di
Frank Spotnitz, John Shiban, Vince Gilligan
diretto da Kim Manners
Per ulteriori informazioni sugli eventi accaduti in questo episodio consulta la timeline di questa stagione
diretto da Kim Manners
Mulder e Scully cercano una cura per la malattia di Emily.
Come visto nell'episodio #5X05 Emily (1° parte) - Christmas Carol, Scully è venuta a conoscenza di essere la madre biologica della bambina di tre anni Emily Sim. Scully ha un incubo nel quale scopre che la sua croce d'oro giace per terra mentre una tempesta di sabbia infuria attorno a lei. Lentamente, anche lei, si trasforma in sabbia e si dissolve nel nulla.
Mulder va a San Diego presso il Centro dei Bambini della Contea, dove Scully veglia su Emily. Scully dice a Mulder di aver bisogno che lui testimoni a suo favore all'udienza per la custodia della bambina. Mulder informa la sua partner che Frohike ha avuto accesso al database del Servizio Sociale di Adozione della California. E' venuto fuori che la madre di Emily di è una certa Anna Fugazzi (un termine gergale che sta per "fasullo"). Avverte Scully che gli uomini dietro alla cospirazione faranno qualche cosa per proteggere Emily - incluso impedire la custodia di Scully della ragazza. Durante l'udienza per la custodia Mulder introduce un file che documenta la scomparsa di Scully anni prima. Afferma che Emily Sim è stata concepita attraverso un esperimento scientifico. Malgrado questo, insiste che Scully è la madre di Emily.
Scully riceve un'altra telefonata misteriosa. La telefonata viene intercettata e si scopre che è stata fatta dal Centro dei Bambini della Contea. Quando gli agenti arrivano sul posto, scoprono una spessa, fibrosa ciste dietro il collo di Emily. Mentre un medico preleva un campione della ciste per la biopsia, improvvisamente esce del fluido verde ribollente. Il dottore viene sopraffatto dai fumi e ricoverato all'ospedale. Dopo, il dott. Calderon rifiuta di trasferire i dati medici di Emily al Centro dei Bambini. Mulder aggredisce Calderon e lo avverte che finchè non renderà disponibile la scheda di Emily, riceverà da lui sempre questo trattamento. Poco dopo, Calderon avvicina i due uomini vestiti di scuro presso la casa di riposo Dimsdale. Gli uomini comprendono che Mulder ha pedinato Calderon fino all'edificio. Uccidono Calderon usando un punteruolo alieno, e quindi assumono le sue sembianze. Uno dei "dott. Calderon" va al Centro dei Bambini ed inietta ad Emily un fluido verdastro. Scully insegue "Calderon" attraverso l'ospedale. Ma nel tempo impiegato ad arrivare fino a lui, lo straniero si è trasformato in un estraneo. Mulder e Scully parlano al telefono. Mulder sospetta che il fluido iniettato ad Emily non le causerà alcun danno, in quanto i cospiratori la vogliono viva ... per ignote ragioni.
Mulder si reca alla casa di riposo Dimsdale. Là scopre le prove che le donne anziane ivi residenti - inclusa Anna Fugazzi - erano tutte sottoposte ad iniezioni di ormoni. Frohike scopre le prove che tutte le donne anziane hanno partorito solo pochi anni prima.
Emily continua ad essere sottoposta a terapie ed esami clinici di tutti generi, ma le sue condizioni peggiorano solamente. Ad un certo punto viene messa all'interno di una camera pressurizzata. Improvvisamente, una creatura simile ad un serpente si muove sotto la sua pelle. Scully ordina di fermare l'esame. Mulder scopre dei cilindri contenenti embrioni umani vivi galleggianti in un fluido verdastro. Afferra tre ampolle di fluido verdastro e si dirige nell'atrio. Il detective Kresge improvvisamente si fa avanti, puntando una pistola alla testa di Mulder. Kresge toglie le ampolle dalla mano di Mulder. Improvvisamente, uno dei "Calderon" appare alla fine dell'atrio. Mulder recupera una delle ampolle e corre via, avvertendo Kresge di non sparare su "Calderon." Un confuso Kresge spara nonostante l'avvertimento, e viene sopraffatto dai fumi nocivi. Il "Calderon" alieno quindi si trasforma in Kresge e se ne va.
Emily entra in coma e muore. Al funerale Scully dice a Mulder che c'è ancora una prova di quello che gli uomini hanno fatto ad Emily. Ma quando alza il coperchio della bara, scopre al suo interno una serie di piccoli sacchetti di sabbia (uno dei quali ha versato il suo contenuto sul fondo della bara). Scully recupera il suo crocifisso d'oro, lo stesso che aveva dato ad Emily, dalla sabbia.
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully
Attori Co-Protagonisti
Karri Turner - Tara Scully
Sheila Larken - Sig.ra Scully
Pat Skipper - Bill Scully Jr.
John Pyper-Ferguson - Detective Kresge
Lauren Diewold - Emily Sim
Patricia Dahlquist - Susan Chambliss
David Aabbott - Giudice Maibaum
Bob Morissey - Dott. Vinet
Gerard Plunkett - Dott. Calderon
Sheila Paterson - Anna Fugazzi
Tom Braidwood - Frohike
Eric Breker - Uomo vestito di scuro #1
Stephen Mendel - Uomo vestito di scuro #2
Tanya Huse - Tecnico Medico
Trasmesso la prima volta in TV
14/12/97
13/12/98
Mulder va a San Diego presso il Centro dei Bambini della Contea, dove Scully veglia su Emily. Scully dice a Mulder di aver bisogno che lui testimoni a suo favore all'udienza per la custodia della bambina. Mulder informa la sua partner che Frohike ha avuto accesso al database del Servizio Sociale di Adozione della California. E' venuto fuori che la madre di Emily di è una certa Anna Fugazzi (un termine gergale che sta per "fasullo"). Avverte Scully che gli uomini dietro alla cospirazione faranno qualche cosa per proteggere Emily - incluso impedire la custodia di Scully della ragazza. Durante l'udienza per la custodia Mulder introduce un file che documenta la scomparsa di Scully anni prima. Afferma che Emily Sim è stata concepita attraverso un esperimento scientifico. Malgrado questo, insiste che Scully è la madre di Emily.
Scully riceve un'altra telefonata misteriosa. La telefonata viene intercettata e si scopre che è stata fatta dal Centro dei Bambini della Contea. Quando gli agenti arrivano sul posto, scoprono una spessa, fibrosa ciste dietro il collo di Emily. Mentre un medico preleva un campione della ciste per la biopsia, improvvisamente esce del fluido verde ribollente. Il dottore viene sopraffatto dai fumi e ricoverato all'ospedale. Dopo, il dott. Calderon rifiuta di trasferire i dati medici di Emily al Centro dei Bambini. Mulder aggredisce Calderon e lo avverte che finchè non renderà disponibile la scheda di Emily, riceverà da lui sempre questo trattamento. Poco dopo, Calderon avvicina i due uomini vestiti di scuro presso la casa di riposo Dimsdale. Gli uomini comprendono che Mulder ha pedinato Calderon fino all'edificio. Uccidono Calderon usando un punteruolo alieno, e quindi assumono le sue sembianze. Uno dei "dott. Calderon" va al Centro dei Bambini ed inietta ad Emily un fluido verdastro. Scully insegue "Calderon" attraverso l'ospedale. Ma nel tempo impiegato ad arrivare fino a lui, lo straniero si è trasformato in un estraneo. Mulder e Scully parlano al telefono. Mulder sospetta che il fluido iniettato ad Emily non le causerà alcun danno, in quanto i cospiratori la vogliono viva ... per ignote ragioni.
Mulder si reca alla casa di riposo Dimsdale. Là scopre le prove che le donne anziane ivi residenti - inclusa Anna Fugazzi - erano tutte sottoposte ad iniezioni di ormoni. Frohike scopre le prove che tutte le donne anziane hanno partorito solo pochi anni prima.
Emily continua ad essere sottoposta a terapie ed esami clinici di tutti generi, ma le sue condizioni peggiorano solamente. Ad un certo punto viene messa all'interno di una camera pressurizzata. Improvvisamente, una creatura simile ad un serpente si muove sotto la sua pelle. Scully ordina di fermare l'esame. Mulder scopre dei cilindri contenenti embrioni umani vivi galleggianti in un fluido verdastro. Afferra tre ampolle di fluido verdastro e si dirige nell'atrio. Il detective Kresge improvvisamente si fa avanti, puntando una pistola alla testa di Mulder. Kresge toglie le ampolle dalla mano di Mulder. Improvvisamente, uno dei "Calderon" appare alla fine dell'atrio. Mulder recupera una delle ampolle e corre via, avvertendo Kresge di non sparare su "Calderon." Un confuso Kresge spara nonostante l'avvertimento, e viene sopraffatto dai fumi nocivi. Il "Calderon" alieno quindi si trasforma in Kresge e se ne va.
Emily entra in coma e muore. Al funerale Scully dice a Mulder che c'è ancora una prova di quello che gli uomini hanno fatto ad Emily. Ma quando alza il coperchio della bara, scopre al suo interno una serie di piccoli sacchetti di sabbia (uno dei quali ha versato il suo contenuto sul fondo della bara). Scully recupera il suo crocifisso d'oro, lo stesso che aveva dato ad Emily, dalla sabbia.
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully
Attori Co-Protagonisti
Karri Turner - Tara Scully
Sheila Larken - Sig.ra Scully
Pat Skipper - Bill Scully Jr.
John Pyper-Ferguson - Detective Kresge
Lauren Diewold - Emily Sim
Patricia Dahlquist - Susan Chambliss
David Aabbott - Giudice Maibaum
Bob Morissey - Dott. Vinet
Gerard Plunkett - Dott. Calderon
Sheila Paterson - Anna Fugazzi
Tom Braidwood - Frohike
Eric Breker - Uomo vestito di scuro #1
Stephen Mendel - Uomo vestito di scuro #2
Tanya Huse - Tecnico Medico
Trasmesso la prima volta in TV
14/12/97
13/12/98
- 925 - Mentre Frohike sta scorrendo i registri delle date di nascita delle donne presenti nella lista di Mulder, una delle nascite che menziona è il 25 Settembre 1994 -- "una bambina piena di salute". Questa probabilmente è un riferimento alla data di nascita della figlia di Gillian Anderson, Piper Maru, nata in quella data (e la ragione reale di tutta la mitologia del rapimento alieno)
- 1013 - Una delle date nel manifesto in cui Mulder guarda attraverso è il 13.10.94. Può essere interpretato (in notazione anglosassone) come 10/13/94, dove 10/13 rappresenta la data di nascita di Chris Carter.
