Le fanfic di X-Files
Naturalezza
E' sabato sera e c'è una partita. Mulder e Scully vogliono giocare.Pubblicata il: 23/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: R, una via di mezzo tra il PG-13 e NC-17
Genere: UST, MRS/RSM, VIGNETTE, H
Sommario: E' sabato sera e c'è una partita. Mulder e Scully vogliono giocare.
Note sulla fanfic: Questa storia vuole essere un omaggio molto personale a "The Unnatural", un racconto sul valore della vita umana che come fan di questa serie mi ha dato l'opportunità di vedere Mulder e Scully godere di un momento rubato alla miseria. Al suo autore, David Duchovny,è dedicata questa storia che non leggerà mai. Spero che voi lettori ne godiate. Grazie, DD per la tensione sessuale, il baseball e le metafore. You are a natural.
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Altre note: BAT = mazza da baseball
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Scully: Mulder, tua madre non ti ha mai detto di andare fuori a giocare? ("The Unnatural")
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- Questa notte, Mulder brilla. Nell'oscurità carezzevole dello stadio, sembra un bambino alla fiera del sabato sera. Preso nella sua stessa sensazione di felicità. La soddisfazione si disegna nei suoi occhi con uno scintillio diverso e pieno di energia. Fa sì che sembri più attraente e molto, molto più giovane.
- Già da tempo il ragazzo che aveva contattato per giocare, era dovuto ritornare a casa. Ma in qualche modo, tutti e due abbiamo paura di lasciare lo stadio vuoto. Come se lasciare il suo guscio significasse lasciare la sua protezione.
- La brezza soffia leggermente tiepida e Mulder ha le gambe incrociate di fronte a me.
- Il mio regalo di compleanno, il mio regalo di compleanno in ritardo includeva anche il picnic che sta tra noi. Alcuni sandwiches, bibite fredde, ghiottonerie e naturalmente, un sacchetto di semi di girasole mezzo vuoto. E, perché no, un dessert tipico di Mulder: la storia che ipoteticamente gli ha raccontato Arthur Dales - o suo fratello, questa parte non l'ho capita molto bene - su un certo extraterrestre ossessionato dal campionato di baseball degli anni 40.
- E anche se in futuro negherò tassativamente di aver detto qualcosa di simile, ascoltarlo sta risultando divertente. Non per la storia in sè stessa - il mio interesse per lo sport nazionale è abbastanza limitato, per essere sincera - ma per l'emozione curiosa del mio narratore.
- Occhi brillanti, gesti veloci, voce calda.
- Decisamente, Mulder può essere un fantastico narratore
"Così che John Exley, il giocatore di baseball, era un extraterrestre?"
Annuisce.
"Che divenne umano, perché? Per il baseball?"
Una bottiglia di birra light balla tra le sue labbra, che nascondono un sorriso.
"Non hai capito la morale, Scully"
Mi offre la bottiglia e quando la prendo ci sfioriamo le dita.
"Ha anche una morale? Che storia completa"
- E' tedesca. E' amara e spumosa. Ma anche fredda e frizzante.
- Mulder cambia posizione e si sistema più vicino a me. Anche se ci separano ancora diversi cartoni del take inn cinese della sua strada e tre barattoli vuoti di tè freddo.
"Non era il baseball che lo trasformò, Scully, lo trasformò..."
La sua pausa sembra significativa. Ci pensa un poco sulla frase seguente.
"...la passione" Mi cerca lo sguardo da sopra la bibita per radiografare la mia mente con i suoi occhi cangianti.
Credevo che la birra fosse light ma incomincio a sentire che lo stadio si muove come una barca.
"Così che il baseball è una metafora"
"Se vuoi vederlo così"
Restiamo zitti un momento. Ma la scia elettrica delle parole resta tra noi. Immagino che questa notte ci sia qualcosa di chimico nell'aria. Probabilmente, è dovuto al fatto che Mulder ed io abbiamo passato circa un'ora in un corpo a corpo che aveva poco a che vedere con il praticare uno sport e incominciava a sembrare una battaglia silenziosa e troppo gradevole.
