#7X02 The Sixth Extinction: Amor Fati - La sesta estinzione II

#7X02 The Sixth Extinction: Amor Fati - La sesta estinzione II
di Chris Carter, David Duchovny
diretto da Michael Watkins


In un sogno, Mulder crede di abbandonare gli X-Files, ma Scully rimane sulla sua strada nel tentativo di trovarlo.
Mulder sogna di una giovane coppia che insegna a camminare a loro filgio su una spiaggia. In realtà Mulder è ancora in ospedale, in coma. Sua madre prova a parlargli, ma non riceve risposta. La signora Mulder non sente il suo pienamente vigile figlio che la chiama nella sua mente. Ma l'Uomo che Fuma sa che Mulder può leggere i suoi pensieri. Inietta nella testa di Mulder un siero che permette a Mulder di muoversi e di parlare. L'Uomo che Fuma gli offre una mano. Mulder sogna nuovamente il bambino sulla spiaggia mentre le parole dell'Uomo che Fuma lo cullano: "Prendi la mia mano perchè io sono tuo padre".

Scully lavora senza posa per trovare la causa della malattia di Mulder, quando Kritschgau si introduce nell'ufficio. Egli afferma che l'esposizione all'energia dell'astronave ha attivato il virus alieno che era stato iniettato a Mulder alcuni anni prima. Kritschgau chiede dei progressi di Scully, ma vengono interrotti da una chiamata di Skinner: Mulder è scomparso dall'ospedale. Scully corre all'ospedale e viene a sapere che è stata la madre di Mulder che ha firmato per dimetterlo. Skinner dice a Scully che lui deve rimanere escluso dal caso e non deve sapere dove si trovino gli agenti. La posizione di Skinner è compromessa. Mulder sogna di nuovo il ragazzo sulla spiaggia e si sveglia trovandosi nell'auto dell'Uomo che Fuma. L'Uomo che Fuma gli racconta che i suoi dottori hanno lavorato su di lui e che l'unico modo per salvarlo dalla morte è sparire in una specie di propgramma di protezione testimoni. L'Uomo che Fuma risale per una strada suburbana e mostra a Mulder la sua nuova vita. L'Uomo che Fuma gli offre l'opportunità di tornare alla vita precedente con gli X-Files, ma Mulder è curioso circa questa sua nuova casa. E' compiaciuto nel trovare il frigorifero pieno dei suoi semi di girasole preferiti. Mentre ne lancia uno in bocca viene spaventato dalla presenza di un vecchio alleato - Gola Profonda (ucciso nell'episodio #1X23 The Erlenmeyer Flask - Nuove creature). Gola profonda si vanta della sua pacifica vita in questo quartiere ed incoraggia Mulder ad unirsi a lui. Ma Mulder viene sopraffatto dalla colpa per aver causato la supposta morte dell'uomo. Gola Profonda gli dice che non deve sentirsi responsabile per la sua morte o per la morte di suo padre, per la sorella di Scully o per Duane Barry. Gola Profonda gli spiega che loro sono solo due pupazzi in un piano più grande. Persuade Mulder a rilassarsi e a godersi la sua nuova vita. 

Scully trova l'anziano navajo Albert Hosteen (visto morente in #6X22 Biogenesis) nel suo appartamento. Hosteen l'avverte che deve salvare Mulder per la salvezza dell'umanità. Scully torna all'ospedale. Riguarda il nastro della sorveglianza della camera di Mulder dove riesce a vedere attraverso un monitor, per lo più oscurato, che la madre di Mulder parla con qualcuno con una sigaretta. Questo convince Scully che dietro alla scomparsa di Mulder ci sia l'Uomo che Fuma. All'FBI, Scully riceve una busta della corrispondenza interna contenente un libro riguardante i riti dei nativi americani. I simboli sulla copertina del libro corrispondono a quelli che stava studiando sull'astronave in Africa. Legge di un mito che parla di un'estinzione di massa e di un uomo che può salvare il mondo da questa tragedia. Chiama Skinner per chiedergli se è lui la fonte di questo indizio. Scully ha dedotto che loro hanno preso Mulder in quanto pensano che la sua malattia sia una protezione contro l'imminente calamità. Uno Skinner apprensivo però riaggancia il telefono. Scully sale nel suo ufficio e lo trova piegato dal dolore mentre un uomo con la barba fugge. Scully si reca da Kritschgau e l'ammonisce di non rivelare il segreto della malattia di Mulder. Kritschgau è entrato nei suoi files e le spiega che le ricerche di Scully proveranno che Mulder è stato trasformato biologicamente in un alieno. 

Mulder ha un'altra visione della spiaggia. Il ragazzino è triste per il fatto che la sua scultura di sabbia sia stata distrutta da un'onda. Mulder lo conforta e incoraggia il ragazzo a ricostruirla. Mulder viene svegliato da Diana Fowley cha va nel suo letto, convincendolo delle gioie del matrimonio. Fanno l'amore. La mattina seguente, Diana prova a persuadere Mulder che può' diventare un padre. Lei lo porta a casa dell'Uomo che Fuma che abita lì vicino e gli mostra la figlia dell'Uomo che Fuma, Samantha Mulder. Improvvisamente ci si ritrova in una sala operatoria. L'Uomo che Fuma dice a Diana che gli uomini come Mulder sognano una vita semplice. Dice questo riferendosi al vero Mulder che giace su di un tavolo con la testa intrappolata in un dispositivo chirurgico. Qui è dove si trova in realtà Mulder. L'illusione dei piaceri domestici è solo nella sua mente. 

All'FBI, Scully prova a far ricorso all'aiuto di Diana, la quale successivamente chiede all'Uomo che Fuma i motivi per aver usato Mulder negli esperimenti. Albert Hosteen riappare nell'appartamento di Scully. Le dice di cercare Mulder nel suo cuore. I due pregano insieme. 

