Californication stasera su SKY

David Duchovny in CalifornicationStasera arriva Californication su Jimmy (ore 21).

Vi riporto un articolo relativo alla serie che ho trovato sul blog di Grazia che secondo me ha centrato in pieno dove sta il punto in Californication.

A seguire anche altri articoli che si occupano del debutto della serie in Italia.
 
Questa è una dichiarazione programmatica

Diranno che Californication è un telefilm trasgressivo, che parla di sesso in modo esplicito e ancora più esplicitamente lo fa vedere. Diranno che il protagonista, Hank Moody, è un maschilista che va a letto con donne di cui non ricorda neppure l’aspetto, figuriamoci il nome. Diranno che l’attore che lo interpreta, David Duchovny, ossia l’inespressivo agente Mulder di X-Files, è stupefacente e a tratti irriconoscibile (e per questo ruolo ha pure vinto il Golden Globe). Diranno infine che è una serie dissacrante, dal linguaggio assai diretto. E’ tutto vero, ma voi non credeteci. Perché Californication è soprattutto un telefilm sull’amore. Come può esserlo nel ventunesimo secolo, si intende. Hank infatti è perdutamente e insensatamente innamorato della sua donna, che incidentalmente è anche la madre di sua figlia. Benché lei - va detto - lo abbia lasciato e stia per sposare un altro. Solo che Hank si ostina a non prenderne atto. E per tutto il tempo si affanna a far finta di niente andando a letto con tutte le donne che gli capitano a tiro (e gliene capitano molte), mentre si diverte a sparare crudeli verità su se stesso, ma soprattutto su tutti gli altri. Perché Moody, tra le altre cose, è anche un geniale scrittore di talento, malgrado la sua carriera abbia subito un rapido declino. Ma non è il classico scrittore maledetto, sebbene a tratti ci somigli parecchio, perché nel suo modo autodistruttivo e delirante l’unica cosa che tenta disperatamente di fare è riconquistare la donna che ha stupidamente perso. E di questi tempi è di gran lunga l’impresa più romantica che ci è capitato di vedere. (Da stasera ogni giovedì, ore 21, su Jimmy).

FONTE: Grazia


Sesso, droga e blocco dello scrittore

Un mix piccante - Arriva finalmente in Italia Californication, serie tv prodotta da Showtime che ha appassionato pubblico e critica nel corso della passata stagione televisiva U.S.A., e che con il suo mix di sesso e linguaggio esplicito ha fatto gridare allo scandalo più di un benpensante. Il telefilm andrà in onda ogni giovedì alle 21 su Jimmy (canale 140 di SKY), a partire dal 6 marzo.

Dolce vita in salsa californiana - Californication narra di Hank Moody, scrittore losangelino che dopo un romanzo di successo attraversa un periodo di crisi d’ispirazione, a causa anche della sua travagliata vita privata. Separato dalla sua ex, Karen, da cui ha una figlia di dodici anni, Hank si gode la vita passando da un letto all’altro, bevendo e, di tanto in tanto, indulgendo a droghe di vario tipo. Ma nonostante ciò, lo scrittore continua a sperare di ricomporre la sua problematica famiglia.

Moody vs. Mulder - Protagonista della serie è David Duchovny, il celebre agente Mulder di X-Files, perfetto nel ruolo di questo romanizere cinico, lussurioso, ma tutto sommato di buon cuore. Grazie alla sua interpretazione l’attore si è aggiudicato un Golden Globe come miglior attore televisivo, nel corso dell’ultima edizione del premio. La serie stessa era stata nominata come miglior show televisivo, ma ha perso il titolo in favore di Extras. Le riprese della seconda stagione cominceranno ad aprile.