- Un'altra data sul manifesto è il 02/08/67. 2.08 era apparso precedentemente come un riferimento all'episodio #2X08 L'ultimo respiro - One Breath, in cui Scully viene trovata dopo il suo rapimento. Guarda l'episodio #4X12 Rigenerazione - Leonard Betts per maggiori informazioni sull'utilizzo di 2.08
Alone, as ever
scritto da Mark Snow
End scene
scritto da Mark Snow
scritto da Mark Snow
End scene
scritto da Mark Snow
SCENA 1
DESERTO
(Scully sta camminando da sola tra le dune di un deserto. E’ un sogno. Il vento soffia forte. I suoi vestiti ed i suoi capelli volano trasportati dal vento.)
SCULLY: Tutto inizia e finisce allo stesso modo. Nel nulla. Un incubo scaturito dai timori più profondi mi coglie alla sprovvista, indifesa. Immagini lontane, sepolte nel passato, mi esplodono negli occhi. L’anima indomita, che altri hanno sfiorato, ma mai posseduto, naviga lungo una rotta tracciata da una mano invisibile. Il viaggio prosegue, oppresso dallo spettro del mio passato che sembra riflettersi su di me e proseguirà finché non raggiungerò la meta e affronterò quella verità che non posso più negare. (Scully raccoglie dalla sabbia la sua catenina con la croce) Sola, come sempre. (Il suo volto si trasforma lentamente in sabbia e viene portato via dal vento)
SIGLA
SCENA 2
CONTEA DI SAN DIEGO
CENTRO PERL’INFANZIA
(Fuori dal centro, una donna sta accompagnando dei bambini. Mulder arriva e le si avvicina.)
MULDER: Mi scusi. Cerco il reparto “Cure Speciali”.
DONNA: (indicando) Lì dentro, la seconda porta.
MULDER: Grazie.
(Mulder supera i ragazzini e arriva alla porta d’ingresso.)
SCENA 3
(Mulder entra e vede Scully ed Emily sedute sul pavimento. Emily sta colorando e Scully la guarda. Non vorrebbe interromperle, ma Scully lo vede. Lui le sorride e si avvicina.)
SCULLY: (rivolta ad Emily) Sei bravissima. (Mulder si avvicina a loro) Emily? Ti voglio presentare un amico. Si chiama Fox Mulder. Ti ho parlato di lui, ricordi?
EMILY: (annuendo) Mh-Mh.
MULDER: (si china verso la bambina e alza la mano in segno di saluto) Ciao.
SCULLY: (rivolta a Mulder) E’ timida, si vergogna.
MULDER: (sorride) Cosa stai colorando?
EMILY: Una patata.
MULDER: Hai mai visto Mister Patata in tv? Fa sempre così. (Mulder fa una goffa imitazione di Mr. Patata ed Emily sorride) Eh? (Mulder sorride e Emily annuisce col capo. Mulder nota la croce di Scully al collo della bambina.)
SCULLY: Torno fra un momento, va bene? (Scully si alza e lei e Mulder si allontanano dalla bambina per parlare) Grazie per essere venuto. Che c’è, sputa il rospo.
MULDER: Ho trovato la madre surrogata di Emily. Frohike si è inserito nel database dei servizi sociali californiani forzando la password.
SCULLY: Sai il nome?
MULDER: Sì. Dai documenti risulta Anna Fugazzi.
SCULLY: Fugazzi.
MULDER: Un nome suggestivo, ma suona falso.
SCULLY: Scusa non capisco, perché falsificare i documenti?
MULDER: Perché non esistono documenti veri. Il modo in cui Emily è venuta al mondo, non è registrabile.
SCULLY: Un momento, secondo te com’è nata?
MULDER: Strano che non te lo sia ancora chiesto.
SCULLY: Mulder, qualcuno... qualcuno deve averla partorita, non capisco perché...
MULDER: Io so solo che qualcuno ha dimostrato di essere pronto a tutto per proteggerla, per proteggere l’investimento.
SCULLY: Posso proteggerla anch’io.
MULDER: Forse, ma chi proteggerà te? Hai visto con i tuoi occhi che fine hanno fatto i suoi genitori adottivi.
SCULLY: Lo so, è rischioso, me ne rendo conto perfettamente, ma so anche che a questo punto è l’unica cosa giusta da fare.
(Un’assistente sociale si avvicina a Emily.)
SIG.RA CHAMBLISS: Emily. (si china vicino a lei)
MULDER: Perché non mi hai chiamato subito?
SCULLY: Perché mi sembrava incredibile, ma adesso ho bisogno di una tua testimonianza a mio favore davanti al giudice.
MULDER: Avrei dovuto rifiutare. Forse era l’unico modo per non mettere a rischio la tua vita.
SCULLY: Allora perché hai accettato?
MULDER: Perché so qualcosa che non ti ho mai detto. Qualcosa che useranno senza scrupoli per impedire che ti venga affidata la custodia. Non hanno importanza i tuoi sentimenti verso di lei. E’ un miracolo che non si sarebbe mai dovuto avverare, Scully.
SCENA 4
CORTE DI GIUSTIZIA DI SAN DIEGO
(Mulder è seduto in corridoio, mangiando semi di girasole. La signora Scully, Bill e Tara escono da una porta.)
BILL: (seccato, si rivolge a Mulder) Tocca a lei.
(Mulder va verso la porta ed entra. Bill lo guarda con un’espressione di collera.)
UOMO: Agente Mulder, mi faccia capire. La sigla FBI significa forse Falsi Bugiardi e Ipocriti? (Mulder sorride) Vuole farmi credere che la sua collega, e una dozzina di donne di Allentown in Pennsylvania, sono state rapite da un manipolo di misteriosi funzionari governativi?
MULDER: Scully è sparita per un mese, è ben documentato nel suo file.
UOMO: E lei ha scoperto che durante questo periodo, fu sottoposta a una serie di esperimenti che prevedevano, sono parole sue, l’espianto delle sue uova.
MULDER: Esatto. Espianto totale. (Scully ascolta scioccata.)
UOMO: E’ una cosa fattibile?
MULDER: Ritengo di sì, senza alcun dubbio. E ritengo che Emily Sim sia nata a seguito a uno di questi esperimenti.
UOMO: E anche questo è fattibile?
MULDER: Direi di sì, visto che l’agente Scully non è mai rimasta incinta, un esame ginecologico può confermarlo.
UOMO: Vede... in circostanze normali, questo caso sarebbe estremamente semplice. Ma con la sua testimonianza sta assumendo contorni degni di un romanzo di Michael Crichton.
MULDER: Le ho rivelato questa informazione perché temevo che potesse apprenderla da altre fonti che avrebbero deliberatamente omesso i dettagli più importanti.
UOMO: Io però continuo a non capire. Le sembra sensato rapire l’agente Scully per mettere al mondo un essere da dare poi in adozione?
MULDER: No, ma resta il fatto che Scully è a tutti gli effetti la madre di Emily.
UOMO: In ambito giuridico non direi.
MULDER: Può forse addurre precedenti giuridici a sostegno? Vorrei vederli. Scully ha scoperto da poco che non potrà mai avere figli e nessuno le ha detto perché. Comunque siano andate le cose, è scientificamente dimostrato che la bambina possiede il suo patrimonio genetico quindi ritengo che nessuno possa arrogarsi il diritto di negarle la custodia di sua figlia.
SCENA 5
CASA DI BILL
10:16 PM
(Mulder è seduto sul divano e sta sistemando una statuetta del presepe. Scully scende le scale e lo raggiunge.)
SCULLY: Ultimamente ci vorrebbe una gru per mettere mia cognata a letto.
MULDER: Quando dovrebbe essere?
SCULLY: Due settimane fa. (Scully si siede sul divano, accanto a Mulder.) Perché non me l’hai detto, Mulder?
MULDER: Non volevo che lo sapessi così. Stavo cercando un modo migliore.
SCULLY: Perché hanno scelto me?
MULDER: So solo che stavano conducendo degli esperimenti genetici, che stavano creando dei bambini.
SCULLY: A che scopo? Chi c’è nell’ombra?
MULDER: Sono tutte domande senza risposta.
(Il telefono suona e Scully va a rispondere.)
SCULLY: Pronto? (nessuna risposta) Pronto? (ancora nessuna risposta, Scully guarda Mulder che tira fuori il suo cellulare) C’è qualcuno in linea?
MULDER: (bisbigliando al cellulare) Mi rintracci una chiamata. Il numero ricevente è 555-0380.
SCULLY: Mulder, è solo...
MULDER: (rivolto a Scully) No, non attaccare. (parlando al cellulare) Sì, grazie. (rivolto a Scully) L’ha rintracciata. Viene dal giardino di infanzia.
SCENA 6
CONTEA DI SAN DIEGO
CENTRO PER L’INFANZIA
(Si sente bussare ad una porta. Una donna scende le scale di corsa e va ad aprire. Sono Mulder e Scully.)
DONNA: C’è un’emergenza?
MULDER: E’ venuto qualcuno nell’ultima mezz’ora?
DONNA: No. Ma che succede?
(Salgono tutti le scale. Entrano nella stanza dove dormono le bambine. Emily sta dormendo nel suo letto. Scully però nota qualcosa di strano e accende la luce sul comodino. La bambina è tutta sudata. Scully le tocca la fronte.)
SCULLY: Ha la febbre altissima.
DONNA: Chiamo subito un’ambulanza.
(Mulder prende in braccio la bambina e nota qualcosa sul suo collo.)
MULDER: Scully? Ha qualcosa sul collo.
SCULLY: (le scosta i capelli) Oh mio Dio... (vede un escrescenza di colore verde.)
SCENA 7
OSPEDALE
(Emily è stesa su un lettino e il medico la sta visitando.)
DOTTORE: (rivolto a Emily) Fatto. Visto che non ti ho fatto male? Adesso starai meglio.
(Scully sta guardando preoccupata dall’altra parte del vetro e Mulder è al telefono.)
MULDER: Sì, d’accordo riferirò. (Va verso Scully) Ho parlato con l’assistente sociale, non ha rintracciato il medico di Emily.
(Il medico esce dalla stanza.)
DOTTORE: Buonasera.
SCULLY: Come sta?
DOTTORE: Le ho avviato una soluzione salina per reidratarla, aveva la febbre alta, oltre i 40. Siete arrivati appena in tempo.
SCULLY: Quale può essere la causa?
DOTTORE: Direi un’infezione, probabilmente dovuta alla ciste sul collo.
MULDER: Di che natura è?
DOTTORE: Non lo so, ma ho richiesto una biopsia, la effettueranno tra poco. Voi siete i genitori?
SCULLY: Io sono la madre.
DOTTORE: Ah, bene. Qual è lo stato di salute della bambina?
SCULLY: Ah ecco, so che era in cura per un’anemia.
DOTTORE: Di che genere?
SCULLY: Non lo so con precisione, un raro tipo di anemia emolitica autoimmune. Il trattamento è sperimentale.
DOTTORE: Chi è il suo medico?
SCULLY: Si chiama Calderon.
DOTTORE: Non lo conosco.
