTA GLEN, WISCONSIN

(Mulder arriva con la sua auto davanti al macello. Entra dentro con la pistola in mano. Allunga una mano e riesce ad accendere una luce. Mentre cammina, nota del liquido per terra. Si china, lo tocca e si annusa la mano. E’ benzina. Più avanti trova una tanica. Mulder continua a camminare tra enormi pezzi di carne appesi al soffitto fino a che non giunge nella cella frigorifera dove vede un’altra tanica di benzina. Va avanti e vede l’uomo con i capelli a spazzola che appena lo vede scappa.)

MULDER: Fermo! Non ti muovere!

(Mulder continua a cercare, ma quando meno se lo aspetta l’uomo dai capelli a spazzola lo colpisce. Mulder cade a terra e perde la pistola. L’uomo corre verso l’uscita e chiude la porta della cella frigorifera lasciando intrappolato Mulder.)

MULDER: Fermo!

(L’uomo con i capelli a spazzola accende un accendino. Poi arriva Scully.)

SCULLY: Mani in alto!

(L’uomo si gira verso Scully, l’accendino sempre acceso tra le mani.)

SCULLY: Buttalo via, a terra! Butta a terra quell’accendino!

(Lo sceriffo si avvicina a Scully con la pistola puntata. Mulder bussa alla porta della cella frigorifera e Scully si volta un attimo. L’uomo dai capelli a spazzola fa un ghigno e si avvicina alla tanica per dargli fuoco. Lo sceriffo gli spara tutti i colpi che ha nella sua pistola. Mulder continua a battere contro la porta.)

MULDER: Ehi!!!

(Mazerosky va verso l’uomo continuando a sparare anche se ha finito i colpi. Scully gli si avvicina e gli toglie la pistola dalle mani. L’uomo è in lacrime. Mulder viene liberato ed esce dalla cella. Vede il cadavere dell’uomo con i capelli a spazzola e guarda lo sceriffo. E’ molto arrabbiato.)

MULDER: Portatelo via! Andate via tutti! Uscite!

(Un agente si avvicina allo sceriffo che è ancora sotto shock e lo trascina via.)

AGENTE: (allo sceriffo) Andiamo, su.

(La scena rimane sul cadavere dell’uomo con i capelli a spazzola. Mulder e Scully lo guardano. Fuori scena, Scully, sta scrivendo il rapporto)

SCULLY: (voce fuori campo) Fascicolo numero XWCO60361. L’identità dell’uomo ucciso nel mattatoio è tutt’ora sconosciuta. Non è ancora stato scoperto il suo nome, né alcun avvenimento relativo al suo presente o passato. Le sue impronte non risultano negli schedari dell’FBI, né in quelli del sistema nazionale. E’ improbabile che qualcuno si faccia avanti per identificare o reclamare il corpo.

(Scully e Mulder se ne vanno.)


SCENA 23
CHIESA DEL MUSEO ROSSO
DELTA GLEN, WISCONSIN

(I ragazzi della città sono tutti in piedi nel capanno del Museo Rosso.)

SCULLY: (voce fuori campo) Dopo ulteriori analisi la sostanza trovata nella fiala è stata isolata e si è scoperto che si tratta di un anticorpo instabile di origine biologica sconosciuta. Dopo tre settimane i componenti del siero, forse sintetici, si sono scomposti, e in questo stato retrogrado non è possibile analizzarli ulteriormente. Nel frattempo, i ragazzi ai quali si pensa sia stato iniettato il siero e alcuni loro familiari, sono stati colpiti da una grave e non diagnosticata forma influenzale. (I membri del Museo Rosso guardano gli abitanti della città) Al momento nessuno degli aderenti alla setta del Museo Rosso ha contratto tale malattia. Sospetto che i responsabili dell’esperimento li abbiano usati come gruppo di controllo. (Si vede la valigetta del dott. Larson con il denaro bruciato dentro) I documenti relativi al latte e alla carne che si presumono contaminati, non hanno fornito informazioni sufficienti per rintracciare la loro destinazione. E’ stato aperto un consultorio locale ed è stata decisa la quarantena. (si vede il ristorante BBQ che è stato chiuso e il signore anziano è fermo davanti al ristorante dentro al suo furgone) I competenti uffici sanitari governativi hanno assicurato un’ulteriore inchiesta sulla carne contaminata. (il signore anziano mette in moto e se ne va.) L’FBI non ha acquisito altri elementi utili all’indagine. Il caso rimane aperto e irrisolto.


Trascrizione effettuata da DanaScully


FBI Headquarters - Washington, D.C.

Delta Glen - Wisconsin

Graham County Sheriff's Station


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