La formula dei “doppi episodi” nasce quindi, quasi casualmente, in questa circostanza, quando viene creata questa storia alla quale contribuiscono anche Chris Carter e lo stesso David Duchovny (l’idea di introdurre il personaggio del Cacciatore di Taglie Alieno è infatti sua)
E’ lo stesso Frank Spotnitz che cura il commento audio di questo episodio nel quale racconta la sua prima esperienza sul set di X-Files, il suo primo incontro con David Duchovny, gli scambi di opinione con Rob Bowman che di questo episodio firma la regia, e naturalmente molto altro.
Oltre a svelare diversi retroscena molto divertenti, Frank Spotnitz affronta anche i problemi che una serie ancora nuova, sebbene di successo e comunque in crescita, aveva dal punto di vista economico. I bassi budget di produzione spesso impedivano agli autori di realizzare molte delle loro idee, ma invece che piegarsi a questo limite, la filosofia di Chris Carter era quella di spingere la serie sempre un po’ più avanti. Ed è proprio in quest’ottica che negli studi televisivi di Vancouver, all’interno di un set completamente ricoperto di neve e ghiaccio, viene costruita la torre di un sottomarino a dimensioni naturali, utilizzata nella scena finale ambientata in Alaska.
Rob Bowman sfrutta i set naturali di Vancouver per dare forma all’aspetto "classico" di X-Files e per dare campo alla crescente sofisticatezza della serie dal punto di vista visivo. Inoltre, le stupende musiche di Mark Snow, fanno da cornice al dramma che il personaggio di Mulder deve affrontare durante questi episodi e che viene magistralmente riassunto da Frank Spotnitz con queste parole: "ritrova sua sorella, perde Scully, ritrova Scully, perde di nuovo sua sorella".
Come al solito, potete trovare la traduzione del commento audio di End Game nella scheda dell'episodio, sezione Audio.
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