"Bene, quando ero alle superiori e i ragazzi parlavano di baseball metaforicamente si riferivano anche alla passione, Mulder. Ma ad un tipo molto particolare di passione"
- Esattamente, mi sto ricordando del tipico gergo giovanile che i ragazzi- e con questo mi riferisco ai miei fratelli- erano soliti usare per catalogare i loro successi sessuali ad un appuntamento: prima base, seconda base, terza base e home run. Non sono riuscita mai a capirlo né a condividere un modo così stupidamente maschile di intendere il sesso, ma credo di ricordare che tutto si riduceva a :baciare (prima base), toccare sopra la vita (seconda base), toccare sotto la vita (terza base) e solo in casi eccezionali "intingere", ossia, ottenere un home run.
- Oggi, continua a sembrarmi patetico ma a Mulder sembra divertente perché l'ho appena visto sorridere dietro le ombre della bottiglia.
"Bene, metaforicamente, non c'è molta differenza tra il baseball e il sesso, Scully"
Mi scappa uno scettico inarcamento di sopraciglia. Significa che ho appena posto fine a sette anni di chiara castità con il mio regalo di compleanno e non me ne sono nemmeno resa conto?
"Perché in tutti e due i casi finisci sudato e maleodorante?"
- Non è che io creda che Mulder possa puzzare (l'ho visto uscire da uno stagno e odorare di after shave, francamente), ma cerco di mettere una certa distanza per calmare questa specie d'insetto nervoso che sento nello stomaco da quando sono arrivata al parco.
- Normalmente, Mulder ed io non parleremmo MAI di sesso nemmeno in termini astratti e teorici, ma in qualche modo nell'utero d'erba dello stadio, non sembriamo noi. Ma la versione più audace degli agenti Mulder e Scully.
- Inoltre l'uniforme dei gray de Roswell che indossa, fa miracoli per la mia mancanza d'inibizione.
"In cosa consiste il baseball, Scully?"
Un movimento falsamente casuale, e sta seduto a pochi centimetri da me.
"Non lo so. In mazze e palle?"
Non so se sono io o tutte le nostre frasi sono cariche di doppi sensi.Ma sta incominciando a fare caldo qui. Credo che il vento abbia cambiato direzione.
"Vedi, il baseball è diverso dal resto degli sports. La palla a canestro, per esempio, ha un chiaro obiettivo: mandarla nel cesto"
Se la sta godendo. Sta godendo d'ogni parola e se riesce ad innervosirmi, godrà il doppio.
"Anche il calcio ha una funzione primordiale: metterla nella porta"
Credo che ci sto arrivando, signor Metafora Sottile.
"Ma il baseball..."
"E'correre dietro ad una palla, Mulder. La batti con forza e corri per arrivare prima di essa. Dove sta la tua grande metafora sul sesso?"
- Cerco di essere più tagliente del solito, perché questo Mulder così sicuro di sé sta incominciando a spaventarmi e non penso di cedere ai suoi giochi mentali per andarmene sola a casa come sempre. E' troppo crudele ed è una notte troppo bella per rovinarla ora.
- E per sottolineare la mia necessità di distanza, cambio posizione e mi alzo per allontanarmi da lui con la scusa che mi si è addormentato un piede.
- La sua mano mi ferma con un gesto così veloce che lo sento prima di vederlo.
"In realtà, la cosa importate del baseball non è colpire la palla, Scully"
Ha la voce così roca. Così nascosta nella gola. Sembra sul punto di piangere.
"Il baseball consiste nel ritmo, intuire il percorso del lancio, nel sentire come arriva la palla, nel godere di questi secondi tra il lancio e il colpo finale..."
- Mi tiene ancora per il braccio. Non è un gesto brusco, ma l'intensità che emana mi mantiene appiccicata al suolo.
- Non so in quale momento tutta questa conversazione ha incominciato ad essere così seria, ma improvvisamente, questa notte sta iniziando a rassomigliare ad uno di quei momenti nella vita nei quali dovrai prendere una decisione trascendentale.
"...consiste nel provare continuamente fino a trovare la traiettoria che farà sì che la palla vada spedita fino alle stelle"
- Così vicino. Sembra che stiamo così vicino. E continua ad avere quello scintillio sconosciuto che lo fa rassomigliare ad un gatto selvatico.
