In occasione del Comic Con 2013 si è svolto un panel per festeggiare il 20° anniversario della serie cult X-Files. Presenti i due attori protagonisti, David Duchovny e Gillian Anderson, l’ideatore Chris Carter e i produttori esecutivi Vince Gilligan e Howard Gordon.
Correva l’anno 1993 quando in TV esordiva un giovane agente dell’FBI, bistrattato da tutti i colleghi per il suo modo di approcciare i casi misteriosi e inspiegabili: Fox Mulder. Le sue indagini sulla sparizione della sorellina Samantha (avvenuta anni prima) ed il suo modo di pensare lo rendono un pericolo per l’agenzia stessa e per i burattinai presenti nelle alte sfere. Per questo motivo l’FBI gli affianca un’agente scienziata, che approccia i casi in maniera più tradizionale e razionale: Dana Scully. Da questi presupposti è nata una delle serie di fantascienza più longeve nella storia della televisione: ben 9 stagioni, seconda solo a Smallville e Stargate SG-1 (10 stagioni per entrambe). E non dimentichiamoci i 2 film: X-Files: Il Film del 1998, parte integrante della storyline principale della serie, e X-Files: Voglio Crederci del 2008, un po’ a sé stante ma sempre degno di nota.
Durante il panel si è parlato di un sacco di cose, fra le quali: alcuni dei più belli e discussi episodi della serie, l’evoluzione dei personaggi, le idee non realizzate, la “nascita” di una grande serie come Breaking Bad e la possibilità di un terzo film. Qui di seguito i 5 argomenti principali di cui si è dibattuto.
VITA PRIVATA DI MULDER E SCULLY
La relazione amorosa fra i due agenti dell’FBI non è mai stata consumata esplicitamente sullo schermo, ma la Anderson ha rivelato di aver provato attrazione per l’agente Mulder dopo la fine dello show: “Non avevo capito che Mulder fosse così figo. Accidenti, ci sarei dovuta arrivare prima”.
Quindi Duchovny ha domandato ad alta voce: “Non è poi così chiaro se siamo andati a letto insieme. È successo?”. E qui la risposta da grande genio della Anderson: “Qualcosa è successo perché abbiamo avuto un figlio”. Più tardi un fan ha chiesto ai due attori di pensare a cosa farebbero Mulder e Scully se avessero un appuntamento. La Anderson ha risposto subito: “Sesso!”. Duchovny ha aggiunto: “Poi magari una cena?”.
Nonostante tutte queste battute a sfondo sessuale, Chris Carter ha rivelato che le sue idee nel creare Scully e la relazione con Mulder erano molto più caste e pure. “Scully era la donna delle mie fantasie. Era forte e intelligente, piena di risorse. Queste sono le cose che mi piacciono in una donna. Era come vivere una relazione di fantasia tra me e lei”.
COME X-FILES HA PORTATO A BREAKING BAD
“Non sarebbe esistito Breaking Bad senza X-Files” ha dichiarato Gilligan. Il creatore di Breaking Bad ha ricordato di come abbia iniziato a lavorare per Chris Carter e la serie: “All’inizio ero solo un grande fan. Ero seduto nel salotto della mia casetta in Virginia quando vidi questo show per la prima volta. Mi venne voglia di guardarlo perché sembrava dovesse parlare di alieni. Al primo stacco pubblicitario mi aveva già conquistato. Quando si ventilò la possibilità di poter scrivere per la serie, mi sentii molto fortunato”.
Durante la sesta stagione, Gilligan scrisse un episodio, intitolato Drive (il secondo della stagione), nel quale apparve come guest star il futuro protagonista di Breaking Bad: Bryan Cranston. “Fu fondamentale incontrare Cranston durante le riprese di X-Files, sia a livello personale che a livello lavorativo”, ha detto Gilligan. Infine ha rivelato anche che il nome del personaggio interpretato da Cranston – Patrick Crump – è nato dal nome del fratello di Gilligan e dal cognome di uno dei suoi vecchi professori.
DREW BARRIMORE FU QUASI UNA GUEST STAR
Gilligan, che nel 1998 scrisse la commedia Home Fries con Drew Barrimore protagonista, credeva di aver convinto l’attrice a comparire in un episodio dello show. “Lei sembrava interessata. Volevo fare un episodio incentrato su dei lei. Avrebbe avuto un potere molto interessante. Ma il suo agente mi chiamò dicendo di lasciar in pace la sua cliente”.
Comunque sia, i fan di X-Files hanno visto un altro protagonista di quella commedia, Luke Wilson, nell’episodio della quinta stagione intitolato Bad Blood (il dodicesimo della stagione).
L’EPISODIO CONTESTATO INTITOLATO HOME
Nell’episodio Home (il terzo della quarta stagione) – uno dei più amati e contestati – Mulder e Scully ingadano sulla morte di un infante con difetti genetici e orrende deformazioni, scoprendo i segreti di una famiglia che vive isolata dal resto del mondo. L’episodio era talmente un azzardo all’epoca che fu tolto dalle repliche successive, e il co-scrittore Glen Morgan ammise che lui e James Wong persero un sacco di introiti a causa di questa decisione. Ma Morgan fu chiaramente orgoglioso di questo episodio, ispirato al documentario del 1992 Brother’s Keeper e ad una storia strana che Morgan lesse nella biografia di Charlie Chaplin.
VEDREMO ANCORA MULDER E SCULLY IN AZIONE?
Il primo film ottenne un discreto successo mentre il secondo non fu molto amato dai fan; nonostante questo, tutte le persone coinvolte nella realizzazione di X-Files: Voglio Crederci volevano assolutamente mettersi al lavoro per continuare il franchise.
“Lo show ha toccato molti argomenti. Ho sempre pensato che quando fosse stato possibile, saremmo tornati insieme per far rivivere lo show”, ha detto Duchovny. Ma la Anderson lo ha subito frenato dichiarando di non voler tornare a girare una serie dopo tanti anni (similmente a come accadrà per 24). Però per un film lei firmerebbe anche subito.
Mentre nel panel si tornava sul viale dei ricordi, trattando un sacco di altre cose, Chris Carter ha lasciato aperto una porta per un futuro prodotto: “Già il solo essere qui e vedere tutti voi… Mi date un’ulteriore ragione, molto forte, per mettermi al lavoro”.
X-Files è stata la prima serie televisiva che ho visto nella mia vita e mi è rimasta nel cuore. Il mio amore per la fantascienza è nato dall’agente Mulder, dall’agente Scully e dalle loro incredibili storie. Mi rimarranno impressi anche altri personaggi che non sono stati citati in questo articolo: il mitico vicedirettore Walter Skinner (interpretato da Mitch Pileggi), gli agenti John Doggett e Monica Reyes (interpretati rispettivamente da Robert Patrick e Annabeth Gish), il doppio-triplo-quadruplo-giochista Alex Krycek (interpretato da Nicholas Lea) e l’Uomo che Fuma (interpretato da William B. Davis), la nemesi di Mulder e Scully.
Solo l’idea di un possibile terzo film mi rende molto contento. E voi? Avete mai visto X-Files? Quanto vi è rimasta nel cuore questa serie?
E ricordate: la verità è là fuori.