FONTE: SKYLife


"Californication", cose mai viste in tv

Scorretto, molto scorretto. A partire dal titolo, Californication. Come dire «fornicare sotto il sole della California», il che la dice lunga su che cosa questo telefilm promette. O come il celebre album del gruppo rock Red Hot Chili Peppers, che ha querelato i produttori per i diritti sul titolo. O come «Don’t Californicate Oregon», da un adesivo in voga negli Anni ‘70 a cui il creatore della serie, Tom Kapinos, sostiene di essersi ispirato. Ma il più scorretto è il protagonista, una sorta di Charles Bukowski dei nostri tempi: whisky a portata di mano, sigaretta all’angolo della bocca (quando non si tratta di marijuana), massicce dosi di sesso per dimenticare le frustrazioni di scrittore. Non a caso il suo nome è Hank Moody, nome di battesimo omaggio all’alter ego di Bukoswki, uno stropicciato David Duchovny, l’ex agente speciale cacciatore di alieni Fox Mulder di X File, qui con barba sfatta da giorni e occhi pesti, bulimico di vizi, ma così a proprio agio nel ruolo da aver conquistato il suo secondo Golden Globe come attore protagonista.

Passione per le donne e alcolici a parte, le analogie tra il vero e il finto scrittore finiscono qui. Il nostro Hank ha sì scritto un romanzo, Dio ci odia tutti, ma è in depressione da quando Hollywood lo ha trasformato nella melensa commedia Una pazza piccola cosa chiamata amore. In crisi esistenziale e creativa, per sbarcare il lunario è obbligato a fare il blogger. Ha una ex compagna (Natascha McElhone, l’attrice di Ronin e Solaris), madre della loro figlia tredicenne, più saggia dei due messi insieme, che ama ancora e vorrebbe riconquistare. E donne, tante, che gli cadono nel letto, in auto, ovunque. Anche in chiesa, e qui iniziano i guai. Una sequenza, in particolare, in cui il protagonista sogna di fare sesso orale con una finta suora, ha provocato una levata di scudi dei cattolici australiani, che hanno invitato a boicottarne la visione, con il risultato che della serie si è parlato ancora di più.

Dopo aver scandalizzato l’America (spopolando su Showtime, lo stesso network di Dexter e Weeds), Californication ora arriva in Italia, ogni giovedì su Jimmy (Sky, ore 21) e in seguito andrà su Italia 1. Dissacrante come non mai, gioca con il senso del pudore. Per capirci, la rivista Rolling Stone l’ha bollato come «il telefilm più sporcaccione che si possa vedere in tv senza estrarre la carta di credito». E’ girato benissimo con la regia di Stephen Hopkins (24), e in un episodio c’è una scena che è una citazione dell’inizio de Il Grande Freddo, quella dove William Hurt arriva al funerale in Porsche con sottofondo rock. Il rock di Mick Jagger che canta You can’t always get what you want («Non sempre puoi avere quello che vuoi») è anche quello che accompagna ogni notte Hank Moody in crisi di idee davanti alla sua macchina da scrivere.

«Bevi troppo, lavori troppo poco e l’unica attività fisica la fai in camera da letto», dice ad Hank il suo agente e amico, l’Evan Handler di Sex and the City. E tra le bellissime in processione nel suo letto, c’è pure una minorenne dalle botte facili durante l’orgasmo. Un barlume di redenzione c’è: Hank-Duchovny in realtà è disgustato da se stesso, le sue avventure hot hanno sempre un qualcosa di comico e surreale, e lui vorrebbe tanto essere un padre migliore per sua figlia, ma... la soluzione pare lontana. Vietato a chi si scandalizza facilmente, ha un Dna fatto apposta per attrarre.

FONTE: La Stampa


Tv: David Duchovny passa da "X Files" a "XXX Files": reggiseni in strada a Roma

Un lancio che più originale non si poteva per una nuova serie tv, "Californication", in onda da giovedì alle 21 su Jimmy (Sky). Oggi pomeriggio infatti, a Roma come a Milano, sono stati lanciati migliaia di reggiseni in metro, sugli autobus e in strada. E, sempre in tema, da domani fino a fine mese, compariranno manifesti di facile interpretazione: "Da X Files a XXX Files, non ne poteva più di farsela con gli alieni". Il riferimento è al protagonista della serie, David Duchovny, già protagonista di X Files.

FONTE: Roma Città

 

 



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