Le fanfic di X-Files

Lacrime di passione

Autore: Tara W.
Pubblicata il: 03/11/2009
Tradotta da: Camilla
Rating: NC-17, vietata ai minori di 17 anni
Genere: MRS/RSM
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Mulder chiuse la porta del "suo" ufficio più forte del solito facendo in modo che Scully trasalisse un poco. Dette una doppia mandata con la chiave e mise una mano sulla piccola schiena  di lei mentre girava per il corridoio.

"Grandi piani per il fine settimana?" le chiese

"Si, effettivamente, li ho" rispose lei, divertendosi per l'espressione sorpresa di Mulder. "Ho una riunionefamiliare da mia madre, ricordi? Te l'ho detto la settimana scorsa"

Mulder finse una completa ignoranza."E' una cosa nuova per me" disse. "Una riunione della famiglia Scully. Suona divertente"

"Più divertente di the ice capades?" lo stuzzicò

Lui si lasciò scappare un sorriso. "Così che quando è la Scully-riunione?"

Le porte dell'ascensore si aprirono e salirono" Domani a mezzogiorno" Scully stirò il collo da un lato all'altro per liberarsi della tensione

“Settimana dura, huh, ma al meno è stata "normale", vero? Tu sai, serial killes, sequestratori, pedofili ecc..ecc.." Non volle far sembrare questo commento pesante ma in realtà gli  venne fuori, per qualche motivo, il sarcasmo accumulato che aveva evitato per tutto il giorno.

"Lavoro normale? " La frase fece quasi ridere Scully. Quasi. Se solo ci fosse fuori da questo mondo qualche spiegazione per tante mondane normalità. " Cosa farai tu?" domandò  avendo bisogno di una conversazione normale. " Qualche piano per il weekend?"

"Oh sì, una piccola palla di basket qui,un piccolo video là, e qualche seme di girasole" replicò lui con troppo disappunto per esserne contento. Le offrì un povero sorriso di  risposta al sorriso compassionevole di lei che sembrava essere l'unico tipo di sorriso che fosse  capace di fare.

Nel parcheggio si dissero " ci vediamo lunedì ciao" e Mulder aspettò che Scully non fosse più visibile per mettere in moto la sua auto. Rise dolcemente. Che cosa non avrebbe dato per  essere una mosca e stare sul muro della casa di Scully, domani a mezzogiorno. Immaginò se stesso che  appariva inaspettatamente, provocando lo svenimento di Scully. La signora Scully probabilmente lo  avrebbe invitato ad entrare ma il confronto con Bill jr non era precisamente in cima alla lista dei piani di Mulder. L'umore gioviale di Mulder si trasformò presto in un cumulo di amarezza che gli stringeva il cuore.  Aveva avuto una famiglia con cui stare bene, molto tempo indietro ma ora, la parola famiglia, gli era  estranea come gli omoni verdi che cercava disperatamente.


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Appartamento di Mulder
3.32 a.m. (sabato)

Si era appena addormentato quando tutto iniziò un'altra volta. Flashes del Watergate in televisione, un gioco da tavolo, una piccola dai capelli scuri che si arrabbiava per la   scelta del programma da parte del fratello, tremando, una luce risplendente...Improvvisamente la  ragazzina dai capelli scuri si trasforma in una dagli occhi azzurri che sorride alla sua espressione di  Potato Head e poi scompare. Un piccolo crocifisso d'oro che dondola dalle sue dita e"lei" distesa in un letto d'ospedale.
Lei contava su se stessa e sulla forza delle sue credenze . Ora sta tra le sue braccia, le labbra serrate, la stava perdendo un'altra volta. Lei allungava le mani mentre la piccola   con i capelli scuri risorgeva alla vita, lei sorrideva, una copia della piccola con gli occhi  azzurri. La luce risplendente si attenuava mentre sentiva il suono debole di un pianto. Le lacrime di sua  madre."Fox!"…
Mulder sbatté i piedi contro il tavolino da caffè mentre cercava di  svegliarsi.Il dolore gli attraversò la caviglia, e si lasciò scappare un'imprecazione quasi impercettibile. 
Strofinandosi la caviglia con la mano, Mulder usò l'altra mano libera per sistemarsi i capelli bagnati di sudore.  Sapendo che avrebbe tardato ad addormentarsi, si alzò per prendere un bicchiere d'acqua e mise una cassetta  lungo la strada.

