Le fanfic di X-Files
Pioggia
La pioggia cambia le persone..Pubblicata il: 25/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: NC-17, vietata ai minori di 17 anni
Genere: MRS/RSM
Sommario: La pioggia cambia le persone..
Note sulla fanfic: Questo racconto si colloca dopo gli avvenimenti di "Biogenesis" e prima di "All Things"
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"Piove, dietro ai vetri, piove e piove"
A. Machado
- Ho sempre pensato che potevo dire cose migliori che questa sfilza di parole che sgorga, senza pensarci, dalle mie labbra…grosso errore.
- Ferma sulla porta della stanza di Mulder nel nostro motel, uno dei tanti, come mille altre volte, gli dico: - E' la pioggia che non mi lascia dormire, Mulder.
- Accompagno le mie stupide parole, con un gesticolare vago e confuso verso il cielo, un gesticolare che vuol essere un movimento fermo, e che riesce a sembrare solo uno sfarfalleggiare irrequieto.
- Sorride, chiaro, perché no, è una frase stupida. Si suppone che sono una competente agente del FBI, con una formazione universitaria di eccellente livello, medico forense, con un dottorato in Fisica…e dico questa sciocchezza.
- Annuisci, guardi il cielo, sorridi di nuovo, Dio mio, come sorridi…Mi lasci passare con un gesto, facendomi strada nel tuo universo privato.
- Qualche volta ti ho detto che il mio universo è parallelo al tuo?
- No.
- Chiaro
- Sì, io non ti dico mai niente.
- Dio, come sono nervosa, quasi come una studentessa.
- E' vero che piove, e molto. Non ha smesso di piovere da quando siamo arrivati. Le nostre stanze questa volta non sono una vicina all'altra, ma separate da un enorme e scuro patio. L'ho attraversato correndo, bagnandomi, per arrivare alla tua stanza.
- La pioggia batte con forza contro i vetri delle finestre e il vento ulula tra gli alberi.
- Quello che non è vero è che la pioggia non mi lascia dormire.
- Entro nella tua stanza, camminando lentamente, e m'intossica immediatamente il tuo odore, un miscuglio indefinibile e narcotico di after shave, semi di girasole, shampoo…
- Indosso una giacca nera che è bagnata. Le la tolgo e non sento freddo.
- La pioggia provoca un'insopportabile umidità.
- Cammino fino alla sedia più vicina e mi siedo, credo che le ginocchia si piegheranno e finirò per perdere la compostezza, e per fare una figura ancora più patetica, se ce ne fosse bisogno. Tu ti fermi di fronte a me, mi guardi con i tuoi occhi verdi da gatto e aspetti che lanci il mio primo proiettile. Il mio primo argomento.
- Non ce l'ho, Mulder.
- Non ho niente da dire per confutare la tua teoria che nelle case di questo paese, il cui nome non sono riuscita a tenere a mente, gli scarafaggi hanno messo fine alla vita di varie persone, per un problema di crescita smisurata.
- E' solo che…
- Sono così nervosa.
- I tuoi vestiti non contribuiscono alla mia tranquillità. Vesti di nero.
- Jeans neri. E una maglietta nera aderente. Non è la priva volta che ti vedo così, ma in questa circostanza, mi turba in maniera atroce.
- Incomincio a provare qualcosa di più intelligente da dire. Non come la storia della pioggia. M'inumidisco le labbra con la lingua.
-Mulder, penso che dobbiamo discutere qualcosa rispetto a questo caso.
-Chiaramente sì, Scully, ci sono molti dettagli che sono….
-Inspiegabili- Diciamo all'unisono.
Ed il silenzio ci avvolge.
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- Al sentire il tocco sulla porta, ho capito che era lei.
- Lei, con le sue nocche di porcellana, che bussava alla mia porta.
- Ti ho detto qualche volta che un'altra delle mie fissazioni sono le tue nocche, Scully? Se solo immaginassi quello che posso fase con esse…Te l'ho detto?
- No.
- Chiaro.
- Sì, io non ti dico mai niente.
- Al vederti sulla soglia ti sento dire qualcosa d'indecifrabile sulla pioggia. A dire il vero, niente di coerente. Segnali qualcosa con la mano. Verso l'esterno. Guardo il cielo e cerco di sorridere. Ti faccio passare, e continuo a ridere perché tu non possa notare che mi vengono meno le gambe, e ti guardo come lo stupido che sono sempre stato...
- I tuoi capelli sono più brillanti oggi o è una mia illusione? E il tuo profumo, oggi è più dolce o il mio olfatto m'inganna?