Ancora nel suo sogno, la vita di Mulder prosegue assieme a Diana. Mulder invecchia passando attraverso il loro matrimonio, la gravidanza di lei, i bambini e la morte di lei. Mulder scivola nuovamente nel suo subconscio dove la scultura di sabbia è diventata un'astronave. Il bambino comincia a distruggere la scultura dicendo che quella è l'astronave di Mulder e che è Mulder stesso che la sta distruggendo. Un Mulder invecchiato si sveglia con l'Uomo che Fuma accanto al suo letto. L'Uomo che Fuma gli dice che ora deve andarsene. Mentre Mulder chiude gli occhi, il mondo fuori è in piena apocalisse. Nella vita reale, Mulder e l'Uomo che Fuma sono l'uno accanto all'altro su un tavolo operatorio per un qualche tipo di procedura di trapianto del materiale genetico alieno di Mulder nell'Uomo che Fuma. 

L'uomo con la barba che era nell'ufficio di Skinner uccide Kritschgau e brucia tutte le sue ricerche. Solo ora viene rivelata la sua identità: è Alex Krycek. Una busta viene fatta scivolare sotto la porta di Scully. Al suo interno c'è una tessera che conduce Scully all'installazione dove viene trattenuto Mulder. Nei suoi sogni Mulder è pronto ad andarsene ma Scully lo costringe a persistere con la sua missione. In realtà, Scully arriva nella sala operatoria per salvare Mulder. Lo sveglia e lui si fa forza grazie alla sua presenza. Scully lo aiuta a scappare. 

Scully va a controllare le condizioni dell'ancora debole Mulder nel suo appartamento. Mulder ha delle bende sulla testa a causa dell'operazione. Lui la informa che Albert Hosteen è morto nel New Mexico. Questo turba Scully. Non crede che la sua esperienza sia stata immaginaria. Scully poi dà a Mulder delle cattive notizie: Diana è stata uccisa per averla aiutata a salvarlo. Mulder è commosso e le rivela il suo sogno circa una vita senza gli X-Files. Ammette a Scully che nel suo sogno lei è stata la sola che gli abbia detto la verità e che "anche quando il mio mondo stava cadendo a pezzi, tu eri la mia costante, il mio punto di riferimento". Lei dice al suo partner di sentire la stessa cosa, e se ne va. Ancora una volta Mulder sogna il ragazzo sulla spiaggia. Questa volta stanno costruendo una grande astronave di sabbia insieme. 
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully

Attori Co-Protagonisti
William B. Davis - Uomo che Fuma
Nicholas Lea - Alex Krycek
Mitch Pileggi - Vicedirettore Walter Skinner
Mimi Rogers - Agente Diana Fowley
Jerry Hardin - Gola Profonda
John Finn - Michael Kritschgau
Martin Grey - Agente Flagler
Rebecca Toolan - Sig.ra Mulder
Megan Leitch - Samantha Mulder
Floyd Red Crow Westerman - Albert Hosteen
Brian George - Medico del progetto
Warren Sweeney - Dott. Harriman
Fritz Greve - Uomo con la barba
Anthony Anselmi - Paramedico 

Trasmesso la prima volta in TV
USA 14/11/99
Italia 09/04/00
# #
  • Titolo - Amor Fati significa "Amore del destino". Può essere un termine religioso, relativo al fatto che le nostre vite esistono per volontà divina (quindi in teoria dovremmo amare le nostre vite). Una famosa frase sempre in relazione, è stata scritta da Nietzsche ("Amor Fati: lascia che sia il mio amore d'ora in poi").
  • Tag Line - la familiare "The Truth is Out There" viene sostituita con parte del titolo dell'episodio: "Amor Fati".
  • L'idea che sta dietro alle sequenze dei sogni di Mulder è stata presa in prestito dagli ultimi trenta minuti del film "L'ultima tentazione di Cristo" del 1988 (basato sul libro di Nikos Kazantzakis con lo stesso titolo). Nel film, vediamo Cristo salvato dalla croce all'ultimo momento e gli viene concesso di vivere una vita normale. Si sposa, ha dei figli, e conduce una lunga vita normale. Mentre Gesù sta morendo di vecchiaia, gli fa visita il suo miglior amico - creduto morto - Giuda che lo chiama traditore, e gli mostra Gerusalemme che brucia, perchè lui non è morto per i nostri peccati. Gesù torna allora alla realtà dove sta morendo sulla croce. Possiamo dire quindi che l'episodio di X-Files è quasi identico, con Mulder salvato dall'Uomo che Fuma, gli viene concesso di vivere una vita normale dove si sposa ed ha dei bambini, dove sta per morire di vecchiaia quando gli fa visita la sua migliore amica - creduta morta - Scully che lo chiama traditore e gli mostra che il mondo sta bruciando perchè lui non ha portato a termine la sua ricerca. Mulder torna quindi alla realtà e si sveglia su un tavolo a forma di X.
  • Date Speciali - sappiamo che a Chris Carter piace nascondere le date di nascita (di solito 1013 e 1121) in numeri significativi per la serie. In questo episodio che prende qualcosa in prestito da "L'ultima tentazione di Cristo", vale la pena notare che il codice della chiave magnetica che la Fowley recapita a Scully è MSF 1225 L -- il 25/12 è la data di nascita di Gesù (e Natale!)
  • Arlene Pileggi (moglie di Mitch Pileggi e controfigura di Gillian Anderson) riprende il suo ruolo di segretaria di Skinner.
My Touchstone
scritto da Mark Snow, musica di Moby
SCENA 1

(Mulder è seduto su una roccia, su una spiaggia ed osserva una coppia giocare col figlio.)

DOTT. HARRIMAN: (voce) Abbiamo fatto tutte le possibili indagini cliniche, non abbiamo trovato nulla, nessuna malattia organica, neanche la minima traccia, solo sintomi. L'unico dato sicuro è che l'attività del suo lobo temporale è talmente intensa che rischia di distruggere il cervello.

(Mulder è sdraiato, in stato comatoso, nella sua stanza d’ospedale.)

TEENA MULDER: La smetta! Una madre non può sopportare tanta brutalità.
DOTT. HARRIMAN: Mi spiace io non volevo.
TEENA MULDER: Lo ha imbottito di sedativi. Lo ha trasformato in uno zombie.

