L’amore per la figlia, il matrimonio fallito, la passione per la meditazione. E poi il lavoro, le liti con David Duchovny e i progetti per il cinema. Ritratto dell’attrice che ha dato il volto all’affascinante agente Scully.
Terminata la fatica di “X-files”, Gillian Anderson ha deciso di starsene un po’ in disparte. Mentre su Italia 1 domenica 25 agosto va in onda l’ultimo episodio della serie, dal promettente titolo “La verità”, lei si rilassa nella sua villa di Los Angeles. Parla volentieri della sua vita privata e del lavoro: a cuore aperto, senza misteri, ma anche senza troppo clamore.
“Il punto”, dice, “è che davvero non amo tutto quel chiasso che piace a molti miei colleghi di Hollywood. Non sono scontrosa, però preferisco trascorrere il mio tempo libero con Piper”.
Piper, che compirà 8 anni a settembre, è la figlia nata dal matrimonio con Clyde Klotz, scenografo sul set di “X-files”. Si sono sposati nel Capodanno 1994 e hanno divorziato 3 anni e mezzo dopo. “Non ho alcun rimpianto”, continua Gillian decisa. “Piper ha una vita molto stabile, molto tranquilla. Clyde e io stiamo facendo tutto il possibile affinché lei possa crescere come una persona equilibrata, con una mente aperta verso tutto e tutti. Ci impegniamo a fondo affinché cresca in un’atmosfera di lealtà, fiducia e amore. Ho sempre ritenuto che in ciò consista il vero senso di responsabilità dei genitori”.
Curiosa della vita come il suo alter ego Scully in “X-files”, Gillian ha scelto culture e regimi salutistici alternativi. “Credo soprattutto nelle qualità rigeneratrici della meditazione”, dice. “Forse qualcuno dei festaioli di Los Angeles mi considera un po’ strana, ma sento che la mia vita ora è equilibrata come ho sempre sperato”.
Per quanto riguarda il lavoro, le idee sono ben chiare: “Voglio sfruttare al massimo il mio talento di attrice. “X-files” ha fatto parte della mia vita per così tanto tempo che, ora che è finito, mi sento rinata professionalmente”.
Forse, è un modo per lasciare alle spalle il burrascoso rapporto con David Duchovny, l’agente Mulder spesso nervoso e irascibile sul set. Screzi che non sono stati messi da parte anche se i due attori hanno di nuovo lavorato insieme nell’ultimo episodio della serie. “David è stato e resta un amico. Lo sarà sempre e, come son tutti gli amici, qualche volta bisogna superare dei brutti momenti. Questo è tutto quello che ho da dire in proposito. Ma credo che agli occhi del pubblico “X-files” sarà sempre la storia di Scully e Mulder, anche se David è uscito prima della fine della serie. In ogni caso, a questo telefilm devo tanto. Stavo vivendo del sussidio di disoccupazione e i miei genitori erano pronti a mollarmi quando ho letto il copione pilota. Mi ricordo di aver dovuto prendere in prestito un vestito per l’audizione: e quando, circa una settimana dopo, mi hanno richiamata per chiedermi di fare un provino per il network, ho dovuto chiedere in prestito un secondo vestito. C’erano attrici che conoscevo dai tempi di New York… mi sono sentita un po’ come la parente povera e non ero affatto certa di avere grandi possibilità di farcela. Ma credo che i manager del network abbiano visto qualche cosa in me…”.
Comunque, terminata la serie in televisione, i fan di “X-files” attendono con ansia un seguito cinematografico e Gillian sembra altrettanto fiduciosa: “Non ho dubbi, anche il film sarà un grosso successo”
Trascritto da Carlotta Casoni