- Sono uno Psicologo, mi sono laureato con onore, mi sono specializzato in assassini seriali e crimini violenti, sono un agente speciale del FBI, il mio lavoro è investigare su cosi paranormali, lottare per trovare mia sorella scomparsa. Ma non riesco a sottrarmi alla grande quantità d'idee che mi girano per la mente quando ti vedo.
- Ti togli la giacca nera che porti e che è bagnata. Anche così, non fa freddo. Regna un'umidità soffocante e la temperatura è abbastanza gradevole, malgrado la pioggia.
- Cammini e ti lasci cadere su una sedia. T'inumidisci le labbra con la lingua…Dio mio, sono un maniaco, Frohike è un lattante paragonato a me, ma al vedere come passi la lingua su quelle labbra…
- Chiaro, effettivamente piove. Da non so quanti giorni. Questo paese affonderà tra poco se continua a piovere così. Si vede che hai corso per questo maledetto patio che separa le nostre stanze, poiché hai le guance rosse, e i tuoi capelli gocciolano e gocciolano…Fuoco.
- Quello che non so se è vero, è che la pioggia non ti lascia dormire.
- Mi dici che dobbiamo discutere del caso, sì, c'è un caso, ora ricordo, siamo qui per investigare su degli scarafaggi giganti, che uccidono la gente, e la cui crescita anormale si deve alla pioggia.
-Chiaramente sì, Scully- rispondo- ci sono molti dettagli che sono…
-Inspiegabili- diciamo insieme.
E il silenzio ci avvolge.
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- Bene, questa cosa è iniziata oggi nel pomeriggio, quando percorrevamo il paese a piedi per andare nell'Ufficio del Commissario. La gente ci osservava con evidente curiosità, ma, naturalmente, chi non ti osserva, se rassomigli ad una pubblicità ambulante di Armani, con la tua statura, il tuo vestito e quel cappotto nero, Mulder.
- Ci siamo imbattuti, improvvisamente, in una vecchietta che sembrava uscita dal nulla. Si è piantata davanti a noi con tanta decisione, che mi ha spaventata.
- Lo confesso.
-La pioggia cambia le persone- Ha detto senza salutare, con gli occhi che le brillavano.
-Come?- Hai domandato, all'erta. La pioggia ci rendeva ciechi a tratti.
-Sì, gentile signore. Lei e la sua bella accompagnatrice sperimenterete un cambio radicale nelle vostre vite- Gracchiò, con voce rotta, guardandoti direttamente negli occhi, Mulder…
- Perdoni, signora- Si è sentita la mia voce fredda e scettica- Ma non è possibile che la pioggia…
- Non essere incredula, bella- Mi ha interrotto. Si è avvicinata a me, tanto che ho dovuto retrocedere di un paio di passi. Tu mi hai osservato con curiosità.
-Così come la pioggia fa crescere gli scarafaggi, fa cambiare le persone...O vi decidete ora, o…- ha sussurrato la vecchietta, e fatto un mezzo giro, è scomparsa, prima che me ne potessi rendere conto.
- Mi hai guardato, riempiendomi di una sensazione di presagio, Mulder. E non abbiamo parlato più fin'ora. Ma naturalmente, le cose dette da questa strana donna si sono seppellite nel più profondo del mio subcosciente…E mi hanno fatto passeggiare nella mia stanza fino a fare un sentiero nel tappeto, e prendere la decisione più importante della mia vita, perché non posso aspettarti più, perché non posso aspettarmi più…
- Perché muoio se continuo ad aspettare, Mulder.
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- Questo pomeriggio nel paese, abbiamo fatto un incontro quasi paranormale.
- Camminavamo verso l'Ufficio del Commissario, lottando con la pioggia e il vento. Ti guardavano con curiosità e ammirazione.
- Perché no, con i tuoi capelli, la tua bocca, la tua figura…
- Improvvisamente è apparsa la donna…una vecchia che sembrava una profetessa.
- Questa donna ci ha detto cose che suonavano come una minaccia velata, come un presentimento, un dubbio, un timore e una certezza. Si è avvicinata a noi senza riserve e ci ha lanciato un avvertimento:
-La pioggia cambia le persone- Ha detto, con voce fragile.
Tu hai cercato di disarmarla con il tuo abituale scetticismo, ma lei ha fatto due passi e ti ha affrontato. Sei indietreggiata…Sei indietreggiata, Scully?
-O vi decidete ora o…-ha mormorato la vecchietta, prima di sparire.
- E ci ha condannato al silenzio.
- Fin'ora. Perché ho deciso che il mio tempo finisce senza te, che l'attesa mi uccide, e che mi è costato tutto un pomeriggio e tre buste di semi di girasole, per dirti che ti voglio con me. Ora, Scully.