- Credo si avere una leggera vertigine e probabilmente gli effetti di questa lezione di baseball sono stati più forti di quello che sospettavo perché sto incominciando a domandarmi che cosa succederebbe se mi avvicinassi un poco di più e potessi mordere questo labbro inferiore di Mulder per scoprire una volta per tutte se è tanto gradevole quanto tentatore.
"Il baseball, Scully, è esattamente come il sesso"
Rinfrescami la memoria, Mulder.
"Non è necessario..."
Parliamo tutti e due contemporaneamente
"...e perfetto".
- E succede. Sto vedendo come mi si avvicina, percorrendo lo spazio a millimetri così piano per quanto è possibile, ma con una sicurezza sconosciuta in lui.
- ...intuire il percorso del lancio...
- Mi si chiudono le palpebre come tende di metallo caldo. Il suo alito sta lì, sfiorando e deviando il mio respiro.
- ...sentire come arriva la palla...
- Come ovatta di zucchero le sue labbra incontrano brevemente le mie e gioca a separarle con una carezza calda e decisa.
- ...godere di questi secondi tra il lancio e il colpo finale...
- Sciroppo. E' l'unica cosa che elabora la mia mente quando sento il primo abbraccio della sua lingua. La bocca di Mulder ha il sapore dello sciroppo puro e sale.
- ...fino a che la palla sale spedita verso le stelle...
- A partire da lì, incomincio a perdere la nozione del tempo e probabilmente, la nozione di me stessa. C'è solo saliva e un bacio indimenticabilmente lungo. Un bacio nel quale non c'è dubbio nè possibilità di ritirarsi. C'è solo Mulder. Mulder ovunque. Abbracciandomi per la vita, sostenendo la mia testa tra le mani, mordendo i rivoli che nascono dietro le orecchie, scavando nelle profondità del collo, facendosi largo con la lingua dentro di me.
- In qualche modo, smetto di pensare e in un certo senso, smetto un poco di vivere nella sua dolce morte.
- Tanti anni, dio mio. Tanti anni ed era il cielo quello che ci negavamo.
- Una fermata brusca e l'abbraccio si ferma improvvisamente lasciandomi debole e un poco disperata.
"Scully"
- Che voce roca. Non credo d'aver sentito niente di simile in vita mia. Sembra che mi stia parlando da una caverna del suo stomaco. Mi fa venire voglia di baciarlo ovunque.
- A posto di questo, tiro fuori la forza per aprire gli occhi.
- La mia prima intenzione è obbligarlo a continuare questo bacio che ha iniziato, con questa droga che brucia ma c'è qualcosa nei suoi occhi che mi disarma.
- Una paura come quella di un bambino che ha freddo. E caldo, molto caldo. E questa intensità così sua che mi riduce il cuore a pezzi.
- Ah no, non lascerò che tu ti penta ora, Fox Mantel.
- Lo interrompo prima che riesca a dire qualunque cosa che sta cercando di balbettare.
"In futuro, e solo perché tu lo prenda come suggerimento, se pensi di regalarmi qualcosa per il mio compleanno preferisco lezioni di baseball ad un portachiavi della NASA"
- Con questo, mi guadagno un piccolo sorriso. Non è male.
- Mi tremano ancora le ginocchia e non ho ancora assimilato che Mulder mi abbia baciato ma sembra che non sia stato un totale disastro perché io conservo ancora parte delle mie capacità neurali e Mulder può ancora sorridere e non ha smesso del tutto di abbracciarmi.
- Non è un cattivo inizio.
"Devi sapere che il portachiavi era una reliquia"
Bene, non so perché, ma è riuscito a farmi ridere. Miracolo di un bacio di Mulder.
"Continuo a preferire il baseball...metaforicamente"
Mi toglie una ciocca dal viso come se non avesse importanza e sento l'impulso di mordere queste dita.
"Mi piace quando parli per metafore, Scully"
- Lo credo. Perché là sulla mia seconda base, sto incominciando a sentire quanto Mulder ha goduto del nostro bacio. La prova materiale mi sta sfiorando lo stomaco con il suo tocco rigido.
- Non posso evitare di guardare e arrossire un poco.
