Le battute originali spesso devono essere cambiate, soprattutto nella forma, per essere adattate alla nostra lingua. Bisogna mantenere il significato originario e allo stesso tempo fare in modo che i doppiatori possano recitarle sul labiale dell’attore in scena in quel momento.
C’è poi il contesto in cui i dialoghi sono stati scritti. Prendiamo X-Files. La storia si svolge negli Stati Uniti tra gli anni ’90 e i primi anni del 2000, la “realtà” del telefilm è quindi quella che attraversava quel paese durante quegli anni. Ci sono cose specifiche di una cultura o di una nazione che è difficile portare fuori dal contesto nel quale sono nate.
Prendete per esempio (la traduzione fedele di) questo scambio di battute tra Mulder e Scully tratto dall’episodio Alone. Si tratta della scena in cui Mulder va a prendere Scully per andare con lei al corso pre-parto.
“
[MULDER] Ehi, non dimenticarti questo. Rilassa la schiena, inspira, espira.
[SCULLY] Come sai tutte queste cose, Mulder?
[MULDER] Sono disoccupato. Ho molto tempo libero. Oprah. Guardo molto Oprah.
[SCULLY] Come sai tutte queste cose, Mulder?
[MULDER] Sono disoccupato. Ho molto tempo libero. Oprah. Guardo molto Oprah.
”
Mulder nomina una certa “Oprah”, ma chi o cosa è “Oprah”? In realtà si tratta di Oprah Winfrey, una famosa presentatrice ed attrice televisiva americana, il cui talk-show, famosissimo in terra statunitense, va in onda fin dal 1986 (pare che chiuderà i battenti proprio l’anno prossimo).
Ma qui in Italia quanti conoscono “Oprah”? Quanti la conoscevano nel Luglio del 2001 quando il suddetto episodio è stato trasmesso per la prima volta su Italia 1?
In questo caso la battuta di Mulder deve forzatamente essere cambiata e portata nel contesto italiano per essere compresa dal pubblico. Ed ecco come si è trasformato il dialogo della stessa scena nella nostra lingua.
“
[MULDER] Beh, hai fatto gli esercizi? Schiena in rilassamento, inspirare, espirare.
[SCULLY] Che ne sai degli esercizi, Mulder?
[MULDER] Sono disoccupato. E mi cibo avidamente di tv. Telefilm. “Medici in prima linea”.
[SCULLY] Che ne sai degli esercizi, Mulder?
[MULDER] Sono disoccupato. E mi cibo avidamente di tv. Telefilm. “Medici in prima linea”.
”
Chi si è occupato dell’adattamento di questo episodio ha scelto di sostituire la sconosciuta Oprah con uno dei più famosi telefilm ospedalieri di tutti i tempi, "ER - Medici in prima linea", che andava in onda contemporaneamente ad X-Files anche qui in Italia.
L’opera di trascrizione dei dialoghi italiani delle puntate di X-Files che è in atto qui su "Beyond the Sea" da circa un anno e mezzo ci sta aiutando, pian piano, a scoprire tutte queste sfumature. Ci sono occasioni però in cui è veramente difficile, per noi fans, capire il motivo per cui una battuta viene cambiata o addirittura stravolta. Un caso emblematico è senza dubbio quello di “The Truth”, di cui abbiamo pubblicato la trascrizione di recente (potete trovarla nella scheda dell'episodio, sezione 'Trascrizione').
Il cambiamento più clamoroso, forse addirittura il più clamoroso di tutta la serie, è quello che riguarda alcune battute in cui Scully, parlando con Mulder, si riferisce a William usando le parole “our son”, cioè “nostro figlio”. Nonostante ci trovassimo nell’episodio finale della serie, l’informazione che William fosse veramente figlio di Mulder e Scully era tutt’altro che scontata. Anzi. Nessuno lo aveva mai detto prima con chiarezza. Il dialogo originale, tradotto, è il seguente:
“
[MULDER] Lo so. Skinner me lo ha detto.
[SCULLY] Nostro figlio, Mulder ... l’ho dato in adozione. Nostro figlio... ho paura che non potrai mai perdonarmi.
[MULDER] So che non hai avuto scelta. Mi siete mancati entrambi così tanto.
[SCULLY] Nostro figlio, Mulder ... l’ho dato in adozione. Nostro figlio... ho paura che non potrai mai perdonarmi.
