MILANO - L'alba degli alieni si è levata a Milano su una sala ancora stipata di fedelissimi: non una poltroncina vuota, al Cinema Arcobaleno, né in platea né in galleria, nemmeno ieri mattina, alle 9, quando si è conclusa la non stop di X-Files, iniziata tredici ore prima. Dopo il primo assalto (con intervento della polizia e blocco del traffico) che aveva diviso in due la fiumana - mille fuori, mille dentro - la platea s'è assestata già verso mezzanotte sul numero fisso e intoccabile di 800: 700 ostinatamente inchiodati al posto e allo schermo, un centinaio in flusso e riflusso, con gioia dei drappelli dei non rassegnati che ancora nelle ore piccole stazionavano in attesa di un varco provvidenziale lasciato dai meno resistenti. I più eroici, quelli che hanno superato per intero la prova di resistenza, e d'insonnia, si sono visti premiati alle 9, dopo le immagini in anteprima del Mistero del lago (episodio che verrà trasmesso da Italia 1 il 3 dicembre). Tra applausi smorzati e sguardi a mezz'occhio, la Maschera dell'alieno è andata a Enzo Panetta, uno studente di 20 anni, di Corsico. Un altro studente, il diciottenne Matteo Perita, di La Spezia, ha invece vinto il buono per una due giorni al Noir in Festival di Courmayeur, dove potrà incontrare l'ideatore della serie-fenomeno, Chris Carter e il mitico Bill Davis, ovvero "l'uomo che fuma". A tenere sveglie e pronte alla battuta o all'applauso complice le schiere dei tele-maratoneti hanno provveduto, oltre alla dose massiccia degli episodi di culto, anche strategici break: cinque intervalli, per un panino, una sigaretta o, soprattutto, un caffè. Ne sono occorsi 1.700, due a testa. Specie nelle prime ore, alle imprese degli agenti Mulder e Scully hanno spesso fatto da contrappunto boati festosi, a sottolineare un "deshabillé" della graziosa agente dell'Fbi o iniziative di particolare sagacia aliena. A formare le file dei fans della "prova di resistenza" milanese, sono stati quasi esclusivamente giovani e giovanissimi, non solo di Milano e della "cintura", ma anche in missione da città lontane, come una ragazza di Bari, che ha così aggiunto alla non stop dei suoi beniamini una personale maratona ferroviaria. Nella folla degli entusiasti, anche qualche faccia nota: il comico Daniele Luttazzi e il giallista Andrea Pinketts, che dietro il lungo sigaro diagnostica il fenomeno: "La forza di X-Files è comune ai fumetti oggi più seguiti dai giovani, come Dylan Dog e Martin Mystère: sono tutti una miscela di vari 'generi' e non scodellano un lieto fine ma lasciano sempre il finale aperto. X-Files può essere anche considerato una costola di Twin Peaks: non più telefilm ma film per la tv, vive di vita propria, al di là della serialità".