Sabato 28 Aprile si è tenuto l’evento “Addio X-Files?” presso il Mufant (Museo del Fantastico e della Fantascienza) di Torino.

L’incontro è stato presentato e condotto da Elena Romanello, giornalista e scrittrice di cultura nerd e otaku, nonché collaboratrice museale allo stesso Mufant, la quale ha spaziato sul passato, presente e futuro della nostra serie preferita e dei suoi protagonisti (vecchi e nuovi).

Sono stati mostrati alcuni minuti dell'episodio “My Struggle III” che hanno poi dato il via a diverse riflessioni e considerazioni sulla serie e sul rapporto, inizialmente platonico e poi effettivo, tra Mulder e Scully.

Ricapitoliamo di seguito quanto detto durante l’evento.

A distanza di alcuni anni dall’ultimo film, la decima stagione riprende le avventure di Mulder e Scully e ci mostra come le loro vite siano cambiate. Sebbene in “I Want To Believe” la loro relazione sentimentale fosse palese, li ritroviamo qui prima separati (nella decima stagione) e poi di nuovo insieme (nell’undicesima).

Chiusa la parte di mitologia riguardante la ricerca della sorella di Mulder, X-Files ci ha portato nel mondo del Cancro Nero e dei Super Soldati, introducendo quello che diventerà uno dei più grandi misteri della serie: la paternità di William e il suo ruolo all'interno della storia.

All'inizio dell’undicesima stagione scopriamo che quanto visto in “My Struggle II” in realtà è solo un insieme di visioni di un possibile futuro che William condivide telepaticamente con Scully. Nel corso della stagione l'ombra di William diventa sempre più definita e lucente, fino a che, finalmente, non solo lo incontriamo, ma ne scopriamo anche il passato da adolescente problematico alle prese con i suoi superpoteri e le relazioni con gli altri. Nell'incontro con Mulder il ragazzo mostra inoltre tutta la potenza dei suoi poteri facendo esplodere teste come fosse un X-Men.
La Cospirazione viene rivista e rivisitata sotto altre angolazioni. L'Uomo che Fuma si conferma come il villain più sinistro e viscido della storia della TV (lui non è cattivo, “è pragmatico”). Vengono introdotti i personaggi di Mr. Y ed Erika Price, ex-membri del Consorzio insieme allo stesso Cancer Man. Entrambi sembrano essere sopravvissuti al genocidio di massa per mano degli alieni sfigurati e senza volto avvenuto nella sesta stagione. I due adesso fanno parte di una seconda organizzazione che si oppone ai piani dell'Uomo che Fuma. Al termine della stagione però, Mr. Y viene ucciso da Mulder ed Erika Price viene uccisa da William.

L'Uomo che Fuma, ultimo baluardo della Cospirazione originale, viene ucciso da Mulder, in un climax narrativo decisamente convincente che ci porta agli ultimi intensi attimi della stagione in cui tutta la mitologia di X-Files viene chiusa e Mulder e Scully ottengono il loro “e vissero felici e contenti”.

Ora che Chris Carter (magari anche in maniera discutibile, ma l'ha fatto) ha chiuso la mitologia e ha regalato un futuro roseo e senza minacce ai protagonisti, cosa ne sarà di X-Files?
In questo momento sembrano essersi formate due fazioni: una che vota per il finale della serie classica della nona stagione (più chiaro e definito), e una che tifa per questo ultimo finale che pone un punto fermo e risolutivo sulla storia tra Mulder e Scully e la mitologia.

La difficoltà è proprio questa. X-Files non è da vedere come un'immensa soap opera della relazione tra Mulder e Scully. Riportare nella storia Mulder e Scully per un'eventuale dodicesima stagione vorrebbe dire riprendere tutto in mano e rimetterli nei guai. Sarebbe deleterio? Dovrebbe ripartire tutto da capo, magari con l'Uomo che Fuma ancora vivo (sebbene William B. Davis cominci ad avere anche una certa età, infatti le scene da lui girate in cui si mostra in piedi sono state pochissime), Skinner ancora in gioco (è morto o no?), William ancora in fuga ecc... Proprio adesso che abbiamo trovato una sorta di "quadra"?

Il futuro della serie al momento è incerto. Chris Carter e David Duchovny si sentono pronti a ripartire, mentre Gillian Anderson, con le sue affermazioni sull'addio a Scully, pare non sia intenzionata a proseguire (abbiamo già vissuto una fase simile quando Duchovny aveva dato l'addio a Mulder, eppure oggi siamo ancora qui).

Un X-Files senza Mulder e Scully è pensabile? Chris Carter afferma di avere ancora molte storie da raccontare. Abbiamo già visto X-Files senza Mulder e Scully (durante l’ottava e nona stagione) e si potrebbe pensare di proseguire la storia in un modo simile a quanto già fatto in passato, facendo cioè sentire la presenza di un personaggio fisicamente assente. Oppure si potrebbe pensare di tornare a raccontare storie di paura indipendenti, cosa per cui effettivamente X-Files era originariamente nato.
Il pensiero di rinnovare il franchise con una Next Generation sulla scia di altre serie televisive come Star Trek (chi avrebbe mai osato solo minimamente immaginare Star Trek senza il capitano Kirk? Eppure siamo nel 2018 e Star Trek è ancora in produzione) è con molta probabilità impensabile perché andrebbe a snaturare la storia di Mulder e Scully.

Non dobbiamo inoltre dimenticare l'ombra della Disney all'orizzonte, su cui Carter si è già esposto in maniera non propriamente positiva. Una serie spin-off con protagonista William targata Disney? Una serie con un altro titolo? Una nuova stagione con Doggett? Una nuova stagione con due nuovi agenti in cui l'obiettivo principale della storia sono esclusivamente gli X-Files?

Nel frattempo, per celebrare i 25 anni di X-Files, la IDW Publishing (che già ci ha regalato la stagione 10 e 11 a fumetti, che nulla hanno a che fare con le omonime stagioni televisive) sta pubblicando una nuova serie intitolata "The X-Files: Case Files".

Quindi, sebbene televisamente parlando, al momento X-Files sembra avere concluso il suo percorso, ci sono ancora tante storie da scoprire. X-Files è dentro di noi e non finirà mai.

Ci auguriamo di vedere presto in chiaro questa ultima stagione, magari proprio su Rai 4 che di recente aveva acquistato i diritti per trasmettere l’intera serie.