Il numero delle persone accorse da ogni parte d’Europa per partecipare a questa manifestazione è stato enorme, una cosa da lasciare chiunque un po’ spaesato una volta entrati all’Olympia Hall. Nonostante qualche pecca nell’organizzazione (il Comic Con inglese deve ancora crescere se vuole cercare di eguagliare i suoi cugini americani) si è svolto tutto nel migliore dei modi. E' andato tutto talmente bene che stavolta non è cosa da poco mettere, nero su bianco, una parola dietro l’altra per provare a raccontare la nostra avventura.
Gillian Anderson non si è risparmiata. Ha iniziato di mattina presto la sua prima sessione di “foto in posa” con i fan (alla fine della giornata ne aveva scattate più di mille, sì avete letto bene!) per poi alternarsi tra il bancone dove firmava autografi e la sessione di domande e risposte con i fan svoltosi nel pomeriggio. Durante questo incontro Gillian ha più volte ribadito la sua volontà di realizzare XF3 “sto solo aspettando che qualcuno scriva la sceneggiatura”, ha parlato dei suoi progetti più recenti come “The Fall” (la serie che ha appena terminato di girare per la BBC), dell’opportunità - al momento - sfumata di lavorare con Meryl Streep, della sua voglia di fare ancora teatro, ma questa volta con destinazione New York e, ovviamente, di molto altro. Un fiume in piena che è stato interrotto solo dal tempo tiranno.
Ma la vera sorpresa di questo Comic Con sono stati senza dubbio Mitch Pileggi e Nick Lea. Al tavolo degli autografi, così come durante le “foto in posa”, il loro approccio verso i fan è stato per tutta la giornata di una semplicità disarmante difficile da raccontare. Sempre pronti a scambiare due chiacchiere con chiunque, stringere mani, fare battute per spezzare la tensione che spesso paralizza i fan, farsi fotografare e/o abbracciare, “Mitch e Nick” sono così entrati meravigliosamente nell’atmosfera del tutto informale che regnava al Comic Con. Durante il loro incontro con i fan i due attori hanno parlato quasi esclusivamente di “X-Files” mostrando una passione ed un affetto per questa serie tv, e per tutti i loro colleghi di lavoro (una particolare menzione è stata fatta da Nick Lea per Kim Manners e Rob Bowman) che si faceva fatica a pensare che l’avventura televisiva di “X-Files” fosse terminata dieci anni fa.
E’ proprio questo che colpisce e che forse è - parte - del segreto del successo che X-Files ha avuto e continua ad avere tutt’oggi. Un mix perfetto di storie scritte in modo unico, due protagonisti dalla chimica irripetibile, un cast eccezionale ed una troupe di professionisti che ancora oggi parlano di quella serie come il “lavoro della vita”, così l’aveva definito Mark Snow a margine della nostra intervista, una serie che queste persone amano sempre di più.
E noi con loro.
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