Continuiamo a prepararci per l’arrivo degli alieni invasori di Falling Skies ricordando insieme i loro predecessori…
Così, dopo aver visto brevemente alcune delle caratteristiche principali dei film di fantascienza e aver ricordato insieme alcune delle pellicole e delle serie più significative, ci siamo. Arriviamo finalmente alla categoria “alieni invasori”. La categoria di Falling Skies. La storia delle invasioni aliene sul piccolo schermo è più lunga e nutrita di quanto si pensi: sono moltissimi i titoli che, in un modo o nell’altro, parlano di extraterrestri che arrivano ad invadere il pianeta (magari sotto mentite spoglie di “amicizia intergalattica”, come i Visitors) o che sono già qui (come in X-Files).
Proprio I Visitors hanno contribuito in maniera massiccia a riscrivere la storia della fantascienza in tv da un lato, e ad iniziare quel fondamentale processo di nobilitazione del piccolo schermo, che negli anni ’80 ancora veniva considerato di gran lunga inferiore al cinema, dall’altro. Si diceva che se un attore lavorava in tv, era perché non aveva trovato lavoro al cinema. Lo dicevano i critici, più che altro. Bene: oggi andassero a raccontarlo a Glenn Close, Tim Roth, Harvey Keitel, Laura Linney, Forest Whitaker… Tanto per citare solo qualche nome. Ad ogni modo: la miniserie del 1983 dalla durata di poco meno di 4 ore che raccontava la storia de I Visitors, poi trasformata in una vera e propria saga con un’altra miniserie ed una vera e propria serie tv con una stagione da 19 episodi, riscrisse le regole del gioco.
Visitors (foto), con un budget da 13 milioni di dollari (impensabile, allora, per un prodotto tv) divenne il progetto televisivo più costoso di tutti i tempi, introdusse l’uso di effetti speciali cinematografici in tv, conquistò il pubblico e la critica grazie ai suoi personaggi, la sua celebrazione della fantascienza classica unita ad una rilettura in chiave moderna dell’invasione (chiara metafora del nazismo, con la deportazione degli scienziati e l’organizzazione della Resistenza) e la sua speranza di riuscire a sconfiggere anche la minaccia più terribile grazie alla solidarietà e alle risorse dell’essere “umani”. Visitors dimostrò che anche il “piccolo” schermo poteva dar vita ad opere fantascientifiche rilevanti, tanto che ancora oggi rimane una delle storie sci-fi più appassionanti, riuscite ed imitate di sempre.
Ma gli extraterrestri che arrivano fingendosi amici con l’intento di conquistare il nostro pianeta senza scatenare una guerra (che avrebbe distrutto le risorse naturali, ed il cibo ambiti dagli alieni) non sono stati gli unici celebri invasori del piccolo schermo. Il vero fenomeno fantascientifico dell’ultimo decennio è infatti X-Files, che ha saccheggiato tutta la memoria del cinema di fantascienza e l’ha mescolata con la tradizione dell’orrore, con le leggende metropolitane, con la cultura popolare ed i fatti di cronaca più bizzarri per ottenere quel mix unico ed irripetibile che ha incollato alla tv milioni di telespettatori per nove anni (e diverse incursioni sul grande schermo).
In X-Files gli alieni sono fra noi, proprio come in Alien Nation. Solo che, al contrario di ciò che accade nella serie del 1989, lo sanno in pochi. In X-Files la presenza aliena è coperta da organizzazioni governative intente a stringere accordi che permettano solo ad alcuni di ottenere dei vantaggi, di salvarsi dall’invasione e di essere a conoscenza di ciò che sta realmente accadendo. Per nove anni l’agente Fox Mulder insegue la sua convinzione che gli extraterrestri esistano e che rappresentino una minaccia concreta sulla Terra, affiancato da una Dana Scully inizialmente scettica ma ben presto pronta a ricredersi, dopo essere stata lei stessa vittima di un rapimento alieno… O almeno così sembra. Perché la storia di X-Files è complessa ed affascinante, ma soprattutto caratterizzata dal doppio punto di vista dei due personaggi (scienza e fede: vi ricorda qualcosa?), che offre una doppia interpretazione degli eventi ed un doppio livello di lettura.
Possiamo fermarci alle apparenze, abbracciando senza approfondire la teoria del complotto alieno e della fantascienza “facile” in tema di rapimenti ed avvistamenti, oppure possiamo seguire le indagini di Mulder e le analisi di Scully, approfondendo le nostre conoscenze a riguardo e scoprendo che la minaccia aliena esiste… ma in un modo diverso da quello che ci aspettavamo (ovvero: supportata dal nostro stesso governo, tanto corrotto da essere pronto a vendersi anche agli alieni pur di garantirsi un qualche tornaconto).
La storia di X-Files rappresenta una pungente critica della società e delle istituzioni, oltre ad un monito per la popolazione che “vuole credere” e che viene invitata a seguire la propria coscienza e la propria conoscenza, piuttosto che lasciarsi indottrinare da spiegazioni poco plausibili e tendenziose…
(continua)