(Mulder sta guardando dal vetro all’interno della stanza dove una dottoressa si accinge a effettuare la biopsia ad Emily.)
DOTTORESSA: Emily, devi girarti di lato per favore.
(La donna disinfetta la ciste, poi prende un bisturi e sta per incidere, quando Mulder le urla dalla finestra.)
MULDER: Aspetti! Non incida si fermi! (Ma la donna ormai ha inciso) Si allontani dalla bambina! Vada via, si allontani! Si allontani!
DOTTORE: Mi lasci entrare!
MULDER: No, è pericoloso!
DOTTORE: Mi lasci entrare le dico, è diventato matto?
MULDER: Fermo! Fermo. Ormai è troppo tardi!
(Dalla ferita della bambina inizia ad uscire una strana sostanza verde. La donna si sente male, si porta le mani agli occhi. Emily si alza dal lettino e la guarda. Scully sconvolta assiste alla scena da dietro al vetro assieme a Mulder e al dottore. Dal collo di Emily esce una sostanza di colore verde.)
SCENA 8
REPARTO DI QUARANTENA
7:31 AM
(Emily sta dormendo nel suo letto e Scully la guarda all'esterno di un vetro. Entra Mulder.)
MULDER: Dorme ancora?
SCULLY: L’hanno messa sotto sedativi.
MULDER: La dottoressa è ancora priva di conoscenza.
SCULLY: Come lo sapevi?
MULDER: Ho pensato che, considerata la sua origine, potesse avere la stessa struttura chimica che abbiamo osservato in casi analoghi. Come pronto soccorso ho fatto praticare alla dottoressa un trattamento crioterapico.
SCULLY: Ora che facciamo? (Mulder scuote la testa) Emily è una vittima innocente. Dobbiamo trovare un modo per aiutarla o resterà per sempre una cavia da laboratorio. Fino a pochi giorni fa stava bene.
MULDER: Perché era tenuta sotto controllo.
(Entra il medico.)
DOTTORE: Ehm, scusate se vi interrompo, con tutto quello che è successo sono un po’ confuso. Il medico che ha in cura Emily, il dottor Calderon, ha rifiutato di trasmetterci la cartella medica.
SCULLY: Non può rifiutarsi. Qui c’è in gioco la vita della bambina!
DOTTORE: Lui ha sottolineato che sarà lei a metterla in pericolo se causerà l’interruzione della terapia in corso.
SCULLY: Ma questa è una violazione etica!
DOTTORE: Ha detto che la bambina è inserita in un programma sperimentale di cui lei è a conoscenza. (Scully guarda Mulder) Inoltre nega che lei abbia autorità sulla piccola.
SCULLY: Non mi interessa, io voglio restare accanto a Emily.
DOTTORE: Non spetta a me deciderlo.
MULDER: Ma non spetta neanche al dottor Calderon.
SCENA 9
PRANGEN FARMACEUTICI
(Il dottor Calderon è seduto nel suo ufficio e sta parlando con Mulder.)
DOTT. CALDERON: Prima di tutto mi lasci dire che conosco Emily Sim, immagino che la sua collega gliel’avrà accennato. E’ la bambina più coraggiosa e sensibile con cui abbia mai avuto a che fare e mi dispiace che le sue condizioni siano peggiorate. Mi auguro che la controversia giudiziaria si risolva presto e che possa riprendere il trattamento qui. Ma mi vedo costretto a rifiutare la sua richiesta di informazioni, la terapia è sperimentale e non posso divulgarne i particolari.
MULDER: E che posso dire per convincerla?
CALDERON: (ride) Temo che ogni sforzo risulterebbe vano, nel nostro settore esistono delle regole, e non ci è permesso violarle. Vede, il mondo degli affari è un campo di battaglia, ognuno deve difendere le proprie conquiste e io non posso mettere a repentaglio le nostre scoperte che rappresentano un significativo investimento finanziario.
MULDER: Quindi è solo una perdita di tempo. La vita di una bambina di tre anni non è importante per voi.
CALDERON: No, non la metterei in questi termini, assolutamente. Senta, purtroppo non posso proprio esserle d’aiuto, mi dispiace. (si alza dalla sedia) In ogni caso, le auguro di cuore buona fortuna. (stringe la mano a Mulder)
MULDER: Grazie. (tende la mano a Calderon, ma gliela gira e lo sbatte sul tavolo. Poi inizia a prenderlo a schiaffi.) Come si sente ora? Si sente più sollevato? (lo butta a terra e lo prende a calci.) Falso bugiardo!
CALDERON: (cerca di scappare gattonando) Aiuto!
MULDER: Che cosa nascondete dietro ai vostri esperimenti, eh? (lo prende e lo sbatte contro una libreria) Chi vi ha concesso il diritto di rapire delle donne e di mutilarle per creare esseri da analizzare? Non vi interessa se Emily morirà, è solo una cavia da laboratorio per voi! (estrae la pistola e la punta al volto di Calderon) Come si sente sapendo di poter morire da un momento all’altro? (Calderon è spaventato a morte) Mi dica come aiutare Emily o giuro che l’ammazzo! (Una porta si apre ed entra una guardia di sicurezza. Mulder prende Calderon e lo getta terra. Da un calcio a qualcosa rimasto a terra, rimette la pistola nella fondina e esce dalla stanza.) Non è finita qui.
SCENA 10
ESTERNO DELLA CLINICA
(Calderon si sistema i pantaloni mentre esce a passo svelto dalla clinica. Si dirige verso la sua auto. Mulder lo segue.)
SCENA 11
OSPEDALE
(Emily sta guardando i cartoni animati alla televisione nel suo letto d’ospedale. All’esterno, dietro al vetro, Scully la sta osservando. Ha un camice verde e una mascherina sulla bocca. Un’infermiera alle sue spalle sta lavorando.)
VOCE#1: Sto guardando la televisione!
VOCE#2: Hai sentito cosa ha detto tuo padre? Corri in camera tua, lo sai che non vuole essere disturbato quando c’è la partita! Muoviti!
INFERMIERA: (rivolta a Scully) Siamo pronti.
SCULLY: (sospira) Posso restare un minuto con lei? (La donna annuisce. Scully si sistema la mascherina ed entra nella stanza di Emily.)
VOCE#2: Qualcuno ha suonato alla porta, vai tu caro?
VOCE#1: Ma neanche per sogno, sto guardando la televisione! Chiama Luis.
VOCE#2: Luis, va ad aprire.
LUIS: Va bene, mamma. Ma chi può essere?
VOCE#3: Ciao Sgorbio!
LUIS: Che sei venuto a fare qui?
VOCE#3: Ho un appuntamento con la tua sorellina!
LUIS: Mia sorella? Non è possibile!!
VOCE#3: Invece sì. Che c’è hai qualche problema?
SCULLY: Ciao. (Emily guarda con attenzione la televisione) Emily? Fra poco verrà un’infermiera e ti porterà a fare alcuni esami.
EMILY: Mamma diceva che non ne avrei fatti più.
SCULLY: Vogliamo che tu ti senta meglio. E’ a questo che servono gli esami.
SCENA 12
STANZA RAGGI X
(Emily è stesa su un lettino e sta per fare una risonanza magnetica. Il lettino entra dentro al tunnel della macchina. Scully guarda la scena da dietro al vetro.)
SCENA 13
(Calderon parcheggia il suo Land Rover sulla strada. Scende, chiude l’auto con il telecomando dell’allarme e si dirige verso una casa. Un uomo lo sta guardando attraverso le persiane. Calderon entra.)
CALDERON: E’ venuto nel mio ufficio. Sa che sono coinvolto.
(Dietro la porta c’è un altro uomo. L’uomo alla finestra vede Mulder che parcheggia e scende dall’auto.)
UOMO: Ti sei lasciato pedinare.
(L’uomo dietro la porta si avvicina a Calderon alle sue spalle, lui se ne accorge e lo guarda.)
CALDERON: (spaventato) Che cosa volete che gli dica?
UOMO: Niente.
(L’uomo dietro Calderon tira fuori uno stiletto. Lo colpisce alle spalle e lui cade a terra. L’uomo gli infila lo stiletto alla base del collo e fuoriesce del liquido verde, come quello di Emily. Entrambi gli uomini si trasformano in cloni di Calderon.)
SCENA 14
ESTERNO DELLA CASA
(Mulder sale le scale. Sta per entrare, ma poi si nasconde dietro una parete e vede Calderon uscire dalla casa e salire sulla sua auto. Mulder riscende le scale e lo insegue.)
SCENA 15
OSPEDALE
(Si vede una lastra del cranio di Emily. Al centro del cervello c’è una massa a forma di U rovesciata. Scully, il dottore e l’assistente sociale guardano il referto e parlano tra di loro.)
SCULLY: Ha idea di cosa possa essere?
DOTTORE: (scuote la testa con rammarico) Una massa neoplastica, un’infezione tumorale. L’origine sembra dovuta alla ciste posta alla base del collo. A giudicare dall’analisi del sangue e dalla velocità di sedimentazione, si sta sviluppando rapidamente.
SIG.RA CHAMBLISS: E’ un cancro?
DOTTORE: No, il cancro cresce in maniera disordinata. Questi sono canali anaerobici che seguono il percorso del sistema centrale nervoso e producono l’effetto di uccidere i tessuti circostanti privandoli dell’ossigeno. Il punto d’origine è prossimale al cervello e al sistema centrale nervoso, non esiste punto peggiore.
(Uno dei cloni di Calderon sta camminando velocemente nel corridoio. Supera la stanza dov’è si trovano i tre.)
SCULLY: Può somministrarle degli antivirali?
DOTTORE: Le ho applicato una flebo per alzare la pressione, le ho somministrato steroidi per via endovenosa sperando di circoscrivere l’infiammazione. Si potrebbe tentare una radioterapia.
SCULLY: Lo sconsiglierei, il sistema immunitario è troppo debole.
SIG.RA CHAMBLISS: Ci deve essere un modo. Scusate, ma il dottor Calderon è stato interpellato?
SCENA 16
STANZA DI EMILY
(Emily sta dormendo. Il clone di Calderon si avvicina al letto. Ha in mano una siringa che contiene del liquido verde. Lo inietta a Emily. Scully sta camminando mentre vede Calderon uscire di fretta dalla stanza di Emily.)
SCULLY: Dottor Calderon! (Scully corre nella stanza di Emily e la vede stesa a pancia in giù. Va nel corridoio e chiama un’infermiera.) Avverta il dottor Bennet e chiami la polizia!
INFERMIERA: Il dottor Bennet in isolamento, dottor Bennet in isolamento.
( Nella versione originale, il medico si chiama dottor Vinet.)
(Scully vede Calderon uscire e corre verso di lui.)
SCULLY: (estraendo la pistola) Fermo! Dottor Calderon! FBI! Fermate quell’uomo! (Un infermiere lo ferma. Scully si avvicina, lo gira, ma non è Calderon.)