(Teena Mulder accarezza dolcemente il volto di Mulder)

TEENA MULDER: So che riesci a sentirmi Fox, puoi darmi un segno?
MULDER: (voce del pensiero) Ti sento, mamma. Sono qui.
TEENA MULDER: (voce del pensiero) Fox.
MULDER: (voce del pensiero) Mamma, ti sento. Sono qui.
TEENA MULDER: (voce del pensiero) Ti voglio bene, tesoro.
MULDER: (voce del pensiero) Mamma, dove vai? Mamma, mamma! Torna qui, mamma. Mamma! Mamma!! Mamma!!

(L’Uomo che Fuma è in piedi nella stanza d’ospedale di Mulder)

UOMO CHE FUMA: (voce del pensiero) "A volte meglio vivere cento giorni da pecore che un giorno da leone." Tua madre ti vorrà sempre bene. Ogni madre vuole proteggere il suo ragazzo dal dolore e dal pericolo, vuole che sia al sicuro nel mondo come un tempo lo era nel suo grembo. Ma forse tu pensi che un padre si aspetti qualcosa di più che la mera sopravvivenza, temi che pretenda l'adulazione del mondo, il successo, l'eroismo. (si avvicina all’orecchio di Mulder) So che mi senti.
MULDER: (voce del pensiero) Ti sento sempre. Anche quando la mia mente è sommersa da migliaia di voci, riconosco la tua sibila come un serpente. Come sei arrivato qui?
UOMO CHE FUMA: (voce del pensiero) Perché tutto quello che faccio ti sorprende? Come se improvvisamente mi spuntassero i denti da vampiro.
MULDER: (voce del pensiero) Sei qui per uccidermi?
UOMO CHE FUMA: (voce del pensiero) Sempre meglio che vivere come uno zombie, no?

(L’Uomo che Fuma fa un’iniezione nella tempia di Mulder. Mulder esce dallo stato comatoso ansimando.)

UOMO CHE FUMA: Ti offro un'alternativa.
MULDER: Quale alternativa?
UOMO CHE FUMA: Vivere o morire. Hai pareggiato i tuoi conti, con me, con Dio, con il fisco, con l'FBI. Alzati da quel letto e vieni con me.
MULDER: Sto morendo, razza di idiota. Se fossi in grado di alzarmi ti prenderei a calci.
UOMO CHE FUMA: Non essere melodrammatico. Muore solo una parte di te. Quella che giocava a fare l'eroe. Hai sofferto a sufficienza, per gli X-Files, per la tua collega, per l'umanità. Non sei Gesù Cristo. Non sei il principe Amleto. Non sei neanche Robin Hood. Esci da questo ospedale e il mondo si dimenticherà di te. Su, alzati.

(L’Uomo che Fuma solleva le mani e Mulder si alza dal letto)

MULDER: Cosa diavolo vuoi farmi?
UOMO CHE FUMA: Ti indico la strada che non hai mai preso. Dammi la mano.
MULDER: Perché dovrei dartela?
UOMO CHE FUMA: Non mi leggi nel pensiero?
MULDER: No, non ci riesco. Le voci sono svanite.
UOMO CHE FUMA: Dammi la mano, Fox. Fa il primo passo.

(Primo flash: Il bambino sulla spiaggia cammina verso il padre, fino a stringergli le mani.)

UOMO CHE FUMA: Dammi la mano. Io sono tuo padre.


SIGLA
SCENA 2
QUARTIER GENERALE FBI, WASHINGTON D.C.


(Ufficio degli X-Files. Scully dorme appoggiata alla scrivania di Mulder. Davanti a sé c’è il suo portatile e sul monitor si vedono le immagini dell’astronave trovata in Africa.)

MICHAEL KRITSCHGAU: Dormire è un lusso, agente Scully. E’ una debolezza che non possiamo permetterci. Né noi, né Mulder.

(Scully chiude il suo portatile)

SCULLY: Come ha fatto a entrare qui?
MICHAEL KRITSCHGAU: Entrare è facile, è quel che si fa una volta dentro che conta.
SCULLY: E questo che vorrebbe dire?
MICHAEL KRITSCHGAU: Lei è l'unica che ha libero accesso a Mulder, usi saggiamente questo privilegio.
SCULLY: Come ha fatto lei? Che l’ha quasi ucciso con la fenitoina in cambio di qualche momento di lucidità.
MICHAEL KRITSCHGAU: E’ questo che vuole l’agente Mulder. Sa contro cosa combatte. Ma ora deve trovare le prove. Per questo ha chiesto di me e non di lei.
SCULLY: Ma non diciamo assurdità.
MICHAEL KRITSCHGAU: Due anni fa il suo collega è stato infettato da un virus, secondo lui alieno. Virus che si è riattivato nel momento in cui è entrato in contatto con una fonte di energia della stessa origine. L'agente Mulder è la prova vivente di quello che vuole dimostrare da tanto tempo. Esistenza di vita extraterrestre.
SCULLY: Qualsiasi cosa sia, lo sta facendo morire e noi dobbiamo estirparlo.
MICHAEL KRITSCHGAU: Se prova a distruggerlo, io distruggerò lei.

(Il telefono inizia a suonare. Scully e Michael Kritschgau si fissano per alcuni istanti, poi Michael Kritschgau esce dall’ufficio e Scully risponde al telefono)

SCULLY: Sì, pronto.
SKINNER: Agente Scully vado in ospedale, mi raggiunga.
SCULLY: Per quale motivo, che succede?
SKINNER: Mulder non c’è. E’ scomparso.


SCENA 3
MEMORIAL HOSPITAL DI GEORGETOWN

WASHINGTON D.C.

(Scully entra bruscamente nella stanza d’ospedale di Mulder, vicino al suo letto vuoto trova Skinner)

SCULLY: C'erano degli agenti di guardia. Un uomo in quelle condizioni non può alzarsi dal letto e scomparire.
SKINNER: Lo so, lo so.
SCULLY: Com'è possibile allora?
SKINNER: L'ha fatto uscire sua madre.
SCULLY: Sua madre?
SKINNER: Così hanno detto.
SCULLY: Qualcuno ha parlato con lei?
SKINNER: Lascio a lei l'indagine, è meglio che io non sia coinvolto oltre in questo caso.

