Sabato 21 Febbraio, Frank Spotnitz e Matt Hurwitz, autore del libro The Complete X-Files uscito negli Stati Uniti lo scorso Ottobre, saranno i protagonisti di un evento che si svolgerà presso la libreria Book Soup a West Hollywood, in California. L'evento prevede una sessione di "domande e risposte" della durata di trenta minuti e la possibilità di farsi autografare la copia del libro direttamente dai due autori.
Proprio Matt Hurwitz ha di recente reso disponibili per il sito X-Files Lexicon alcune citazioni, che non hanno trovato spazio nel suo libro, tratte da alcune delle sue interviste con Kim Manners. Trovate le traduzioni di queste citazioni di seguito.
Quando fai uno spettacolo televisivo horror, devi tenere alta l’attenzione. Devi sapere quando spaventare il pubblico. Non puoi spaventarlo quando se lo aspetta. Quando il pubblico si aspetta di essere spaventato, non devi farlo, così tieni tutti sull’orlo della poltrona, e poi devi colpirli quando meno se lo aspettano, così che non lo vedano arrivare.
Il pubblico è molto più intelligente di quello che si pensa, e lo sanno. Seguono il ritmo del film che stanno guardando e dicono “Ok, sta per accadere” e succede. Beh, il trucco è non lasciarlo accadere quando il pubblico pensa che accadrà. Questo è quello che spaventa o lo rende spaventoso.
Paranoia
Che paure abbiamo? C’è molta paranoia nel mondo, e penso che sia il non conoscere la possibilità – penso che Mulder abbia creato grande paranoia nella gente intorno a lui, dato che aveva questa intuizione, sapeva che c’era qualcosa, specialmente riguardo la cospirazione con il governo. E’ terrificante. Penso che sia spaventoso per il pubblico anche solo il considerare il fatto che il nostro governo possa essere a conoscenza di cose che semplicemente non lascia trapelare. Quest’idea in sé è abbastanza spaventosa.
Raccontare le storie di X-Files attraverso il punto di vista di Mulder e Scully
Penso che quello fosse una delle poche cose stabilite in X-Files, Chris sapeva che non avrebbe dovuto concedere al pubblico niente che Scully e Mulder non avessero scoperto, quindi la scoperta avveniva attraverso i loro occhi. Chris era molto orientato al “punto di vista”, e voleva raccontare le storie specificamente dal punto di vista di qualcuno tutte le volte. Penso che questo aspetto sia stato molto funzionale allo show.
Il momento di pace di Mulder in “Closure”
Era un’opportunità per un regista di prendere una storia ben scritta e commovente e percorrerla. Quella ripresa fatta col dolly attraverso i bambini che giocano in primo piano mentre Mulder sale sulla collina, e lui appare e arriva in mezzo ai bambini, e il suo stupore mentre guarda quei bambini e loro lo fissano, e la bambina, lui si ferma e guarda giù.
Stacchiamo su sua sorella che corre. Nella sceneggiatura, sua sorella lo chiamava mentre correva, poi lo abbracciava e Mulder iniziava a piangere. David non voleva piangere. Disse “No, semplicemente non penso che sia la scelta giusta”. Ho detto “David, questa è tua sorella. Stai finalmente realizzando, consciamente o no, che tua sorella è di fatto morta. Abbiamo percorso una lunga strada per avere questa risposta, e penso che sia un momento molto commovente per Mulder”. Lui rispose “Guarda solo cosa faccio, fidati di me”. Così, lui tiene quella piccola attrice – c’era un sorriso angelico sul suo volto che era assolutamente incredibile. L’ho stampata e dopo che abbiamo girato la sequenza gli ho detto “Avevi assolutamente ragione, oggi qui ho imparato qualcosa”. Era una scena bellissima, lo era davvero.
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