Martedì scorso si è svolta al Mipcom la proiezione, in anteprima mondiale, del primo episodio della nuova stagione di X-Files riservata agli esperti del settore.
In questi giorni sono apparsi quindi molti articoli su svariate testate giornalistiche internazionali che parlavano del ritorno di Mulder e Scully. Senza inserire alcuno spoiler, in verità non ne hanno fatti molti per fortuna, possiamo dire che, in generale, questo nuovo episodio abbia convinto gli addetti ai lavori e abbia generato in loro molto entusiasmo.
La FOX ha curato l’evento nei minimi dettagli, dai cartelloni pubblicitari ai pass per l’entrata che potete vedere nelle foto seguenti, e ci auguriamo davvero che la stessa meticolosità venga utilizzata nel promuovere la serie nell’immediato futuro, anche quando a far da pubblico saranno i fan e non solo un gruppo ristretto di persone.
Chris Carter ha partecipato al Mipcom per presentare questa nuova stagione. Di seguito potete trovare la traduzione delle sue dichiarazioni (leggete tranquilli che non ci sono spoiler).
Non avrei mai immaginato di trovarmi qui a Cannes per presentare dei nuovi episodi per la televisione! È surreale. Per me è davvero un sogno diventato realtà. Ho fatto questo lavoro per circa un terzo della mia vita ormai. Ho preso al volo la possibilità di farlo di nuovo.
Ogni giorno leggo i giornali e vedo dei possibili episodi di “X-Files” - l’ho fatto per molto tempo e non si perde mai del tutto l’occhio per quello che potrebbe essere un buon racconto di “X-Files”. Gli altri autori probabilmente hanno fatto la stessa cosa che ho fatto io. È il momento giusto per tornare con la serie considerando anche la situazione politica a livello internazionale.
Questa non è proprio una nuova stagione completa di “X-Files”, dati i suoi sei episodi, è una stagione dieci molto breve, anche se ci è voluto molto tempo per farla. C’è voluto molto tempo per iniziare. C’era la possibilità di fare sette episodi, ma così non è stato, quindi ci sono molte domande senza risposta.
Gli attori sono stati molto felici di tornare. Ma la cosa meravigliosa per me, oltre al fatto che David e Gillian volessero farlo – sono venuti da me, abbiamo fatto colazione insieme una mattina e ne abbiamo parlato – ma la cosa importante è che siano tornati gli autori originali della serie.
Mi piace lavorare con persone che sono miei amici, me ne sono fatti tanti lungo il corso degli anni, quindi per me è stato fantastico. Il nostro primo incontro di produzione è stato molto emozionante: abbiamo di raggruppato persone che avevano già lavorato insieme, alcune delle quali addirittura nell’episodio pilota.
La serie originale era formata da episodi legati alla Mitologia disseminati in mezzo ai mostri della settimana. In questi sei nuovi episodi abbiamo fatto lo stesso. Iniziamo e finiamo con episodi mitologici, e quelli nel mezzo sono standalone che includono mostri della settimana.
Mulder e Scully andavano in giro con cellulari giganti, mentre adesso hanno Internet, che non avevano all’inizio, quindi è cambiato molto. Abbiamo cercato di essere veritieri riguardo i cambiamenti della tecnologia, e la capacità di spiare. Chiaramente, siamo spiati negli Stati Uniti, e sembra che nessuno se ne vergogni.
Penso che questa stagione sia onesta verso il periodo in cui si svolge. È moderna e attuale tanto quanto il periodo in cui è stata girata. Sicuramente è stata girata con la tecnologia moderna. Le nostre storie sono contemporanee, alcune di queste sono prese dai titoli dei giornali. Penso che “X-Files” sia rimasto al passo coi tempi.
Avevamo pensato di fare qualche cambiamento alla sigla iniziale, ma poi è sembrato un sacrilegio. Quella sigla è apparsa su 202 episodi. Appartiene anche a questi prossimi sei.
I nuovi episodi tengono conto del fatto che i personaggi non sono più giovani come una volta - anche se sono davvero fantastici, e voi sarete d’accordo con me – ci sono diversi anni di storia personale da riempire dall’ultimo film (in cui Mulder e Scully erano una coppia) e il primo episodio di questa nuova stagione.
Ho sempre pensato a me stesso come ad una combinazione di Mulder e Scully. Questa è una storia che riguarda la fede, ma anche la mia fede. La mia fede nella scienza. Liberi di crederci o no, io sono uno scettico. Gli alieni non mi hanno mai fatto visita. È una storia che riguarda la ricerca moderna scientifica. Se non fosse stato per la scienza, questa sarebbe stata solo un’altra serie tv sul paranormale.
Il motivo per cui la serie è popolare ed ha avuto successo per così tanti anni risiede davvero in David e Gillian e nei personaggi di Mulder e Scully. Se non fosse stato per loro, non ci sarebbe stato questo punto di riferimento. Abbiamo raccontato delle belle storie, ma senza questi due personaggi e il loro coinvolgimento, non sarebbe stato lo stesso.
Entrambi hanno condotto una ricerca personale. Scully è ancora una scienziata nel profondo. Il suo cuore risiede nella ragione e nella logica. E il cuore di Mulder risiede nella verità, nelle risposte che giacciono oltre il confine, oltre il regno di quello che viene accettato dalla scienza.
Per il futuro di “X-Files”, se torneremo, penso che lo faremo in questa forma di mini-stagione, un evento speciale, se vogliamo chiamarlo così. Eravamo abituati a raccontare una storia attraverso una lunga saga di 22 o 25 episodi, ma adesso l’arco di tempo diventa più intenso, da uno a sei. In questo modo mettiamo molto di più in questi episodi.
La televisione moderna richiede di uccidere i personaggi principali molto velocemente. Posso dirvi questo… anzi, no, non ve lo dirò!
Adoro raccontare storie di “X-Files”. Se saremo in grado di soddisfare le aspettative del pubblico, certamente ci sarà la possibilità di tornare.
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