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-Ma…meglio che parliamo domani, Mulder- Dico senza respirare, mi alzo velocemente, prendo la mia giacca e me ne vado.
- Terrorizzata. Per quello che ho pensato di dire e fare.
- Mi dispiace, ma mi vince la paura del ridicolo, del rifiuto, e la continuità di questa inquietudine…Preferisco continuare a vivere con essa, che perderti.
- Se la donna di quest'oggi aveva voluto dire che io dovevo essere coraggiosa e confessarti quello che mi brucia nel petto, credo che mi manchi il coraggio. Credo che nemmeno oggi mi deciderò, donna profetica. Mi dispiace.
- Esco nel patio. Senza mettermi la giacca, cerco di attraversarlo correndo fino alla mia stanza.
-Scully
- Il tuo richiamo mi ferma, mi toglie la forza e interrompe per un secondo eterno la sequenza dei miei battiti cardiaci. Perché è una voce che non avevo mai sentito.
- Mi giro e con la pioggia che mi bagna, ti aspetto.
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Rompi il silenzio con un:
-Ma…meglio che parliamo domani, Mulder-.
- Mi sorprende, e mi fa male. Volevo dirti un paio di cose. No…Molte cose. La vecchietta del paese mi ha fatto pensare che tu ed io portiamo avanti già da molto tempo questo giocoso scambio di sguardi ardenti e frasi incerte, che ormai non è più un gioco, perché non dipende dal caso. Ma da te e da me.
- Prendi la tua giacca e vai verso la porta, l'apri ed esci nel patio.
- Ma ora basta con le sofferenze, con le attese infruttuose, di accontentarmi del tuo profumo in ufficio, con gli episodi non conclusi nel corridoio, di guardarti e non toccarti.
- Ho paura, non lo nego. Ma questa incertezza mi trapassa il cuore tutti i giorni e tutte le notte in cui sogno da sveglio e addormentato.
- Te, Scully.
- Esco dietro di te. Sei a metà strada tra la tua stanza e la mia, o tra la rinuncia e la salvezza. La nostra salvezza.
-Scully- Ti chiamo e ti fermi. Ti giri con una lentezza spaventosa e insopportabile.
- E mi guardi.
- Con questi occhi profondi e marini. Le mie arterie scoppiano.
- Perché è uno sguardo che non ti ho mai visto prima.
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- Come un'apparizione della pioggia, con tre enormi falcate stai vicino a me.
- La tua maglietta che ti fascia come un guanto, è bagnata e disegna i contorni dei muscoli che desidero di toccare, Mulder.
- Scully, devo dirti una cosa- Incominci, facendomi tremare. Ti guardo e ho il respiro corto…è la piaggia, è tutto…sei tu.
Siamo in piedi, uno di fronte all'altro, in un patio male illuminato, con l'acqua che cade a torrenti dal cielo, e sull'orlo dell'abisso.
-Sì, Mulder?- Dico, tanto per dire qualcosa, per invogliati a continuare, anche se mi terrorizza questa parentesi di pioggia, attesa e desiderio.
- Un lampo attraversa il cielo e la notte. Mi elettrizza la pelle…ancora di più.- Scully…- vacilli, e sei interrotto da suono inumano di un tuono.
- Ti avvicini e mi prendi il viso tra le mani. I tuoi occhi verdi percorrono i tratti del mio volto e arrivi fino alle mie labbra. Ti avvicini
- E mi baci.
- Finalmente.
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Ti corro incontro a metà del patio. Porti la giacca tra le mani, e la tua camicia bianca definitivamente tesa si appiccica al tuo corpo …questo mi permette di vedere le linee favolose del tuo reggiseno, intorno ai tuoi seni.
-Scully, devo dirti una cosa- non mi viene in mente altro modo d'iniziare.
- Mi tortura la mancanza di parole per racchiudere i miei sentimenti.
- Ma non si può tornare indietro.
-Sì, Mulder?- sento la tua voce e sembra che tu m'invogli a continuare.
- Ho paura delle tua risposta.
- Improvvisamente, un lampo traccia una fiamma istantanea su di noi e sulla notte. E' il segnale.
- Scully…Dico, ma mi arrendo e mi avvicino a te, prima che mi manchino le forze.
- Il ruggito del tuono è un augurio, e percorro con gli occhi la distanza che va dall'attaccatura dei tuoi capelli fino alle tue labbra. Mi avvicino.
- E ti bacio.
- Finalmente.
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- Per primo è un bacio lieve e dolce, come quello di un bambino. Mi sfiori le labbra con le tue, e mi dai uno, due, mille baci piccoli e dolci. Teneri. Con una tenerezza che hai conservato per me. Chiudo gli occhi. Le mie palpebre bruciano.
