Gillian Anderson, subito dopo aver ritirato il Telegatto, si è concessa una vacanza di assoluto relax, con la mamma Rosemary e la figlia Piper: un riposo necessario, dopo 9 mesi passati sul set anche 15 ore al giorno. “Il mio personaggio mi ha aiutato a superare paure psicologiche e fisiche”, confessa. E si rivela una madre tenerissima: “Farei qualsiasi cosa per la mia bambina, anche buttarmi sotto una macchina”.
Siamo andati a trovare Gillian Anderson nell’isola di Capri. È qui che la neo vincitrice del Telegatto per la serie televisiva “X-files” ha scelto di concedersi una meritata vacanza dopo nove mesi di intensa lavorazione: qualche giorno di Beauty Farm all’Europa Palace di Anacapri, a ridosso del monte Solaro, il punto più alto di questa magica isola. “Amo questo posto che mi dà pace e tranquillità”, ha detto l’affascinante interprete dell’agente Dana Scully. Con lei la mamma Rosemary, la sua bambina Piper, di 20 mesi, e la tata Nini. Il giorno di San Costanzo, che per tradizione porta l’estate a Capri, Gillian e la mamma si sono anche avventurate in barca alla scoperta dell’isola. La grotta azzurra era chiusa per l’acqua alta, ma Gillian non si è persa d’animo: si è tuffata in acqua e ha visitato la romantica grotta a nuoto. “E’ stata un’esperienza meravigliosa che rimarrà con me a lungo!”, ha esclamato.
La programmazione delle riprese di “X-files” è lunga e molto intensa. È difficile ritornare alla normalità?
“Ci sono voluti almeno quattro-cinque giorni per rendermi conto che ero in vacanza. È difficile rilassarti perché ti abitui a 9 mesi di lavorazione, 15 ore al riprese giornaliere. Vai e vai e poi il nulla. Mentalmente e fisicamente sei svuotata, però ora sto bene, la testa ha smesso di girare”.
Come è stata per te l’esperienza del Telegatto?
“Come un bel sogno. È stato bello e sorprendente trovare un’accoglienza così calorosa. Ero arrivata dall’America la mattina dello show, non avevo dormito ed ero un po’ frastornata, ma i fan mi hanno rigenerate. Sono felice che gli “X-files” piacciano anche fuori dagli Stati Uniti. Essere premiata per qualcosa che fai in un altro Paese è un meraviglioso onore. Mi terrò questo Telegatto stretto come portafortuna”.
Cosa hai imparato dall’agente Scully?
“In questi tre anni mi sono resa conto più volte di quanto il personaggio tocchi così tante persone da vicino per la sua onestà e la sua forza di fronte ad ogni difficoltà. Scully mi ha aiutato a superare le mie paure psicologiche e soprattutto quelle fisiche. Mi ero resa subito conto della grande responsabilità che il ruolo mi dava. Avevo fifa e mi stressavo parecchio, specialmente quando mi scoprii incinta di Piper. Oggi mi ritengo molto fortunata a interpretare questo personaggio, specialmente quando vedo quanto abbia positivamente influenzato le giovani di tutto il mondo”.
La televisione ti ha lanciato. Quali sono le tue ambizioni per il fututo?
“Fare cinema e teatro. Vorrei essere in una posizione dove poter scegliere i progetti in cui credo. Spero che il successo di “X-files” mi permetterà di farlo”.
Come vedi la tua vita?
“Come una grande lezione: siamo qui per imparare a crescere, ben sapendo che ogni passo o scelta che facciamo in qualsiasi direzione ci influenzerà poi in qualche modo. La vita è come una lavoro: occorre apprendere continuamente da esso e insieme aiutare gli altri in questo processo”.
Sei religiosa?
“La mia spiritualità è molto, molto lontana dalla religione organizzata, ma penso che la gente debba essere libera di nutrire il suo credo e la sua fede nella religione che si è scelta. L’importante è credere. Anche qui a Capri la gente crede che San Costanzo porti l’estate. Se c’è abbastanza gente che ci crede, l’estate arriva”.
Qual è la tua fonte d’ispirazione nel lavoro?
“Forse la capacità di intercettare la verità. Dicono che la verità sia là fuori, ma io ascolto molto il mio cuore”.
L’amore?
“Penso di non aver mai saputo veramente cosa fosse l’amore finché non ho avuto la mia bambina. È stata una completa e incondizionata spinta d’amore che non avevo mai sentito prima, un potente sentimento, una resa totale. Farei qualsiasi cosa per Piper, mi butterei sotto una macchina per lei”.
Trascritto da Carlotta Casoni