(Skinner si dirige verso la porta)

SCULLY: Signore, questo non è un semplice caso. E’ dell'agente Mulder che stiamo parlando.
SKINNER: L'unico modo per rendermi utile è tenermi fuori da questa storia.
SCULLY: Signore?
SKINNER: La mia posizione è compromessa. Quantomeno sarò al corrente dei movimenti suoi e di Mulder, tanto meglio sarà. Per tutti.


SCENA 4

(Mulder è sulla spiaggia, ancora seduto sulla roccia. Un bambino si avvicina a lui)

BAMBINO: (con la voce dell'Uomo che Fuma) Ciascuno è il padre dell'uomo che sarà.


SCENA 5

(Mulder si sveglia in un auto guidata dall’Uomo che Fuma. Indossa ancora il camice ospedaliero e le sue mani sono ammanettate)

UOMO CHE FUMA: Hai dormito un bel po'. Ci vorrà del tempo perché tu riprenda un ritmo regolare. Vuoi una spiegazione?
MULDER: Non ne sono sicuro.
UOMO CHE FUMA: Quando giacevi senza conoscenza in ospedale i miei medici ti hanno curato.
MULDER: Perché?
UOMO CHE FUMA: Prima o poi se il Consorzio non ti avesse ucciso l'avrebbe fatto l'FBI. E se non l'avesse fatto l’FBI saresti morto in seguito al tuo assurdo eroismo. Non hai altra via di scampo. L'unico modo che hai per evitare la morte è scomparire.
MULDER: Un uomo non può svanire nel nulla.
UOMO CHE FUMA: Abbiamo fatto scomparire intere culture. Come me anche tu diverrai un uomo senza nome. Anche se ti mancherà la tua precedente identità, imparerai ad amare i semplici piaceri della vita.
MULDER: (alzando le mani ammanettate) Non sarà facile con queste addosso.
UOMO CHE FUMA: Se non tenti la fuga te le toglierò. Come ti senti?
MULDER: Molto meglio di prima. Devo avvertire Scully, devo dirglielo.
UOMO CHE FUMA: Se cercherai un contatto con lei, la metterai in pericolo. Stai entrando in una sorta di programma di protezione testimoni, tanto per capirci.

(L’Uomo che Fuma accende due sigarette)

UOMO CHE FUMA: Vuoi una sigaretta?
MULDER: Grazie, non fumo.
UOMO CHE FUMA: Potresti cominciare.


SCENA 6
APPARTAMENTO DI SCULLY


(Scully entra stancamente nel suo appartamento. Appoggia le chiavi sul tavolino della cucina quando sente un suono provenire dal suo soggiorno. Prende la pistola e la punta verso la figura in ombra vicino alla porta)

SCULLY: Non ti muovere. Chi sei?
ALBERT HOSTEEN: Non volevo spaventarti. Albert Hosteen.
SCULLY: Cosa fai qui? Come sei arrivato?
ALBERT HOSTEEN: Mi dispiace se ti ho sorpreso.
SCULLY: Sorpreso? In effetti trovarti qui… l'ultima volta che ti ho visto eri in Nuovo Messico, in condizioni molto gravi, i tuoi medici non avevano speranze.
ALBERT HOSTEEN: Hai qualche notizia del tuo collega?
SCULLY: E' scomparso.
ALBERT HOSTEEN: Tu lo devi salvare.
SCULLY: Sta molto male.
ALBERT HOSTEEN: Devi trovare Mulder prima che gli accada il peggio, non solo per il suo bene, per il bene di tutti noi.


SCENA 7

(L’Uomo che Fuma ferma l’auto davanti ad una casa)

MULDER: Dove siamo?
UOMO CHE FUMA: A casa. E’ la tua nuova vita.

(L’Uomo che Fuma porge della chiavi a Mulder)

MULDER: Non riesco ancora a capire.
UOMO CHE FUMA: Sei libero di tornare indietro. Se vuoi torna da Scully, torna agli X-Files e affronta la morte. Non mi stupirei se lo facessi. Ma prima guardati intorno, perché lasciarsi qualcosa alle spalle finché non sai cosa lasci.

(L’Uomo che Fuma si incammina a piedi lungo la strada)


SCENA 8
QUARTIER GENERALE FBI, WASHINGTON D.C.


(Scully e l’agente Flagler guardano le riprese video della sicurezza)

AGENTE FLAGLER: Mulder è stato portato via dall'ospedale poco prima delle due di notte, su documenti c'è la firma di sua madre. E’ la sua calligrafia. L'ha fatto dimettere di sua volontà contro il parere del medico. Tutto legale se non fosse per le telecamere. Questa era nel corridoio davanti alla stanza di Mulder. Questa nella sua stanza. Altre due nel reparto.

(Si vede della vernice nera che viene spruzzata sugli obiettivi della telecamera)

AGENTE FLAGLER: Pensiamo che ci siano almeno altre tre persone coinvolte, guardi qui. Si intravede una persona. La signora Mulder sta parlando con qualcuno.

(Nel punto dove l’obbiettivo della telecamera non è stato oscurato dalla vernice si vede Teena Mulder parlare con un uomo che sta fumando una sigaretta)

SCULLY: Sì. E io so chi è.


SCENA 9

(Mulder bussa alla porta della casa)

MULDER: C'è nessuno? C'è qualcuno in casa?

(Mulder entra in casa. Cammina verso la cucina, apre il frigorifero e al suo interno trova dei sacchetti di semi di girasole)

DEEP THROAT: Possono cambiarti il nome, ma non riusciranno mai a cambiare anche i tuoi gusti.

(Mulder si gira e vede Deep Throat in piedi dietro di lui)

MULDER: Non ci credo!

(Deep Throat sorride)

MULDER: Tu sei morto. O no?
DEEP THROAT: No, credimi ti puoi rilassare.
MULDER: Scully ti ha visto cadere sei anni fa, sul ponte, quando ti hanno sparato. E invece non è vero, sei vivo.

