La prima foto diffusa online di David Duchovny e Gillian Anderson allo spazio della LightSpeedFineArt, apparsa intorno alle 21.30 italiane, scatena il finimondo.
Ma per noi, per il nostro sito e per tutti quelli che ci stanno seguendo in quel momento, la sorpresa della nottata arriva poco dopo. Per scaramanzia lo avevamo tenuto segreto, ma a quel punto, avuta la conferma, una foto pubblicata sulla nostra bacheca rivela a tutti che "Beyond the Sea" ha un’inviata nella Ballroom 20. La nostra Sarah, iscritta al forum da anni, è a San Diego e dopo aver passato la notte accampata fuori dalla sala, come molti altri fan, è finalmente riuscita ad entrare e piazzarsi in quarta fila, praticamente di fronte a dove si siederanno in seguito David, Gillian e Chris Carter.
L’adrenalina di Sarah si trasmette a tutti noi, tra un po’ di sana invidia e anche un pizzico di orgoglio per aver portato "Beyond the Sea" in questo evento senza precedenti.
La notte passa così. Tra una foto e l’altra, mille commenti, ‘mi piace’ e ‘retweet’ (ho perso il conto delle notifiche molto presto), e quando il panel inizia… è come se fossimo tornati indietro, in un attimo, alla follia dei giorni di “I Want to Believe”.
Vengono fatti entrare prima tutti gli autori, David Amann, Vince Gilligan, i fratelli Morgan, Howard Gordon, James Wong e, per finire, Chris Carter che con la sua immancabile fotocamera ritrae i presenti prima di sedersi. A questo punto scende il buio in sala e parte la sigla televisiva di X-Files. Al termine, il buio permane e da un lato David Duchovny e Gillian Anderson entrano, torce accese alla mano, proprio come Mulder e Scully fanno nella sigla della serie.
La folla impazzisce. Quando il panel vero e proprio inizia, gli aggiornamenti su Twitter si susseguono alla velocità della luce e tenere il passo è difficile, ma siamo qui per provarci.
Per un resoconto completo e dettagliato sulle domande del panel vi rimandiamo in seguito, a quando sarà disponibile online una copia intera del video per tradurre con calma.
La prima impressione viene confermata immediatamente: David e Gillian sono in forma smagliante, non solo fisica. Si stuzzicano l’un l’altra e rispondo alle domande provocando i fan.
DOMANDA: Avete una prospettiva diversa ora dei vostri personaggi?
GA: Ho capito quanto Mulder fosse figo solo qualche anno dopo! Maledizione… avrei dovuto darmi una mossa prima! (poi ridendo) Devo comportarmi bene??
DD: Per favore, vai avanti.
DOMANDA: Ma quindi Mulder e Scully sono stati insieme?
DD: Non sono sicuro se l'abbiamo mai fatto.
GA: Qualcosa è successo perché abbiamo avuto un figlio.
DOMANDA: Vedremo mai una scena esplicita tra Mulder e Scully?
GA: L’abbiamo girata. È da qualche parte.
(qui Gillian ha sicuramente capito male e si nota in questo video. Dopo la sua risposta in sala cade il silenzio, David la guarda fisso, Gillian si rende conto di aver travisato, si mette le mani nei capelli, finchè non si piega sul tavolo per ridere a crepapelle)
DOMANDA: Cosa farebbero Mulder e Scully durante un appuntamento?
GA: Sesso.
DD: Poi cena, forse.
DOMANDA: Quando Mulder e Scully hanno capito di essere innamorati?
CC: Fin da quando lei è entrata nel suo ufficio in quello scantinato.
Ad un certo punto sul palco arriva il figlio di John Shiban, che in Existence aveva “interpretato” William e Gillian commenta così:
GA: Mi assomiglia. È nostro figlio.
This kid, son of producer John Shiban, played Scully's baby. #XFiles20SDCC pic.twitter.com/tYib5KyDaU
— Peggy Gartin (@thepegisin) July 18, 2013
In tutto questo, gli interventi degli autori si perdono un po’. Viene chiesto quale sia il loro “cattivo” preferito, Chris Carter ricorda lo scomparso John Neville (l’Uomo Distinto), la loro scena preferita, della morte dei Lone Gunmen e altro ancora.
Viene ovviamente nominato XF3. Tutti sono d’accordo nel volerlo fare, ma non si riesce a strappare nessun’altra informazione a proposito. Chris Carter termina il panel rivolgendosi al pubblico con queste parole a riguardo: “C’è bisogno di una ragione per creare dell’entusiasmo e farlo di nuovo, perché è difficile, è un lavoro duro, ma tutto questo è davvero molto interessante.”
Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito su Facebook (abbiamo staccato alle 4 di mattina!), a tutti quelli che mi hanno personalmente aiutato durante la diretta con traduzioni varie “fatte al volo” (a certe ore della notte può capitare anche di non riuscire a tradurre correttamente “the pen is on the table” figuriamoci i giochi di parole di David Duchovny), alla nostra piccola grande Sarah che in questo momento, causa fuso orario, starà sicuramente dormendo, ma che è stata il nostro cuore e i nostri occhi al Comic Con.
Come promesso qualche giorno fa, in un modo o nell’altro, siamo andati tutti a San Diego!
Rimanete collegati con noi, foto e video sono in continuo aggiornamento.
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