Al Roma Fiction Fest è arrivato Frank Spotnitz, una delle grandi menti delle fiction, coproduttore e autore di X Files, serie che per un decennio ha spaventato gli Usa il mondo, uno dei prodotti più innovativi di sempre della tv. Spotnitz, da qualche giorno anche cittadino italiano, al festival della fiction romano ha ricevuto ieri il Premio Excellence Award, prima della cerimonia e dopo la proiezioni di due episodi di X - Files scelti da lui Memento Mori e Milagro, ha incontrato pubblico e stampa in una Masterclass e parlato di X-Files. Del suo passato, delle sue fonti e anche di un possibile proseguimento della serie. Ecco il nostro resoconto.
NATO PER SPAVENTARE - X-Files è uno sterminato bagaglio di inventiva fantascientifica, sulle fonti della storia e la mitologia Spotnitz racconta: « Prendevamo spunti ovunque, dalla cronaca, film, romanzi ma in realtà, nel '92, Chris Carter (creatore della serie N.d.R) si rese conto che niente faceva paura in tv tranne The Night Stalker, che faceva ascolti altissimi. Con X-Files non ci siamo mai dimenticati di voler spaventare la gente e comunque nasce come uno show investigativo solo che indagava il soprannaturale, Carter ha creato un vero format narrativo»
LA COSPIRAZIONE - Come i fan sapranno la forza dello show sta sia nei due caratteri il "credente" del soprannaturale Mulder (David Duchovny) e la scettica Dana Scully (Gillian Anderson) ma anche nelle teorie cospirative che lo show inventa. Su questo Spotnitz tiene a chiarire un importante aspetto: « Sono uno scettico - spiega l'autore - non sono un teorico della cospirazione ma credo che comunque l'idea della cospirazione serva ad illuminare a rivelare qualcosa dell'umanità. È importante avere un'ambizione alta per atterrare poi nel punto giusto, ho messo sempre testa e cuore in quello che ho fatto e faccio»
UNA TV DA RICORDARE - A proposito di ambizione Spotnitz racconta che è stata proprio questa caratteristica umana a essere uno dei fattori del successo della serie: «Quello che ci ha fatto andare avanti nella scrittura per tanti anni è la competitività con noi stessi, volevamo fare una tv da ricordare, una serie che si potesse rivedere anche dopo, negli anni, come Ai confini della realtà.» E quando gli si chiede dei momenti più belli della lavorazione Spotnitz ricorda:« il primo giorno di riprese, David doveva piangere ma lui non voleva farlo, non voleva. Abbiamo parlato e ha trovato un modo per farlo ma senza essere inquadrato in volto. Ha migliorato la scena e questo spirito di collaborazione è andato sempre avanti. Quando la sceneggiatura è buona, gli attori si sentono ispirati e tutto procede bene, se la sceneggiatura non è buona ognuno va per conto suo invece»
QUEL GIORNO AL CINEMA - A proposito di bei momenti Spotnitz ne è legato a un altro in particolare: « durante l'anteprima del primo film di X-Files abbiamo fatto il giro delle sale, in un cinema ci hanno portato in una saletta segreta dove potevamo vedere le reazione del pubblico mentre vedeva il film. (Attenzione spoiler) Quando è arrivato il momento in cui Mulder e Scully stavano per baciarsi ma poi non ci riescono ho visto migliaia di persone urlare, è stato bellissimo»
X-FILES È DAVVERO FINITO ? Nove stagioni, 2 film, milioni di ascolti e fan e un grande lascito alla fiction contemporanea come ad esempio l'influenza sull'acclamato Fringe di J.J. Abrams ma forse non è del tutto finito X-Files.Quando il moderatore Marco Spagnoli chiede a Spotnitz se ci sono idee per continuare la serie, l'autore statunitense risponde: « Sì...io e Chris Carter abbiamo già una storie per continuare le avventure di Mulder e Scully ma era dopo il 2001, dopo l'11 settembre il clima è cambiato negli USA, c'era sfiducia e non ci sembrava il momento giusto per far uscire la storia. Forse dopo tanti, ora, il pubblico potrebbe essere pronto...». Spotnitz accenna anche ai due film passati: «il primo ha avuto un successo incredibile e gli studios volevano subito farne un altro, ma sono passati 5 anni di dispute tra Chris Carter e gli studios e forse la fede sul nuovo progetto si è un po' raffreddata. Inoltre sul secondo film avevamo molto meno budget, è uscito in estate ma era un pellicola ''invernale'', più tetra».
BREAKING BAD - Tra coloro che hanno permesso la nascita di X-Files c'è anche Vince Gilligan creatore poi dell'acclamatissimo Breaking Bad serie tv seguitissima, conclusasi in questi giorni. Spotnitz rivela: «Vince mi aveva chiesto di girare un episodio della prima stagione ma non ho potuto per altri impegni. Comunque la serie è una grande opera, ho visto il finale stamattina in albergo, è perfetto.» Sulla tv di oggi Spotnitz ha un'opinione precisa:« Oggi c'è una televisione fantastica, la migliore, ma l'audience con Internet e la possibile di vedere e rivedere gli show quando si vuole è diventato isolato e frammentato».
VIVA L'ITALIA - In chiusura Spotnitz informa di aver ottenuto la cittadinanza italiana insieme alla moglie pochi giorni fa. Sull'Italia dice: «Ho parlato con molti italiani, è vero siete afflitti da problemi economici e politici ma qualsiasi persona che ho conosciuto, di qualsiasi cultura vuole venire in Italia. Vi amano.»