- Ma poi, le tue labbra mi fanno una carezza lenta e perversa, che lotta per aprire le mie e ci riesce.
- Baciarti e che tu mi baci è stata un'esperienza più indemoniatamene celestiale che ho vissuto in tutta la mia vita, Mulder. Da millenni che aspetto questo momento. La mia bocca reagisce con una passione che non sapevo di possedere, e quasi involontariamente, lascio la giacca, allungo le braccia e intreccio le dita nei tuoi capelli bagnati.
- Emetto un gemito, ubriaca.
- Apro di più le labbra e la mia lingua affronta la tua in un'ardente ed esuberante battaglia. La nostra prima battaglia…
- Sei un formidabile avversario, Mulder. Sento le tue mani non più sul mio viso, ma sul collo, scavando e cercando tunnels sulla mia camicia, e poi percorrendo la mia schiena fino ad arrivare alla vita.
- E'… straordinario.
- In risposta, le mie mani scendono dai tuoi capelli alla schiena e, quasi come una necessità, accarezzo sotto la tua maglietta, i muscoli inverosimili, in un atto che ho immaginato in cento rabbiose e solitarie notti.
- In mezzo alla frenesia del nostro primo bacio, ci fermiamo perché i nostri polmoni non scoppino. Mi guardi e mi sorridi in un modo così dannatamente sexy, che rispondo al sorriso. Tutti e due goccioliamo pioggia da tutte le parti e stiamo al centro d questo patio e al centro del mondo.
- Ricominciamo il bacio. Sono io questa volta che non mi stanco di bere fino all'ultima goccia di saliva, che sa di menta, miele e sale. Ci rendiamo conto che se pretendiamo continuare- ed io lo pretendo- dobbiamo cercare un posto più…idoneo. Anche se fosse per me, farei l'amore qui, Mulder. O dove tu vuoi e come vuoi.
- Mi abbracci forte, e quasi galleggiando, mi conduci alla porta della mia stanza.
- Non abbiamo smesso di baciarci.
- Potrei giurare che non tocco il suolo. Apri la porta ed entriamo e mi guidi al centro della stanza.
- La tua bocca assapora la mia ed io assaporo la tua. Improvvisamente, mi lasci quasi bruscamente, e cammini verso la porta. Il mio cuore si blocca.
- Pentito, Mulder? Dillo, per morire in questo momento e non perdere altro tempo.
- No, vai solo a chiudere la porta. Ti giri e mi guardi da lì. Sorridi in modo sensuale, arrogante e scandaloso.
- Stai ansimando.
- Ti avvicini come un favoloso fantasma affannato e ti perdi di nuovo sulle mie labbra.
- Dio, sento come mi ha influenzato il tuo contatto…oltre al mio stomaco c'è qualcos'altro che bolle e pulsa. Libero le braccia e ti tolgo la maglietta. Mettere a nudo il suo torso è…allucinante. Ti bacio le palpebre e le percorro dolcemente.
- Le tue dita dal tocco glorioso, sbottonano la mia camicia lentamente e me ne liberano, e poi mi togli il reggiseno. Prima una bretella, con squisita dolcezza. Poi l'altra, trascinando le tue dita lunghe e nervose per le mie clavicole. Baciandomi, e passandomi le dita sulle spalle, in una carezza che rassomiglia alla felicità. Il reggiseno cade a terra.
- Smetti di baciarmi e mi guardi.
- Con una voce che ti viene dal profondo della gola mi dici:
-Hai i seni più belli che abbia mai visto, Scully-
- E mi tocchi, mi tocchi, mi tocchi…Così deve essere il Cielo. Ora, la tua bocca scende, scivolando per il mio mento. Arrivando fino al collo, che scoppia al contatto con le tue labbra. Poi, scivoli fino ai miei seni…mentre mi baci emettendo certi suoni di sconosciuta traduzione, scivoliamo verso la parete della stanza.
- Mi appoggi contro la superficie liscia e fredda del muro, ma la mia schiena sta bruciando. I tuoi occhi sono aperti e mi guardi dal profondo del tuo cuore, baciandomi come nessuno l'ha fatto mai. La tua bocca ondeggia sulla mia, Mulder, e si immerge sempre più. Ti stringo le spalle nude e sode, abbracciandoti. E percorro i tuoi capelli, umidi, morbidi e sensuali. Non posso pronunciare nessuna parola, e sussurro solo gemiti mugolanti.