SCENA 17
PRANGEN FARMACEUTICI
7:02 PM
(Calderon scende dall’auto e la chiude. Entra nell’edificio. Mulder parcheggia e lo guarda entrare. Il suo telefono suona.)
MULDER: Sì?
SCULLY: Mulder dove sei?
MULDER: Sto seguendo il dottor Calderon.
SCULLY: Ma che stai dicendo? Non è possibile! L’ho appena visto e mi è sfuggito per un pelo.
MULDER: Dove?
SCULLY: Qui in ospedale, è entrato nella stanza di Emily. A prima vista sembra che le abbia iniettato qualcosa. (nella stanza di Emily si vede il dottore che sta visitando la bambina)
MULDER: E come sta ora?
SCULLY: Bene, ma per sicurezza le faremo un tossicologico. (Scully va nel corridoio, vede degli uomini venire verso di lei e fa loro un cenno.)
MULDER: Qualunque cosa le abbia iniettato non credo che volesse farle del male.
SCULLY: Scusa come sarebbe a dire?
MULDER: Secondo me è venuto lì per cercare di curarla.
SCULLY: Mulder non ti seguo più, che senso ha rifiutarci il suo aiuto per poi curarla di nascosto?
(Gli uomini che stavano arrivando sono due poliziotti e il detective Kresge, che ora è dietro di lei.)
MULDER: Era un bluff. Quella gente ha un’infinità di ottime ragioni per mantenerla in vita, ora scusa ti chiamo più tardi. (Mulder mette giù il telefono, Scully pure. Poi si volta verso Kresge.)
SCULLY: (rivolta a Kresge) Buonasera.
KRESGE: Buon anno, agente.
SCULLY: Grazie per essere venuto.
KRESGE: Lascerò due uomini davanti alla porta.
SCULLY: Credo che non sarà più necessario.
KRESGE: Ne è sicura? In fondo Calderon potrebbe tornare.
SCULLY: Secondo il mio collega voleva aiutarla, è per questo che è venuto qui.
KRESGE: Non riesco a capire. Al telefono mi ha detto che Calderon è implicato nella morte dei coniugi Sim.
SCULLY: La madre di Emily era contraria alle sperimentazioni e lo sono anch’io, forse è questo che lo ha indotto a uscire allo scoperto. A quanto pare quella gente non esita a eliminare chiunque crei ostacoli, ma Emily è fondamentale per portare avanti i test.
SCENA 18
(E’ notte. Mulder parcheggia e si dirige verso la casa in cui in precedenza si era recato Calderon. Sale le scale, apre la porta ed entra. Sente delle voci. Va verso una stanza dove sono riunite delle persone anziane che stanno guardando la tv. Mulder si volta e vede scritto su una porta “A. Fugazzi”. Bussa ed entra. Trova una donna seduta su una sedia a rotelle che sta guardando la televisione.)
ANNA: Cosa vuole?
MULDER: Anna Fugazzi?
ANNA: Sì.
MULDER: Lei si chiama Anna Fugazzi?
ANNA: Sì. E lei è il nuovo medico?
MULDER: No, temo di no. E’ veramente il suo nome?
ANNA: Sì, sono 71 anni che lo porto. Come ha fatto a trovarmi?
MULDER: Beh, me lo chiedo anch’io.
SCENA 19
OSPEDALE
(Si vedono i raggi X di Emily, ma c’è qualcosa che non va.)
SCULLY: Ma come sarebbe? Un’ora fa ha detto che era in netto miglioramento.
DOTTORE: E’ vero. La febbre era scesa e i segni vitali si stavano normalizzando, ma da queste lastre risulta evidente che la massa sta continuando ad allargarsi e nelle braccia si è avviato un processo necrotico dei tessuti.
SCULLY: La sta uccidendo.
DOTTORE: Qualunque cosa sia, è probabile che fosse già presente nel corpo in quantità ridotta. In parole povere più cresce, più neutralizza le sue difese. Comunque non soffre, ed è già un miracolo.
(Il dottore se ne va. Scully rimane immobile, affranta dal dolore. Nella stanza entra l’assistente sociale.)
SIG.RA CHAMBLISS: Ho aggiornato la corte sugli sviluppi del caso. Il giudice è contrariato. Non ha gradito affatto la sua intromissione nelle questioni della bambina. Tra l’altro non mostra segni di miglioramento.
SCULLY: Signora Chambliss, dimentica che sono un medico. Tutte le decisioni che ho preso, sono ragionevoli e giuste.
SIG.RA CHAMBLISS: Dalla relazione in nostro possesso si evince che il trattamento del dottor Calderon stava dando ottimi risultati.
SCULLY: No, non è vero. L’iniezione che il dottor Calderon le ha praticato la sta uccidendo lentamente.
SIG.RA CHAMBLISS: Agente Scully, mi lasci esprimere un giudizio, e la prego di non prenderlo in modo sbagliato. E’ mia convinzione che in questo momento lei non abbia la lucidità per fornire un parere professionale.
SCULLY: Sta insinuando che io non abbia a cuore la salute di Emily? Crede che io stia creando ostacoli per la sua sopravvivenza?
SIG.RA CHAMBLISS: Dico solo che i dati in nostro possesso sono discrepanti, e io devo fare il mio lavoro. Non spetta a me prendere una decisione, ma non è neanche compito suo, non dispone dell’autorità per ingerire nel futuro di Emily.
SCULLY: Se la pensa davvero così, faccia pure emettere un ordine del giudice. Ma se fra gli scopi della sua professione è compresa la salvaguardia dei minori, le consiglio di far capire alle autorità competenti che se costringeranno Emily a lasciare questo ospedale, contribuiranno a peggiorare il suo stato di salute. E per quanto mi riguarda riterrò tutti voi pienamente responsabili!
SIG.RA CHAMBLISS: Come posso convincerli a lasciarla qui?
SCULLY: Ancora non ne ho idea, ma glielo farò sapere.
(Scully esce dalla stanza molto scossa.)
SCENA 20
UFFICIO DEI LONE GUNMEN
(Frohike sta digitando sulla tastiera del computer.)
FROHIKE: Christina Sherman ha partorito una bambina il 25 settembre del 1994.
MULDER: (è alla casa di cura con una lista di persone in mano mentre è al telefono con Frohike) Gretchen Miller?
FROHIKE: Ha avuto un maschietto, il 18 marzo del ‘96.
MULDER: Evelyn Burmeister?
FROHIKE: (digita il nome sul computer) Burmeister Evelyn... Anche per lei un bel maschietto. 21 giugno del ’94.
MULDER: Bel colpo, 8 su 8.
FROHIKE: Dove sei? In un centro adozioni?
MULDER: No, in un reparto maternità.
FROHIKE: Davvero? Ci sono belle donne in giro?
MULDER: Eh altroché, è pieno di top model. Hai dimestichezza con i farmaci?
FROHIKE: Quelli per curarsi o quelli per sballarsi?
MULDER: Ho notato che tutte le donne hanno due identiche prescrizioni in comune. La prima è abbreviata, PMZ200, la seconda Durtab.
FROHIKE: Estrogeno e progesterone.
MULDER: Ormoni.
FROHIKE: C’è qualcosa che non quadra però. Durante la gestazione se ne producono in abbondanza che senso ha rincarare la dose? (Anna entra nella stanza spingendo la sua carrozzina)
MULDER: Se fossi qui lo capiresti. (riattacca il telefono) Anna, ricorda se è mai venuta a visitarla un certo dottor Calderon?
ANNA: Sì, certo. Sa dove si trova adesso?
MULDER: No, no lo sto cercando.
ANNA: E’ un bel po’ che l’aspetto. Avrei dovuto iniziare il mio sonnellino di bellezza.
MULDER: Sonnellino di bellezza? Di che si tratta?
ANNA: Il dottore mi ha assicurato che la mia pelle tornerà giovane.
SCENA 21
OSPEDALE
(Emily è su un lettino mobile e sta entrando in una camera iperbarica. E’ visibilmente spaventata. Scully è fuori, la guarda da un vetro e parla con lei attraverso un interfono.)
SCULLY: Tutto bene, Emily? (la bambina annuisce) Perfetto. Resterò tutto il tempo accanto a te (la bambina annuisce di nuovo) Ora aggiungeremo dell’aria, dimmelo subito se le orecchie cominciano a farti male. (Scully fa un cenno al tecnico che procede ad aggiungere aria nella camera iperbarica. Arrivano fino a 200. Emily inizia ad agitarsi.) Stai bene, tesoro? (Emily scuote la testa e inizia a piangere) Fermi tutto! (Scully guarda dal finestrino in alto della camera e vede le vene delle braccia di Emily che sono gonfie e in rilievo) Normalizzi la pressione!
TECNICO: Devo farlo gradualmente.
SCULLY: Non agitarti, Emily. Ti tiriamo fuori di lì più in fretta possibile. Sta calma.
SCENA 22
(All’interno del ricovero, Mulder cammina in una stanza buia. Ci sono dei letti circondati da tende di plastica dove alcune donne anziane stanno dormendo. Mulder si avvicina ad una di loro e guarda nella sacca della flebo. C’è scritto che il medico è il dottor Calderon. Sul bracciale della donna c’è scritto Charmaine Villard. Esce dalle tende di plastica e vede un refrigeratore con all’interno una grande scatola di metallo. Apre il refrigeratore, tira fuori la scatola, la mette su un tavolo e la apre. Dentro ci sono dei fogli, sembrano analisi del sangue. In fondo alla pagina vede il nome “Scully D.”. Estrae un contenitore e dentro ad un liquido verde c’è un feto umano. Mulder si accorge che è vivo quando il feto muove le gambe.)
(Mulder apre un’altra scatola e dentro vi trova delle fiale contenenti del liquido verde. Sente il rumore di un auto avvicinarsi. Ripone le fiale e va verso la finestra. Vede Calderon scendere dalla sua auto e, come sempre, chiuderla con un click del telecomando. Va verso l’edificio. Mulder prende velocemente un paio di fiale, chiude il refrigeratore ed esce dalla stanza.)
SCENA 23
CORRIDOIO
(Mulder sta camminando velocemente nel corridoio e una mano gli punta una pistola alla testa. Lui si ferma.)
KRESGE: Muova un muscolo e l’ammazzo. Le mani bene in vista. (Mulder alza le mani. In una tiene le fialette) Cos’è quella roba? Me la dia lentamente. (Mulder gli passa le fiale.) Ora contro il muro. Allarghi le gambe.
MULDER: Lei chi è?
KRESGE: Detective Kresge, polizia di San Diego.
MULDER: Sono l’agente speciale Mulder. Lavoro per l’FBI. (Una porta si apre ed entra Calderon) Punti la pistola contro quell’uomo è pericoloso!
KRESGE: (puntando la pistola verso Calderon) Fermo non si muova! (Calderon continua ad avanzare verso di loro)
MULDER: Venga via con me! (Kresge lascia andare le fiale per terra e continua a puntare la sua arma verso Calderon) Metta via la pistola! Dobbiamo andarcene!
