Avete mai desiderato essere agenti dell’FBI? E, ad esempio, lavorare in un ufficio nello scantinato dell’Hoover Building? Se state leggendo questo articolo, molto probabilmente, la risposta è ‘Sì’.
Ed ovviamente, io che scrivo non faccio eccezione. Potete quindi immaginare il mio entusiasmo quando mi sono ritrovata tra le mani un fascicolo del Dipartimento di Giustizia riguardo al caso numero X3I14I159, con tanto di timbro (pseudo) ufficiale dell’FBI che riporta le firme degli agenti Fox Mulder e Dana Scully, insieme a quella di Skinner, sulla copertina.
All’interno del fascicolo sono contenuti un paio di articoli di giornale, il rapporto di un’autopsia, la trascrizione dell’interrogatorio di un testimone, un rapporto (con sezioni debitamente cancellate) sul caso presentato dall’agente Casey Winter, tre polaroid di alcuni dettagli della scena del crimine ed un biglietto da visita debitamente racchiusi in un contenitore per la raccolta delle prove.
La scoperta di due corpi orrendamente mutilati è in qualche modo legata ad un’epidemia di influenza scoppiata a Lexington, nel Kentucky, e rientrata grazie anche agli sforzi del dott. Hidetaka Mori, a capo del dipartimento di ricerca del Manners Memorial Hospital e specializzato in chirurgia ricostruttiva, deceduto in seguito al contagio.
Il rapporto dell’autopsia su Peter Miller rivela che la vittima è deceduta a causa di un disordine autoimmune sconosciuto che ha originato la mutazione incontrollabile di organi interni ed esterni portando l’uomo ad una morte orribile. Un’altra vittima, Megan Schmidt, è deceduta a causa dello stesso motivo ed è per questo che qualcuno ha annotato sul rapporto dell’autopsia che è necessario trovare un collegamento tra queste due persone.
E perché poi, il dottor Mori avrebbe dovuto richiedere più di un miliardo di dollari per finanziare le sue ricerche al Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti (come si evince da un altro documento contenuto nel fascicolo)?
A questo punto, la nostra curiosità e l’esperienza di (quasi) undici stagioni di X-Files, ci dicono che bisogna indagare e risolvere il caso come farebbero Mulder e Scully.
Ma perché qualcuno dovrebbe avermi recapitato a casa un fascicolo dell’FBI?
Non sono ancora entrata a far parte del personale del Bureau, questo è soltanto il materiale distribuito per promuovere “The X-Files: Deep State” (qui il sito ufficiale), il videogioco che approderà sui dispositivi mobile e su Facebook dal mese di Febbraio.
Se la cura messa nello sviluppo di questa applicazione è stata pari anche solo alla metà di quella impiegata per la promozione, “The X-Files: Deep State” promette di essere un ottimo videogioco che permetterà a tutti i fan di entrare pienamente nella classica atmosfera raccontata dalla serie.
Avete qualche idea su come procedere nelle indagini? Il dottor Mori sarà davvero deceduto in seguito al contagio dell’influenza? E l’epidemia, era davvero di influenza come scritto dai giornali, o si trattava di qualcos’altro?
Fateci sapere le vostre teorie!
P.S.: Sì, lo ammetto. Mentre scrivevo questo post, seduta alla mia scrivania, consultando il fascicolo del caso aperto di fianco alla tastiera del computer, mi sentivo molto Scully.
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