[MULDER] So che non hai avuto scelta. Mi siete mancati entrambi così tanto.
”
mentre quello che potete leggere di seguito è l’adattamento italiano della stessa scena:
“
[MULDER] So già tutto. Skinner mi ha informato.
[SCULLY] Non era al sicuro con me.... ho dovuto darlo in adozione. Ho dovuto... e adesso ho il terrore che tu non riesca a perdonarmi.
[MULDER] So che non avevi altra scelta. Il mio più grande desiderio era riabbracciarvi.
[SCULLY] Non era al sicuro con me.... ho dovuto darlo in adozione. Ho dovuto... e adesso ho il terrore che tu non riesca a perdonarmi.
[MULDER] So che non avevi altra scelta. Il mio più grande desiderio era riabbracciarvi.
”
Come si dice in casi come questi, la domanda sorge spontanea... perché?
Uno dei dettagli più importanti riguardanti la relazione tra Mulder e Scully viene finalmente rivelato da Chris Carter, senza dubbi o ipotesi bizzarre, e viene completamente perso nell’adattamento italiano.
“The Truth” contiene, purtroppo, altri esempi di adattamento “creativo” dei dialoghi (nella trascrizione abbiamo segnalato tutte le differenze). Se nella versione italiana Mulder viene accusato di “aver tradito la sua nazione”, nella versione originale si dice solo che “ha fallito sotto ogni aspetto”. Inoltre, se alla fine dell’episodio avete pensato che il vicedirettore Kersh fosse scomparso, magari per mano dei super soldati che avevano scoperto il suo tradimento, leggendo la nostra trascrizione scoprirete che in realtà le cose non stanno proprio così.
Neanche “I Want to Believe” è rimasto immune a questa problematica. Come è sempre stato nello stile della serie, così anche nel film, non viene detto nulla di preciso sullo stato della relazione tra Mulder e Scully, tutto viene lasciato all’intuizione e all’interpretazione del pubblico. C’è una casa, che è il luogo dove Mulder ha vissuto nascosto per anni, ma nessuno ci dice se i due abitino insieme in quella casa oppure no (magari può sembrare un’informazione marginale a qualche lettore, ma risulta invece essere fondamentale per i fan shipper di X-Files).
A parte le informazioni visive che possiamo raccogliere dalle varie inquadrature della casa, ci sono un paio di battute di Scully però, nella scena dello spogliatoio dell’ospedale, che chiariscono la situazione in modo definitivo. Nella scena in oggetto (che potete trovare completa nella scheda del film, sezione 'Trascrizione') queste sono le battute originali:
“
[SCULLY] Non facciamo più parte dell’FBI, Mulder. Siamo due persone che la sera tornano a casa, in una casa adesso. Non voglio quell'oscurità nella mia casa.
[...]
[SCULLY] No. Non posso dirti di farlo, Mulder. Ma posso dirti che non verrò a casa.
[...]
[SCULLY] No. Non posso dirti di farlo, Mulder. Ma posso dirti che non verrò a casa.
”
Qui è chiaro che Scully si riferisce alla “sua” casa come a quella che condivide con Mulder, altrimenti non avrebbe senso neanche la reazione di lui quando Scully dichiara di non voler tornare a casa. Le battute di Scully si sono però così trasformate nell’adattamento italiano del film:
“
[SCULLY] Non facciamo più parte dell’FBI, Mulder. Siamo due persone normali che ogni sera ritornano a casa, in una casa normale. Non voglio che le tenebre invadano la mia casa.
[...]
[SCULLY] No. E’ una cosa che non ti chiederei mai. Ma di sicuro, mi sento di dirti che dovrai fare a meno di me.
[...]
[SCULLY] No. E’ una cosa che non ti chiederei mai. Ma di sicuro, mi sento di dirti che dovrai fare a meno di me.
”
generando ulteriori dubbi su chi dei due viva nella casa che si vede nel film.
Lo ripetiamo di nuovo, adattare i dialoghi di una serie tv o di un film non è affar semplice, ma gli esempi riportati in precedenza fanno comunque pensare a quanto spesso venga perso durante questo passaggio.
Per fugare ogni dubbio... William è figlio di Mulder e Scully e in “I Want to Believe” loro vivono insieme nella stessa casa.
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