KRESGE: (rivolto a Calderon) Se fa un altro passo sparo!
(Mulder raccoglie una fialetta da terra mentre cerca di scappare. Calderon afferra Kresge per il braccio e lo scaraventa a terra. Calderon avanza verso Mulder. Kresge riprende in mano l’arma.)
MULDER: No, Kresge!
KRESGE: Si fermi immediatamente!
MULDER: No, non spari Kresge!!!
(Kresge spara due colpi. I proiettili colpiscono Calderon, ma dai fori sul suo petto fuoriesce del liquido verde. Calderon si volta verso Kresge che continua ad impugnare la pistola, ma viene accecato dal sangue tossico di Calderon. Kresge cade a terra gridando dal dolore e strofinandosi gli occhi.)
(Una volta all’esterno dell’edificio, Mulder prende il cellulare e chiama il 911.)
MULDER: Sono un agente dell’FBI. C’è un’emergenza in corso, ho bisogno subito di rinforzi e di un’ambulanza.
(All’interno, il clone di Calderon prende Kresge per le spalle e lo osserva, prima di trasformarsi in lui.)
(All’esterno, Mulder è ancora al telefono.)
MULDER: Non lo so dove mi trovo.
KRESGE (CLONE): (esce dall’edificio e scende le scale verso Mulder) Mulder? L’ho sistemato!
MULDER: Dov’è la sua pistola?
KRESGE (CLONE): Dentro, sul pavimento. Gli ho messo le manette.
MULDER: Ho in linea la centrale, hanno bisogno dell’indirizzo.
KRESGE (CLONE): Me ne occupo io, lei pensi a sorvegliarlo.
MULDER: (al telefono) Il detective Kresge vi darà per radio la nostra posizione. (Mulder torna verso l’edificio. Il clone di Kresge va verso la sua auto. Mulder sente il suono del telecomando dell’auto e vede Kresge che sale sulla Land Rover di Calderon.)
SCENA 24
OSPEDALE
(Emily sta dormendo nel suo letto d’ospedale. Scully, affranta dal dolore, la guarda dall’esterno del vetro. Entra Mulder.)
SCULLY: E’ appena entrata in coma. (Mulder sta per dirle qualcosa) Non preoccuparti per me. Ormai mi sono rassegnata.
MULDER: Forse una cura esiste.
SCULLY: Non importa. La farei solo soffrire.
MULDER: Ne sei sicura?
SCULLY: E’ venuta al mondo per essere utilizzata come cavia, non per un atto d’amore.
MULDER: Sì, hai ragione. E’ solo un numero su un tabulato.
SCULLY: Voglio darle la pace che merita. Avevi ragione, è un miracolo che non si sarebbe dovuto avverare.
MULDER: Resto qui con te.
SCULLY: Sei gentile, ma preferisco di no.
(I due si guardano, Mulder annuisce ed esce dalla stanza.)
(Mentre Mulder sta camminando nel corridoio, prende dalla tasca la fialetta con il liquido verde. Si ferma un attimo a pensare, ma alla fine la rimette in tasca e se ne va.)
(Scully entra nella stanza di Emily e si avvicina al suo letto. Le accarezza la fronte, si stende nel letto accanto a lei e la abbraccia.)
SCENA 25
CHIESA
(Nella chiesa vediamo un vetro raffigurante Maria mentre tiene in braccio il Bambin Gesù. Scully siede in una panca. La gente le passa accanto, ma lei ha lo sguardo basso, distrutta dal dolore. Una mano le si posa sulla spalla. E’ sua madre.)
MARGARETH: Andiamo?
SCULLY: Mi farò dare un passaggio da Mulder. (Si alza e abbraccia sua madre. Subito dopo abbraccia Bill. Dietro a lui c’è Tara, con in braccio il suo bambino. Scully le sorride e bacia il bambino sulla fronte) Benvenuto, Matthew. (Poi bacia sua cognata.)
TARA: Ti aspettiamo a casa.
SCULLY: Va bene.
(Anche la signora Chambliss va da Scully, le mette una mano sul braccio e se ne va. Scully rimane immobile. Dietro di lei c’è una piccola bara bianca. In quell’istante entra Mulder che posa un mazzo di fiori bianchi sulla bara di Emily.)
MULDER: Ciao.
SCULLY: Come si fa a creare una vita che non troverà la pace finché non si spegnerà?
MULDER: Non lo so. Ma tu hai potuto conoscerla e hai avuto la possibilità di amarla. E’ questo il miracolo che si è avverato.
SCULLY: E’ stata lei a trovarmi.
MULDER: Vivrà per sempre dentro di te.
SCULLY: Come sta il detective Kresge?
MULDER: Eh, un po’ meglio, ha ripreso conoscenza.
SCULLY: E l’uomo che l’ha ridotto così?
MULDER: Nessuna traccia, l’ospizio è stato ripulito. E tutte le degenti sono state trasferite. Inoltre alla Prangen nessuno era a conoscenza della sperimentazione di Calderon, ho verificato.
SCULLY: La prova del loro passaggio è là dentro.
(Scully si avvicina alla bara e rimane a guardarla. Scosta il mazzo di fiori di Mulder. Mulder si volta e guarda nella direzione opposta mentre Scully apre la bara. All’interno trova della sabbia e la sua catenina con la croce. Mulder si gira di nuovo verso di lei. Scully prende in mano la catenina, la solleva verso il suo volto e chiude gli occhi.)
Trascrizione effettuata da DanaScully
DESERTO
(Scully sta camminando da sola tra le dune di un deserto. E’ un sogno. Il vento soffia forte. I suoi vestiti ed i suoi capelli volano trasportati dal vento.)
SCULLY: Tutto inizia e finisce allo stesso modo. Nel nulla. Un incubo scaturito dai timori più profondi mi coglie alla sprovvista, indifesa. Immagini lontane, sepolte nel passato, mi esplodono negli occhi. L’anima indomita, che altri hanno sfiorato, ma mai posseduto, naviga lungo una rotta tracciata da una mano invisibile. Il viaggio prosegue, oppresso dallo spettro del mio passato che sembra riflettersi su di me e proseguirà finché non raggiungerò la meta e affronterò quella verità che non posso più negare. (Scully raccoglie dalla sabbia la sua catenina con la croce) Sola, come sempre. (Il suo volto si trasforma lentamente in sabbia e viene portato via dal vento)
SIGLA
SCENA 2
CONTEA DI SAN DIEGO
CENTRO PERL’INFANZIA
(Fuori dal centro, una donna sta accompagnando dei bambini. Mulder arriva e le si avvicina.)
MULDER: Mi scusi. Cerco il reparto “Cure Speciali”.
DONNA: (indicando) Lì dentro, la seconda porta.
MULDER: Grazie.
(Mulder supera i ragazzini e arriva alla porta d’ingresso.)
SCENA 3
(Mulder entra e vede Scully ed Emily sedute sul pavimento. Emily sta colorando e Scully la guarda. Non vorrebbe interromperle, ma Scully lo vede. Lui le sorride e si avvicina.)
SCULLY: (rivolta ad Emily) Sei bravissima. (Mulder si avvicina a loro) Emily? Ti voglio presentare un amico. Si chiama Fox Mulder. Ti ho parlato di lui, ricordi?
EMILY: (annuendo) Mh-Mh.
MULDER: (si china verso la bambina e alza la mano in segno di saluto) Ciao.
SCULLY: (rivolta a Mulder) E’ timida, si vergogna.
MULDER: (sorride) Cosa stai colorando?
EMILY: Una patata.
MULDER: Hai mai visto Mister Patata in tv? Fa sempre così. (Mulder fa una goffa imitazione di Mr. Patata ed Emily sorride) Eh? (Mulder sorride e Emily annuisce col capo. Mulder nota la croce di Scully al collo della bambina.)
SCULLY: Torno fra un momento, va bene? (Scully si alza e lei e Mulder si allontanano dalla bambina per parlare) Grazie per essere venuto. Che c’è, sputa il rospo.
MULDER: Ho trovato la madre surrogata di Emily. Frohike si è inserito nel database dei servizi sociali californiani forzando la password.
SCULLY: Sai il nome?
MULDER: Sì. Dai documenti risulta Anna Fugazzi.
SCULLY: Fugazzi.
MULDER: Un nome suggestivo, ma suona falso.
SCULLY: Scusa non capisco, perché falsificare i documenti?
MULDER: Perché non esistono documenti veri. Il modo in cui Emily è venuta al mondo, non è registrabile.
SCULLY: Un momento, secondo te com’è nata?
MULDER: Strano che non te lo sia ancora chiesto.
SCULLY: Mulder, qualcuno... qualcuno deve averla partorita, non capisco perché...
MULDER: Io so solo che qualcuno ha dimostrato di essere pronto a tutto per proteggerla, per proteggere l’investimento.
SCULLY: Posso proteggerla anch’io.
MULDER: Forse, ma chi proteggerà te? Hai visto con i tuoi occhi che fine hanno fatto i suoi genitori adottivi.
SCULLY: Lo so, è rischioso, me ne rendo conto perfettamente, ma so anche che a questo punto è l’unica cosa giusta da fare.
(Un’assistente sociale si avvicina a Emily.)
SIG.RA CHAMBLISS: Emily. (si china vicino a lei)
MULDER: Perché non mi hai chiamato subito?
SCULLY: Perché mi sembrava incredibile, ma adesso ho bisogno di una tua testimonianza a mio favore davanti al giudice.
MULDER: Avrei dovuto rifiutare. Forse era l’unico modo per non mettere a rischio la tua vita.
SCULLY: Allora perché hai accettato?
MULDER: Perché so qualcosa che non ti ho mai detto. Qualcosa che useranno senza scrupoli per impedire che ti venga affidata la custodia. Non hanno importanza i tuoi sentimenti verso di lei. E’ un miracolo che non si sarebbe mai dovuto avverare, Scully.
SCENA 4
CORTE DI GIUSTIZIA DI SAN DIEGO
(Mulder è seduto in corridoio, mangiando semi di girasole. La signora Scully, Bill e Tara escono da una porta.)
BILL: (seccato, si rivolge a Mulder) Tocca a lei.
(Mulder va verso la porta ed entra. Bill lo guarda con un’espressione di collera.)
UOMO: Agente Mulder, mi faccia capire. La sigla FBI significa forse Falsi Bugiardi e Ipocriti? (Mulder sorride) Vuole farmi credere che la sua collega, e una dozzina di donne di Allentown in Pennsylvania, sono state rapite da un manipolo di misteriosi funzionari governativi?
MULDER: Scully è sparita per un mese, è ben documentato nel suo file.
UOMO: E lei ha scoperto che durante questo periodo, fu sottoposta a una serie di esperimenti che prevedevano, sono parole sue, l’espianto delle sue uova.