(Mulder e Deep Throat si abbracciano)

DEEP THROAT: Comunque non hanno mancato il bersaglio. Ci vuole un punto di partenza nella vita di un uomo per iniziare un capitolo del tutto nuovo. Sto bene figliolo. A parte un leggero gomito del tennista.
MULDER: Credevo che tu fossi morto a causa mia.
DEEP THROAT: Non pensarci più. Come vedi, sono ancora vivo.
MULDER: Pensare che mi sono sentito in colpa per anni.
DEEP THROAT: Sì… e per la sorella di Scully… e per l'uomo che pensavi che fosse tuo padre e… per Duane Barry e poi… poi addirittura per la malattia misteriosa di Scully, e chi più ne ha più ne metta. Puoi lasciar andare tutti i tuoi sensi di colpa, sono venuto qui proprio per dirti che tu non sei il centro dell'universo, la causa della vita e della morte. Noi, tu e io, siamo semplici pupazzi in mano a un burattinaio, nient'altro. Hai sofferto abbastanza. E’ ora che inizi a goderti la tua vita. Ti mostro una cosa. Queste sono mia moglie e le mie figlie, abitiamo in fondo alla strada. Spero che tu venga a pranzo da noi.

(Mulder è seduto su una sedia con gli occhi chiusi, affianco a lui un posacenere con le bucce dei semi di girasole)


SCENA 10

(Mulder passeggia sulla spiaggia fino ad incontrare un bambino che sta costruendo qualcosa con la sabbia. Un’onda si avvicina e distrugge tutto)

MULDER: Che peccato! Dai non te la prendere. Poi costruire un altro, coraggio. Ricomincia.


SCENA 11

(Mulder è sdraiato a letto con le mani ancora ammanettate. Si alza quando sente un rumore)

MULDER: Chi è? Chi sei?

(Diana Fowley entra in camera indossando una vestaglia nera)

DIANA FOWLEY: Piccole gioie finora sconosciute. Aprire la porta e avere una donna che ti accoglie, osservarla mentre accende il cammino e ti apparecchia la tavola, e quando è tardi sentire il dolce calore delle sue braccia.

(Diana Fowley libera Mulder dalle manette, in modo seducente gli tocca il petto, lo abbraccia e lo bacia)


SCENA 12
QUARTIER GENERALE FBI, WASHINGTON D.C.

SEGRETERIA TELEFONICA: Sono Teena Mulder, non sono in casa. Lasciate un messaggio, per favore.
SCULLY: Sono Dana Scully.

(Un corriere consegna a Scully una busta gialla)

SCULLY: Mi può telefonare qui nell’ufficio di suo figlio all’FBI. Grazie.

(Scully apre la busta e trova al suo interno un libro dal titolo: CREDENZE E RITI DEGLI INDIANI D’AMERICA. Guarda la busta dove c’è scritto “Corrispondenza interdipartimentale” ma non è presente alcun mittente. Osservando il libro nota che sulla copertina sono disegnati gli stessi simboli che si trovano sul suo portatile. Sfoglia il libro fino al terzo capitolo che è intitolato: “Gli Anasazi. Una cultura scomparsa senza lasciare traccia. Storia e mito e simbolismo della fine del mondo. Apocalisse e Sesta Estinzione”.)

(Skinner risponde al telefono nel suo ufficio)

SKINNER: Skinner.
SCULLY: Signore per caso mi ha mandato un libro?
SKINNER: Come?
SCULLY: Un libro, dove è spiegato tutto quello che ho trovato in Africa. Riporta gli stessi simboli che c'erano sull'astronave.
SKINNER: Agente Scully, le ho chiesto di non coinvolgermi.
SCULLY: E’ scritto qui, signore. Una profezia di un'estinzione di massa, il mito di un uomo che può salvare l'umanità. E’ per questo che hanno preso Mulder. Credono che la sua malattia sia un dono, che ci protegga dall'imminente catastrofe.

(In modo nervoso Skinner riaggancia il telefono. Scully, con molta determinazione, entra nell’ufficio di Skinner)

ASSISTENTE DI SKINNER: Mi dispiace agente Scully, ma il vicedirettore Skinner mi ha ordinato di non farla entrare.
SCULLY: Sì…

(Scully apre la porta dell’ufficio, appena in tempo per vedere un uomo con i capelli lunghi uscire di corsa dalla porta secondaria lasciando Skinner dolorante appoggiato alla sua scrivania)

SCULLY: Signore, sta male? E’ ferito? Chiami qualcuno.

(Scully rincorre l’uomo nel corridoio)

SCULLY: Ehi! Fermate quell'uomo!

(L’uomo fa scattare l’allarme anti-incendio per perdersi nella folla)


SCENA 13

(Mulder esce nel vialetto di casa per prendere il giornale. Diana Fowley lo raggiunge con una tazza di caffè in mano)

MULDER: Ciao.
FOWLEY: Cosa c'è che non va?
MULDER: Non c'è niente che non va. E' perfetto. E' tutto perfetto. Che diavolo ci faccio io qui?
FOWLEY: Ti ci vuole un po’ di caffè.
MULDER: No, no. Non scherzo. Io ho delle responsabilità verso gli X-Files, mia sorella, Scully…
FOWLEY: Sai di cosa stai parlando? Io ne dubito. Hai un atteggiamento infantile Fox
MULDER: Infantile?
FOWLEY: Sì. Ti decidi a crescere? Finora hai avuto le responsabilità dell'infanzia verso i tuoi sogni e le tue fantasie, ma non potrai conoscere la gioia della maturità realizzata finché non metterai i piedi in terra. Diventando padre.
MULDER: Caspita! Diana, se mi fai questi discorsi dopo una notte passata insieme mi chiedo dove arriverai domani, scusa.
FOWLEY: Lasciati andare Fox.
MULDER: Ah, secondo te dovrei godermi la pace domestica anche se l'uomo che mi ha scaricato qui molto probabilmente l'ha fatto per portare avanti il suo sporco lavoro?
FOWLEY: Fox, vive a duecento metri da qui. Andiamo a trovarlo dopo la colazione.