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Appartamento di Fox Mulder
6 ore dopo

Il telefono suonò giusto quando Mulder usciva dalla doccia. Quando alla fine lo raggiunse, partì la segreteri telefonoca, mentre lui gridava "Sono qui!"

"Fox Mulder?" una voce maschile bassa e sconosciuta.

"Sì, lei che è?"

"Signor Mulder, sono il dottor Hagan, il medico di sua madre. Temo che ho da darle brutte notizie.Hanno portato sua madre al Pronto Soccorso questa notte con un dolore al petto. Aveva avuto un altro attacco di cuore e fino a qualche ora fa eravamo fiduciosi che tutto sarebbe andato bene, che si sarebbe stabilizzata. Signor Mulder, mi dispiace, ma ...No, non dica niente, la mente di Mulder supplicava prima di rimanere senza parole. Una tristezza familiare invase il suo corpo come una vecchia amica.

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Appartamento di Mulder
9 ore dopo

I cuscini cedevano sotto il suo peso disteso lì desiderando che il divano lo ingoiasse.Era andato a vederla.
Sua madre. Era passato attraverso tutte le pratiche legali, ma l'allestimento del funerale era ancora incompleto. La sua mente non funzionava più. Come poteva essere che anche   lei lo aveva abbandonato?
Lacrime di dolore e rabbia gli bruciavano gli occhi ma non poteva versarle.
Poteva sentire il pianto accumulato ma non crollava. La testa gli rimbombava. Forse era per la notte  insonne, ma mai si era sentito più solo di così. I suoi occhi si chiusero e gli apparve una visone.

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Casa di Margaret Scully
6:47 p.m.

Scully ascoltava il fratello che metteva al corrente la famiglia di un'altra sua avventura navale. Guardava la madre e sorrideva. Il pomeriggio in famiglia era diventata un avvenimento speciale e sua madre non poteva essere più felice. Guardando le foto sul camino, Scully sorrideva. Se solo suo padre e sua sorella potevano essere lì. Distrattamente toccò la sua croce, la strinse e tornò a  prestare attenzione al fratello.
A causa della conversazione e delle risate, fu difficile sentire il suono del telefono. La segreteria telefonica si mise in moto.
Scully aveva appena messo giù la sua tazza da te e aveva sorriso al fratello quando una voce forte ed angosciata risuonò dall'apparato.

"Scully!"

La stanza divenne silenziosa e tutti gli occhi fissarono Scully.

"Scully!" la voce risuonò ancora e poi si calmò. "Per favore…"

"Scul.."

" Mulder, sono qui. Cosa c'è? Qualcosa non va?" Ci fu un momento di silenzio, poteva sentire il respire pesante di lui.

"Scully?" domandò quietamente non sicuro che fosse la sua voce.

" Sono qui, Mulder. Che succede?"

" Se ne è andata, Scully.Se ne andata veramente" La sua voce era un mormorio quasi impercettibile.

"Chi è andato via, Mulder? Cosa.."

"Mia madre. E' morta, Scully. Un altro attacco."

Scully chiuse gli occhi e scosse la testa riaprendoli di nuovo."Oh, no, Mulder. Mi dispiace. Le parole erano dolci e esprimevano affetto, e Scully desiderò poterlo guardare in faccia. Appena un momento di silenzio e poi lui disse" Ho bisogno di te"

Scully non sapeva come rispondere a questa domanda diretta ma capì che lui non doveva restare solo.

"Verrò da te appena avremo finito qui, va bene, e poi..."

"No, Scully, ho bisogno di te ora. Per favore" la sua voce si ruppe.

Scully non poteva praticamente rifiutargli niente. Incontrando gli occhi della madre con un'espressione di scusa, Scully cedette."Va bene. Vengo."

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Appartamento di Mulder
10.00 p.m.