MULDER: Esatto. Espianto totale. (Scully ascolta scioccata.)
UOMO: E’ una cosa fattibile?
MULDER: Ritengo di sì, senza alcun dubbio. E ritengo che Emily Sim sia nata a seguito a uno di questi esperimenti.
UOMO: E anche questo è fattibile?
MULDER: Direi di sì, visto che l’agente Scully non è mai rimasta incinta, un esame ginecologico può confermarlo.
UOMO: Vede... in circostanze normali, questo caso sarebbe estremamente semplice. Ma con la sua testimonianza sta assumendo contorni degni di un romanzo di Michael Crichton.
MULDER: Le ho rivelato questa informazione perché temevo che potesse apprenderla da altre fonti che avrebbero deliberatamente omesso i dettagli più importanti.
UOMO: Io però continuo a non capire. Le sembra sensato rapire l’agente Scully per mettere al mondo un essere da dare poi in adozione?
MULDER: No, ma resta il fatto che Scully è a tutti gli effetti la madre di Emily.
UOMO: In ambito giuridico non direi.
MULDER: Può forse addurre precedenti giuridici a sostegno? Vorrei vederli. Scully ha scoperto da poco che non potrà mai avere figli e nessuno le ha detto perché. Comunque siano andate le cose, è scientificamente dimostrato che la bambina possiede il suo patrimonio genetico quindi ritengo che nessuno possa arrogarsi il diritto di negarle la custodia di sua figlia.
SCENA 5
CASA DI BILL
10:16 PM
(Mulder è seduto sul divano e sta sistemando una statuetta del presepe. Scully scende le scale e lo raggiunge.)
SCULLY: Ultimamente ci vorrebbe una gru per mettere mia cognata a letto.
MULDER: Quando dovrebbe essere?
SCULLY: Due settimane fa. (Scully si siede sul divano, accanto a Mulder.) Perché non me l’hai detto, Mulder?
MULDER: Non volevo che lo sapessi così. Stavo cercando un modo migliore.
SCULLY: Perché hanno scelto me?
MULDER: So solo che stavano conducendo degli esperimenti genetici, che stavano creando dei bambini.
SCULLY: A che scopo? Chi c’è nell’ombra?
MULDER: Sono tutte domande senza risposta.
(Il telefono suona e Scully va a rispondere.)
SCULLY: Pronto? (nessuna risposta) Pronto? (ancora nessuna risposta, Scully guarda Mulder che tira fuori il suo cellulare) C’è qualcuno in linea?
MULDER: (bisbigliando al cellulare) Mi rintracci una chiamata. Il numero ricevente è 555-0380.
SCULLY: Mulder, è solo...
MULDER: (rivolto a Scully) No, non attaccare. (parlando al cellulare) Sì, grazie. (rivolto a Scully) L’ha rintracciata. Viene dal giardino di infanzia.
SCENA 6
CONTEA DI SAN DIEGO
CENTRO PER L’INFANZIA
(Si sente bussare ad una porta. Una donna scende le scale di corsa e va ad aprire. Sono Mulder e Scully.)
DONNA: C’è un’emergenza?
MULDER: E’ venuto qualcuno nell’ultima mezz’ora?
DONNA: No. Ma che succede?
(Salgono tutti le scale. Entrano nella stanza dove dormono le bambine. Emily sta dormendo nel suo letto. Scully però nota qualcosa di strano e accende la luce sul comodino. La bambina è tutta sudata. Scully le tocca la fronte.)
SCULLY: Ha la febbre altissima.
DONNA: Chiamo subito un’ambulanza.
(Mulder prende in braccio la bambina e nota qualcosa sul suo collo.)
MULDER: Scully? Ha qualcosa sul collo.
SCULLY: (le scosta i capelli) Oh mio Dio... (vede un escrescenza di colore verde.)
SCENA 7
OSPEDALE
(Emily è stesa su un lettino e il medico la sta visitando.)
DOTTORE: (rivolto a Emily) Fatto. Visto che non ti ho fatto male? Adesso starai meglio.
(Scully sta guardando preoccupata dall’altra parte del vetro e Mulder è al telefono.)
MULDER: Sì, d’accordo riferirò. (Va verso Scully) Ho parlato con l’assistente sociale, non ha rintracciato il medico di Emily.
(Il medico esce dalla stanza.)
DOTTORE: Buonasera.
SCULLY: Come sta?
DOTTORE: Le ho avviato una soluzione salina per reidratarla, aveva la febbre alta, oltre i 40. Siete arrivati appena in tempo.
SCULLY: Quale può essere la causa?
DOTTORE: Direi un’infezione, probabilmente dovuta alla ciste sul collo.
MULDER: Di che natura è?
DOTTORE: Non lo so, ma ho richiesto una biopsia, la effettueranno tra poco. Voi siete i genitori?
SCULLY: Io sono la madre.
DOTTORE: Ah, bene. Qual è lo stato di salute della bambina?
SCULLY: Ah ecco, so che era in cura per un’anemia.
DOTTORE: Di che genere?
SCULLY: Non lo so con precisione, un raro tipo di anemia emolitica autoimmune. Il trattamento è sperimentale.
DOTTORE: Chi è il suo medico?
SCULLY: Si chiama Calderon.
DOTTORE: Non lo conosco.
(Mulder sta guardando dal vetro all’interno della stanza dove una dottoressa si accinge a effettuare la biopsia ad Emily.)
DOTTORESSA: Emily, devi girarti di lato per favore.
(La donna disinfetta la ciste, poi prende un bisturi e sta per incidere, quando Mulder le urla dalla finestra.)
MULDER: Aspetti! Non incida si fermi! (Ma la donna ormai ha inciso) Si allontani dalla bambina! Vada via, si allontani! Si allontani!
DOTTORE: Mi lasci entrare!
MULDER: No, è pericoloso!
DOTTORE: Mi lasci entrare le dico, è diventato matto?
MULDER: Fermo! Fermo. Ormai è troppo tardi!
(Dalla ferita della bambina inizia ad uscire una strana sostanza verde. La donna si sente male, si porta le mani agli occhi. Emily si alza dal lettino e la guarda. Scully sconvolta assiste alla scena da dietro al vetro assieme a Mulder e al dottore. Dal collo di Emily esce una sostanza di colore verde.)
SCENA 8
REPARTO DI QUARANTENA
7:31 AM
(Emily sta dormendo nel suo letto e Scully la guarda all'esterno di un vetro. Entra Mulder.)
MULDER: Dorme ancora?
SCULLY: L’hanno messa sotto sedativi.
MULDER: La dottoressa è ancora priva di conoscenza.
SCULLY: Come lo sapevi?
MULDER: Ho pensato che, considerata la sua origine, potesse avere la stessa struttura chimica che abbiamo osservato in casi analoghi. Come pronto soccorso ho fatto praticare alla dottoressa un trattamento crioterapico.
SCULLY: Ora che facciamo? (Mulder scuote la testa) Emily è una vittima innocente. Dobbiamo trovare un modo per aiutarla o resterà per sempre una cavia da laboratorio. Fino a pochi giorni fa stava bene.
MULDER: Perché era tenuta sotto controllo.
(Entra il medico.)
DOTTORE: Ehm, scusate se vi interrompo, con tutto quello che è successo sono un po’ confuso. Il medico che ha in cura Emily, il dottor Calderon, ha rifiutato di trasmetterci la cartella medica.
SCULLY: Non può rifiutarsi. Qui c’è in gioco la vita della bambina!
DOTTORE: Lui ha sottolineato che sarà lei a metterla in pericolo se causerà l’interruzione della terapia in corso.
SCULLY: Ma questa è una violazione etica!
DOTTORE: Ha detto che la bambina è inserita in un programma sperimentale di cui lei è a conoscenza. (Scully guarda Mulder) Inoltre nega che lei abbia autorità sulla piccola.
SCULLY: Non mi interessa, io voglio restare accanto a Emily.
DOTTORE: Non spetta a me deciderlo.
MULDER: Ma non spetta neanche al dottor Calderon.
SCENA 9
PRANGEN FARMACEUTICI
(Il dottor Calderon è seduto nel suo ufficio e sta parlando con Mulder.)
DOTT. CALDERON: Prima di tutto mi lasci dire che conosco Emily Sim, immagino che la sua collega gliel’avrà accennato. E’ la bambina più coraggiosa e sensibile con cui abbia mai avuto a che fare e mi dispiace che le sue condizioni siano peggiorate. Mi auguro che la controversia giudiziaria si risolva presto e che possa riprendere il trattamento qui. Ma mi vedo costretto a rifiutare la sua richiesta di informazioni, la terapia è sperimentale e non posso divulgarne i particolari.
MULDER: E che posso dire per convincerla?
CALDERON: (ride) Temo che ogni sforzo risulterebbe vano, nel nostro settore esistono delle regole, e non ci è permesso violarle. Vede, il mondo degli affari è un campo di battaglia, ognuno deve difendere le proprie conquiste e io non posso mettere a repentaglio le nostre scoperte che rappresentano un significativo investimento finanziario.
MULDER: Quindi è solo una perdita di tempo. La vita di una bambina di tre anni non è importante per voi.
CALDERON: No, non la metterei in questi termini, assolutamente. Senta, purtroppo non posso proprio esserle d’aiuto, mi dispiace. (si alza dalla sedia) In ogni caso, le auguro di cuore buona fortuna. (stringe la mano a Mulder)
MULDER: Grazie. (tende la mano a Calderon, ma gliela gira e lo sbatte sul tavolo. Poi inizia a prenderlo a schiaffi.) Come si sente ora? Si sente più sollevato? (lo butta a terra e lo prende a calci.) Falso bugiardo!
CALDERON: (cerca di scappare gattonando) Aiuto!
MULDER: Che cosa nascondete dietro ai vostri esperimenti, eh? (lo prende e lo sbatte contro una libreria) Chi vi ha concesso il diritto di rapire delle donne e di mutilarle per creare esseri da analizzare? Non vi interessa se Emily morirà, è solo una cavia da laboratorio per voi! (estrae la pistola e la punta al volto di Calderon) Come si sente sapendo di poter morire da un momento all’altro? (Calderon è spaventato a morte) Mi dica come aiutare Emily o giuro che l’ammazzo! (Una porta si apre ed entra una guardia di sicurezza. Mulder prende Calderon e lo getta terra. Da un calcio a qualcosa rimasto a terra, rimette la pistola nella fondina e esce dalla stanza.) Non è finita qui.
SCENA 10
ESTERNO DELLA CLINICA
(Calderon si sistema i pantaloni mentre esce a passo svelto dalla clinica. Si dirige verso la sua auto. Mulder lo segue.)
SCENA 11
OSPEDALE
(Emily sta guardando i cartoni animati alla televisione nel suo letto d’ospedale. All’esterno, dietro al vetro, Scully la sta osservando. Ha un camice verde e una mascherina sulla bocca. Un’infermiera alle sue spalle sta lavorando.)
