Addio a John Neville inimitabile Barone di Munchausen

LUTTO. L'attore anglo-canadese aveva 86 anni. Dopo il teatro, divenne famoso con il film di Gilliam del 1988.

Alto, magro, col naso adunco, la voce melliflua e uno spelling perfetto: nessuno, meglio del grande attore anglo-canadese John Neville, avrebbe potuto interpretare il Barone di Munchausen. Lo capì Terry Gilliam, strappandolo agli amati palcoscenici per diventare protagonista del suo capolavoro cinematografico del 1988.
Neville si è spento ieri nella sua casa di Toronto, aveva 86 anni. Lascia un vuoto immenso nel mondo del teatro anglosassone, all'interno del quale è stato considerato, per più di quarant'anni, l'erede naturale di un'altra leggenda: Sir John Gielgud. A Londra, alla fine degli anni Cinquanta, fu protagonista di un celebrato Othello, assieme a Richard Burton. I due si alternavano nelle parti del Moro e di Iago.
Le sue apparizioni sul grande e sul piccolo schermo sono state rare ma memorabili: Il Barone di Munchausen di Gilliam lo ha fatto conoscere al pubblico mondiale, diventando un cult dopo il flop iniziale. Nella pellicola Neville attraversa tre età del personaggio: i quarant'anni, i cinquanta ed i sessanta. Senza nessuna delle affettazioni che spesso accompagnano i grandi teatranti al cinema, Neville riuscì a bucare lo schermo, infondendo allo stralunato eroe grande simpatia e umanità. In X Files ha interpretato il personaggio ricorrente dell'Uomo dalle mani curate, riprendendolo nel primo lungometraggio ispirato alla serie.
Nel 1997 si concesse a due piccoli cameo: fu un dottore dalle tecniche inumane nello splendido Regeneration, di Gillies MacKinnon, e un ammiraglio nel Quinto elemento di Luc Besson.

 
 
FONTE: Il Giornale di Vicenza (ITA)

 

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