"Holy Cow" di David Duchovny



Non sapevo bene cosa aspettarmi da un libro scritto da David Duchovny che si intitola “Holy Cow” con in copertina il disegno di una mucca alquanto bislacca, ma devo confessare che la lettura di questa opera prima si è rivelata un’incredibile ed entusiasmante sorpresa, pagina dopo pagina.

La protagonista, e voce narrante della storia, è Elsie, una mucca che vive in una fattoria a nord di New York. La vita scorre felice nella fattoria per Elsie, finché un giorno l’animale scopre la cruda verità sul futuro che la aspetta, la macellazione, e decide quindi di fuggire. Per andare dove? In India, dove la mucca è considerata un animale sacro e quindi intoccabile. A lei si uniscono Shalom, un maiale ebreo che vuole andare in Israele, e Tom, un tacchino diretto in Turchia. L’improbabile trio, tramite una mappa, uno smartphone, sapientemente manovrato da Tom con il suo becco, e qualche travestimento, si mette in viaggio, arriva fino all’aeroporto internazionale JFK e si imbarca su un aereo diretto dall’altra parte del mondo in cerca della propria salvezza.

Nulla è quello che sembra in questo racconto. David Duchovny si dimostra un abile osservatore della società moderna e usa questa storia per raccontare il mondo attraverso un punto di vista diverso, quello di Elsie, e così facendo offre al lettore interessanti spunti di riflessione.

Ad un certo punto Elsie, sconvolta da quello che ha appreso riguardo il trattamento che gli esseri umani riservano ai suoi simili, si chiede per quale motivo gli uomini non smettano di commettere gli errori che fanno continuamente, che vedono e conoscono. Semplicemente non se ne interessano. Perché? Forse perché gli uomini guardano le loro azioni attraverso la lente egoista del loro opportunismo e non con gli occhi del cuore.

David Duchovny non è tenero neppure nei confronti delle tecnologie moderne, il cui scopo è apparentemente quello di unire le persone, ma che in realtà si rivelano strumenti molto efficaci per separare gli uomini, almeno se usate nel modo sbagliato.

La televisione, quella che Elsie definisce una “scatola divina”, viene descritta come una sorta di divinità di fronte alla quale tutti si ammutoliscono e si fermano. Molti esseri umani hanno una di queste scatole nella propria stanza, ed è in proprio lì che ognuno di loro si rinchiude, in solitudine, per ascoltare questa divinità. Una divinità che separa gli uomini piuttosto che unirli, così la definisce Elsie.

Quello che all’apparenza potrebbe sembrare un libro per bambini (non a caso David Duchovny aveva proposto la sua storia alla Disney e alla Pixar in passato) si rivela un racconto decisamente rivolto agli adulti. Il viaggio di Elsie viene usato come metafora per descrivere quella crescita interiore e presa di coscienza che tutti noi esseri umani dovremmo intraprendere. Se sappiamo quali sono i problemi che affliggono il mondo, perché non cerchiamo di risolverli? Perché siamo tutti concentrati egoisticamente solo sul nostro “io” da mettere sempre in bella vista? Perché ci nascondiamo dietro un telefono o un computer per comunicare? Perché ci rendiamo conto del valore di quello che abbiamo solo nel momento in cui rischiamo di perderlo?
Già.
Perché?

David Duchovny scrive un libro acuto, intelligente, spiritoso e molto divertente che una volta letto vi rimarrà nel cuore. Lo abbiamo sempre conosciuto come attore, occasionalmente come regista e sceneggiatore, ma il David Duchovny scrittore dovrebbe affacciarsi sulla scena più spesso se questi sono i risultati.

Ho evidenziato molti passaggi durante la lettura, compresa l’ultima frase (che ovviamente non citerò qui per non rivelare il finale del libro) che racchiude un po’ il senso del viaggio di Elsie, e mi piace chiudere questo articolo citando una paio di queste:

- “Credo che non sia così importante che i sogni diventino realtà, quello che è importante è avere un sogno da cui iniziare, che ci faccia muovere i nostri primi passi”.

-“Non odiare. L’odio è come un veleno che fabbrichi per il tuo nemico e che finisci per ingoiare tu stesso”.


“Holy Cow” è disponibile a questo indirizzo su Amazon, al momento in sola lingua inglese, nel formato classico, audio e per Kindle.
 

 



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