VOCE#1: Sto guardando la televisione!
VOCE#2: Hai sentito cosa ha detto tuo padre? Corri in camera tua, lo sai che non vuole essere disturbato quando c’è la partita! Muoviti!
INFERMIERA: (rivolta a Scully) Siamo pronti.
SCULLY: (sospira) Posso restare un minuto con lei? (La donna annuisce. Scully si sistema la mascherina ed entra nella stanza di Emily.)
VOCE#2: Qualcuno ha suonato alla porta, vai tu caro?
VOCE#1: Ma neanche per sogno, sto guardando la televisione! Chiama Luis.
VOCE#2: Luis, va ad aprire.
LUIS: Va bene, mamma. Ma chi può essere?
VOCE#3: Ciao Sgorbio!
LUIS: Che sei venuto a fare qui?
VOCE#3: Ho un appuntamento con la tua sorellina!
LUIS: Mia sorella? Non è possibile!!
VOCE#3: Invece sì. Che c’è hai qualche problema?
SCULLY: Ciao. (Emily guarda con attenzione la televisione) Emily? Fra poco verrà un’infermiera e ti porterà a fare alcuni esami.
EMILY: Mamma diceva che non ne avrei fatti più.
SCULLY: Vogliamo che tu ti senta meglio. E’ a questo che servono gli esami.
SCENA 12
STANZA RAGGI X
(Emily è stesa su un lettino e sta per fare una risonanza magnetica. Il lettino entra dentro al tunnel della macchina. Scully guarda la scena da dietro al vetro.)
SCENA 13
(Calderon parcheggia il suo Land Rover sulla strada. Scende, chiude l’auto con il telecomando dell’allarme e si dirige verso una casa. Un uomo lo sta guardando attraverso le persiane. Calderon entra.)
CALDERON: E’ venuto nel mio ufficio. Sa che sono coinvolto.
(Dietro la porta c’è un altro uomo. L’uomo alla finestra vede Mulder che parcheggia e scende dall’auto.)
UOMO: Ti sei lasciato pedinare.
(L’uomo dietro la porta si avvicina a Calderon alle sue spalle, lui se ne accorge e lo guarda.)
CALDERON: (spaventato) Che cosa volete che gli dica?
UOMO: Niente.
(L’uomo dietro Calderon tira fuori uno stiletto. Lo colpisce alle spalle e lui cade a terra. L’uomo gli infila lo stiletto alla base del collo e fuoriesce del liquido verde, come quello di Emily. Entrambi gli uomini si trasformano in cloni di Calderon.)
SCENA 14
ESTERNO DELLA CASA
(Mulder sale le scale. Sta per entrare, ma poi si nasconde dietro una parete e vede Calderon uscire dalla casa e salire sulla sua auto. Mulder riscende le scale e lo insegue.)
SCENA 15
OSPEDALE
(Si vede una lastra del cranio di Emily. Al centro del cervello c’è una massa a forma di U rovesciata. Scully, il dottore e l’assistente sociale guardano il referto e parlano tra di loro.)
SCULLY: Ha idea di cosa possa essere?
DOTTORE: (scuote la testa con rammarico) Una massa neoplastica, un’infezione tumorale. L’origine sembra dovuta alla ciste posta alla base del collo. A giudicare dall’analisi del sangue e dalla velocità di sedimentazione, si sta sviluppando rapidamente.
SIG.RA CHAMBLISS: E’ un cancro?
DOTTORE: No, il cancro cresce in maniera disordinata. Questi sono canali anaerobici che seguono il percorso del sistema centrale nervoso e producono l’effetto di uccidere i tessuti circostanti privandoli dell’ossigeno. Il punto d’origine è prossimale al cervello e al sistema centrale nervoso, non esiste punto peggiore.
(Uno dei cloni di Calderon sta camminando velocemente nel corridoio. Supera la stanza dov’è si trovano i tre.)
SCULLY: Può somministrarle degli antivirali?
DOTTORE: Le ho applicato una flebo per alzare la pressione, le ho somministrato steroidi per via endovenosa sperando di circoscrivere l’infiammazione. Si potrebbe tentare una radioterapia.
SCULLY: Lo sconsiglierei, il sistema immunitario è troppo debole.
SIG.RA CHAMBLISS: Ci deve essere un modo. Scusate, ma il dottor Calderon è stato interpellato?
SCENA 16
STANZA DI EMILY
(Emily sta dormendo. Il clone di Calderon si avvicina al letto. Ha in mano una siringa che contiene del liquido verde. Lo inietta a Emily. Scully sta camminando mentre vede Calderon uscire di fretta dalla stanza di Emily.)
SCULLY: Dottor Calderon! (Scully corre nella stanza di Emily e la vede stesa a pancia in giù. Va nel corridoio e chiama un’infermiera.) Avverta il dottor Bennet e chiami la polizia!
INFERMIERA: Il dottor Bennet in isolamento, dottor Bennet in isolamento.
( Nella versione originale, il medico si chiama dottor Vinet.)
(Scully vede Calderon uscire e corre verso di lui.)
SCULLY: (estraendo la pistola) Fermo! Dottor Calderon! FBI! Fermate quell’uomo! (Un infermiere lo ferma. Scully si avvicina, lo gira, ma non è Calderon.)
SCENA 17
PRANGEN FARMACEUTICI
7:02 PM
(Calderon scende dall’auto e la chiude. Entra nell’edificio. Mulder parcheggia e lo guarda entrare. Il suo telefono suona.)
MULDER: Sì?
SCULLY: Mulder dove sei?
MULDER: Sto seguendo il dottor Calderon.
SCULLY: Ma che stai dicendo? Non è possibile! L’ho appena visto e mi è sfuggito per un pelo.
MULDER: Dove?
SCULLY: Qui in ospedale, è entrato nella stanza di Emily. A prima vista sembra che le abbia iniettato qualcosa. (nella stanza di Emily si vede il dottore che sta visitando la bambina)
MULDER: E come sta ora?
SCULLY: Bene, ma per sicurezza le faremo un tossicologico. (Scully va nel corridoio, vede degli uomini venire verso di lei e fa loro un cenno.)
MULDER: Qualunque cosa le abbia iniettato non credo che volesse farle del male.
SCULLY: Scusa come sarebbe a dire?
MULDER: Secondo me è venuto lì per cercare di curarla.
SCULLY: Mulder non ti seguo più, che senso ha rifiutarci il suo aiuto per poi curarla di nascosto?
(Gli uomini che stavano arrivando sono due poliziotti e il detective Kresge, che ora è dietro di lei.)
MULDER: Era un bluff. Quella gente ha un’infinità di ottime ragioni per mantenerla in vita, ora scusa ti chiamo più tardi. (Mulder mette giù il telefono, Scully pure. Poi si volta verso Kresge.)
SCULLY: (rivolta a Kresge) Buonasera.
KRESGE: Buon anno, agente.
SCULLY: Grazie per essere venuto.
KRESGE: Lascerò due uomini davanti alla porta.
SCULLY: Credo che non sarà più necessario.
KRESGE: Ne è sicura? In fondo Calderon potrebbe tornare.
SCULLY: Secondo il mio collega voleva aiutarla, è per questo che è venuto qui.
KRESGE: Non riesco a capire. Al telefono mi ha detto che Calderon è implicato nella morte dei coniugi Sim.
SCULLY: La madre di Emily era contraria alle sperimentazioni e lo sono anch’io, forse è questo che lo ha indotto a uscire allo scoperto. A quanto pare quella gente non esita a eliminare chiunque crei ostacoli, ma Emily è fondamentale per portare avanti i test.
SCENA 18
(E’ notte. Mulder parcheggia e si dirige verso la casa in cui in precedenza si era recato Calderon. Sale le scale, apre la porta ed entra. Sente delle voci. Va verso una stanza dove sono riunite delle persone anziane che stanno guardando la tv. Mulder si volta e vede scritto su una porta “A. Fugazzi”. Bussa ed entra. Trova una donna seduta su una sedia a rotelle che sta guardando la televisione.)
ANNA: Cosa vuole?
MULDER: Anna Fugazzi?
ANNA: Sì.
MULDER: Lei si chiama Anna Fugazzi?
ANNA: Sì. E lei è il nuovo medico?
MULDER: No, temo di no. E’ veramente il suo nome?
ANNA: Sì, sono 71 anni che lo porto. Come ha fatto a trovarmi?
MULDER: Beh, me lo chiedo anch’io.
SCENA 19
OSPEDALE
(Si vedono i raggi X di Emily, ma c’è qualcosa che non va.)
SCULLY: Ma come sarebbe? Un’ora fa ha detto che era in netto miglioramento.
DOTTORE: E’ vero. La febbre era scesa e i segni vitali si stavano normalizzando, ma da queste lastre risulta evidente che la massa sta continuando ad allargarsi e nelle braccia si è avviato un processo necrotico dei tessuti.
SCULLY: La sta uccidendo.
DOTTORE: Qualunque cosa sia, è probabile che fosse già presente nel corpo in quantità ridotta. In parole povere più cresce, più neutralizza le sue difese. Comunque non soffre, ed è già un miracolo.
(Il dottore se ne va. Scully rimane immobile, affranta dal dolore. Nella stanza entra l’assistente sociale.)
SIG.RA CHAMBLISS: Ho aggiornato la corte sugli sviluppi del caso. Il giudice è contrariato. Non ha gradito affatto la sua intromissione nelle questioni della bambina. Tra l’altro non mostra segni di miglioramento.
SCULLY: Signora Chambliss, dimentica che sono un medico. Tutte le decisioni che ho preso, sono ragionevoli e giuste.
SIG.RA CHAMBLISS: Dalla relazione in nostro possesso si evince che il trattamento del dottor Calderon stava dando ottimi risultati.
SCULLY: No, non è vero. L’iniezione che il dottor Calderon le ha praticato la sta uccidendo lentamente.
SIG.RA CHAMBLISS: Agente Scully, mi lasci esprimere un giudizio, e la prego di non prenderlo in modo sbagliato. E’ mia convinzione che in questo momento lei non abbia la lucidità per fornire un parere professionale.
SCULLY: Sta insinuando che io non abbia a cuore la salute di Emily? Crede che io stia creando ostacoli per la sua sopravvivenza?
SIG.RA CHAMBLISS: Dico solo che i dati in nostro possesso sono discrepanti, e io devo fare il mio lavoro. Non spetta a me prendere una decisione, ma non è neanche compito suo, non dispone dell’autorità per ingerire nel futuro di Emily.
SCULLY: Se la pensa davvero così, faccia pure emettere un ordine del giudice. Ma se fra gli scopi della sua professione è compresa la salvaguardia dei minori, le consiglio di far capire alle autorità competenti che se costringeranno Emily a lasciare questo ospedale, contribuiranno a peggiorare il suo stato di salute. E per quanto mi riguarda riterrò tutti voi pienamente responsabili!