- Con l'alito fiammeggiante sul mio viso, ti sposti sull'orecchio destro. Lo lecchi con frenesia, trovando il mio orecchino, questa perla solitaria che stride tra i tuoi denti quando intensifichi la carezza, questo sembra provocarti un piacere potente e selvaggio. Una dentata viva e calda nel mio lobo, mi ricorda che sono sul punto di morire. Tu mi dici in uno sfibrante mormorio:
-Piove…E hai il sapore della pioggia, Scully…Forse pioveranno sacchi…a…pelo…
- Percepisco come i miei seni si strofinano contro il tuo petto, e sento che…ma improvvisamente, con un'abilità che m'invade, mi prendi per le spalle, e mi giri su me stessa.
- Dio, questo non è possibile, Mulder sta dietro di me, respirando sulla mia schiena, e mi stringe i seni. Mi tengo con tutte e due le mani al muro, e mi lamento. Le tue dita di fuoco mi percorrono ora la schiena. E ad un tratto non sono più le dita, è la tua bocca, dalle labbra perverse e sento scorrere la saliva per la mia colonna, cosa che mi provoca un violento battito al basso ventre.
- Sento i tuoi fianchi che mi aderiscono alla vita. C'è qualcosa di bizzarro nel tocco teso del tuo sesso dietro di me…
- Non posso credere che questo stia accadendo veramente, forse è un sogno, forse è tornato Van Blundt e mi ha ingannato.
- Ma no. Questo è così esasperatamente Mulder, che credo che piangerò.
- E' il mio turno, mi giro e sono di fronte a te. Ti bacio come se dovessi morire in quest'istante.
- Frugo nei tuoi jeans, desidero vederti senza di essi, per apprezzarti in tutta la tua grandezza. Abbasso la cerniera, accarezzandoti lentamente e dolcemente. Tu gemi per la sorpresa.
- I tuoi pantaloni cadono finalmente per terra, e i boxer seguono la stessa sorte. Ti stringo i fianchi con tutta la forza che ho, mentre tu mi sussurri all'orecchio parole nasali e bagnate.
- Ci avviciniamo al letto e ci lasciamo cadere senza smettere di accarezzarci.
- Poi, i miei pantaloni neri sono quasi strappati e lanciati a terra. Fissi le mie mutandine di pizzo che sono minuscole, e questo sembra riempirti di una soddisfazione perversa…Abbassi le mani e si perdono sulla mia vita, poi scendono ancora di più. Le tue dita palpano le mie mutandine e sento che ti chini, e scendi, scendi, scendi…Dio mio…me le stai togliendo con i denti, Mulder?
- Finalmente tu ed io, nudi, in un letto, mentre il cielo viene giù per tanta piaggia.
- I nostri corpi sono bagnati, e mi provoca una piacevole sensazione vedere che oltre che dall'acqua, il tuo corpo è madido di sudore. Sei eccitato e questo eccita me…Ti lecco la pioggia e il sudore dalle spalle e hai il sapore delle nuvole…
- Non posso assimilare che questo sta accadendo, Mulder.
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- Ad un tratto comprendo che andiamo troppo veloci, che stiamo sul punto di morire, come se l'ansia accumulata da sette anni ci consumasse improvvisamente.
- Ho tolto la camicia a Scully. Bottone dopo bottone, lentamente, ma in modo incontenibile.
- E mi affaccio su un paesaggio di latte, e mentre la blusa cade al suolo, e poi il reggiseno, osservo i seni più meravigliosi della mia patetica vita. Glielo dico, sorride. Li bacio, li lecco, per rendere omaggio a questa donna da favola che ho tra le mie braccia. Lei butta indietro la testa dai capelli rossi…
- Continuo, continuo, da questo dipende la mia vita…
- La bacio. La bacio sulle labbra di bambola, sul collo di porcellana, sull'orecchio destro, che porta il tesoro di una piccola perla, sui seni di luna. Potrei baciarla fino ad assorbirla completamente…Andiamo verso il muro della stanza. Ci muoviamo contro di esso, in quello che potrebbe essere un'apologia di piacere…La parete ci serve d'appoggio, mentre la bacio, e lei mi accarezza le spalle e i capelli. Ma già non è abbastanza, la voglio di più e più mia…Allora la faccio girare.
- Se non stessi già al limite di me stesso, potrei piangere di felicità…Ho avuto Scully, la mia piccola dea d'alabastro e mogano, che geme contro il muro, mentre io, percorro i suoi seni d'avorio fino ad apprenderli e poi bacio ogni centimetro della sua armoniosa schiena.
- Ora siamo nudi nel tuo letto, Scully. Ti ho spagliata dei vestiti, e tu mi hai tolto i miei, con le tue piccole e delicate mani.