SCENA 14

(Scully bussa insistentemente all’appartamento di Michael Kritschgau)

SCULLY: L'ha detto a qualcuno, vero? Ha fatto circolare la notizia?
MICHAEL KRITSCHGAU: Ma di che cosa sta parlando?
SCULLY: Un uomo ha aggredito Skinner nel suo ufficio.
MICHAEL KRITSCHGAU: Per quale ragione?
SCULLY: Per quello che sa dell’agente Mulder.
MICHAEL KRITSCHGAU: Io non l'ho detto a nessuno.

(Scully chiude la porta e vede che sul tavolino c’è un computer con la copia delle immagini dei simboli trovati sull’astronave)

SCULLY: Che cos'è? E’ roba mia! E' entrato nei miei files, cosa ha intenzione di farci?
MICHAEL KRITSCHGAU: Li ho fatti analizzare.
SCULLY: Da chi, si può sapere?
MICHAEL KRITSCHGAU: Dall'Istituto Nazionale di Sanità.
SCULLY: Che cosa?
MICHAEL KRITSCHGAU: Il materiale raccolto in quei files contiene dati in codice che descrivono la struttura genetica umana, da dove viene?
SCULLY: Questo doveva rimanere un documento riservato.

(Scully elimina tutti i file dal computer)

MICHAEL KRITSCHGAU: Comunque li abbia avuti, quei dati confermano quello che è successo Mulder. Dimostrano che è diventato biologicamente alieno. Che cosa nasconde?
SCULLY: Non ha importanza.
MICHAEL KRITSCHGAU: Per qualcuno ne ha molta. Non so di chi si tratti, ma qualcun’altro sta cercando Mulder.


SCENA 15

(Diana Fowley e Mulder bussano ad una porta)

UOMO CHE FUMA: Non ti aspettavo così presto. Pensavo che c’avresti messo di più ad ambientarti.
FOWLEY: Faresti meglio ad alleviare il suo disagio per qualche conto che penso di avere sospeso.
MULDER: Ad esempio, perché la tua casa è più grande della mia?
UOMO CHE FUMA: Io ho una famiglia abbastanza numerosa, ho tre nipotini. Senza contare… tua sorella.

(L’Uomo che Fuma indica Samantha che gioca con le sue figlie in fondo alla strada)

UOMO CHE FUMA: Vive qui da sempre. E’ la vita a cui hai rinunciato.
SAMANTHA: (rivolta alle figlie) E basta è ora di mangiare.

(Samantha corre verso Mulder abbracciandolo)

SAMANTHA: Mi ha detto che saresti venuto.


SCENA 16

(L’Uomo che Fuma e Diana Fowley sono in una sala medica che guardano Mulder. Sulla sua testa c’è un dispositivo con delle sonde)

UOMO CHE FUMA: Ogni padre ha sempre grandi speranze per suo figlio, ma non immagina mai che cambierà il mondo. Sono fiero di lui, della sua capacità di sopportare la sofferenza.
FOWLEY: Tale padre, tale figlio.
UOMO CHE FUMA: Pensano che il suo male lo stia uccidendo, ma in realtà non è mai stato così vivo.
FOWLEY: Secondo te sogna?
UOMO CHE FUMA: Sono sicuro di sì.
FOWLEY: Chissà cosa sta sognando.
UOMO CHE FUMA: I sogni di tutte le creature profondamente umane. Una vita semplice fatta di piccole gioie. Molto spesso gli uomini straordinari sono tentati dalle cose ordinarie. Non gli resta che il sogno ormai.


SCENA 17
QUARTIER GENERALE FBI, WASHINGTON D.C.

(Scully raggiunge Diana Fowley mentre quest'ultima sta per salire sull'ascensore)

SCULLY: Ha una sigaretta, agente Fowley?
FOWLEY: Io non fumo.
SCULLY: Davvero? Che strano, mi è sembrato che puzzasse di fumo.
FOWLEY: Non è ora di smetterla Scully ?
SCULLY: Sì. E’ ora.

(Le donne entrano in un ufficio)

SCULLY: Dov'è Mulder?
FOWLEY: Prima di andarsene in giro ad accusare chiunque della scomparsa di Mulder, dovrebbe chiedersi se e non avrebbe potuto evitarlo.
SCULLY: Io voglio solo che lei rifletta, che torni col pensiero a quando l'ha conosciuto. Quando la vita gli si schiudeva piena di promesse. E pensi a come sta adesso. E poi, ritta qui di fronte a me, mi guardi negli occhi e mi dica che Mulder non metterebbe a rischio la vita per salvare la sua.
FOWLEY: Ci penso, agente Scully. Ci penso di continuo.


SCENA 18

(L’Uomo che Fuma ed un dottore sono nella sala medica, affianco a Mulder. Il dottore fa un’iniezione all’Uomo che Fuma)

DOTTORE: Un colpo di fortuna inaspettato, non ci speravamo più. Dopo tanti anni passati a cercare di sviluppare un ibrido umano-alieno non pensavamo di trovarne uno pronto.
UOMO CHE FUMA: Tutti questi anni, tutti gli interrogativi, perché tenere Mulder in vita quando era tanto più semplice eliminarlo, una volta per tutte?
DOTTORE: Neanche lei poteva prevedere questo risvolto.
UOMO CHE FUMA: Resta il fatto che è lui il nostro salvatore. E’ immune dall’imminente apocalisse virale. E’ lui l’eroe.
DOTTORE: Potrebbe soccombere alla procedura.
UOMO CHE FUMA: Affronterà il destino dell’eroe.


SCENA 19

(Primo flash: Mulder indossa uno smoking, cammina verso Diana Fowley che è vestita con un abito da sposa. Le alza il velo)

MULDER: Diana.

(Secondo flash: Diana Fowley entra in camera da letto incinta)

DIANA FOWLEY: Fox. E' ora, tesoro.

(Terzo flash: Mulder vede aprire una porta dalla quale escono due bambini che corrono verso Diana Fowley)

BAMBINI: Ciao mamma
DIANA FOWLEY: Bambini, come state?