- Lui invece sembra abbastanza soddisfatto e ha un'espressione sul viso tipicamente sua del tipo "che posso farci, sono così affascinante"
- Quello che mi porta a girare dolcemente la vita e aumentare lo sfregamento per mormorare al suo orecchio
"...i fianchi prima delle mani"
Sento come vibra una risata soffocata nel petto di Mulder e la vibrazione passa attraverso tutto il mio corpo. Siamo così attaccati l'uno all'altro che credo che il cuore ci batte contemporaneamente.
"Signorina Scully", dice parlando in tono scherzoso," le presento la signora mazza. Signora mazza, la signorina Scully"
- Dio mio, una carriera, addestramento federale e stiamo facendo battute da scuola superiore su assurdi simboli fallici.
- Se non fossi così felice, vomiterei.
"E' un piacere conoscerla dopo tanto tempo, signora mazza "
- E con questo, faccio scivolare una mano per accarezzarlo da sopra i pantaloni
- Mi guarda stupito ma divertito. Deve essere così sorpreso quanto me della mia appena scoperta immagine di donna fatale.
- Che rivelazione.
"Devo dire, come portavoce della signora mazza, che anche per lei è un gran piacere"
- E ci baciamo di nuovo. Lento, lungo e pieno di promesse. Ma meno impaziente del nostro primo incontro.
- Ho sempre saputo che Mulder mi avrebbe baciato meglio di chiunque mi avesse mai baciato. Solo lui è capace di sciogliermi le ginocchia con la sua passione e allo stesso tempo intenerirmi il cuore con la sua tenerezza.
- Baci senza fretta, baci del sabato sera. Brevi movimenti pelvici. Dolce spinte delle mie gambe. Qualche lamento umido e nasale.
- E siamo ancora solo alla prima base.
- Personalmente, non voglio lanciarmi ancora in una corsa. Dopo sette anni, non ti tuffi di testa in piscina. E sinceramente, preferisco assaporare Mulder in un posto più privato di un parco pubblico.
- Credo che pensiamo allo stesso modo- miracolo, miracolo- perché senza pretenderlo, ci sciogliamo dall'abbraccio e incominciamo a raccogliere i resti del picnic.
- E continuiamo a toccarci di tanto in tanto. Volendo ma quasi senza volere. Solo per assicurarci che questa notte incomincia qualcosa di reale. Solo per avere la prova che non stiamo sognando.
- La cosa più strana di tutte, è come è semplice. La naturalezza con cui accade.
- Dopo sette anni amando in silenzio, la cosa più naturale è che accada quello che deve accadere.
"Sono venuto in taxi" dice e mi offro di portarlo a casa.
- Anche se forse no, forse preferisco che salga da me. Forse ho voglia di farlo restare e lasciargli usare il divano. Incluso forse desidero dormire con lui il resto della notte. Può essere perfino che dormire sia l'ultima cosa a cui sto pensando.
- Non mi preoccupa.
- Questa notte so che tutto può accadere. Il dio del baseball ci protegge dal suo rifugio.
- E quello che non accadrà oggi, succederà presto.
- Come lo so?
- E' da molto che so che questo racconto di Mulder e Scully, come quello di John Exley, può avere solo un finale.
- Ironicamente, il nostro racconto ha anche la stessa morale di quello di Ex: Che la passione trasforma gli uomini e li fa più umani.
- Per sette anni ci ha tenuto insieme.
"Ci sono stelle cadenti, Scully. Non esprimi un desiderio?"
- Mi parla quasi con mormorii mentre finisce di raccogliere tutto.
- Ho espresso già il mio desiderio, Mulder.
- Desidero non dimenticare mai che sono viva. Voglio qualcosa di non necessario e perfetto ogni giorno.
- Un bacio, una carezza furtiva, un picnic con tè e birra.
- Desidero andare nel parco e sanguinare quando sento dolore e giocare un poco ogni giorno.
- Con te, possibilmente.
- Desidero baseball, Mulder.
- Metaforicamente.
- Cullati dalla calma materna della luna piena, abbandoniamo lo stadio in silenzio. Sopra di noi le stelle illuminano la volta celeste.
- E vicino a me, Mulder brilla ancora.