SIG.RA CHAMBLISS: Come posso convincerli a lasciarla qui?
SCULLY: Ancora non ne ho idea, ma glielo farò sapere.
(Scully esce dalla stanza molto scossa.)
SCENA 20
UFFICIO DEI LONE GUNMEN
(Frohike sta digitando sulla tastiera del computer.)
FROHIKE: Christina Sherman ha partorito una bambina il 25 settembre del 1994.
MULDER: (è alla casa di cura con una lista di persone in mano mentre è al telefono con Frohike) Gretchen Miller?
FROHIKE: Ha avuto un maschietto, il 18 marzo del ‘96.
MULDER: Evelyn Burmeister?
FROHIKE: (digita il nome sul computer) Burmeister Evelyn... Anche per lei un bel maschietto. 21 giugno del ’94.
MULDER: Bel colpo, 8 su 8.
FROHIKE: Dove sei? In un centro adozioni?
MULDER: No, in un reparto maternità.
FROHIKE: Davvero? Ci sono belle donne in giro?
MULDER: Eh altroché, è pieno di top model. Hai dimestichezza con i farmaci?
FROHIKE: Quelli per curarsi o quelli per sballarsi?
MULDER: Ho notato che tutte le donne hanno due identiche prescrizioni in comune. La prima è abbreviata, PMZ200, la seconda Durtab.
FROHIKE: Estrogeno e progesterone.
MULDER: Ormoni.
FROHIKE: C’è qualcosa che non quadra però. Durante la gestazione se ne producono in abbondanza che senso ha rincarare la dose? (Anna entra nella stanza spingendo la sua carrozzina)
MULDER: Se fossi qui lo capiresti. (riattacca il telefono) Anna, ricorda se è mai venuta a visitarla un certo dottor Calderon?
ANNA: Sì, certo. Sa dove si trova adesso?
MULDER: No, no lo sto cercando.
ANNA: E’ un bel po’ che l’aspetto. Avrei dovuto iniziare il mio sonnellino di bellezza.
MULDER: Sonnellino di bellezza? Di che si tratta?
ANNA: Il dottore mi ha assicurato che la mia pelle tornerà giovane.
SCENA 21
OSPEDALE
(Emily è su un lettino mobile e sta entrando in una camera iperbarica. E’ visibilmente spaventata. Scully è fuori, la guarda da un vetro e parla con lei attraverso un interfono.)
SCULLY: Tutto bene, Emily? (la bambina annuisce) Perfetto. Resterò tutto il tempo accanto a te (la bambina annuisce di nuovo) Ora aggiungeremo dell’aria, dimmelo subito se le orecchie cominciano a farti male. (Scully fa un cenno al tecnico che procede ad aggiungere aria nella camera iperbarica. Arrivano fino a 200. Emily inizia ad agitarsi.) Stai bene, tesoro? (Emily scuote la testa e inizia a piangere) Fermi tutto! (Scully guarda dal finestrino in alto della camera e vede le vene delle braccia di Emily che sono gonfie e in rilievo) Normalizzi la pressione!
TECNICO: Devo farlo gradualmente.
SCULLY: Non agitarti, Emily. Ti tiriamo fuori di lì più in fretta possibile. Sta calma.
SCENA 22
(All’interno del ricovero, Mulder cammina in una stanza buia. Ci sono dei letti circondati da tende di plastica dove alcune donne anziane stanno dormendo. Mulder si avvicina ad una di loro e guarda nella sacca della flebo. C’è scritto che il medico è il dottor Calderon. Sul bracciale della donna c’è scritto Charmaine Villard. Esce dalle tende di plastica e vede un refrigeratore con all’interno una grande scatola di metallo. Apre il refrigeratore, tira fuori la scatola, la mette su un tavolo e la apre. Dentro ci sono dei fogli, sembrano analisi del sangue. In fondo alla pagina vede il nome “Scully D.”. Estrae un contenitore e dentro ad un liquido verde c’è un feto umano. Mulder si accorge che è vivo quando il feto muove le gambe.)
(Mulder apre un’altra scatola e dentro vi trova delle fiale contenenti del liquido verde. Sente il rumore di un auto avvicinarsi. Ripone le fiale e va verso la finestra. Vede Calderon scendere dalla sua auto e, come sempre, chiuderla con un click del telecomando. Va verso l’edificio. Mulder prende velocemente un paio di fiale, chiude il refrigeratore ed esce dalla stanza.)
SCENA 23
CORRIDOIO
(Mulder sta camminando velocemente nel corridoio e una mano gli punta una pistola alla testa. Lui si ferma.)
KRESGE: Muova un muscolo e l’ammazzo. Le mani bene in vista. (Mulder alza le mani. In una tiene le fialette) Cos’è quella roba? Me la dia lentamente. (Mulder gli passa le fiale.) Ora contro il muro. Allarghi le gambe.
MULDER: Lei chi è?
KRESGE: Detective Kresge, polizia di San Diego.
MULDER: Sono l’agente speciale Mulder. Lavoro per l’FBI. (Una porta si apre ed entra Calderon) Punti la pistola contro quell’uomo è pericoloso!
KRESGE: (puntando la pistola verso Calderon) Fermo non si muova! (Calderon continua ad avanzare verso di loro)
MULDER: Venga via con me! (Kresge lascia andare le fiale per terra e continua a puntare la sua arma verso Calderon) Metta via la pistola! Dobbiamo andarcene!
KRESGE: (rivolto a Calderon) Se fa un altro passo sparo!
(Mulder raccoglie una fialetta da terra mentre cerca di scappare. Calderon afferra Kresge per il braccio e lo scaraventa a terra. Calderon avanza verso Mulder. Kresge riprende in mano l’arma.)
MULDER: No, Kresge!
KRESGE: Si fermi immediatamente!
MULDER: No, non spari Kresge!!!
(Kresge spara due colpi. I proiettili colpiscono Calderon, ma dai fori sul suo petto fuoriesce del liquido verde. Calderon si volta verso Kresge che continua ad impugnare la pistola, ma viene accecato dal sangue tossico di Calderon. Kresge cade a terra gridando dal dolore e strofinandosi gli occhi.)
(Una volta all’esterno dell’edificio, Mulder prende il cellulare e chiama il 911.)
MULDER: Sono un agente dell’FBI. C’è un’emergenza in corso, ho bisogno subito di rinforzi e di un’ambulanza.
(All’interno, il clone di Calderon prende Kresge per le spalle e lo osserva, prima di trasformarsi in lui.)
(All’esterno, Mulder è ancora al telefono.)
MULDER: Non lo so dove mi trovo.
KRESGE (CLONE): (esce dall’edificio e scende le scale verso Mulder) Mulder? L’ho sistemato!
MULDER: Dov’è la sua pistola?
KRESGE (CLONE): Dentro, sul pavimento. Gli ho messo le manette.
MULDER: Ho in linea la centrale, hanno bisogno dell’indirizzo.
KRESGE (CLONE): Me ne occupo io, lei pensi a sorvegliarlo.
MULDER: (al telefono) Il detective Kresge vi darà per radio la nostra posizione. (Mulder torna verso l’edificio. Il clone di Kresge va verso la sua auto. Mulder sente il suono del telecomando dell’auto e vede Kresge che sale sulla Land Rover di Calderon.)
SCENA 24
OSPEDALE
(Emily sta dormendo nel suo letto d’ospedale. Scully, affranta dal dolore, la guarda dall’esterno del vetro. Entra Mulder.)
SCULLY: E’ appena entrata in coma. (Mulder sta per dirle qualcosa) Non preoccuparti per me. Ormai mi sono rassegnata.
MULDER: Forse una cura esiste.
SCULLY: Non importa. La farei solo soffrire.
MULDER: Ne sei sicura?
SCULLY: E’ venuta al mondo per essere utilizzata come cavia, non per un atto d’amore.
MULDER: Sì, hai ragione. E’ solo un numero su un tabulato.
SCULLY: Voglio darle la pace che merita. Avevi ragione, è un miracolo che non si sarebbe dovuto avverare.
MULDER: Resto qui con te.
SCULLY: Sei gentile, ma preferisco di no.
(I due si guardano, Mulder annuisce ed esce dalla stanza.)
(Mentre Mulder sta camminando nel corridoio, prende dalla tasca la fialetta con il liquido verde. Si ferma un attimo a pensare, ma alla fine la rimette in tasca e se ne va.)
(Scully entra nella stanza di Emily e si avvicina al suo letto. Le accarezza la fronte, si stende nel letto accanto a lei e la abbraccia.)
SCENA 25
CHIESA
(Nella chiesa vediamo un vetro raffigurante Maria mentre tiene in braccio il Bambin Gesù. Scully siede in una panca. La gente le passa accanto, ma lei ha lo sguardo basso, distrutta dal dolore. Una mano le si posa sulla spalla. E’ sua madre.)
MARGARETH: Andiamo?
SCULLY: Mi farò dare un passaggio da Mulder. (Si alza e abbraccia sua madre. Subito dopo abbraccia Bill. Dietro a lui c’è Tara, con in braccio il suo bambino. Scully le sorride e bacia il bambino sulla fronte) Benvenuto, Matthew. (Poi bacia sua cognata.)
TARA: Ti aspettiamo a casa.
SCULLY: Va bene.
(Anche la signora Chambliss va da Scully, le mette una mano sul braccio e se ne va. Scully rimane immobile. Dietro di lei c’è una piccola bara bianca. In quell’istante entra Mulder che posa un mazzo di fiori bianchi sulla bara di Emily.)
MULDER: Ciao.
SCULLY: Come si fa a creare una vita che non troverà la pace finché non si spegnerà?
MULDER: Non lo so. Ma tu hai potuto conoscerla e hai avuto la possibilità di amarla. E’ questo il miracolo che si è avverato.
SCULLY: E’ stata lei a trovarmi.
MULDER: Vivrà per sempre dentro di te.
SCULLY: Come sta il detective Kresge?
MULDER: Eh, un po’ meglio, ha ripreso conoscenza.
SCULLY: E l’uomo che l’ha ridotto così?
MULDER: Nessuna traccia, l’ospizio è stato ripulito. E tutte le degenti sono state trasferite. Inoltre alla Prangen nessuno era a conoscenza della sperimentazione di Calderon, ho verificato.
SCULLY: La prova del loro passaggio è là dentro.
(Scully si avvicina alla bara e rimane a guardarla. Scosta il mazzo di fiori di Mulder. Mulder si volta e guarda nella direzione opposta mentre Scully apre la bara. All’interno trova della sabbia e la sua catenina con la croce. Mulder si gira di nuovo verso di lei. Scully prende in mano la catenina, la solleva verso il suo volto e chiude gli occhi.)
Trascrizione effettuata da DanaScully
San Diego County - Children's Center
San Diego Hall of Justice
Bill Scully Residence
Prangen Pharmaceuticals
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- #5X19 Folie à deux
- #5X20 The end
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