(Quarto flash: Lo sguardo di Mulder viene catturato dal suo riflesso nello specchio, è un uomo sui cinquanta anni. Si gira e vede Diana Fowley in una bara. Si avvicina a lei inginocchiandosi quando l’Uomo che Fuma gli mette una mano sulla spalla)


SCENA 20

(Nella sala medica Diana Fowley accarezza la guancia di Mulder)

UOMO CHE FUMA: Non pensare all’uomo, pensa al sacrificio che farà per tutti noi. Per l’umanità.
FOWLEY: Potevamo almeno lasciare a lui la scelta.
UOMO CHE FUMA: Tu non pensi che avrebbe scelto questo? E’ diventato quello che ha sempre voluto, ora sa di che si tratta. E’ questo che voleva.
FOWLEY: Non lo sapremmo mai.
UOMO CHE FUMA: Fra l’altro il suo compito ormai è al termine, porterò io il fardello d’ora in poi.

(Diana Fowley accarezza ancora la guancia di Mulder)


SCENA 21

(Mulder, oramai ottant’enne, è seduto su una sedia)

UOMO CHE FUMA: Io so del bambino, quello sulla spiaggia. La visione che insegui con la mente. Tutti noi abbiamo luoghi simili, sono percorsi dell’anima.
MULDER INVECCHIATO: L’avrò incontrato centinaia di volte. Ma non riesco a vedere quello che vuole.
UOMO CHE FUMA: Chiudi gli occhi. Adesso te lo mostrerà, se sei disposto a vedere.

(Mulder chiude gli occhi e sorride)


SCENA 22

(Mulder, sulla spiaggia, incontra il bambino che ha plasmato con la sabbia un’enorme astronave)

MULDER: Accidenti, che cosa hai costruito?
BAMBINO: Un oggetto volante non identificato.

(Il bambino inizia a distruggere con i calci l’astronave)

MULDER: No, no. Ma cosa… cosa fai? Perché distruggi la tua astronave?
BAMBINO: E’ la tua astronave. Sei tu che la distruggi. Aiutami almeno.

(Mulder, senza parole, guarda il bambino distruggere l’astronave)


SCENA 23
APPARTAMENTO DI SCULLY


(Scully entra nel suo appartamento)

ALBERT HOSTEEN: Il tuo tempo sta per finire.
SCULLY: Perché continui a venire da me? Perché? Ti ho detto che non riesco a trovarlo.
ALBERT HOSTEEN: Tu lo hai cercato nel posto sbagliato.
SCULLY: Non ascolti le mie parole.
ALBERT HOSTEEN: Davvero non sai dove si trova?
SCULLY: Anche se sapessi dov’è non riuscirei a salvarlo. La tua scienza per me non ha alcun significato.
ALBERT HOSTEEN: Tu hai provato a cercarlo… qui?

(Albert Hosteen indica il cuore di Scully)

SCULLY: Mi stai consigliando di pregare?

(In modo gentile, Albert Hosteen afferra il braccio di Scully e la induce ad inginocchiarsi)

ALBERT HOSTEEN: Esistono mondi più grandi di quello che credi di stringere in mano.

(Scully ed Albert Hosteen iniziano a pregare)


SCENA 24

(Mulder è nella sala medica con il dispositivo attorno alla testa e un tubo in bocca. L’Uomo che Guma è sdraiato accanto a lui)

UOMO CHE FUMA: Spero che non ti sfugga la valenza poetica.
FOWLEY: Rimuovendo quei segmenti di DNA potresti ucciderlo.
UOMO CHE FUMA: Stiamo anticipando il prossimo passo dell’evoluzione per salvare l’uomo. Il nostro è il lavoro di Dio, Diana. Senza questa immunizzazione tutti moriranno. Questa conoscenza è una benedizione divina. Continuerò io il cammino di Mulder.

(L’Uomo che Fuma stringe la mano di Diana Fowley)


SCENA 25

(Nella sala medica, prima che i dottori inizino la procedura, Mulder apre gli occhi)

FOWLEY: Ha aperto gli occhi. Il paziente è sveglio.
DOTTORE #1: Siamo arrivati al limite, non ce la fa più. Non penso che possiamo proseguire oltre.
DOTTORE #2: Sentirà dolore?
DOTTORE #1: Reattività debole, di questo passo lo perdiamo per strada.
DOTTORE #2: Non importa. Proseguiamo.

(Diana Fowley, sconvolta, si toglie la mascherina e usa una chiave elettronica per uscire dalla sala)


SCENA 26

(L’Uomo che Fuma è seduto accanto al letto di Mulder invecchiato)

UOMO CHE FUMA: Riposati.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Potresti aprire le tende? Vorrei dare un'occhiata fuori.
UOMO CHE FUMA: Ora devi stare tranquillo.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Dov'è Samantha?
UOMO CHE FUMA: Tua sorella è morta da cinque anni.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Cosa.. Cosa è successo a Gola Profonda?
UOMO CHE FUMA: Te l'ho già detto, è morto. E’ morta anche Diana. E Scully.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Anche… anche Scully?

(Mulder inizia a piangere)

UOMO CHE FUMA: Te l’ho detto. Puoi lasciarti andare ora. Ti stanno aspettando. Abbandonati. Chiudi gli occhi, Fox.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Siamo rimasti… noi due?
UOMO CHE FUMA: E’ la fine del principio. Non c’è più niente da fare, niente di niente.

(Mulder chiude gli occhi. L’Uomo che Fuma va alla finestra, apre le tende e osserva una nave aliena che vola sulla città tutta incendiata)


SCENA 27

(Un uomo brucia dei documenti in un appartamento, gettando sul fuoco una parrucca di capelli lunghi. Michael Kritschgau giace morto per terra. Krycek lascia l’appartamento con il portatile sotto al braccio)


SCENA 28

(Scully è addormentata sul pavimento quando viene svegliata da un rumore proveniente dalla porta. Si accorge che è stata infilata una busta. All'interno trova un chiave elettronica del Ministero della Difesa. Scully esce di corsa dal suo appartamento)


SCENA 29

(Primo flash: Mulder è nella sala operatoria, dove i dottori stanno tamponando il sangue che esce dalla sua testa.
Secondo flash: Scully, con prudenza, utilizza la chiave elettronica per entrare in una porta.
Terzo flash: Scully entra in camera da letto dove è sdraiato un Mulder, visibilmente invecchiato)