- Non riesco a sopportare che la mia ossessione per la tua biancheria, si sia trasformata in una profezia che si è realizzata da sola, e che il tuo reggiseno contenga i seni più belli che abbia mai visto, Scully, e che inoltre, questo reggiseno è di pizzo, ed è simile a quello dei miei sogni…
- E che porti anche mutandine di pizzo che entrerebbero in una scatola di cerini. Mutandine che mi fanno sorridere, perché è una cosa troppo favolosa, e che, inarcandomi, e realizzando la mia fissazione orale più smisurata, ti tolgo con i denti, facendoti emettere gemiti spezzati.
- Scully, mia dolce e agitata Scully.
- Ansimando, ci guardiamo per un attimo che dura un secolo, e comprendiamo che abbiamo tutta la vita per godere del fatto di esserci scoperti. Sorridi come tu sola sai farlo, e mi attrai verso di te. I tuoi capelli sono umidi e cadono squisitamente intorno ai perfetti contorni del tuo viso. La tua nudità di gelato alla crema è impressionante. Tutto quello che ho immaginato nei miei mille sogni umidi con te, non ha paragone al tenerti in un letto, accanto a me, coperta di perle di pioggia, e sorridente.
- Ci baciamo con rinnovata ansia. La tua saliva sa di fruttini, di cioccolato ed è calda. Sarei capace d'ubriacarmi con essa, Scully. Poi, le tue labbra scivolano fino ai miei lobi e le lecchi con la tua lingua impossibile. Le tue mani si muovono su e giù per la mia schiena, mentre io ti stringo delicatamente i capezzoli che hanno raggiunto dimensioni leggendarie.
- Le tue gambe, di una morbidezza impensabile, s'intrecciano ai miei fianchi, ed io sento che il mio sesso s'indurisce ancora di più.
- Le tue gambe mi spingono con forza…Dio, credo che sia…Indescrivibile.
- Le ossa perfette della tua schiena s'inarcano e le tue mani, fanno pressione sul mio sedere, con intensi movimenti rotatori. Ti lascio fare, donna del FBI.
- Ad un tratto, appoggiandoti ai miei fianchi, giri su te stessa, e ti ho su di me, con i capelli umidi, sorridendo, e con gli occhi azzurri fissi in me… Non ho mai pensato che nell'impeto della passione i tuoi occhi brillassero come zaffiri liquidi, Scully…Butti la testa all'indietro e ridi. Sorridi in modo perverso, con le unghie mi disegni i pettorali e i capezzoli. Mi guardi, con sfida, audace.
- Di sicuro sono morto…
- Poi, ti abbassi sulla mia erezione e la guardi come un giocattolo preferito.
- Il tuo dito indice si allunga dalla mano destro, e serpeggiando, raggiunge la punta del mio sesso rigido e ansioso. Mi tocchi solo per un momento, quanto basta perché un milione di scariche elettriche mi sciolgano l'epidermide.
- Dubito che possa sopportarlo ancora.
- Allungo le dita e tocco i tuoi capezzoli, come strumenti di raso e zucchero. Solo per un secondo, per avere gli accordi della tua passione. Non è abbastanza per te, perché i tuoi occhi lanciano uno scintillio irato e i tuoi gemiti aumentano. Allora io, anelante e assetato prendo il tuoi capezzoli tra le labbra, per saziare il mio desiderio di te, Scully, Scully, Scully…La mia lingua gode dei tuoi capezzoli rosa, e li lecco con frenesia e passione. Questo sembra provocarti una piacevole sorpresa, perché la tua schiena s'inarca di nuovo e dal tuo petto sorge un suono dolce e roco.
-Mulderrrrrr-
- E' vero che mi ha chiamato con questa voce da lenzuola umide, e nuda?
- E poi ridi di nuovo.
- Ti prendo alla sprovvista quando afferro le tue mani improvvisamente e le porto alla bocca. E' che non resisto più, Scully. Cominciando dalla punta delle dita, lecco e bagno con la saliva le tue nocche, agente Scully. Le tue nocche… Gridi quasi, perché è incredibile, e favoloso quello che tu ed io sentiamo al solo avere le tue nocche tra le mie labbra.
- T'inclini di nuovo, ma ora, in un atto che supera ogni mia fantasia che farebbe suicidare Frohike, dalle tue labbra esce fuori la lingua e, come se avesse vita propria, si avvicina al mio naso e lo percorre, con una carezza fatta per lui, e che credo tu abbia appena inventato.
- Non ne posso più.
- Uccidimi ora, Scully, prima che il mondo finisca.
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- Sto a cavalcioni su di te, Mulder, e sto morendo dalla voglia di ridere.