La porta si aprì dopo il primo colpo, e i loro sguardi si incontrarono. Il suo appartamento era al buio, era come un telone nero dietro di lui. Scully poteva indovinare che lui non aveva dormito per niente anche se aveva cercato di farlo. I suoi occhi erano rossi con pronunciati cerchi scuri intorno ed i capello erano arruffati. Indossava i blue jeans e nient'altro. "Mulder", lei incominciò a dire ma non poté terminare. Prendendola per le braccia l'attrasse all'interno e la spinse contro la porta, chiudendola; la cinse in un forte abbraccio. Le braccia di lui le circondarono la vita mettendola in punta di piedi. Le nascose il viso nel collo,e respirò profondamente. Avvolti l'un nell'altro, le braccia di lei intorno al collo di lui. Il tempo sembrava essersi fermato mentre stavano così avvinghiati.
Le sue labbra le sfiorarono la pelle sotto le orecchie e lei rabbrividì."Mulder" sussurrò rendendosi conto che lui non stava pensando chiaramente.Poteva sentire il su alito caldo nell'orecchio mentre le labbra le percorrevano le guance.La sua testa si lasciò cadere su quella di lei. Avvertì il respiro affannoso come se stesse sul punto di dire qualcosa ma si limitò semplicemente a baciarla e baciarle le guance e poi la fronte e la punta del naso. Qualcosa cambiò all'improvviso. Il suo dolore era un'entità tangibile che lo avvolgeva strettamente. Lei lo poteva sentire intorno a lui. Quando la baciò, glielo permise, volendo diventare parte del suo dolore.Le immerse la lingua in bocca con un'energia dolorosa che la  lasciava senza respiro. Poteva sentire il tocco delle sue dita al liberarsi dei bottoni della blusa.
Allontanandosi dalla sua bocca, la spinse indietro contro la porta. Con gli occhi sfocati, Mulder spinse via l'ultima barriera di stoffa che impediva il completo contatto del suo busto fino a lasciarle completamente liberi i seni. Come se fosse una scultura
d'argilla la massaggiò, modellandole I seni mentre si abbassava ogni tanto per assaporare le labbra un'altra volta.
La sua bocca sembrava voler lasciare un'impronta infuocata fino alle spalle lei senti la punta dei denti di lui conficcarsi nella pelle. Scully soffocò un gemito al sentire le mani di lui scivolare dietro di lei per stringere le rotondità della sua carne, attraendola verso la parte inferiore del suo corpo contro la sua palpitante erezione gemendo. Scully sentì la sua maglietta scivolare verso l'alto intrecciandosi intorno la suo stomaco.
Mulder rapidamente la sistemò affichè non le desse fastidio. E cadde in ginocchio. Le tirò leggermente le mutandine fino a toglierle, prima una gamba e poi l'altra. Abbassando la testa, Scully rimase senza fiato quando lo vide che osservava la sua nudità e perse l'equilibrio. Sapeva che poteva fermare tutto questo, ma la sua mente non era nella condizione di discutere
con tanta lava in ebollizione che si scioglieva nelle vene e convergeva giusto in mezzo alle sue gambe. La sua bocca. Voleva la sua bocca.
La bocca passò sulle sue gambe prima di salire dove la lingua vellutata leccò il centro delle sue cosce, questo centro ardente, continuamente. Le separò le gambe Il suono di un piacere tortuoso colmò l'oscurità circostante mentre la lingua si immergeva in una così dolorosa necessità. La lingua percorse l'interno della sua umida cavità. Su e giù. Su e giù. Allora la bocca di lui trovò il
nascosto fascio di nervi e lo succhiò avidamente con le labbra.
Il cuore di Scully le scoppiava in petto. Poteva sentire come il suo stomaco si torceva, poteva sentire le sua gambe tese. La sua pelle era fuoco." Mulder, per favore" implorò dolorosamente. La sensazione del suo lungo dito che spingeva dentro il suo calore e la bocca che continuava a solcare la profondità del centro del suo corpo fecero in modo che lei gli si stringesse addosso" Mulder!"
