Chris Carter: ''Posso dire, quasi senza ombra di dubbio, che torneremo''

Chris Carter

In seguito alla trasmissione dell’episodio finale della decima stagione di X-Files, Chris Carter ha rilasciato alla stampa americana diverse interviste in cui affronta svariati argomenti che ruotano attorno alla stagione appena conclusa. Uno di questi è ovviamente ill finale di stagione.
La scelta di realizzare quello che abbiamo visto in "My Struggle II" farà senz’altro discutere per anni, ma fa parte della natura stessa della serie che tanto amiamo. Benché io stessa mia sia trovata ad urlare contro la televisione al termine dell’episodio, devo ammettere che me lo aspettavo, forse non proprio a questi livelli, ma sapevo che sarebbe andata a finire in un modo simile, con un finale aperto.

Detto questo, visto che sentire parlare Chris Carter di X-Files, o di Mulder e Scully, è sempre un piacere, abbiamo deciso di riassumere tutte le dichiarazioni contenute in queste interviste e di proporvele qui nel nostro sito.
Nel nostro archivio stampa invece sono disponibili le interviste integrali in lingua originale.
Buona lettura!
 
 
STAGIONE DIECI

È stata una sfida tornare quattordici anni dopo aver terminato la serie tv e rimanere onesti nei confronti dei vecchi fan e nei confronti di Mulder e Scully.  
Abbiamo realizzato quello che avevamo in mente, raccontare storie originali nel nostro stile ed impedire che qualcuno ci accusasse di essere tornati per il fattore nostalgia e per gli ascolti; volevamo creare materiale fresco, originale e innovativo che guidasse la Mitologia e la serie in una nuova direzione.
Non c’è niente che ti prepari per una pausa così lunga, o che ti insegni come rendere di nuovo la serie fresca o a creare nuove storie che continuino a far riflettere dopo così tanto tempo. Per fortuna sono riuscito a reclutare il gruppo originale di persone che ha messo insieme X-Files.  Eravamo in completa sintonia e avevamo storie da raccontare.
È difficile dire se rifarei qualcosa in modo diverso. Non mi piace giudicare me stesso col senno di poi perché si lavora sotto una pressione tremenda. Quando si lavora in una serie tv si impara a convivere con le scelte fatte, perché queste devono essere prese molto velocemente. C’erano cose nella serie originale che avrei voluto cambiare in questo ritorno e penso di essere riuscito ad accennare ad almeno una di queste - e non dirò di cosa si tratta - ma ho sempre detto che abbiamo fatto del nostro meglio in ogni occasione.
In passato abbiamo lasciato il segno raccontando molte storie di tipo differente. Avremmo potuto tornare raccontando un’unica storia suddivisa in vari episodi, avremmo potuto intraprendere un approccio simile, avremmo potuto perfino tornare e fare dei seguiti dei vecchi episodi. Ci sono molte cose che avremmo potuto fare, ma abbiamo ripreso la nostra formula e abbiamo raccontato le storie che la gente si aspettava di vedere da noi.

FINALE APERTO

X-Files ha sempre chiuso ogni stagione con un finale aperto, quelli che ci conoscono bene non si aspettavano certo una cosa diversa, e qui abbiamo continuato a seguire quella tradizione. L’unica differenza è che questo ha finito con l’essere uno dei più grandi finali aperti che abbiamo mai realizzato, è stato un finale molto spettacolare in cui abbiamo fatto cose che non avevamo mai fatto prima.
La situazione in cui abbiamo lasciato Mulder e Scully è difficile, sembra quasi certamente un destino tragico, ma penso che suggerisca anche che c’è ancora molto da raccontare. Nella mia mente so dove porterà tutto questo. Non è stato un finale costruito senza una chiara idea della direzione da intraprendere.

My Struggle II

Fin dall’inizio ho cercato di trovare un modo per arrivare a realizzare un finale simile, ma non sapevo esattamente quale strada avrei preso. Quello che si è visto in tv è la somma di un grandissimo lavoro ottenuta grazie all’aiuto di due scienziate che condividono con me i crediti della storia (la dott.ssa Anne Simon e la dott.ssa Margaret Fearon). Sono state entrambe fondamentali nell’aiutarmi a definire la storia e accompagnarmi in ogni passo lungo questo cammino.
Ho pensato a lungo se cambiare la tagline storica della sigla iniziale con la scritta "This is the end". In passato abbiamo fatto tante cose con la scritta originale, "The Truth is Out There", ed effettuato molti cambiamenti, ma alla fine ho pensato che questa frase avrebbe messo in discussione tutto quello che volevo mettere in discussione.