- Perché questo è troppo favoloso per essere reale.
- Stiamo incominciando a ballare una danza quasi soprannaturale, allora i miei fianchi prendono vita, e i tuoi si muovono sotto di essi. Lentamente e a lungo.
- Ritmicamente.
- Il tuo sesso si erge tra noi, e m'inclino a guardarlo, curiosa, delirante, ridendo un'altra volta. Lo tocco con attenzione, sentendo fiamme nel mio dito.
- In cambio tu mi tocchi i capezzoli, appena un attimo, e lentamente, così lentamente che mi sento frustrata e mi strofino contro di te, irata e anelante.
- Allora, le tue labbra aspirano i miei capezzoli, e la tua lingua li circonda con minuscoli cerchi, in un movimento che fa sì che i miei centri nervosi scoppino.
- Ti chiamo:
-Mulderrrrrrrr-
- E' stato un lamento, ma credo che sperimenterò un orgasmo in questo momento, con solo le tue labbra grandi e sensuali perse sui miei capezzoli. Con un movimento abile e allucinante, mi prendi le mani. Le porte alla bocca, e sto per rompermi in mille pezzi, perché stai…succhiando le mie…nocche…Mulder…Le mie nocche. Come è possibile che mi provochi così tanto piacere solo a leccare le mie nocche, e averle bagnate con la tua saliva? Ti chiamo, per morire con il tuo nome sulle labbra…
- Impulsivamente, ti passo la lingua sul tuo setto nasale, mai avrei immaginato che questo potesse essere così …erotizzante.
- Tu mi rispondi, alzando dolcemente i pollici, e mettendomeli intorno alla vita. Una sensazione che non può esserci nell'universo, perché fai scivolare i pollici con dolcezza e delicatezza. Poi, si muovono fino ad arrivare sul mio ventre, li trascini fino al mio ombelico. S'immergono in esso, ed io lascio scappare un gemito dolce, aspro e liquido. Dopo, questi sinistri e bagnati pollici, mi solcano la pelle, piano, con una carezza il cui piacere è tortura, fino ad arrivare alle ossa dei fianchi, ed inizi un movimento che si ferma sull'osso pelvico. So che mi senti umida, Mulder, e che sto lì, dolce, pulsante, e aspettandoti, ma le tue dita non entrano nel mio giardino segreto in cui voglio che entrambi ci perdiamo…
- Non possiamo aspettare ancora, non resisto un minuto di più, Mulder, e lentamente, avanzo di te, per appoggiare i palmi delle mani su i tuoi pettorali, e riceverti tra le mie cosce. Sicuramente la Terra ha fermato il suo movimento di rotazione e di rivoluzione, perché non posso credere che il resto del mondo continui a fare una vita normale, mentre tu ed io facciamo l'amore, e sei dentro di me.
- La vita si congela in quest'universo di fuoco, e si prepara ad esplodere. Ti ficco le unghie nel petto…Il piacere mi paralizza quasi. Le tue mani percorrono dolcemente le mie cosce, afferrando con abilità e maestria i miei contorni.
- Incomincio un movimento quasi impercettibile, con un ritmo fragile, che va a poco a poco aumentando.
- Mi scappa un gemito strozzato e nasale.
- Voglio di più Mulder.
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- Ho realizzato uno dei miei sogni dorati. Ho preso le mani di Scully e ho messo in pratica ciò che ho desiderato fare con le sue nocche dalla prima volta che l'ho vista. Li ho leccate, le ho succhiate, le ho imparate.
- Lei ha sussurrato un doloroso "Mulder", quando lo ha notato.
- Dio, sono sette anni che amo questa donna, e ora sta con me. E sta nuda. Ma….
- ...Questa è l'esperienza più paranormale che ho vissuto. Posso giurarlo e morire.
- Ha avanzato fino a mantenersi al mio petto con entrambe le mani, e…mi ha ricevuto, mi accettato tra le sue cosce di madreperla.
- Sto dentro Scully, che sta nuda su di me, sto toccando le sue cosce di marmo e posso morire in pace. Mentre lei mi ficca le unghie nel petto, carezza dolorosa e ardente.
- E' impossibile che un uomo possa assaporare tanto piacere e non scoppiare, così che mi preparo per la mia morte…il ritmo iniziale è lento e dolce, come un dondolio. Emetti alcuni gemiti soffocati, che mi eccitano ancora di più, per cui faccio in modo che i movimenti siano ogni volta più intesi e forti. Voglio darti il più grande piacere della tua vita, Scully, perché la tua vita è iniziata sette anni fa. Lascio che ci adattiamo allo stesso ritmo, e scopro l'acquosa e straordinaria profondità ultramarina del tuo corpo, Scully.