Quando incominciò a tremare la bocca di lui abbandonò quel percorso. Un brivido gli percorse il corpo e gli caddero lacrime dagli occhi.Si fermò davanti a lei che mise una mano sul suo fiero desiderio. Con l'altra mano gli accarezzava la barba incipiente sulle guance." Scully!" il suo respiro aumentò facendo si che il suo peso cadesse tutto su di lei, chiudendola ancora più forte contro la porta Prendendola per i polsi, portò le mani sulle sue spalle e poi si abbandonò alla sua liberazione.
Fece scivolare le mani per percorrerla tutta , la sollevò prendendola per la parte posteriore delle cosce e la mise alla sua altezza. Scully si sostenne alle spalle di lui avvolgendolo con le gambe. Con la schiena contro la porta. Mulder la sosteneva ancora per le gambe mentre la sistemava per introdursi nelle sue profondità più segrete.
Così profondamente, pensò Scully, mentre le sue braccia lo stringevano dal collo, attraendolo sempre di più a lei, baciandogli le spalle e facendogli scivolare la lingua lungo la pelle salata. I suoi occhi palpitaronoprima di chiudersi Il suo viso si contrasse di piacere alla prima spinta.
Lei lo abbracciò quasi soffocandolo, i suoi seni scivolavano contro il petto di lui ad ogni movimento. Ogni volta più rapidamente finchè i capezzoli le s'indurirono.
Si appoggiarono contro la porta per non perdere l'equilibrio mentre lui continuava a fare pressione su di lei.
Lo abbracciava così forte che le unghie gli graffiavano le spalle. Il suo respiro si accelerava ad ogni movimento dentro di lei. Aveva bisogno di più. Aveva bisogno di tutto. Lei lo accompagnava in ogni movimento mentre i loro corpi colpivano la solida superficie della porta. Sentì le sue unghie conficcarsi dentro di lui e il suo corpo tremare con ripetuti spasmi contro al suo. Il suo nome...una fervente litania di gemiti. Lui continuò a spingere dentro di lei, e lei gli riempiva il viso di baci abbracciandolo ancora di più.
Forte sempre più forte lui spingeva. Stava per accadere. Poteva sentire quel formicolio dentro il suo corpo.
Dolce liberazione.
Un energico colpo e il suo corpo esplose. Un gemito alto e gutturale e la invocò come se fosse lì. Cadde in ginocchio. Scully ancora tra le sue braccia, avvolta intorno a lui. I respiri di tutti e due si erano trasformati in uno solo, I loro cuori battevano come un solo cuore. L'abbracciò e sentì di nuovo quelle lacrime. Quelle lacrime che scendevano per il suo viso un'altra volta. Baciandole le labbra gonfie, Mulder si allungò per slacciarle il reggiseno, baciò le linee rosse che le erano rimasta marcate sulla pelle. Un brivido gli attraversò il corpo e affondò il viso nei suoi seni , piangendo finalmente.
Lei sentì come le tiepide lacrime si versavano sulla sua pelle e serpeggiavano per il suo corpo

Rompendo il silenzio lui esclamò "Mi dispiace, Scully. Avevo bisogno di te. Avevo bisogno di stare con te. Non so cosa diavolo mi succede..Solamente volevo sentire che non ero solo e tu sei tutto ciò che ho, Scully.Io.."

Scully sorrise mentre le lacrime cominciavnoa cadere. Sollevò la testa e lo   guardò diritto negli occhi. "Finchè avrò un alito di vita, Mulder, non sarai mai solo. Sarò sempre con te."

"Tu.." mormorò "Ti amo"fatta questa confessione , Mulder sorrise debolmente"..avrei dovuto dirtelo molto tempo fa?"

"Già lo sapevo" disse lei baciandolo dolcemente" E Mulder, io ti.."

Con un bacio lui fece in modo che smettesse di parlare, e sorrise" Io anche lo so"

Il sorriso di Scully svanì davanti ad un acuto lamento di Mulder. "Cosa c'è?"

"Bene, credo che dovremmo toglierci da questa posizione prima di soffrire un danno permanente"

"Ti amo davvero " disse lei sorridendo.

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