Mulder e Scully aprono i loro cuori in ''Nothing Lasts Forever''

X-Files - Nothing Lasts Forever

Mancavano giusto un paio di cose al compendio della settimana scorsa scritto da Benjamin Van Allen per descrivere appieno X-Files, ma ci ha pensato l’episodio che abbiamo visto ieri sera a colmare questa lacuna.

Una cosa che non può mancare assolutamente in una stagione di X-Files sono quelle che io chiamo “le schifezze”. Se avete esclamato più di un paio di volte “Che schifo!” guardando un episodio, e so che lo avete fatto questa volta, siete in presenza delle schifezze di X-Files. La storia della serie ne è piena, dai famosi bubboni di “F. Emasculata” fino al vomito infinito di “Daemonicus”, sono molti gli autori che negli anni ci hanno deliziato con il loro particolare tocco magico. Questa volta è stato il turno di Karen Nielsen, che firma qui il suo primo episodio di X-Files, aiutata da James Wong alla regia (e non credo che la presenza di tante schifezze sia un caso). Vedere il medico che lecca il pancreas appena estratto dal cadavere, o i membri della setta bere il frullato supervitaminico di organi umani non ha certamente aiutato la mia digestione. Anzi.

L’altro elemento che era venuto un po’ a mancare in “Familiar”, e che ne ha decretato lo spostamento da nono ad ottavo episodio nell’ordine di questa stagione, riguarda il percorso di Mulder e Scully.

Il vero filo conduttore di queste ultime due stagioni è sostanzialmente questo: il percorso umano di Mulder e Scully e la loro evoluzione. Ovviamente, la storyline legata a William è una parte importante, se non fondamentale, di questo percorso. Questo episodio ce lo ricorda in tutte le sue sfaccettature, a partire dal motivo ricorrente dell’avanzare dell’età su cui i due giocano in modo molto divertente in varie scene, fino ad arrivare ai confronti più profondi.

In questo episodio vediamo Scully pregare molto. Anche quando si trova in trasferta a New York per le indagini sul caso, questo non le impedisce di trovare conforto in una chiesa della città. È la stessa Scully ad ammetterlo, in quella che è già passata alla storia come la conversazione sulla panca. Si sente persa, non sa più in cosa credere, ha bisogno di un sostegno e vuole essere più forte di quello che è in quel momento. Per questo si rifugia nella Fede e nella preghiera.

Non sappiamo per quale motivo Scully senta il bisogno di raccogliere in sé tutta questa forza. Sappiamo che William è nelle sue preghiere e nei suoi pensieri da anni, ma questo bisogno estremo di sostegno sembra essere legato anche a qualcos’altro. Molto probabilmente Scully si trova di fronte ad una scelta che non riesce ad affrontare, una scelta che riguarda sicuramente il suo futuro e che le dà molto su cui riflettere.

“Se ciò di cui hai bisogno va oltre le tue possibilità, puoi chiedere a Dio di aiutarti” dice Scully.

Al termine dell’episodio Scully sembra aver fatto la sua scelta, ma a questo punto della storia solo Mulder ne è al corrente.

La scena finale di “Nothing Lasts Forever” entra in una cerchia molto, molto ristretta di quei momenti privati tra Mulder e Scully che ci è stato concesso di vedere. Finalmente, dopo più di vent’anni, assistiamo ad una conversazione in cui i due parlano apertamente dei loro sentimenti, di ciò che provano l’uno per l’altra. Dopo il confronto di “Plus One”, in cui i due si interrogavano sul futuro, questa conversazione rappresenta un’apertura ancora maggiore.

Mulder non sa cosa tormenti Scully, ma ha percepito chiaramente che c’è qualcosa che non va perché non la lascia sola neanche per un momento per tutta la durata della storia (la aspetta anche in chiesa, mentre lei sta pregando).

Nell'ultima scena dell'episodio Mulder apre totalmente il suo cuore confessando che avrebbe preferito rinunciare a Scully se questo avesse significato per lei avere una vita felice (e a quanto pare questo pensiero lo tormenta da molti anni). Mulder dice a voce alta e senza mezzi termini che la sua scelta è quella di stare accanto a Scully, di voler ascoltare quelle preoccupazioni che lei sta riversando nelle sue preghiere e si dimostra pronto a fare di tutto per alleviare i suoi tormenti.

Quella di Mulder è una dichiarazione d’amore in piena regola, di quelle fatte nel modo preferito da Chris Carter senza che venga mai pronunciata neanche per sbaglio la parola “amore”, una dichiarazione come poche che rimanda alla mia mente altri due momenti passati: la scena nel corridoio di Fight The Future e il finale di Amor Fati. Questa dichiarazione, questo confessarsi a vicenda errori passati, sentimenti presenti e volontà per il futuro, avviene all’interno di una chiesa. Questo, nella mente geniale e un po’ distorta di Chris Carter, potrebbe essere quanto di più vicino ad un matrimonio potremmo mai vedere tra i nostri due amati eroi.

Mentre Scully si incolpa di non aver saputo proteggere loro figlio e di non aver creduto abbastanza nella loro relazione in passato, sceglie esattamente questo momento per condividere con Mulder – e solo con lui – la scelta che ha preso riguardo il suo futuro.

Non sappiamo cosa riguardi questa scelta, forse ci verrà svelato nel finale o forse no, e l’espressione indefinibile di Mulder non ci è affatto d’aiuto per tentare di capire cosa Scully gli abbia sussurrato all’orecchio.

Siamo abituati da anni a decifrare le minime espressioni facciali, a passare al setaccio le frasi, i silenzi ed i gesti di Mulder e Scully. Gli ultimi due minuti di questo episodio daranno il via a grandissime discussioni ed interpretazioni. Ricordate l’espressione indecifrabile di entrambi dopo il loro primo bacio in “Millennium”? Siamo tornati esattamente a quel punto, ma questa volta con una sostanziale differenza.

Quale che sia la scelta di Scully, il suo salto nel buio per il futuro, sappiamo che vuole compiere questo passo con Mulder.

Ed è così che finirà, con Mulder e Scully insieme.
 

 



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