La nave Piper Maru imbarca, a sua insaputa, una pericolosa sostanza: è il "cancro nero", un misterioso virus alieno che fa perdere il controllo della volontà.
Piper Maru (L'ufo degli abissi - Parte 1, in italiano) è uno dei miei episodi preferiti in assoluto. Forse perché con gli episodi doppi X-Files ci regala sempre dei piccoli capolavori. O forse perché in questa prima parte di una storia ricca di emozioni e di suspense c'è tutto: mistero, soprannaturale e... La premessa per un colpo di scena che cambierà molte cose.
La nave Piper Maru (il cui nome verrà riproposto per la nave rompighiaccio del film Alien vs. Predator, mentre qui si rende omaggio alla figlia di Gillian Anderson, Piper) si trova circa seicento miglia a nord delle Hawaii.
Il palombaro Gauthier (così chiamato in omaggio a Dave Gauthier, supervisore agli effetti speciali della serie) raggiunge il fondo dell'oceano ed esamina dall'esterno il relitto di un aereo militare della Seconda Guerra Militare. La scoperta sembra solo un ritrovamento dal valore storico, finché succede qualcosa: c'è un uomo, vivo, intrappolato nel relitto. Un uomo i cui occhi vengono avvolti da una sostanza nera, che li trasforma negli occhi senza espressione e senza vita di uno squalo. Negli occhi di chi è stato posseduto da qualcosa di maligno. Negli occhi di chi, negli episodi a venire, impareremo a considerare un nemico per Mulder e Scully.
Siamo di fronte alla trionfale entrata in scena del "cancro nero" - conosciuto nella serie anche come "olio nero" e "virus alieno" - una sostanza malevola e contagiosa che in qualche modo si trasferisce dal pilota del relitto a Gauthier. Una sostanza che rappresenta il virus tramite il quale gli alieni prendono il controllo degli esseri umani. Il cancro nero è la forza vitale (così lo definì lo stesso Chris Carter) dei colonizzatori alieni, lo strumento che consente loro di infliggere danni al nemico (è letale per gli esseri umani, tranne che per l'ospite) e di colonizzare il pianeta. In definitiva, è il mezzo per colonizzare la Terra.
E se negli occhi di Gauthier ci incuriosisce e ci spaventa - non promette nulla di buono, fin dall'inizio - quando alla fine dell'episodio si trasferisce nello sguardo di qualcuno che è molto, molto più pericoloso, le condizioni per sviluppi da brivido ci sono tutte...