- Ora le tue spinte si fanno forti, e la poca voce che mi rimane, mi serve per dirti, in un sussurro quasi animale:
-Scully…..-
- Allora acceleriamo il ritmo della nostra danza, che raggiunge una folle velocità, e mentre ti lamenti e ti muovi, sembra che le tue cosce da leggenda vanno appropriandosi di tutto il mio corpo.
- Ora non è possibile sopportare di più, e diventiamo liquidi, la sensazione percorre tutto il mio essere, mi dissolvo, un portento della natura scoppia, il mondo diventa buio e moriamo.
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- Siamo appena morti, Mulder, il mio corpo si è diluito in una potente turbolenza, un terremoto mi ha scosso nel mio centro, e abbiamo smesso di esistere.
- Insieme
- Ma, improvvisamente, stiamo rinascendo. Facendo un grande sforzo riesco ad aprire gli occhi e osservare i tuoi che sono leggermente socchiusi. E brillano.
- Stiamo l'uno accanto all'altro, tu di schiena, io bocconi, quasi su di te, e le nostre gambe sono intrecciate.
- L'orgasmo che ho sperimentato è stato un cataclisma, il migliore e il più desiderato della mia esistenza. Anche se la mia esistenza è iniziata con te, sette anni fa.
- Ti guardo e cerco di sorridere.
- Mi restituisci il sorriso, e i tuo braccio si solleva per abbracciarmi, mentre ti giri e mi avvolgi con il tuo corpo. Chiudo gli occhi, non posso tenerli aperti.
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- Scully dorme.
- Dana Katherine Scully sta dormendo accanto a me, nuda, così sexy che dovrebbe essere illegale, e dopo il nostro primo orgasmo insieme.
- Mi scappa un sorriso quasi infantile. La felicità mi riempie ogni poro del corpo, e lo stare intrecciato a lei, nudi, sudati, mi fa pensare che Dio esiste.
- E' stato meraviglioso averla.
- Se qualche volta ho cercato di scoprire la verità, mi sono sbagliato. La verità è in questi capelli di fuoco, in questi occhi di mare e in questa pelle di seta che sta accanto a me.
- In qualche strano modo, questa donna, bella e magica come uno spiritello, si è appropriata della mia volontà, e del mio cuore. Dio, come l'amo. Osservo i suoi sinuosi rilievi, i suoi pendii e ondulazioni, le sue ossa che s'indovinano sulla schiena, e la morbidezza straordinaria della sua pelle. L'ho amata da quando l'ho vista, non l'ho mai negato, ma sono stato troppo vigliacco per dirglielo, per confessarglielo. Ora non ho più paura. Potrei salire in cima al mondo con lei, perché tutti vedano che ci apparteniamo e sappiano che è favolosa quando fa l'amore.
- Improvvisamente, i miei sensi, pieni di Scully, ubriachi di lei, imparano ad percepire altre realtà.
- Ascolto e sembra che non piova. Acuisco l'udito e…è così. Non piove.
- Potrei ridere forte. E' insolito.
- Mi giro verso Scully, che ha le labbra di dolce socchiuse e le sussurro:
-Scully…Scully, ha smesso di piovere.
Lei si muove e sospira, facendomi dimenticare per un momento la situazione climatica. Contemplarla deve essere un delitto…
-Mulder…?- Dice con una voce che suona come una doccia tiepida e profumata.
-Scully …- Ripeto io, mettendole una mano sulla schiena- Non piove più.
- Lei apre gli occhi, con un muovere di ciglia sensuale ed assonnato. Se avessi saputo che si sveglia così dopo l'amore, non avrei aspettato sette anni per averla vicino a me a letto. Si solleva e ascolta. Un sorriso le illumina il viso.
- Prende un lenzuolo e si avvolge, si alza e cammina verso la finestra. La seguo.
- Scully tira la tenda e insieme osserviamo che il cielo è schiarito e che la luna si affaccia raggiante dietro le montagne.
- Lei si gira e mi offre una parte del lenzuolo. E mi offre allo stesso modo il suo cuore. Sorridendo, accetto il suo invito e mi avvolgo con Dana Scully nel lenzuolo. Così, anch'io le offro il mio cuore. E so che lo raccoglie. Siamo lei ed io insieme, avvolti nella morbidezza di un lenzuolo. Contemplando la luna e una notte stellata. Non ho più bisogno di vivere.
-Mulder…-Mormora con voce tersa e lieve.
-Sì?- dico stringendola a me.
-Era vero…Mi dice, restituendomi l'abbraccio- La pioggia cambia le persone…
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