RomaFictionFest 2012 Premiere - Great Expectations

Tratto dall’omonimo romanzo di  Charles Dickens, Great Expectations (Grandi Speranze) è una miniserie in due puntate prodotta dalla BBC che  tratta la storia  dell’orfano Philip Pirrip, detto “Pip” (interpretato dal giovane Oscar Kennedy da bambino e da Douglas Booth una volta divenuto adulto) e del suo tentativo di diventare un gentiluomo.
Girato tra l’Essex ed il Kent in un’atmosfera cupa e desolata, tipica delle campagne povere inglesi dei primi dell’ottocento, lontano dalle atmosfere romantiche di Jane Austen, la miniserie parla del riscatto del protagonista da una vita di maltrattamenti e povertà.

Allerta Spoiler!

Il giovane Pip, vive con la sorella, una donna manesca ed arrivista ed il marito di lei, Joe, un maniscalco molto affezionato al bambino, che tenta in tutti i modi di fare il bene del piccolo proteggendolo dalle mire della moglie e dello zio dilei di cui resta comunque succube.
La vita del protagonista cambierà completamente il giorno in cui una nobie del luogo, Miss Havisham – iterpretata da una eterea ed irriconoscibile Gillian Anderson – decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice, invitandolo nella decadente Satis House, nella realtà una residenza vicino a Northampton per trasformare il cui esterno sono state usate ottanta tonnellate di fango e sterpaglie, per farlo giocare con la figia adottiva Estella (Vanessa Kirby).

Nel corso dell’episodio si cominceranno a coprendere le vere motivazioni di Miss Havisham, che inizialmente sembra davvero interessata al futuro del giovane Pip, la donna infatti vuole in realtà addestrare la giovane e bellissima Estella per farla desiderare dagli uomini senza che possano però averla, con l’unico scopo di vendicarsi per la sua stessa dolorosa esperienza sentimentale, usando a questo fine il piccolo Pip.
La casa dove vive e la stessa Miss Havisham infatti sono solo lo spettro della sontuosa dimora e della donna che dovevano essere state un tempo e la dimora stessa è rimasta congelata nell’aspetto che aveva il giorno del matrimonio della donna, tradita dal futuro marito fuggito con l’amante proprio il giorno delle sue nozze.
Dopo un breve periodo che Pip trascorre insieme alla bellissima Estella, innamorendosene ogni giorno di più, Miss Havisham manda a chiamare lui e Joe, e proprio quando l’arrivista sorella di Pip si aspettava immensi vantaggi dalle attenioni che la nobildonna mostra verso il fratellino, restano tutti delusi quando vengono a scoprire che l’unica offerta che Miss Havisham è disposta a fare, è quella di pagare l’apprendistato di Pip per diventare fabbro, allo scopo di diventare il successore di Joe, invitandolo a non tornare più alla villa.
Passano gli anni, Pip è ormai è cresciuto e diventato un maniscalco, la sorella – dopo aver subito un’aggressione da parte dell’assistente del marito Joe – giace su un letto senza parlare, ma di nuovo il destino di Pip subisce un cambiamento, quando Jaggers, l’avvocato di Miss Havisham, interpretato da David Suchet, reca inapettate notizie.
Un anonimo benefattore, la cui unica richiesta è di rimanere tale, ha pagato affinché Pip possa andare a Londra e diventare un gentiluomo, il ragazzo – sperando di riunirsi a Estella – che da tempo ormai si trova ella capitale, accetta senza esitazione.

Girato in una luce fredda e un’ambientazione dismessa che ben si adatta al tempo in cui il romanzo è ambientato, Great Expectations lascia qualche perplessità, soprattutto nella scelta di Gillian Anderson nei panni di Miss Havisham, che certamente non ho l’aspetto di una donna in là con gli anni, ma piuttosto di una sorta di fantasma che si aggira nella sua altrettanto spettrale magione, con la sua voce sottile e quasi inantile ed il vizio di grattarsi ininterrottamente una mano tanto dal lasciarsi indelebili cicatrici, come quelle lasciate nel suo cuore dal tradimento subito.

La Anderson ha dichiarato: “molte persone hanno interpretato Miss Havisham e penso che il suo cammino sia davvero tragico, eppure riconoscibile. Abbiamo a che fare con questo personaggio che ha il cuore spezzato e che si prepara a percorre questo cammino come una tortura.” … “Sono veramente orgogliosa di far parte di tutto questo.”

 
 
FONTE: Antonio Genna Blog (ITA)

 

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