Fox Mulder è in ospedale, in isolamento, in una stanza con le pareti imbottite. Ma non è impazzito: è stato infettato. E solo Walter Skinner può aiutarlo...
Le battute, per i primi 6 anni di X-Files, si sono sprecate: innumerevoli i personaggi che hanno dato del pazzo a Fox Mulder. E che finisse in una stanza imbottita, internato, alla fine era prevedibile.
Ancora una volta, però, la prima impressione ci trae in inganno. In questo video tratto dalla prima parte del doppio episodio che apre la settima stagione (La sesta estinzione), Mulder aggredisce Skinner. Sembra determinato a fargli del male, senza alcun motivo apparente. Invece ha uno scopo: fargli arrivare un messaggio. Chiedere aiuto a una delle poche persone che sa che non è pazzo. Una delle poche persone che, insieme a lui, ha sperimentato in prima persona gli effetti di tanti anni d'indagini e di eventi soprannaturali. Per non parlare dell'influenza aliena.
Perché è proprio aliena l'origine dello scompenso, di quell'inarrestabile attività cerebrale che l'ha portato sull'orlo della follia. Mulder è entrato in contatto con un artefatto di origine aliena che l'ha infettato. I medici non capirebbero mai, né sarebbero in grado di aiutarlo. Solo i suoi colleghi dell'FBI, Skinner e Scully, possono salvarlo. Ecco perché arriva ad aggredire Skinner pur di fargli sapere che è lucido, sebbene in grave difficoltà, e che ha bisogno del suo aiuto.
La medicina nulla può, contro l'origine aliena del suo disturbo, così come la scienza nulla ha potuto contro i numerosi casi legati al soprannaturale. Sono passati sei anni dall'inizio della storia ed è il momento di iniziare a fare un bilancio di quanto noi e i protagonisti abbiamo imparato.
Senza mai dimenticare che, laddove la scienza non arriva, la fede è l'unica soluzione.