MONICA REYES

Volevo fare tornare Annabeth Gish in questa stagione, così come volevo anche Robert Patrick.
Ho scritto la parte prima di sapere se lei avrebbe potuto partecipare e siamo stati molto fortunati. È stato un modo interessante di esplorare il suo personaggio e le scelte che ha fatto in questi anni. Ad Annabeth è piaciuto. Gli attori desiderano avere del materiale su cui poter lavorare, e questo nuovo ruolo le ha dato questa possibilità. Le ha dato una qualità tragica; Reyes ha fatto scelte terribili e adesso sta provando a conviverci. Infatti fa ammenda con Scully per queste sue scelte egoistiche. Per un attore è divertente fare queste cose.
Nel primo episodio abbiamo visto l’Uomo che Fuma dire "Gli X-Files sono stati riaperti" a qualcuno. Alla fine abbiamo scoperto che quel qualcuno era Monica.

UOMO CHE FUMA

Mi piaceva l’idea che fosse bruciato quasi fino alla morte, ma ciò nonostante sia sopravvissuto in qualche modo. Come il Diavolo stesso, non può essere bruciato se non dal suo stesso fuoco. È stato un modo sorprendente, ma non incredibile, per portarlo indietro.
Penso che non ci sia molto di quello che ha detto che possa essere considerato definitivo. È un bugiardo. Quindi gli si può credere, ma solo a proprio rischio e pericolo. Quello che abbiamo visto in questi sei episodi è una rielaborazione della cospirazione, una rielaborazione del ruolo dell’Uomo che Fuma al suo interno, e un’escalation del programma della cospirazione.
L’Uomo che Fuma rispetta Mulder, pensa che sia un grande uomo e un grande nemico. Grazie alla sua relazione con la madre di Mulder, e con suo padre, sente un legame di parentela con lui, non vuole vederlo morire. Ci si potrebbe domandare allora perché non abbia dato a Mulder lo stesso DNA. Sono tutte domande più che legittime.

WILLIAM

La cosa più importante nella vita di Mulder e Scully - sicuramente nella loro vita regolare - è la ricerca di William. Penso che quello sia più importante del loro bisogno di risolvere i più grandi misteri e che definisca le loro vite. La ricerca di  loro figlio è la più personale tra tutte quelle che hanno mai affrontato e adesso diventa anche urgente; non è solo un bisogno personale di rivedere il proprio figlio, ma potrebbe essere la chiave per salvare la vita di Mulder.

MULDER E SCULLY

Penso che Mulder e Scully siano legati l’uno all’altra per sempre, sia che stiano insieme o no. Averli divisi fin dall’inizio ha creato una tensione che non ci sarebbe stata se fossero stati insieme, sarebbe stata una situazione molto più rilassata, invece questo ha reso il racconto più interessante. In tutti gli episodi possiamo vedere come ci sia del desiderio, e se pensiamo a quando li abbiamo visti in "Babylon", mano nella mano, di fronte alla casa di Mulder, ci rendiamo conto di quanta strada abbiano percorso rispetto al punto da cui erano partiti nel primo episodio.

Mulder e Scully in una scena di 'Babylon'

FUTURO DI X-FILES

Posso dire, quasi senza ombra di dubbio, che torneremo. Ho avuto una conversazione informale con Dana Walden [ndr, uno dei capi esecutivi della Fox] e mi ha detto che a loro piacerebbe andare avanti. Il problema è quando. C’è un appetito per la serie e penso che tutti siano felici di continuare. Si tratta solo di "come" realizzare tutto questo. È complicato. Si tratta davvero di capire quando gli attori saranno in grado di farlo, quando saranno entrambi disponibili allo stesso tempo. Dovremmo anche avere bisogno di una buona programmazione che ci dia abbastanza tempo per rendere le cose interessanti. Non è ancora stato scritto niente. Ho preso molti appunti per molte idee, ma non c’è niente di neanche vicino ad una sceneggiatura.
Credo che ci siano molte storie da raccontare. I film riguardano una sola grande storia, mentre una serie televisiva rappresenta un approccio più serializzato. Penso che ci sia la possibilità di fare entrambi.
Non so se risolveremo questa storia in tv o al cinema. Adesso la chiamata è arrivata dalla tv e la prendo seriamente. Non ho notizie dal reparto cinematografico, e finché questo non accade, non riesco ad immaginare di realizzare un film in tempi brevi. Non ho tentato di mettere le basi per un film [con questo finale], ma per una storia su base continua. Se avremo la possibilità di fare un altro film, mi piacerebbe però realizzare un grande film estivo.
Al momento, quello che vorremmo fare è ripartire proprio da quel finale, senza nessun salto temporale. Non torneremmo solo per raccontare casi singoli, dovremmo tornare agganciandoci direttamente a questo episodio.

FAN DI X-FILES

Penso che i vecchi fan della serie non si aspettassero altro che questo [finale] e penso - spero - che il finale non abbia confuso le idee. Preferirei che fosse definito sconcertante o preoccupante. Abbiamo sempre terminato ogni stagione con un finale aperto. Questo non è un film, è una serie tv. Qualsiasi risoluzione avrebbe portato ad altre storie da raccontare. Se qualcuno si è sentito tradito significa che non ha ben presente il modo in cui abbiamo sempre realizzato la serie. Penso che si sarebbero sentiti più traditi se avessimo dato loro una risoluzione e non fossimo tornati affatto.
A tutti i fan vorrei dire: "Non mollate".
 

 



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