MULDER MOLTO INVECCHIATO: Scully. Sapevo che saresti venuta. Mi hanno detto che eri morta.
SCULLY: Credi alle loro menzogne? Traditore.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Cosa?
SCULLY: Disertore. Codardo.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Scully, no. Sto morendo.
SCULLY: Tu non puoi morire ora, Mulder. Non qui.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Che cosa vuoi dire?
SCULLY: Non in un comodo letto mentre il diavolo regna.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: No, non hai capito. Lui si prende cura di me.
SCULLY: No, Mulder. Ti ha cullato solo per farti dormire. Ti ha convinto a barattare la tua missione per una vita comoda.
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Non c’è nessuna missione. Non esistono gli alieni.
SCULLY: Non esistono? Hai dato un’occhiata qua fuori, Mulder?
MULDER MOLTO INVECCHIATO: Non posso. Sono troppo stanco.
SCULLY: No, Mulder, tu non puoi dormire. Tu devi alzarti e combattere. Soprattutto tu. Questo non è il tuo posto. Alzati e combatti. Alzati e preparati ad affrontare il nemico.

(Scully esce dalla camera lasciando Mulder chiamare il suo nome)

MULDER MOLTO INVECCHIATO: Scully? Scully… Scully… Scully…

(Scully entra nella stanza medica dove trova Mulder. Tutti i dispositivi sono scomparsi. Scully si avvicina a lui e toccandogli la testa inizia a parlargli)

SCULLY: Mulder. Mulder, ti devi svegliare. Devo portarti via da qui. Mulder mi senti?

(Mulder ricorda con dolore l’operazione alla quale è stato sottoposto)

SCULLY: (inizia a piangere) Mulder ti devi alzare. Non so quanto tempo abbiamo, ma, ti devi alzare subito. Adesso.

(Mulder ha un altro ricordo doloroso)

SCULLY: Soltanto tu puoi farcela. Mulder, ti prego.

(Una lacrima dal volto di Scully cade sulla palpebra di Mulder)

SCULLY: Ti prego, aiutami.
MULDER: Tu... aiutami.

(Mulder avvolge le sue braccia attorno a Scully)


SCENA 30
UNA SETTIMANA PIU' TARDI

(Scully percorre il corridoio fino ad arrivare all'appartamento di Mulder. Questi apre la porta, indossando un cappellino per coprire le fasce che gli avvolgono la testa)

MULDER: Scully, che ci fai qui? Pensa, mi stavo… mi stavo vestendo per venire da te, ma… non trovavo una cravatta che andasse d’accordo con il mio berretto.
SCULLY: Tu non vai a lavoro. Te ne torni a letto.

(Gli toglie il berretto ed inizia a tirargli via la cravatta, ma Mulder la blocca)

MULDER: No, aspetta, aspetta. Il nastro ai vincitori. Scully, io… stavo venendo in ufficio per dirti che Albert Hosteen è morto. Se ne andato ieri sera, in Nuovo Messico, è stato in coma per due settimane. E’ impossibile che sia venuto a parlarti.
SCULLY: No, io l’ho visto. Ho persino pregato con lui. Mulder non ci posso credere, io non… Mi dispiace ma non è possibile.
MULDER: Ti sembra più impossibile di quello che hai visto in Africa? O di quello che hai visto in me?
SCULLY: Non so più a cosa devo credere ormai. Ero talmente determinata a trovare un sistema per salvarti, che non avevo tempo di soffermarmi su quello che vedevo. Ma ora non ti so dire, non so… quale sia la verità, non so a chi dare ascolto, di chi mi posso fidare.

(Scully inizia a piangere)

SCULLY: Diana Fowley è stata trovata uccisa questa mattina. Non mi sono mai fidata di lei, eppure ha contribuito a salvarti tanto quanto me. Mi ha dato quel libro… ed è la sua chiave che mi ha condotta a te. Mi dispiace. Mi dispiace tanto, so che era tua amica.

(Scully abbraccia Mulder)

MULDER: Scully, io so cosa provi, anch’io non sapevo a chi affidarmi. Ho scelto l’altro sentiero, un’altra vita, un destino che mi ha portato da mia sorella. E anche se il mio mondo era irriconoscibile e capovolto, una sola cosa è rimasta uguale…

(Mulder prende tra le sue mani il volto di Scully)

MULDER: Tu eri la mia amica e mi hai detto la verità. Anche quando il mondo va in pezzi tu sei la mia costante, la mia pietra di paragone.
SCULLY: E tu sei la mia.

(Scully bacia la fronte di Mulder. Gli rimette il cappellino e i due si scambiano uno sguardo. Delicatamente le dita di Scully toccano le labbra di Mulder)


SCENA 31

(Mulder è sulla spiaggia e costruisce assieme al bambino un enorme UFO)


Trascrizione effettuata da veronica


Georgetown Memorial Hospital - Washington, D.C.

FBI Headquarters - Washington, D.C.

G Street - Washington, D.C.
Abitazione di Micheal Kritschgau

Appartamento di Scully

Appartamento di Mulder
2630 Hegal Place - Appartamento num. 42 Alexandria, Virginia 23242


Per ulteriori informazioni sugli eventi accaduti in questo episodio consulta la timeline di questa stagione
Condividi #7X02 The Sixth Extinction: Amor Fati - La sesta estinzione II
IN BREVE

[Mulder] Anche se il mio mondo era irriconoscibile e capovolto, una sola cosa è rimasta uguale. Tu eri la mia amica e mi hai detto la verità. Anche quando il mondo va in pezzi tu sei la mia costante, la mia pietra di paragone.
[Scully] E tu sei la mia.

[Uomo che Fuma] Non sei Gesù Cristo. Non sei il principe Amleto. Non sei neanche Robin Hood. Esci da questo ospedale e il mondo si dimenticherà di te.


 
STAGIONE 7
 
BOX STAGIONE 7
Compra il cofanetto della stagione 7 di X-Files
 
STAGIONI E FILM
TRASCRIZIONE EPISODI
Anche tu puoi diventare una parte attiva di Beyond The Sea e contribuire a far crescere la nostra guida ad X-Files aiutandoci a completare le trascrizioni degli episodi.
Collabora con Noi