Sulla pagina Facebook di Beyondthesea.it ci siamo divertiti a votare il nostro finale di stagione preferito.
Fortunatamente per tutti noi fan, i finali di stagione di X-Files, contando anche i film, sono parecchi, quindi abbiamo dovuto affrontare dei turni eliminatori (diciamo così, perché poi... "scartare" qualche episodio si è dimostratata un'impresa molto difficile e di grande sofferenza) per arrivare ai tre finali più votati tra cui eleggere il nostro preferito.

I tre finali di stagione più votati sono stati Gethsemane (Stagione Quattro), Requiem (Stagione Sette) ed Existence (Stagione Otto).

A ben vedere, questi episodi rappresentano tre grandi momenti della storia di X-Files.

La quarta stagione fa parte del periodo di maggior successo della serie, culminato poi con l'arrivo del primo film al cinema, in cui sono presenti episodi fenomenali, impossibile sceglierne anche solo uno, e vengono introdotte storyline inaspettate che hanno fatto fare ad X-Files un ulteriore salto di qualità. Il finale di una stagione così non poteva che entrare tra i tre più votati. "Gethsemane" fa da ponte con l'inizio della quinta stagione che riprende con il doppio episodio di "Redux". Impossibile scindere questi tre capitoli che rappresentano uno dei punti più alti di tutta la serie, se non davvero il più alto.
Mulder dapprima finge di essere morto per smascherare i cospiratori, ma poi torna per cercare una cura per il cancro di Scully, in fin di vita.

La settima stagione fa parte del nuovo corso, di quelle stagioni girate nell'assolata California e non più nella piovosa Vancouver. Le atmosfere sono sempre quelle, ma i toni sono spesso più leggeri e soprattutto c'è qualcosa che è cambiato tra i due protagonisti, perché durante tutta la stagione possiamo percepire che i due siano più vicini di quanto vogliano farci credere. Ed è così che si arriva al finale di stagione, quel finale che ci fece alzare tutti davanti alla televisione gridando a voce strozzata contro non si sa bene cosa, quel "Requiem" che ci lascia con Mulder rapito e una notizia sconcertante, seppur bellissima, per Scully.
Un'altra storyline totalmente inaspettata che ci portiamo dietro ancora oggi in attesa dell'undicesima stagione. Pazzia o genialità quella del nostro Chris Carter?

Nell'ottava stagione siamo invece già in un'altra epoca. X-Files è cambiato, e abbiamo dato addio alla serie originale proprio con "Requiem", e qui facciamo i conti con nuovi personaggi, nuove storyline, e un'ansia indescrivibile per Scully che ci accompagna durante tutta questa stagione. Mulder si vede poco, pochissimo (preludio a quello che sarà l'anno successivo) la sua mancanza si sente e viene parzialmente ricompensata dal riavere insieme i nostri due eroi. Il finale dell'ottava stagione è un crescendo che ci porta al momento più importante nella storia tra Mulder e Scully, la nascita di William, di loro figlio. Per molti fan questo momento, il finale di "Existence", rappresenta quello che avrebbe potuto essere il finale perfetto della serie.

Difficile scegliere tra tre finali del genere. Difficile scegliere tra tutti i finali di stagione di X-Files, a dire il vero, ma alla fine, chi è riuscito a votare per esprimere la propria preferenza, ha decretato un vincitore.

"Existence" ha vinto ricevendo più del triplo dei voti rispetto al secondo classificato, "Requiem".

Forse il segreto di X-Files sta davvero tutto qui e il nostro gioco, nel suo piccolo, ce ne ha dato l'ennesima dimostrazione. Nata per essere una serie per spaventare i telespettatori, oggi il suo destino è strettamente legato a quello dei suoi due personaggi. La storia tra Mulder e Scully, il loro rapporto, la loro relazione, la loro crescita come esseri umani, è parte integrante della serie da un bel po' di tempo e gli autori hanno saputo mischiarla sapientemente all'interno di quelle atmosfere particolari che solo X-Files ha sempre avuto, facendo del "non detto" e del "non visto" un marchio di fabbrica. "Existence" fa appunto parte di una brevissima lista di momenti a cui ci è stato concesso il privilegio di assistere.